ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 6 luglio 2009

Lettera aperta al Presidente Fontanini

E' questo il titolo di una lettera che Luigia Negro, Presidente del Circolo Rozajanski Dum circolo iscritto (purtroppo) alle associazioni Slovene, ha scritto al Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. La lettera era pubblicata sul settimanale Sloveno Novi Matajur, solo nella forma cartacea, che si stampa a Cividale del Friuli,  mentre sul loro sito Internet, dove ogni numero e pubblicato senza filtro, non è stato, stranamente, inserita. Ringrazio coloro che mi hanno informato, e la persona che mi ha immediatamente procurato una copia. La pubblico volentiere giusto per capire e riflettere. Leggiamola attentamente insieme.


Egregio Signor Presidente, ho assistito alla tavola rotonda svoltasi sabato 13 giugno nella sala consigliare della sede Provinciale e, non essendo stato dato spazio agli interventi del pubblico, mi permetto di scriverLe, queste mie considerazioni, visto che l'Ente che presiede ha organizzato l'evento, insieme ad altre associazioni. Che si parli e si discuta della tutela e salvaguardia del Resiano sono pienamente d'accordo. In quesi 20 anni alle dipendenze della sede di Stolvizza di Resia della Zveza slovenskih Kulturnih drustev / Unione dei circoli culturali Sloveni, ed altrettanti di presidenza del Circolo Culturale Resiano " Rozajanski Dum", fondato nel 1983, mi sono occupata soprattutto di questo, anche in tempi quando diversi resiani, anche tra quelli che ora si ergono a paladini, snobbavano la propia lingua e cultura. Come Circolo abbiamo organizzato molte attività a tutela del resiano, non a parole ma a fatti. Tra queste ricordo le lezioni nelle scuole locali, i corsi per adulti, le numerose pubblicazioni e periodici, l'uso dello stesso nelle occasioni ufficiali, sia nella forma scritta che orale. Il resiano, o meglio i quattro dialetti, grazie alle leggi nazionali 482/1999, " Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche della Regione Friuli- Venezia Giulia", nonchè alla legge regionale 26/2007, " Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena", sono già tutelate. Riporto di seguito alcuni esempi.  In base alla legge n.ro 482/1999, le scuole locali, dal 2000, organizzano lezioni di cultura resiana e di resiano sulla scia di quanto avevamo organizzato noi, come Circolo, a partire dal 1991. Sempre in base a questa legge le scuole dispongono di finanziamenti per tali attività. Tra queste l'insegnamento per apprendere a suonare la citera, violino, di cui, quel giorno, ha avuto modo di sentirne un saggio. Il Comune di Resia ha chiesto e riceve contributi, in base alla legge 482/99, per le gestioni dello sportello linguistico collocato presso la biblioteca comunale, archivio storico e museo dell'arrotini a Stolvizza. Inoltre, grazie all'articolo 21 della legge 38/2001, diverse associazioni culturali, tra le quali il nostro circolo, hanno chiesto e ottenuto contributi per le propie attività. (Ne ha beneficiato anche l'attuale sindaco per la realizzazione del suo dizionario edito dal coro Monte Canin).  Sempre in base a questo articolo, il Comune e diversi imprenditori locali hanno chiesto e ottenuto contributi economici.  Con delibera n.ro 16 del 23.03.2003 il Consiglio Comunale di Resia ha fatto appello alle leggi 482/99 e 38/2001 per evitare il trasferimento delle scuole medie di Resia a Moggio Udinese. E si potrebbe proseguire.  Con queste leggi al resiano e ai resiani non è stato tolto nulla. Anzi.  Il concetto di tutela del resiano per l'associazione Identità e Tutela, co-organizzatrice dell'evento, non consiste nella tutela reale dello stesso - i cui strumenti sono già a disposizione - ma semplicemente nella difesa dello stesso dalla "minaccia della slovenizzazione".  Che il resiano faccia parte dei dialetti sloveni è attestato dai linguisti. C'è uno studio specifico, per esempio, sul dialetto di San Giorgio di Resia, a cura del prof. Han Steenwijk, docente presso l'Università di Padova, dal titolo inequivocabile, The slovene dialect of Resia - San Giorgio. Ed infatti nell'alenco delle lingue in pericolo di estinzione stilato dall'UNESCO, ricordato quel giorno, oltre al furlan troviamo il resian slovene.  Che ci sia una certa distanza tra resiano e lo sloveno standard è normale così come lo è per tutte le forme dialettali e la lingua standard di riferimento, italiano compreso. Ma posso anche dire che parlando lentamente e facendo attenzione nel non usare parole italiane o friulane, siamo comprensibili agli sloveni. Lo verifico personalmente quasi ogni giorno. Ed il verbo "pravit" dire, contrariamente a quanto riferito dal sig. Gilberto Barbarino nella sua relazione, non è una peculiarità di Resia, ma lo usano tutti gli sloveni.  Da resiana che ha avuto modo di imparare anche un pò di sloveno letterario posso affermare con tutta fermezza, che lo sloveno NON ARRECA DANNO al resiano. ANZI!  La conoscenza dello sloveno standard mi aiuta a mantenere vivi molti aspetti grammaticali che si stanno inesorabilmente perdendo - a causa dell'influsso dell'italiano - tra i quali l'uso del genere neutro, del duale e la declinazione nei sei casi.  E faccio appello a tutti coloro che veramente sono interessati alla sua tutela ad imparare lo sloveno e quindi a leggerlo, a scriverlo e a parlarlo. Non potranno che beneficiarne. Se il resiano si sta perdendo non è perchè ad esso si sta sostituendo lo sloveno ma l'italiano!  E' stato ripetuto più volte, durante la tavola rotonda, ce non ci sono legami neanche linguistici con gli sloveni. Se legami non ci fossero, perchè lo scorso anno il sindaco di Resia, Cav. Sergio Barbarino, mi chiese di inviare, con una certa sollecitudine, i dati del Circolo Culturale Resiano " Rozajanski Dum" alla Rafaelova Druzba - Slovenska Skofovska Konferenza ( Conferenza Episcopale Slovena) - di  Lubiana, per l'inserimento degli stessi nell'elenco delle associazioni degli sloveni di oltre confine e nel mondo pubblicato sul sito www.slovenci.si  ( tradotto: www.sloveni.si  )?  Infine, Signor Presidente, come Le avevo già fatto presente nell'incontro avuto con Lei insieme con i  dirigenti del nostro Circolo, la neo-costituita associazione Identità e Tutela ha dedicato gran parte delle sue energie nel seminare in valle risentimenti verso tutto ciò che è sloveno a cominciare da me, in qualità di dipendente della già citata associazione, ma anche verso i consiglieri comunali che, in maniera lungimirante e coraggiosa, hanno chiesto l'applicazione delle leggi di tutela anche nel nostro comune, nonchè verso i visitatori sloveni. Non mi pare si tratti di cultura!  La ringrazio molto per la Sua cortese attenzione e con l'occasione Le invio i miei più cordiali saluti.


Luigia Negro


Me lo sono letto attentamente, e come  sempre spiega con calma le sue ragioni.


Comunque eccovi l'indirizzo esatto dove potrete trovare l'elenco completo delle associazioni degli sloveni di oltre confine, in questo caso l'Europa. http://www.slovenci.si/evropa/ 


oppure andate direttamente su http://www.slovenci.si/evropa/drustva/2008101008140691 


 

3 commenti :

  1. Non intendo commentare la lettera aperta di Luigia Negro perché la lettera si commenta da sé. Oggi, però, ho scoperto che per parlare il resiano dovrò imparare lo sloveno (sic!).

    Ho scoperto, anche, che un linguista dal cognome impronunciabile ha scritto un saggio dal titolo “The slovene dialect of Resia - San Giorgio”.

    Però, e arrivo al nocciolo della questione, sono riuscito a scoprire tutto ciò grazie a internet. La rete internet è un grande strumento per la comunicazione di massa perché è globale ma, di contro, non tutti possono accedervi.

    Allora suggerisco: perché non esporre – nei modi leciti – quanto certa gente ha fatto o fa per svendere Resia? Mi spiego: la lettera della Negro al presidente Fontanini è stata recuperata per caso, pubblicata su un giornale di nicchia e poi sul tuo blog al quale, penso, non tutti i resiani accedano; sarebbe da trovare un metodo che consenta di rendere note queste benedette prese di posizione a favore di una slovenità che la maggioranza dei resiani non sente sua, e che raggiungano, dunque, tutta la popolazione resiana e non solo i pochi, fortunati, internauti.


    Franco Calligaris

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  2. e si continua a pretendere di essere nel giusto....

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  3. Calligaris,
     è grazie a quel linguista il cui nome non riesci a pronunciare che il resiano è dotato di un vocabolatio, di una grammatica e di un'ortografia. Invece di andare su internet, inizia a leggerti qualche libro!
    e' bello sai? si imparano tante cose...

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