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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 5 maggio 2008

Rtv Slovena, diritto negaro alla slavia friulana

Una gentile persona mi ha mandato via posta elettronica questo articolo apparso sul Dom nel mese di Marzo. Tutto è stato perfettamente pianificato. La slovenizzazione della nostra Valle.Contro la volontà Popolare. VERGOGNA.


GORIZIA-GORICA
Mozina: l'Italia non vuole ripetitori sloveni sul suo territorio
La responsabilità per la mancata ricezione dei programmi in lingua slovena non va attribuita a Rtv Slovenija, ma all'Italia, contraria all'installazione di ripetitori sloveni in provincia di Udine. Lo ha detto il direttore di Rtv Slovenija, Joze Mozina, per sottolineare il negato diritto agli sloveni della provincia di Udine alla ricezione dei programmi in lingua slovena, nel corso di una recente serata sullo «Spazio mediatico sloveno», che il circolo Anton Gregorcic ha organizzato a Gorizia presso il Centro culturale sloveno «Lojze Bratuz». Non sappiamo a quale istituzione, politico o alto funzionario si riferisse Mozina parlando dell'Italia né quali passi in avanti abbia compiuto la Rtv Slovenija per esaudire la richiesta, da decenni cullata dagli sloveni della provincia di Udine, di poter vedere quanto succede a Lubiana, Maribor, Koper-Capodistria, Nova Gorica, oltre a quel confine abbattuto qualche mese fa. Sappiamo solo che «Italia» in questo caso non ha niente a che fare con uno Stato civile, europeo, culla della grande cultura latina. Dietro quel nome c'è piuttosto lo zampino di nazionalisti italiani, che hanno causato tanta sofferenza agli sloveni in Italia. Si tratta di persone che occupano cariche importanti e che hanno il potere di condizionare il mondo politico, anche quello favorevole agli sloveni. Non curanti della caduta del confine, dell'Europa unita, dell'adozione dell'euro, dell'attuale semestre di presidenza slovena dell'Ue, essi sono unicamente interessati alla difesa dell'italianità della Slavia friulana-Benecija, di Resia-Rezija e della Val Canale-Kanalska dolina. Sanno, peraltro, che la televisione riveste un ruolo fondamentale nella tutela e nella promozione della conoscenza di una lingua: basti pensare che molta gente in Albania ha imparato l'italiano senza andare a scuola! Crediamo, quindi, che sotto il termine «Italia» ci sia lo zampino di ex militanti nelle organizzazioni segrete che, naturalmente, si sono «converiti» e operano all'ombra sotto una falsa cordialità e gentilezza nei modi. Non mancano mai di dire la loro al momento opportuno e la loro risposta è sempre «no» quando si tratta di riconoscere i diritti degli sloveni della provincia di Udine. E il politico, il responsabile di qualsivoglia istituzione china il capo. Del resto, che gliene importa di quello sparuto gruppo di montanari? Com'è possibile che quando il confine, con la Jugoslavia prima e con la Slovenia poi, c'era, nella Slavia friulana si vedevano Tv Slovenija e Tv Koper-Capodistria? Perché oggi la Slovenia e l'Italia, Stati membri dell'Unione Europea, non riescono a raggiungere un accordo in merito, quando i documenti europei sulle minoranze prevedono la collaborazione su questo fronte? È caduto il confine fisico tra Italia e Slovenia, ma quello elettronico è diventato ancora più invalicabile di prima! Come giustificano questo fatto i politici italiani e sloveni? E nessuno vuole prendersi la responsabilità di questa situazione in cui versa la Slavia friulana, chiamando ora in causa la legge, ora la convenzione, ora il governo e ora la Rai. La triste realtà è, purtroppo, una sola: nella provincia di Udine manca la ricezione della programmazione in lingua slovena, nonostante non vi siano ostacoli di natura finanziaria e tecnica.

J. B. (Dom, 15. 3. 2008)

2 commenti :

  1. c'è una sentenza, interessante, vinta da radio giornizia1:

    Radio Gorizia 1 vince la causa contro la slovena Radio Capris.

    Tutta la notizia sul mio blog.

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  2. Fino a prova contraria è il sindaco l'unico rappresentente del popolo di Resia, per cui prima di scrivere "contro la volontà popolare" bisogna capire quale posizione ha preso il sig. sindaco. Se lui ritiene che la valle sia slovenizzata allo o.k., altrimenti...rimane solo l'opinione di alcuni. Prova a chiedere ai resiani tutti chi si sente sloveno, nessuno ti risponderà SI'. Con sommo dispiacere di qualcuno tutti ma proprio tutti diranno "SIAMO RESIANI"! Basta con queste strumentalizzazioni, non hanno prodotto nulla, solo parolacce e cattiverie. Il problema si risolverà solo a tavolino e usando il cervello.

    Con le chiacchiere da osteria tutto rimarrà irrisolto.

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