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domenica 23 marzo 2008

LA SLAVIA ALLE URNE

Conto alla rovescia anche nella Slavia per il mega appuntamento elettorale del 13 e 14 aprile, quando ci recheremo alle urne per votare, in un colpo solo, deputati e sanatori, presidente del Friuli Venezia Giulia e consiglieri regionali, presidente della provincia di Udine e consiglieri provinciali. Sarà veramente difficile districarsi tra tre sistemi diversi.
Alle politiche basterà mettere la croce sul simbolo prescelto, perché ci hanno già pensato i partiti a «nominare» i parlamentari. Sembra blindata la candidatura al Senato, nel Partito democratico, di Tamara Blazina, consigliere regionale uscente, che continuerà a garantire la presenza degli sloveni in Parlamento.
Nella lista del Pd per la Camera, ma senza possibilità di elezione, c'è il presidente della Comunità montana, Adriano Corsi.
Diverso è il discorso per le regionali. Alla presidenza concorrono il governatore uscente, Riccardo Illy, per il centrosinistra, il già governatore (2001-2003) Renzo Tondo per il centrodestra, e Valeria Grillo con una lista friulanista. Gli elettori potranno votare pure una lista (anche non collegata al presidente prescelto) e dare la preferenza per un candidato consigliere. In lizza ci sono diversi concorrenti della Slavia. La novità più bella è la candidatura nella Slovenska skupnost, come capolista nella circoscrizione di Udine, di Michele Coren, di Ponteacco, consigliere comunale a Drenchia e molto conosciuto in tutte le Valli del Natisone. La lista del tiglio sostiene Illy ed è collegata a quella del Partito democratico, grazie al meccanismo della nuova legge elettorale regionale per facilitare l'elezione di un esponente della comunità slovena. Forse proprio per convogliare i voti su Coren, il partito di Veltroni ha scelto di non candidare alcun valligiano. In ogni caso, hanno già destato stupore le oltre seicentocinquanta sottoscrizioni alla lista che la Slovenska skupnost ha raccolto in provincia di Udine.
Dalle Valli del Natisone ci sono altri tre candidati. A sostegno di Illy ci sono l'ex sindaco di San Pietro, Giuseppe Firmino Marinig, per il partito socialista e la nota e dinamica ristoratrice di Pulfero, Michela Domenis, per l'Italia dei valori, che si propone con idee e programmi innovativi.
Per Tondo corre, invece, l'ex sindaco di Stregna, Renata Qualizza, inserita nella lista dell'Udc, mentre il Popolo delle libertà e la Lega Nord hanno bellamente snobbato la Slavia.
Una sottolineatura particolare va fatta per l'Italia dei valori, che vede capolista l'avvocato cividalese Carlo Monai, vicepresidente uscente del Consiglio regionale, passato con Di Pietro dai Cittadini per il presidente, e candidato pure alla Camera. Nella lista è compreso, infatti, il «resiano» Franco Pacilio che nei mesi scorsi si è fatto notare per le sue campagne antislovene, soprattutto in occasione dell'approvazione della legge regionale di tutela. Pare davvero contraddittorio e politicamente controproducente che un tale personaggio possa trovare spazio in una coalizione che nei cinque anni al governo del Friuli-Venezia Giulia si è spesa con coraggio per i diritti della nostra comunità e i rapporti di buon vicinato con la Slovenia.
Quanto alle elezioni provinciali, nel momento in cui andiamo in stampa non sono state ancora depositate le liste. Per la presidenza correranno l'imprenditore alla prima esperienza in politica Diego Travan del centrosinistra, il leghista ex parlamentare Pietro Fontanini del centrodestra e Marzio Strassoldo, il presidente defenestrato lo scorso novembre, con una lista friulanista.
Il Partito democratico ha già reso nota la sua lista. Vede candidato, nel collegio di Faedis/San Pietro al Natisone, il sindaco di Pulfero, Piergiorgio Domenis, già consigliere provinciale nel passato mandato. Probabilmente, è l'unico dei valligiani che ha concrete possibilità di farcela.

Autore: M.K.

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