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martedì 16 settembre 2008

NOI RESIANI, SEMPLICEMENTE RESIANI.

PdL/UDC/Pens: proposta di legge per tutelare i dialetti


15 Settembre 2008, ore 15:10


(ACON) Trieste, 15 set - COM/RC - "Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico dialettale e culturale del Friuli Venezia Giulia". Questo il titolo della proposta di legge firmata dai consiglieri regionali Piero Camber, Daniele Galasso, Roberto Novelli, Antonio Pedicini e Gaetano Valenti del PdL, Giorgio Venier Romano dell'UDC (sostituito dal capogruppo Edoardo Sasco in conferenza stampa) e Luigi Ferone del Partito Pensionati.


Il progetto - spiegano i consiglieri del PdL in una nota - vuole dare la giusta dignità ai dialetti fortemente radicati in un determinato territorio e rappresentativi delle diverse culture delle genti del Friuli Venezia Giulia. A tal fine è previsto il sostegno delle attività di studio, convegni, costituzione di archivi multimediali, creazioni artistiche, attività culturali legate al teatro, festival, manifestazioni, corsi di formazione e corsi integrativi di insegnamento nelle scuole.


La proposta non vuole contrapporsi alla legge sul friulano - aggiunge Camber, primo firmatario della proposta - ma vuole garantire la giusta tutela anche ad altre realtà linguistiche come ad esempio il triestino, l'istro-veneto, il friulano-goriziano, il bisiacco, il grasian, il veneto-udinese, il resiano, il po nasen e il natisoniano. L'iter della norma prevedo sarà molto rapido vista anche la qualificata convergenza delle altre forze di centro-destra. Il suo primo passaggio è già previsto in VI Commissione consiliare, da me presieduta.


Con questa proposta di legge - aggiunge Novelli - si vuole riconoscere la piena dignità culturale di dialetti come il natisoniano o il resiano, che hanno una propria identità e ingiustamente sono collocati nelle leggi di tutela della lingua slovena essendo privati, nei fatti, della propria specificità e radice storica. Queste comunità, infatti, non si sentono slovene, ma italiane a tutti gli effetti e chiedono da tempo una legge che riconosca la loro specialità linguistica.


Punto, questo, sottolineato anche da Valenti, per il quale l'esperienza che si sta portando avanti in Friuli Venezia Giulia può essere ripresa anche a livello nazionale.


Nel corso della conferenza stampa, il presidente della compagnia teatrale l'Armonia, Bruno Cappelletti, ha consegnato 6.000 firme, raccolte nel 2007, di persone che chiedevano una legge di tutela per le forme dialettali culturalmente significative.


Tratto dal sito   http://www.consiglio.regione.fvg.it/

1 commento :

  1. Il riconoscimento delle identità linguistiche può essere un buon passo avanti, se accompagnato da una legge che risponde ai bisogni dei cittadini e del territorio, ma soprattutto non preveda inutili sprechi, in particolare nella pubblica amministrezione, come legiferato dalle leggi 38/2001 e 29/2007 regionale.


    LP

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