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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 17 luglio 2009

VALLI: Tutela slovena illegittima.

Anche il signor Pascolo di Udine, nel suo intervento pubblicato il 30 scorso nella rubrica “Il Caso”, esterna incomprensione nei confronti di quanti sostengono  l’inesistenza della  minoranza slovena nelle Valli di Resia, del Torre e del Natisone, data l’asserita appartenenza alla lingua slovena dei dialetti parlati in dette Valli. Trascura anch’egli la storica acquisizione, cioè il dato di fatto, che testimonia inequivocabilmente che sul territorio di dette Valli vivono da 14 secoli popolazioni di origine protoslava che ancora parlano, nell’ambito familiare, l’originaria lingua materna slava, ma che hanno sempre partecipato alle vicende storiche, culturali e linguistiche, prima del Patriarcato, poi della Republica Veneta, del Regno d’ Italia e della Repubblica Italiana. Vicende completamente diverse da quelle degli slavi rimasti oltre le Alpi e poi in parte evolutisi nella lingua nazionale slovena. Perciò appare più che giustificato e comprensibile che gli slavofoni della Slavia friulana della provincia di Udine non si riconoscano nella minoranza linguistica (nazionale) slovena oggi tutelata da leggi nazionali che forzatamente vengono loro proposte per non dire imposte. In sostanza gli slavofoni del Friuli non si riconoscono nella minoranza slovena di Trieste e Gorizia perchè hanno logicamente anche acquisito come secolare loro patria l’Italia, pur mantenendo ancora, a livello familiare e tradizionale, l’originaria lingua slava. Lingua slava che è lingua madre della slovena. Una parentela che comunque non giustifica il classificare oggi sloveni gli autoctoni della Slavia friulana senza riscontri nei dati di fatto e senza una loro richiesta. Alle  recenti elezioni comunali il partito della minoranza slovena in dette Valli non si è nemmeno presentato e nessun candidato sindaco o consigliere locale si è dichiarato di lingua o minoranza slovena. Le stesse leggi nazionali di tutela della minoranza slovena, e non dei dialetti, richiedono per essere applicate che sul territorio sia già radicata o tradizionalmente presente tale minoranza e che inoltre a chiedere la tutela sia il 15 per cento degli elettori o un terzo dei consiglieri comunali. Presupposti essenziali e determinanti, ma molto trascurati nelle Valli del Natisone, Torre e Resia. Perciò appare chiaro e comprensibile che nelle precitate Valli del Friuli l’imposizione della tutela della minoranza slovena è illegittima perchè priva dei presupposti richiesti dalle stesse leggi di tutela e perchè assimilatrice delle storiche comunità slavofone da 14 secoli presenti sul territorio con proprie originarie peculiarità linguistiche.


 


Sergio Mattelig


                                         presidente Lega della Slavia friulana


                                                    San Pietro al Natisone

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