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lunedì 10 novembre 2008

Trovati i resti del goriziano scomparso

È l’ipotesi ritenuta più probabile dai soccorritori. La scoperta è stata fatta da un cacciatore sulle montagne del gruppo del Canin


Sulle montagne del gruppo del Canin ieri sono stati recuperati dei resti umani. Dopo il ritrovamento, si è subito affacciata l'ipotesi che quei resti potessero appartenere a Matteo Mazzoni, escursionista goriziano di 36 anni, disperso dal 6 luglio. A quattro mesi e tre giorni di distanza dalla sua ultima chiamata di allarme al 113, è arrivata ieri la segnalazione del ritrovamento casuale di alcuni frammenti ossei umani, da parte di un cacciatore della Val Resia che si trovava nella mattinata nella zona del Monte Baba Piccola, nel gruppo del Monte Canin , a 1.548 metri di quota. Proprio tra quei massicci si erano concentrate allora le ricerche dell'uomo: per giorni e giorni circa 400 uomini avevano setacciato le zone tra le valli Resia e Raccolana, purtroppo senza esito. Ieri è arrivata la segnalazione ai Carabinieri, attorno alle 11 e immediatamente si sono messi in moto per le operazioni di recupero gli uomini del Soccorso alpino del Cnsas di Moggio Udinese e del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Tolmezzo, supportati dall'elicottero della Protezione civile. Con uno sbarco in spezzata, in azione "in overing" (senza che i pattini dell'elicottero toccassero terra), i soccorritori sono riusciti a raggiungere la zona nei pressi del Bivacco Manzano, dove erano state avvistate le spoglie di un uomo e di un cagnolino. E proprio con un cane, il suo inseparabile amico a quattrozampe Bernie, Mazzoni si trovava al momento della scomparsa. Accanto ai resti sono stati trovati uno zainetto celeste e degli indumenti. Una volta effettuato il recupero, i resti sono stati elitrasportati nella cella mortuaria del cimitero di Oseacco di Resia, dove sono stati ricomposti e visionati dal medico legale dell'Ass. Ieri sera gli inquirenti, dopo aver ultimato la procedura di identificazione del cadavere, hanno confermato che quei resti dovrebbero essere proprio di Mazzoni. Oggi in mattinata spetterà alla Procura della Repubblica di Tolmezzo, viste le relazioni dei soccorritori e gli elementi recuperati, disporre o meno eventuali ulteriori esami sui resti, quindi ufficializzare a chi appartengano. I familiari di Mazzoni in questi mesi sono rimasti nella Valle per proseguire con esperti, amici e gente del posto la perlustrazione. Tra le ipotesi dei soccorritori, si presume che Matteo Mazzoni durante l'escursione verso il Rifugio Gilberti, a causa del maltempo, possa essere scivolato tra gli anfratti, compiendo un salto di alcune decine di metri lungo un canalone e che poi il corpo possa essere stato trasportato dalle precipitazioni ancora più a valle, dove è stato recuperato.


Articolo tratto dal Gazzettino del 10 novembre 2008

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