ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

sabato 31 marzo 2007

NOVITA'

In questi anni mi sono occupato moltissimo del quadrimotore americano che si schiantò sul canin il 16 ottobre 1944, ricostruendone la storia e portando alcuni parenti degli avieri deceduti in quei luoghi. Attualmente sto cercando un museo o uno spazio espositivo parmanente a Resia per   foto e materiali di quell'aereo che detengo in attesa che possano essere di pubblico dominio.Ho fatto un lavoro da certosino! Mi piacerebbe se qualcuno che detiene Frammenti di quell'aereo mi potesse concedere di vederli e fotografarli o magari metterli insieme ai miei quando e se ci sarà uno spazio espositivo. Intanto vi mando la foto di gruppo dell'aquipaggio scomparso sopra Casera Canin, è stupenda! per contatti diretti: tomzuzzi@hotmail.com "


GRAZIE   tomequipaggio aereo4

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA

PRATO DI RESIA   SABATO   7 APRILE 2007  ORE 15.30  PRESSO SEDE DEI CACCIATORI.


ASSEMBLEA APERTA A TUTTI I  CITTADINI .ORDINE DEL GIORNO:  FINALITA' DELLA ASSOCIAZIONE, LEGGI 482, 38, 205.


QUESTA SECONDA RIUNIONE E' STATA  ORGANIZZATA PER VENIRE INCONTRO AI TANTI RESIANI DI RITORNO PER LE FESTE PASQUALI.

RESIA : LA STORIA NON VA STRAVOLTA

Messaggero Veneto    venerdì  30 marzo 2007


L'intervento del 17 marzo della signora Magda Succaglia di San Pietro al Natisone, apparso propio sotto quello del signor Paletti di Resia, è capitato " a fagiolo " perchè da una simultanea ed efficacissima risposta alla lettera che precedeva la sua.  Prendiamo atto con estrema soddisfazione che anche gli abitanti delle Valli del Natisone manifestano la loro contrarietà alla forzata assimilazione alla minoranza slovena.

venerdì 30 marzo 2007

LINGUA E TRADIZIONI TUTELATE PER LEGGE

Messaggero Veneto   mercoledì 28 marzo 2007


Il signor Luigi Paletti di Resia insiste ( lettera del primo e 17 marzo) nel tentativo di giustificare l'applicazione a Resia delle leggi 482/99 e 38/01 di tutela della minoranza linguistica slovena, dopo ben sei anni dalla loro approvazione, facendo esclusivamente riferimento alle comunità scentifiche che, a suo dire " stabiliscono essere di matrice slovena il resiano e i vari dialetti dell'area confinaria con la Slovenia della provincia di Udine".

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA

DOMANI  31 MARZO 2007  ORE 16.00  A  PRATO


ASSEMBLEA PRESSO SEDE CACCIATORI


VI ASPETTIAMO

mercoledì 28 marzo 2007

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA

PRATO DI RESIA   SABATO   31 MARZO 2007   ORE 16.00   PRESSO SEDE DEI CACCIATORI.


ASSEMBLEA APERTA A TUTTI I  CITTADINI .ORDINE DEL GIORNO:  FINALITA' DELLA ASSOCIAZIONE, LEGGI 482, 38, 205.


 

martedì 27 marzo 2007

GRAZIE A TUTTI

SONO PASSATI DUE MESI DALL'APERTURA DI QUESTO BLOG, UN SITO ATTIVO, CHE DA A TUTTI LA POSSIBILITA' DI SCRIVERE IL PROPIO PENSIERO.  CI VOLEVA.  CHIEDO SOLO IL MASSIMO DI EDUCAZIONE, GRAZIE ANCORA DA TURAN1964

lunedì 26 marzo 2007

mercoledì 21 marzo 2007

Polemica sull'identità Resiana

Altomonte : " Mille firme per non sentirsi sloveni "


Non si placano a Resia le polemiche sull'identità della comunità locale. La minoranza Resiana rappresenta un'isola linguistica a sè o deve essere compresa tra le varianti della lingua slovena? Su questo punto si sono susseguiti gli interventi di amministratori, associazioni e cittadini, che in alcuni casi

Precisazione

Con riferimento all’articolo apparso il 1° marzo sul Messaggero Veneto dal titolo “ Corso di sloveno, è polemica”, ed in ultimo quello pubblicato domenica 11 marzo dopo l’avvenuto consiglio comunale.


Quale consigliere di minoranza al comune di Resia, ritengo doveroso rispondere alle affermazioni delle associazioni  ed anche quelle del Sindaco.


Innanzitutto devo precisare che,

martedì 20 marzo 2007

FOTO - VIDEO - AUDIO

Se avete foto , video o materiale audio, e volete inserirlo sul blog contattatemi , cliccate qui a sinistra e lasciatemi un messaggio.  Dateci una mano a costruire un archivio di vita Resiana . GRAZIE

domenica 18 marzo 2007

Identità e Tutala Val Resia - sezione estero -

Resoconto della visita in Lussemburgo


Il giorno 14 Marzo  2007 la segretaria di " Identità e Tutela Val Resia " , signora  Manzini Alessandra  ha incontrato a Lussemburgo la delegata della suddetta associazione , signora Di Lenardo Alba.


L'incontro è stato precedentemente concordato al fine di infomare sugli ultimi avvenimenti Resiani quegli emigrati che si sentono molto legati alla propia terra di origine , la Val Resia , pur abitando all'estero.  Alla delegata è stata consegnata una copia del disegno di legge n°205 che riguarda la tutela della minoranza linguistica slovena , un blocchetto di adesioni all'associazione e fotocopie degli ultimi interventi riguardanti Resia ,apparsi sugli organi di stampa. La signora Di Lenardo ha anche espresso contrarietà riguardo al tentativo di far passare Resia per minoranza linguistica slovena ed ha auspicato che tutti assieme si riesca a raggiungere dei risultati utili per la salvaguardia della lingua e della cultura Resiana. Inoltre si è impegnata a contattare tutti quei Resiani residenti in Lussemburgo, Belgio, Svizzera, Francia e Germania. L'incontro molto cordiale , si è concluso con un brindisi alla neonata associazione . Si allega una foto che attesta l'avvenimento.


Manzini AlessandraIMG_0031comitato estero

Lingua: sento puzza di bruciato

Mi spiace forse annoiare l'infinita " querelle " su natisoniano , torriano , resiano = sloveno? " . Sono nata e vivo da sempre nella Valle del Natisone , ho parlato e parlo il nostro bell'idioma con tutti quelli che lo sanno, l'ho insegnato ai miei figli e spero di insegnare qualche parola anche ai miei nipoti , che abitano altrove . Ho imparato un pò di sloveno

sabato 17 marzo 2007

DEDICATO A TE

 Scrivi un pensiero rivolto ai tuoi amici Resiani , ai tuoi Cari, a chi ti vuole Bene , e a chi te ne voleva . Un pensiero anche dedicato a TE


Ps.: i commenti non aderenti a questo argomento verranno eliminati.

giovedì 15 marzo 2007

Resia: C'è il dovero del dissenso

Alla faccia della democrazia! Leggo (  messaggero di domenica 11 marzo ) che il consigliere comunale di Resia Franco Pacilio , è stato pesantemente censurato dal sindaco del suo Comune perchè non fa altro che " denigrare il lavoro svolto dall'amministrazione " . E che dovrebbe fare un consigliere di minoranza ? Sostenere la maggioranza?


"Da due mesi e mezzo - dice Barbarino - Pacilio e Altomonte non fanno altro che denigrare il lavoro svolto dall'amministrazione comunale, affermando cose gravissime non soltanto sugli organi di stampa, ma anche su internet , attraverso la voce del comico Beppe Grillo e in seno al consiglio comunale ledendo la dignità dei cittadini Resiani ( ...) affermando di aver subito vessazioni e intimidazioni , violazioni di domicilio e persino della posta . Tutti fatti che sono stati denunciati alla Polizia di Stato, al Commissariato di Ps di Tolmezzo e alla Procura. E perchè non ai nostri Carabinieri responsabili di zona"


E perchè ? Non è libero il signor Pacilio di farlo dove vuole ? Se ha presentato denunce , suppongo non si sia inventato tutto . Si appuri inanzitutto se è vero e se non è vero , allora lo si denunci per falsità ! Oppure , per apparire veritiero , avrebbe dovuto denunciarli , solo ai Carabinieri di Moggio ? E a proposito , come mai la stazione dei Carabinieri non è più a Resia e i Resiani debbono fare almeno una decina di chilometri e andare a Moggio?


Mi pare che un Consigliere di minoranza - chiunque esso sia  - abbia il dovere di esprimere il suo dissenso nei confronti di una amministrazione comunale , se lo crede . E' un suo diritto sancito dalla legge, mi pare . Oppure ci stiamo forse avviando verso un regime per cui ha ragione solo la maggioranza e nessuno deve più permettersi alcuna critica?  Se la gente di Resia si sente " menomata della sua dignità " solo perchè un consigliere comunale svolge la sua attività , credo lo sarebbe ancora di più - e lo saremo tutti - se un consigliere di minoranza non potesse più esprimersi con assoluta libertà senza per questo dover sentire i rabbuffi del suo sindaco


Sandra Zanuttini Udine              Messaggero Veneto giovedì 15 marzo 2007

domenica 11 marzo 2007

LIPA MA RESIJE

LIPA MA RESIJE

Resia, il consiglio censura Pacilio

Messaggero Veneto        Domenica    11 marzo 2007


Il sindaco Barbarino : messa in discussione l'norabilità della comunità.


Il consiglio comunale di Resia ha censurato i comportamenti tenuti negli ultimi mesi dal consigliere Franco Pacilio considerandoli " lesivi della dignità e dell'onorabilità della comunità resiana ".  La decisione è arrivata al termine dell'ultima seduta del consiglio , e ha trovato consensi non soltanto tra la maggioranza guidata dal sindaco Sergio Barbarino, ma anche tra la minoranza che ha prodotto un documento simile a quello poi approvato ( con esclusione di Franco Pacilio e Carlo Altomonte , direttamente interessati dalla questione ) .  

domenica 4 marzo 2007

SORPRESA

La voce di Resia che lavora…


 


Si pensava che con la caduta del muro di Berlino, l’abbattimento dei confini e l’allargamento dell’Unione Europea verso i paesi dell’Est, l’integrazione europea fosse intesa come  integrazione di popoli dove ognuno mantiene la propria identità, per confrontarsi con i popoli contermini in maniera completa, in previsione di un’Europa unita politicamente, economicamente e culturalmente, nel rispetto delle diversità etniche e linguistiche. In questa prospettiva, che tutti condividiamo, per mantenere la pace e favorire l’integrazione, è importante dialogare con i popoli vicini, per conoscersi meglio, per instaurare dei rapporti di collaborazione in campo culturale, economico, ambientale e mettere in atto progetti comuni in favore delle rispettive comunità.


Per fare ciò è importante conoscere la loro lingua come loro vogliono conoscere la nostra.


Perchè intendendo la loro lingua possiamo conoscerci meglio, integrarci, superare le paure e le distanze che molte volte in passato ci sono state.


La paura è  figlia dell’ignoranza.


Questo non coinvolge solo il singolo cittadino ma in special modo le istituzioni, gli enti e le associazioni che operano nelle comunità vicine ai confini e ciò che sta facendo l’Amministrazione Comunale di Resia, non guardando al passato ma al futuro, è cogliere le opportunità che l’abbattimento dei confini può portare alla nostra comunità.


Il fatto che il nostro Comune organizzi dei corsi di sloveno, finanziati con legge dello stato italiano, dei quali possono beneficiare anche operatori del Parco delle Prealpi Giulie e delle associazioni che operano in Valle, sta a significare che si vogliono avviare progetti comuni con gli enti oltre confine per lo sviluppo della nostra comunità, per attingere e beneficiare dei notevoli fondi economici previsti nei programmi comunitari  Interreg 2007-2013 che prevedono, al di qua e al di là del confine, progetti transfrontalieri  che incideranno in maniera significativa sullo sviluppo del nostro territorio.


Come si è detto l’integrazione passa attraverso la conoscenza di cui la lingua è un veicolo fondamentale per conoscersi meglio. Quante volte in passato ci siamo  rammaricati che a scuola  non abbiamo avuto l’opportunità di imparare il tedesco, una lingua senz’altro più utile del francese, vista la vicinanza con l’Austria. Probabilmente qualcuno preferisce guardare al passato.


Le leggi 482/99 e 38/01, approvate dal parlamento italiano e ratificate dell’allora Presidente della Repubblica  Italiana  Carlo Azeglio Ciampi, sulla tutela delle lingue minoritarie, delle quali ne beneficiano anche i comuni di Tarvisio, Malborghetto, ecc. e non solo Resia, nonostante le lacune ed i limiti che  le leggi possono avere, offrono delle opportunità che noi non possiamo che cogliere.


Esse infatti riconoscono che in Val Resia ci sono cittadini italiani che hanno una cultura e una lingua diversa da quella italiana. Questa diversità va salvaguardata e tutelata perché è una ricchezza per la regione e per l’Italia. Attraverso queste leggi abbiamo la possibilità di insegnare a scrivere e leggere in resiano nelle scuole dell’obbligo, permettendo così di mantenere le scuole in Resia, altrimenti sarebbero trasferite a Moggio Udinese. Inoltre riconoscere che Resia possiede una particolarità culturale diversa, vuol dire che in futuro il nostro comune eviterà di essere associato o inglobato ad altri comuni limitrofi.


Fa bene l’Amministrazione Comunale, come altri Enti ed Associazioni, a cogliere questa opportunità investendo sulla tutela della nostra cultura ed identità, perché questo porta a vantaggi, anche economici, che già ora si possono cogliere.


Chi invece vorrebbe ripristinare muri o cortine di ferro, evocando fantasmi del passato, usando termini come assimilazione, svilimento, pulizia etnica, annessione, sono persone che oltre ad avere nostalgia del passato, per noi molto nefasto, vogliono bloccare ogni tentativo di sviluppo della nostra Valle che inevitabilmente deve passare attraverso la valorizzazione della risorsa culturale della quale siamo portatori da un millennio.


 


 


Ciò che  maggiormente infastidisce ed irrita è che tra le persone, che portano avanti questo progetto, ve ne sono alcune che abitano fuori valle, non sanno parlare in resiano, non si sono mai interessate delle nostre tradizioni e della nostra cultura.


Si ergono a baluardo della tutela della nostra lingua, quando non sono riusciti o non hanno voluto insegnarla ai propri figli.


Noi resiani che abitiamo in Valle veniamo considerati da queste persone non in grado di tutelare il nostro patrimonio culturale, anzi ci considerano persone labili e deboli, alla mercè di chissà quali forze del male che solo la loro perversa fantasia immagina.


Sono personaggi che per avere visibilità non si risparmiano nel mettere in cattiva luce la nostra Comunità all’esterno con articoli, argomentazioni fantasiose ed inesistenti che creano un’immagine distorta di una realtà invece, serena e tollerante che guarda  al futuro con fiducia, conscia che il suo destino dipende dalle opportunità che si prospettano e da quanto sapremo coglierle.


Cosa fanno di propositivo e costruttivo per la nostra Comunità? Perché non “si rimboccano le maniche” per lavorare e collaborare a fianco delle persone che giornalmente affrontano i problemi del vivere in un paese di montagna?


Sono persone che per avere consenso e seguito non esitano a spargere odio ed intolleranza verso coloro che  operano e pensano diversamente da loro. Tutto questo è inaccettabile!


Che scopo ha tutto ciò? Che vantaggio ne traggono questi personaggi?


Questo modo di fare va condannato, respinto, rifiutato e isolato, perché turba l’armonia della Valle. Se queste persone sono in cerca di voti e consensi, per arrivare alla poltrona a cui  tanto ambiscono, lo facciano usando tutti gli strumenti leciti che la nostra democrazia consente, ma non giochino sulla cultura e la storia resiana, né  tanto meno cerchino di creare divisioni e odi nella popolazione. ( Di questo non abbiamo bisogno )


 


 


Circolo Culturale Resiano                                                            Pro Loco Val Resia


Rozajanski Dum                                                                Il presidente


Il presidente                                                                             Carmela Barile


Luigia Negro


 


 


Associazione Culturale                                                          Comitato Associativo


“Museo della Gente della Val Resia”                          Monumento All’Arrotino


Il segretario                                                                              Il presidente


Sandro Quaglia                                                                        Domenico Lettig


 


 


Associazione ViviStolvizza                                             Gruppo Folcloristico Val Resia


Il presidente                                                                         Il presidente


Michele Buttolo                                                                  Pamela Pielich

sabato 3 marzo 2007

Lingua e Cultura - Il popolo Resiano non è sloveno

Messaggero Veneto     sabato 3 marzo 2007


Ricordo un'alba di gennaio di alcuni anni fa. Mi ero appena svegliato nella tenda rossa da alpinista adagiato nella neve del Canin . Indossai i scarponi ghiacciati e con la mano un pò lenta aprii l'ingresso del mio rifugio . Credo che forse mai più rivedrò uno spettacolo così bello . Una valle adagiata nel silenzio e illuminata da una luce limpida tinta di azzurro e verde, come se fosse riflessa dai boschi profumati e dalle acque vive che le danno l'anima . Questa è la Val Resia ed è stretta al mio cuore da un legaccio robusto fatto dei ricordi dei miei cari che sono nati lassù, di ideali che troneggiano sui " duemila " di roccia , di emozioni e pace che provo camminando per le vie dei paesi. Mi ricordo anche che , ammirando quell'alba di gennaio sulla valle , pensai per un attimo di essere solo di fronte a tanta bellezza. Credo che anche i nostri antenati, quando posarono il piede su questa terra per la prima volta , provarono emozioni simili sapendo però in fondi ai loro cuori che tanto ben di Dio richiedeva un lavoro più duro e una vita più sacrificata che altrove. Eppure rimasero lì e crebbero con la loro unica lingua e cultura fino ad arrivare a oggi . Ed è un rutto bestiale quello che ho sentito rimbombare negli ultimi periodi . La Val Resia sta per essere venduta , la sua identità calpestata in nome di denari , le origini dei nostri avi mistificati e il libro della storia riscritto e infangando quegli eroi , tutti quei cittadini di Resia che vissero in valle durante la seconda guerra mondiale e, dopo aver sofferto bestialmente la miseria più cruda , decisero nella loro unicità culturale di voler far parte dell'Italia. Resia sarà minoranza slovena anche se non ha niente in comune con quello Stato. I Resiani sono , a detta delle carte ufficiali siglate da alcune persone , sloveni per la stragrande " maggioranza  " ! Siete contenti di tutto ciò Resiani? Stanno cancellando la vostra unicità e pure vi stanno allontanando dalla Patria Italia . Tutto questo per sparuti individui che vedono ideologicamente l'unione con la slovenia  ( un Paese al quale porto rispetto ) una mamma per la Valle . Per non parlare che vogliono issare la bandiera slovena in municipio. La salvezza di Resia sta nella conservazione delle autentiche radici dei nostri Padri!  Altrimenti a lungo andare tutto verrà perso. Resiani di ogni sesso e età , non abbiate paura a far sentire la voce , non abbiate paura di niente quando dite la verità e professate il vostro amore per  Resia . Sarete come mille leoni ruggenti!


Tommaso Zuzzi       Pagnacco ( ud )


 


PS.:  Se volete inviare commenti in merito a ciò che sta succedendo a Resia e in Regione su questa problematica, siete invitati a scrivere al MESSAGGERO VENETO viale palmanova 290, 33100 UDINE fax 0432-523072 / 527218       e-mail :posta.lettori@messaggeroveneto.it

giovedì 1 marzo 2007

Corso di sloveno , è polemica

Resia: le associazioni sostengono la scelta dell'amministrazione


Messaggero Veneto Giovedì 1 Marzo 2007


L'amministrazione di Resia non guarda al passato , ma al futuro , per cogliere quelle opportunità che l'abbattimento dei confini può portare alla nostra comunità. Conoscere la lingua dei paesi vicini può aiutare ad integrarci e a superare le paure e le distanze che molte volte ci sono state. Anno voluto far sentire la propia voce le associazioni culturali della Val Resia , intervenendo sulla polemica scaturita dopo la decisione del Comune di Resia di avviare un corso di sloveno per i suoi dipendenti. A prendere posizione sono state la Pro Loco Val Resia , il Gruppo Folcloristico Val Resia , il Circolo Culturale Resiano " Rozajanski Dum " , il Comitato associativo " Monumento all'Arrotino " e le associazioni Vivi-Stolvizza e " Museo della Gente della Val Resia " .   Il fatto che il nostro Comune organizzi dei corsi di sloveno , finanziato con leggi dello stato italiano  - affermano i rappresentanti dei vari sodalizi - è sinonimo della volontà di avviare progetti comuni con gli enti d' oltre confine , per lo sviluppo della nostra comunità e per attingere ai notevoli fondi previsti nei programmi comunitari.    L'integrazione passa attraverso la conoscenza e la lingua è un veicolo fondamentale per conoscerci meglio. Molto importante a questo proposito , per le associazioni della Val Resia , sono le leggi 482/99 e 38/01 ,  approvate dal parlamento Italiano : Esse riconoscono che in Val Resia ci sono cittadini Italiani che hanno una cultura e una lingua differente da quella italiana. Questa diversità va salvaguardata e tutelata perchè è una ricchezza per la Regione e per l'Italia . Attraverso queste leggi - spiegano le associazioni - abbiamo la possibilità di insegnare a scrivere e leggere in Resiano alle scuole dell'obbligo , permettendo così di mantenere le scuole a Resia . Ecco perchè - aggiungono - l'amministrazione comunale , come altri enti e associazioni , fa bene a cogliere questa opportunità , investendo sulla tutela della nostra cultura ed identità . Colore invece che vorrebbero ripristinare muri o cortine di ferro , evocando i fantasmi del passato , usando termini come assimilazione , svilimento , pulizia etnica , annessione - precisano -  sono persone che vogliono bloccare ogni tentativo di sviluppo della nostra Valle . E nella maggior parte dei casi , sono individui che abitano fuori Valle , non sanno parlare in Resiano , non si sono mai interessati delle nostre tradizioni e della nostra Cultura .     Si tratta - concludono le associazioni  - di persone che sono in cerca di visibilità e che , con le loro azioni , creano un ' immagine distorta della Valle . Un modo di fare che va condannato , respinto , rifiutato e isolato.


Allessandro Cesare   ( giornalista )


PS.:  Abitare a RESIA o fuori non ha importanza , l'importante è Amare la propia terra , le propie origini, aiutare concretamente  le associazioni esistenti in loco. Mi dispiace leggere certe affermazioni , ma ricordo per l'ennesima volta che il nostro intento è che la Lingua Resiana sia inserita nel decreto legge 205 come " ENTITA' RESIANA A SE STANTE "  e non come MINORANZA SLOVENA .   


I contenuti delle leggi 482/99 e 38/2001.Tali leggi recano norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche, dando attuazione, in primo luogo, alle disposizione contenute nell'art. 5 della Costituzione. In un quadro più ampio, quale quello europeo, l'entrata in vigore della legge 482/99 ha consentito all'Italia di sottoscrivere, il 27 giugno 2000, la "Carta Europea delle lingue regionali o minoritaria" già approvata dal Consiglio d'Europa nel maggio 1992. La legge 482/99 quindi tutela, fra le altre, la lingua slovena e non le parlate regionali tradizionalmente presenti sul territorio.Da qui nasce la delibera della Provincia di Udine n. 33 del 26 aprile 2001 che delimita "l'ambito territoriale di tutela della lingua slovena in Provincia di Udine", non delle parlate locali (Natisoniano nelle Valli del Natisone, Po-nasen nelle Valli del Torre e del Cornappo e Resiano nella Val Resia