ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

giovedì 7 febbraio 2008

"IL FRIULI DIVENTERA' JUGOSLAVO"

Così i partigiani di Tito preannuciarono la strage di Porzus.


Inediti L'eccidio compiuto dai comunisti italiani alla luce di nuovi documenti britannici.


Di ANTONIO CARIOTI dal Corriere della Sera di Giovedì 7 Febbraio 2008


A Tito l'Istria e Trieste non bastavano. Gli Jugoslavi intendevano annettersi anche gran parte del Friuli, ben oltre il vecchio confine italo-austriaco del 1915. Lo stesso eccidio di Porzus, che nel febbraio 1945 ( oggi è l'anniversario) vide un gruppo di partigiani comunisti italiani sopprimere alcune resistenze della Osoppo Friuli, una formazione di antifascisti cattolici e azionisti, va inserita in questo quadro.  Lo sostiene Elena Aga Rossi, autrice di vari studi sulla seconda guerra mondiale, sulla base di un documento inedito tratto dagli archivi britannici. Si tratta del riassunto di un colloquio, avvenuto il 1 gennaio 1945, tra una delegazione del Fronte di liberazione sloveno operante in Val Resia, a nord di Udine, e un esponente della VI Brigata Osoppo, il partigiano "Livio". Fu appunto quest'ultimo che trasmise agli Alleati il resoconto della discussione: "Il suo vero nome era Romano Zoffo - riferisce al Corriere Giannino Angeli, dell'Associazione Osoppo - e sarebbe morto nei giorni della Liberazione, ucciso a tradimento dai cosacchi alleati dei tedeschi".    Colpisce subito, nel testo del documento, l'arroganza dei jugoslavi. Da una parte ammettono di non essere "visti con favore" dalla popolazione della Val Resia, in maggioranza italiana. Ma dall'altra si dicono sicuri di poter annettere la zona: "il destino di questo territorio sarà deciso da un plebiscito che sarà tenuto in presenza delle nostre forze armate, per cui il risultato può essere considerato certo". E aggiungono che " gli Alleati di fronte al fatto compiuto, certamente non esiteranno ad approvare la cessione della Val Resia alla Jugoslavia".         Unico ostacolo, come nel resto del Friuli Orientale, sono i partigiani italiani estranei al PCI. Infatti quelli comunisti della Brigata Garibaldi "Natisone" si erano sottomessi al comando jugoslavo, che li aveva trasferiti in Slovenia. Lo stesso, secondo gli ufficiali di Tito, avrebbero dovuto fare i combattenti osovani. In caso contrario, ecco la minaccia slovena: "Non è impossibile che un giorno ci giunga l'ordine di disarmare le formazioni Osoppo nei dintorni della Val Resia".  Zoffo non si lascia intimidire. Risponde che il destino della valle deve essere "deciso alla Conferenza di pace". E riferisce di aver informato gli sloveni "che, se avessero deciso di disarmarci, non avrei permesso loro di farlo e avrei resistito fino all'ultimo".        I presupposti per uno scontro cruento ci sono tutti: non avverrà però in Val Resia, ma più a Sud, dove il comandante degli osovani era Francesco De Gregori (zio dell'omonimo cantautore), primo obbiettivo della spedizione omicida di Porzus. Fra le vittime ci sarà anche Guido Pasolini, fratello del poeta e regista Pier Paolo.   "L'eccidio di Porzus - commenta Elena Aga Rossi - appare quindi l'epilogo di una serie di mosse attuate dalle forze di Tito per assicurarsi il controllo del Friuli Orientale. Il loro progetto era fare piazza pulita di ogni presenza ostile all'annessione alla Jugoslavia, che sarebbe stata imposta alla popolazione con un plebiscito farsa, tenuto sotto la minaccia delle armi".       Che i mandanti della strage fossero gli jugoslavi era anche la tesi di Giovanni Padoan, ex partigiano comunista morto un mese fa a 98 anni, che nel 2001 fu protagonista di una cerimonia di riconciliazione con il sacerdote osovano Redento Bello. Allora Padoan ammise che complici del misfatto erano stati anche i dirigenti del PCI di Udine, che avevano dato via libera all'esecutore diretto del massacro, Mario Toffanin, legato strettamente alle forze jugoslave.  Altri elementi vengono poi da una relazione del maggiore Mcpherson, della missione militare britannica nella zona, reperita dallo studioso Tommaso Piffer: "L'ufficiale alleato - spiega - elenca una serie impressionante di azioni slovene ai danni degli osovani: sostiene che i partigiani di Tito li accusavano di essere complici dei nazisti e al tempo stesso mettevano i tedeschi sulle loro tracce".  D'altronde tutto ciò rispondeva alle direttive impartite dal capo comunista sloveno Edvard Kardelj in una lettera del 9 settembre 1944, citata dallo storico Alberto Buvoli in un volume, uscito nel 2003, che raccoglie i documenti della Osoppo: "Non possiamo lasciare su questi territori - scriveva il lider slavo, riferendosi alla zona di operazione dei suoi partigiani - nemmeno una unità nella quale lo spirito imperialistico italiano potrebbe essere camuffato da falsi democratici". Più chiaro di così.......   


Undoubtedly the destiny of this strip of territory will be decided by a plebiscite which will be carried out in the presence of our armed forces, so that the reault may be certain, The Allies, faced with a fait accompli will certainly not hositate to approve the cession of the RESIA - Valley to YUGOSLAVIA. The contribution made by YUGOSLAVIA cannot be disregarded, and the Allias realise this.


IL RESOCONTO (qui sopra in inglese) Un brano del colloquio tra Livio della Osoppo e gli sloveni, in cui questi ultimi affermano che la Val Resia (Friuli) sarà annessa alla Jugoslavia.


 


porzus

42 commenti :

  1. strano che nessuno degli "amici" filo sloveni abbia battezzato questo articolo quale propaganda fascista.

    Mi paicerebbe ricevere un altro attacco dal grillo parlante in merito tanto per sentire nuovamente il coro di beghine cui appartiene.

    Mandi, sbugan, aufwiedersen, good bye ma non di certo zvijo (penso si scriva così).

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  2. KERDELJ, EDVARD (1910 - 1979)

    Politico iugoslavo. Esponente comunista di spicco. nel 1941 organizzò la resistenza antitedesca in slovenia; nel 1943 fu vicepresidente del comitato nazionale di liberazione e nel 1945 vicepresidente del primo governo di tito. Rappresentò la iugoslavia alle nazioni unite e fu ministro degli esteri dal 1948 al 1954. Teorico dell'autogestione, a lui si deve il riassetto politico-istituzionale iugoslavo nel 1974-1976.

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  3. oilalà zio, non ti va un piccolo commentino sull'articolo? E tu grillo parlante? Dov'è ora la tua spocchiosa arroganza? morta com'è morto il migliore... IL vostro silenzio è assordante tanto per parafrasare un film contro i Kmer Rossi: urla del silenzio mi pare fosse il titolo. Dove siete amici miei?

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  4. Al commento 3: Saranno andati a Lubiana. Forsi sono incaz.... per la fuga di notizie(60 anni dopo).

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  5. Dai 3 coraggio... saranno proprio a Lubiana a piangere. Pensa che tra un po' ci dovrebbe essere la giornata della memoria per gli infoibati. E' un periodo nero, ops, storto per loro

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  6. Riporto integralmente il testo in inglese commentato da Antonio Carioti nell'articolo " Il Friuli diventerà jugoslavo " e ricavato da documenti dell'archivio britannico. E' una parte del documento che appare centralmente alla pagina del Corriere della Sera di giovedì 7 febbraio 2008 :

    "Undoubtedly the destiny of this strip of territory will be decided by a plebiscite which willbe carried out in the presence of our armrd forces, so that the result may be certain. The allies, faced with a fait accompli will certainly not hositate to approve the cession of the Resia Valley to Jugoslavia. The contribution made by Jugoslavia cannot be disregarded, and the Allies realise this. "

    " Indubbiamente il destino di questa striscia di territorio sarà deciso da un plebiscito che sarà svolto alla presenza delle nostre forze armate in modo tale che il risultato può essere certo. Gli Alleati, davanti ad un fatto compiuto, non esiteranno ad approvare la cessione della Val Resia alla Jugoslavia. Il contributo fatto dalla Jugoslavia non può essere ignorato e gli Alleati lo sanno. "

    Traduzione di Manzini Alessandra

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  7. ieri anche RADIO24 ha riportato la notizia, leggendo l'articolo del Corsera....

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  8. Niente. Nada. Nulla. Mio zio e il grillo sono emigrati all'est. Non si vedono nè si sentono

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  9. Peccato un loro commento farcito di retorica pseudo comunista me lo sarei gustato. Invece nulla, silenzio totale. Tanto non mi beccate sono protetto dall'anonimato della rete, quindi, nè gulag, nè foibe, nè campo di rieducazione per me.

    Ciao Zio, ciao Grillo al prossimo post

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  10. Forse domani si faranno sentire,scroccano il pc e connessione al posto di lavoro. Spostelli sloveni?

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  11. può darsi. uno, ora, riuscirà anche a diventare possessore di una casa slovena qua a resia verrebbe da commentare con ALLA FACCIA DEL CONFLITTO DI INTERESSI.

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  12. Il grillo non c'è, lo zio neppure, allora tocca a me dire che strumentalizzare notizie e ricordi di momenti tragici come sopra citati non è accettabile. Qui si dimostra quanto non siano serviti morti, disgrazie, esodi e quant'altro a far capire che l'odio verso il prossimo è pura follia. Alcune affermazioni precedenti a questo commento fanno capire invece che è più che mai attuale quest'odio incomprensibile. Sarebbe meglio pansare seriamente prima di fare certe uscite, e se poi grillo e zio sono all'estero saranno ben fatti loro o no?

    Ritornando a certe affermazioni 3,4,5,8,9 posso solo dire VERGOGNA!!!

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  13. Ma finiscila n.12!! a Uccea quel giorno c'era anche il vostro capo supremo e non solo a far festa con i sloveni!!

    Scordamoce o' passato chista è Resia paisà....oggi qui domani là...

    dopo il 14 aprile chissà!!

    Mah....

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  14. caro 13 mi vuoi spiegare come mai solo certe morti vengono strumentalizzate mentre altre servono da monito e a imperitura memoria? Quando riuscirai a spiegarmi questo, te lo prometto, proverò a vergognarmi.

    Ciao, ciao

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  15. Al n°13: Non mi sembra che il 3,4,5,8,9, stiano offendendo nessuno, anzi, in questi giorni da spettatore ho letto attentamente ciò che Voi tutti avete scritto, e con piacere ho notato parecchi interventi che hanno arricchito con notizie e ragionamenti questi articoli apparsi sui giornali che hanno chiamato in causa anche Resia. Sul Giornale il Messaggero Veneto in data 8 febbraio vi era un articolo simile a quello del 7 febbraio del Corriere della Sera,un pò streminzito,ma comunque faceva capire che non c'era nulla di nuovo in merito alla strage di Porzus. Ma purtroppo la verità è che per noi Resiani il fatto del documento ritrovato in Gran Bretagna è la prova che già allora vi era una volontà da parte di chi combatteva a fianco dei Titini (ribelli), di annettere Resia alla Jugoslavia. Allora vi era l'ideologia di mezzo,il Comunismo, quindi chi si sentiva tale combatteva per esso. Oggi,grazie a Dio, la Dittatura Comunista è morta e sepolta, ma davanti a noi ci troviamo con una Legge che nuovamente ci dà dei sloveni. E siccome i nostri vecchi già allora hanno combattuto contro questa annessione, noi tutti dobbiamo stare uniti e combattere Democraticamente contro questa Legge che -come ho letto in un commento - è sicuramente una truffa ai danni del popolo Resiano.

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  16. Caro 15,

    non mi è piaciuta la strumetalizzazione fatta in questo blog, sono d'accordo con te per quanto riguarda il monito, tutte le nefandezze perpetrate sia di qua che di là hanno ricevuto da me severa condanna. Questo può non interessare, per carità, ma lo scopo del mio scritto era quello di evidenziare l'odio che più volte appare in tanti post e che a questo mondo non servono ulteriori incrementi. Perchè non provate ad instaurare un dialogo tra le parti? non penso che i resiani vogliano diventare sloveni nemmeno, penso, i "simpatizzanti".

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  17. Buongiorno Turan, sono il n.13, voglio precisare che ho parlato di "affermazioni" non di offese, affermazioni fuori tempo e luogo. Ci sono giorni del ricordo per tutti quanti hanno subito l'inaudita ferocia delle controparti dal 1939 al 1956, da condannare tutti. Ricordare invece altri, dai deportati agli infoibati, dagli esuli a coloro che sono finiti a Goli Otok, insomma tutti. D'accordo con te, finalmente questi regimi sono solo un brutto ricordo, non dimentichiamo però che ora bisognerà educare i giovani a vivere in una società dove anche l'odio dovrà essere solo un brutto ricordo, no? Fate in modo anche Voi, in questo blog, di procedere in questo senso. Auguri.

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  18. LIETA NOVELLA :

    Ho ricevuto oggi la notizia che il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo, presentato dal sig. Santoro del Comitato di Cividale, è stato accolto.

    Nel mese di novembre egli aveva raccolto documenti ed aveva avuto mandato, per l'invio del materiale a Strasburgo, dalle associazioni delle Valli del Natisone, della Val Torre e dal Comitato " Salviamo Resia " di Franco Pacilio.

    E' riuscito, con grande impegno di tutti, ad inviare il ricorso entro i termini che ovviamente sono ormai scaduti.

    E' chiaro che in questo ricorso è inglobata anche Resia.

    Speriamo che il merito di ciò non se lo prenda, come al solito, qualcun altro !

    Riporto una parte del testo recapitato al sig. Santoro :

    Cour européenne des droits de l'homme-Conseil de l'Europe- Strasbourg

    Strsburgo,5 febbraio 2008

    Egregio Signore,

    riscontro la Sua lettera pervenuta a questa Cancelleria il 21dicembre 2007 con gli allegati, compreso il formulario di ricorso compilato e il Suo fax del 9 gennaio 2008. Il presente ricorso sarà portato all'esame della Corte quanto prima possibile sulla base dei documenti e informazioni da Lei forniti. Sarà nostra cura informarLa tempestivamente delle decisioni che la Corte adotterà in merito al ricorso. Etc. etc.

    Manzini Alessandra

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  19. Egrega sig.ra Manzini e lei pensa che tra i miei co-valligiani - sempre che il ricorso sia accolto - non ci sarà chi salirà sul carro dei vincitori? Utopia. Del resto lo sta provando lei sulla sua pelle, almeno a leggere i suoi post su questo blog e, a me, sembrano veritieri perchè, come sempre, c'è un silenzio assordante quando si coglie nel segno.

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  20. una sola domanda a tutto il blog. vorrei che mi venisse spiegato, come si spiega a un bambino di 6 anni, perchè: perchè, Resia da sempre italiana, all'atto finale della guerra di liberazione dove, nella fascia confinaria slovena si sono combattute guerre fratricide tra partigiani definiti rossi e bianchi, ha liberamente scelto di rimanere italiana. Ha rifiutato l'annessione all'ex Jugoslavia? Perchè una dissennata politica ci ha portato ha votare per il collegio senatoriale triestino inglobandoci, di fatto, nell'area pro slovena? Perchè, ora, nonstante le 1000 firme raccolte c'è sempre una minuscola minoranza che non accetta tutto ciò e vuole, non slavizzare come sarebbe giusto che fosse, ma slovenizzare Resia? Quali e che tipo di interessi ci sono in gioco? Perchè ora nella UE alla Slovenia interessa quel piccolo comune di Resia?

    Chi mi vuol rispondere per favore?

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  21. Al commento 21


    Anche io sarei contenta se qc ci potesse dare delucidazioni in merito. Negli ultimi 4 anni ho posto questo quesito a tante persone (anche importanti e coltivate), ma nessuno ha mai (saputo o voluto) rispondermi.


    Alba Di Lenardo Vissach

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  22. Per 21 e 22,

    se siete in questo blog significa che siete in internet. Ci sono motori di ricerca impressionanti! Come si dice ai bambini, studiate, studiate!! così imparerete. Poi l'obbiettività dei vari siti di ricerca non vi infastidirà, penso, e cara 22 si vede che non ha coltivato bene quelle persone per quello non ha raccolto i frutti sperati.

    Sbugan

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  23. Complimenti al generale Santoro del Comitato di Cividale, alle associazioni delle Valli del Natisone ed al signor Franco Pacilio per tutto il loro impegno.

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  24. Salve a tutti.

    Qualcuno sa indicarmi un link al documento integrale presentato a Strasburgo dal Sig. Santoro?

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  25. Rispondiamo all'erudita persona (commento 23) che non ha il coraggio di scrivere il proprio nome.


    Visto che si da tanto del saputello ci indichi Lei dove sono i siti che leggendoli non infastidiscono i "veri resiani" e gli amici dei resiani.

    Noi abbiamo trovato vari documenti dei fautori delle leggi che ormai tutti conosciamo a memoria e delle Associazioni (Minoranza slovena) che non hanno certo bisogno di essere citate. I loro siti sono ben fatti (si vede che i soldi a loro non sono mai mancati), ma questi siti invece di valorizzare e puntualizzare gli aspetti culturali a cui loro si richiamano non fanno altro che porre l'accento sugli sviluppi finanziario-economici (non di loro competenza).

    Noi siamo pronti a seguire il Suo consiglio, studieremo meglio e di più. Ci permettiamo, comunque, di dirLe: studi anche Lei un po' di francese, eviterà così di fare commenti che una persona dotta come Lei non dovrebbe fare.

    Noi conosciamo benissimo la nostra carissima Alba , una persona veramente speciale e stupenda, una persona che scrive di getto (come si dovrebbe scrivere su un Blog) e se alle volte fa dei francesismi glielo si può anche perdonare visto che conosce sette lingue e tre dialetti.


    Per tutte le sue amiche e colleghe nonché per i resiani residenti nel Granducato del Lussemburgo

    Kathy Bonnetti


    P.S. Alba sei forte, sei un esempio per tutti noi.

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  26. Cara Kathy, il cercatore dei siti, secondo me, non ha neanche alba di come si usi internet. Infatti digitando Resia in tutti i motori di ricerca vieni inviato in soli siti turistici o blog vari inerenti, però, anche l'altra Resia: quella di Bolzano per intenderci. Non c'è un solo sito, dico uno, che tratti della storia di Resia nel periodo buio della II guerra mondiale nè quello relativo al periodo tra il 43 e il 46. Parlano tutti di liberazione, di lotta partigiana, dividono i partigiani in rossi e cattolici ma nessuno si occupa di Resia. Se lo trovi ti prego di segnalarmelo. Un'altra peculiarità, che senz'altro ti sarà balzata all'occhio, è che in Italia quando uno afferma una sua teoria deve stare ben attento a possedere un corpo perfetto e una grande perfezione nell'esprimersi perchè chi contrasterà la sua teoria mai controbatterà alla tesi vera e propria ma se la prenderà con tutto ciò che può offenderlo: taci ciccione, stai zitto pelato, non conosci l'italiano e così via. Ma con cura eviterà di controbattere l'argomento con contrario argomento. Qui nel blog ne vedi delle belle, vero? Tutta la vita italiana è così però. Quindi non prendertela perchè la Sig.ra Alba è stata presa in giro per un lapsus calami (come dicevano i romani) lascia perdere, neanche si firmano, e, concludendo, tiro in ballo anche Dante che nel descrivere gli ignavi cioè i vili, gli anonimi, a Virgilio, sua guida, scrisse nel Canto III dell'Inferno, al verso 51, "coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo":

    "Fama di loro il mondo esser non lassa;

    misericordia e giustizia li sdegna:

    non ragioniam di lor, ma guarda e passa."

    Dunque, cara Kathy, non ragionar di loro ma guarda e passa.

    Franco Calligaris da Resia

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  27. Eh sì n.27, quella citata è una peculiarità italiana ma non resiana, non è vero?

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  28. Potete visitare il sito Wikipedia, digitare val resia e poi cliccare su resia, è interessante per tutti, resiani e non. Se avete già provveduto ritenete nullo questo messaggio.

    Saluti.

    G. Filipponi

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  29. certo che a qualcuno solo il pensiero che anche Resia hà il suo sito internet per poter dialogare.informare ed essere informati deve dare molto ma molto fassssstidio, mi permetto di dirvi che in questi giorni mi è arrivata una lettera come penso a tutti i Resiani che non è la prima dal signor LUIGI PALETTI in merito alla centrale elettrica, sul fatto che il Comune ha dato in concessione alla cosint vorrei esprimere una mia opinione in merito, non so se hanno fatto bene o no. Però so che è la sola cosa ultimamente non si è VENDUTA ALLA SLOVENIA PERCHE PRIMA HANNO VENDUTO IL TERRITORIO FACENDO IL PARCO POI LANOSTRA IDENTITA IO DICO I NOSTRI PADRI I NOSTRI NONNI HANNO COMBATTUTO E CI SONO STATI ANCHE DEI MORTI PER L ITALIA NON PER LA SLOVENIA

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  30. Per # 27 – Mi spiace, ma devo contraddirti su una cosa.

    Non penso che sia una prerogativa esclusivamente italiana non avere valide argomentazioni per controbattere, e cito le tue parole, “alla tesi vera e propria” e rispondere con attacchi alla persona. Il saper rispondere con cognizione o meno è insito di ogni persona, a qualsiasi latitudine esso viva.

    p.m.

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  31. Per il n.30, penso non si possa dicutere sul fatto che il Parco è comunque rimasto a Resia e nella sua struttura ci lavorano persone di Resia, loro non sono sloveni, mi pare; l'identità di Resia non è stata disconosciuta da alcunchè anzi, ci sono delle persone a Resia che invece di tentare un disputa fratricida lavorano per far vedere dappertutto le danze, i canti e lo sport della valle, senza secondi fini sicuramente; il signore citato, firmando le proprie lettere senza problemi di anonimato, comunica a tutti che forse la centrale avrebbe portato nelle casse del comune qualche soldino che invece, come l'acqua, scorre nelle casse di un'altro ente. Forse è stata una scelta sbagliata e questa non è un'offesa ma soltanto un'opinione, non c'è niente di male.

    Carlo

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  32. Al commento 32, certo non si discute che il Parco è un bene per tutta Resia, lo dimostra il fatto che molta gente ci lavora, anche certe persone che anni fa parlavano contro, oggi si sono ricreduti. E' un bene e spero che il futuro sia roseo per questo Ente. Molte sono anche le persone che in buona fede lavorano gratuitamente per valorizzare le danze, i canti, lo sport e le organizzazioni delle varie associazioni di Paese. MA, c'è sempre un MA'. Lo dico perchè dopo aver sentito alcune voci, mi sono dato da fare nel mio poco tempo libero, per cercare un documento che mi dasse la certezza di queste voci da bar. Ebbene poco tempo fa mi sono scontrato con un documento formato pdf su internet con data 2001 firmato dall'allora Presidente di una associazione di cui non faccio nome per rispetto, ma al cui interno si dichiarava che


    "il Comitato Direttivo del..............riunitosi in data 1 febbraio 2001 desidera esprimere, anche come sodalizio .............della Comunità Resiana, la propia adesione al documento predisposto dal circolo culturale resiano Rozajanski Dum, pertanto valuta positivamente le norme comprese nel disegno di legge in discussione per la tutela della minoranza linguistica slovena nella Regione Friuli - Venezia Giulia perchè, tra le altre, riconosce ufficialmente la possibilità di insegnamento nelle scuole dell'obbligo delle tradizioni,lingua e cultura locale, quali quelle resiane".


    Ebbene, credo che questa firma di adesione sia stata fatta in buona fede, credendo che così facendo la lingua Resiana con le sue grandi tradizioni potessero avere grande risalto. Purtroppo una volta approvata la legge si è visto che la lingua da insegnare a scuola sarà lo sloveno ( questo entro 5 anni dall'approvazione della legge), per quanto riguarda la cultura, le tradizioni la toponomastica ecc.. sappiate che stiamo parlando di tradizioni slovene della Val Resia (così la legge ci ha schedati) e non altro. Per finire fra 5 anni ci sarà la possibilità di fare anche i documenti in sloveno (bilingue). Ragazzi, giovani e meno giovani, se coloro che all'inizio pensavano in buona fede di difendere e valorizzare la nostra causa Resiana, ebbene sono sicuro che si stanno rendendo conto che qui c'è qualcosa che non và. Ma per certe persone che nel frattempo ha ottenuto poltrone grazie alla legge sulla minoranza nazionale slovena, per loro sarà difficile fare marcia indietro anche se sotto sotto si rendono conto che forse la matassa si è ingarbugliata e il tutto gli sta sfuggendo di mano.


    Spero in un futuro -RESIA RESIANA E NON SLOVENA-

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  33. Caro CARLO belle le tue parole per difendere RESIA ma non dimenticare che il signore che non ha paura a firmarsi è quello che ha portato e fatto conoscere le nostre danze e balli in giro per il mondo,MA è ANCHE IL FAUTORE DI TUTTI QUESTI MISFATTI essendo lui sindaco come mai quando ha voluto il parco, e quando ha venduto RESIA non ha mandato in giro lettere o fatto riunioni per informare la popolazione?

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  34. scusate se intervengo ma vedo che qualcuno finalmente comincia a parlare del parco, si perche finora nessuno o quasi si era espresso in merito.Vorrei che qualcuno mi spiegasse il perche il parco delle prealpi giulie collabora e tiene contatti più con il parco del triglavSLOVENIA che con il parco delle dolomiti o altri parchi in ITALIA.non è che magari il tutto sia legato o che faccia parte alla famosa questione della legge sulla minoranza ? Lo dico perche in novembre mi è arrivato il giornale del parco (palpis) scritto in Italiano ma sopratutto in Sloveno.perche'?

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  35. Voglio anch’io dire qualcosa al n 30 del 22.02.08



    La persona che tanto odio ti suscita, non solo non ha venduto né svenduto niente, ma, anzi

    ha ottenuto la riammissione di Uccea e con essa di una notevole fetta di territorio al comune di Resia già di fatto proprietà di altro comune. ( e qui non sto a fare dietrologia per dare colpe e cercare capri espiatori )

    Fu indetto un referendum popolare ( anche allora ci furono dei contrari, per fortuna pochi…..alla

    faccia dei nonni e dei padri !!!) per riunire la comunità di Resia della quale fai parte anche tu, questo con non pochi sacrifici. Ti pare poco ??

    Questa brutta storia a lieto fine, non è avvenuta nell’ottocento e nemmeno nell’ultima guerra ma nei più recenti anni novanta.

    SPETTACOLARE LA FESTA DELL’IPOCRISIA A

    A UCCEA DI RESIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


    Che fatica immane alzare quella pesantissima e scomoda sbarra, eppure ce l’avete fatta, e poi canti, balli, pacche sulle spalle, mangiare e bere e tutti amici senza frontiere.

    “” Non esiste un colore rosso per dipingere la vergogna che dovreste provare.””

    E TU, GOLA PROFONDA, prima di vomitare tanto odio, informati bene su TUTTO, anche e soprattutto su quello che non ti fa comodo sentire.


    Felix


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  36. Egregio 36,

    è davvero stupefacente la tua ignoranza.

    Le Alpi e le Prealpi Giulie, partono da Sella di Camporosso e vanno fino al Passo di Vrata oltre Fiume in Croazia.

    Il Parco delle Prealpi Giulie è quindi orograficamente omologo al Parco del Tricorno ( Triglav )

    che si trova sempre nelle Alpi Giulie. E’ quindi logico che ci sia collaborazione e scambio culturale

    transfrontaliero fra le due realtà.

    Per tua disgrazia, caro 36, il Parco delle Prealpi Giulie confina con la Slovenia e non con l’Austria, Svizzera o con la Francia. Quindi, non esistono trucchi di minoranze ai danni di nessuno.

    Per ciò che riguarda la rivista “ PALPIS “ , questa è bilingue perché è giusto che sia così e ciò che

    è scritto in sloveno, altro non è che la traduzione di quanto scritto in italiano.

    Quanto al Parco delle Dolomiti ed altri ai quali ti riferisci, sicuramente interessanti e bellissimi,ma sono altra cosa e quindi voglio pensare che sia giusto che ognuno promuova il proprio territorio.

    Rosy




    Ps. Quando hai tempo ripassa la geografia


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  37. x n.39.

    Cosa vuoi che importi ai resiani di pagare l'energia elettrica a basso costo, a questi interessa solo non avere a che fare con lo sloveno. Eh sì, perchè così si guadagna la sedia di Prato, fare quello che hanno già sicuramente programmato per poi dare la colpa ai vecchi amministratori se non funziona tutto a dovere. Senza euro a causa della "cessione" della centrale, senza euro perchè non più minoranza e di conseguenza niente contribuzioni aggiuntive, bimbi a scuola fuori valle però tutti parleranno resiano forbito, anche quelli che vivono fuori valle. Soprattutto queste persone, loro sì che conoscono la realtà della valle, il quotidiano, l'alzarsi alle 5 e rientare stanchi alle 7 di sera, restare senza energia elettrica alla prima seria nevicata, l'elenco potrebbe continuare.... . Invece nelle loro comode residenze parlano sulla pelle degli altri. A volte tornano sì a fare feste, camminate e a trascorrere le vacanze nella loro valle dalla storia millenaria, sembra di essere in Egitto!! Di impegno per la collettività niente, nada oppure nein. Solo critiche su tutti e su tutto, oh pardon...solo verso chi fino ad ora ha tirato il carretto. Bravi, veramente bravi.

    Salve popolo!

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  38. 40 puoi essere più chiaro? non ti capisco.

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  39. Più chiaro di così, l'ho capito io che non sono una cima, mi meraviglio di te.

    Ma lo hai letto il "menzognero" di oggi ?

    Ma ti sei reso conto che, vi hanno slacciato la cintura , vi hanno calato le braghe, dietro front, 90° e; tum , tum.

    E, siete contenti !?!? Beati voi !!

    Il 6,5 % dei proventi al comune, per sempre. Ma la centrale, non sarà mai vostra, mai ! ! !

    Se tu, caro amico, avessi letto attentamente le lettere del sig. Paletti, forse avresti capito che, con il progetto precedente,oltre ad avere un ritorno congruo per gli anni necessari all'ammortamento della spesa,poi, la centrale sarebbe stata di proprietà del Comune di Resia con i relativi proventi a totale beneficio dello stesso, per sempre !!

    Quella di ieri, è stata l'ennesima parata folkloristica con passerella dei "politicanti di turno" visto che devono rendersi visibili e credibili nell'imminenza delle elezioni. Quindi ?? CAMPAGNA ELETTORALE A 360° e naturalmente promesse, promesse e promesse.

    E, ce ne sarebbero tante cose da dire ma a voi sta bene così quindi è inutile sprecare tempo perchè,

    al resiano piace far festa, non importa con chi o perchè, basta far ti ti di tidittido ……………….

    come riporta il giornalista di turno...

    """"" E come spesso avviene nella comunità di Resia l'inaugurazione della centralina (che sarà attivata a fine marzo) si è trasformata in una festa di paese, con la musica degli strumenti della valle, l'allegria dei bambini vestiti con costumi tradizionali."""""""""""""""""

    Unica nota positiova è l'allegria dei bambini ( beata innocenza ) ma per il resto ho una gran pena nel cuore.


    Ripicchio.

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  40. Scusa, ma ora ho capito. E' un pezzo che scrivo su sto blog che potevano copiare dal comune di Malborghetto come si gestisce una centrale ma, purtroppo, il nostro sindaco va avanti per la sua tanto nessuno mai gli chiederà conto delle sue malefatte.

    Se leggi altri miei interventi, pur non essendo un elettore nè un cultore di Paletti, prendo atto e apprezzo la sua onestà politica dimostrata con le dimissioni a causa della sconfitta elettorale. Cosa che il nostro grande sindaco mai farà. Neppure i suoi consiglieri però. Cosa succede, dunque, che con una parte siamo stati venduti agli sloveni e con l'altra ai carnici. Risultato: sempre venduti siamo. Però li avete votati quindi mosca!

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  41. Ma Paletti cosa vuole raggiungere adesso con quella lettera ai suoi concittadini? "Chi la fa l'aspetti" recita un proverbio. E mi spiego meglio: e' stato lui a dare inizio alla vendita di Resia! Chi e' venuto dopo di lui ha continuato l'opera in modo spregiudicato. Ha confermato di essere un bravo commerciante, come del resto quasi tutti i Resiani, la cui fama nel mondo e' quella di saper vendere bene.

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  42. Per il n.44,

    fatti dire da Turan, che ha la linea diretta con i documenti del Comune, chi ha firmato la prima "cartina" riguardante il Parco. Tempo fa qualcuno già aveva invitato a verificare ciò, silenzio assoluto! Da ciò si può dedurre che non è comodo far sapere chi è stato, non si può dire, è comodo invece dire che è stato Paletti. Par di capire che tutti i mali di Resia siano originati da lui, che sia vero?

    Il popolo attende risposte!

    C.S.

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