ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 30 novembre 2009

VAL RESIA RESIJE INFORMA:

Il 2010 sarà un anno dedicato anche alla sensibilizzazione rivolta alla nostra MUSICA  e al nostro BALLO. Sarà nostro compito difendere la RESIANITA' delle nostre tradizioni, contro l'assimilazione a quella Slovena. Noi possiamo intervenire informando tutti i RESIANI, ovunque essi siano, di ciò che la vicina Repubblica di Slovenia sta facendo. Questo video nuovo di zecca, dimostra come gli Sloveni si stanno impadronendo delle nostre tradizione e della nostra Cultura,  facendole passare per TRADIZIONI  SLOVENE.


Eccovi il Video dell'emittente Nazionale TV SLOVENIA 1 (la rai slovena)  http://www.youtube.com/watch?v=ywxOi0b_wOM . Da notare che chi suona non sono Resiani,ne tantomeno i ballerini sono Resiani. Evidenzio anche che noi Resiano ci rendiamo conto che costoro Suonano e Ballano  malissimo. Difendiamo la nostra Cultura da chi la tarocca. Perchè Noi RESIANI siamo semplicemente RESIANI.

giovedì 26 novembre 2009

INCONTRO CONFERMATO

CENTRALE RESIA2


L'incontro è stato confermato, e si svolgerà sabato 28 novembre alle ore 19,00 presso la sala Consiliare a Prato. Parteciperanno anche esponenti della CO.S.INT. che illustreranno il progetto alla Popolazione. Tutti sono invitati.


Ecco come sarà --->TAV_4_PLANIMETRIA_PARTICOLAREGGIATA_PRESA


Per saperne di più sul Progetto clicca qui 


http://lexview-int.regione.fvg.it/serviziovia/dettaglio.asp?IDDOM=33736&SubFolder=F:ServizioVIAVIA377documentazione%20proponente%20(principali%20elaborati)Tavole_Progettuali#sel 

martedì 24 novembre 2009

DIFENDIAMO IL NOSTRO FIUME



Foto concesse da Marzia Di Lenardo Ursen


Oggi  sul Messaggero Veneto un articolo evidenziava la singolare protesta indetta dal Comitato che si è costituito per contrastare la costruzione  della nuova Centrale chiamata da tutti  Resia 2, con l'idea di scrivere una email di protesta. Seguiva un indirizzo che sinceramente adesso non ricordo. Ma subito mi sono chiesto: perchè scavalcare in questa protesta il nostro attuale nuovo Sindaco? Un Sindaco che dovrebbe e credo è, il Sindaco di tutti. Credo che sarebbe neccessario un suo coinvolgimento. Lui è il nostro rappresentante, ed è Lui, secondo me, colui che dovrebbe intervenire per organizzare un incontro tra i rappresentanti del Il Co.S.In.T. (Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo)  e la Popolazione Resiana, per poter confrontarsi ed esporre le nostre perplessità su quest' opera e magari fare loro delle proposte di modifica o altro. 


Che ne dite se tutti assieme gli scriviamo, invitandolo a prendere in seria considerazione la proposta di organizzare un incontro Pubblico?


Eccovi la   email:       sindaco@com-resia.regione.fvg.it 

venerdì 20 novembre 2009

PARCO PREALPI GIULIE

Mi è arrivata la notizia di questo evento organizzato dal Comune di Resia, per Domenica 22 novembre 2009 e che volentieri pubblico.


“Vivere le planïne/alpeggi ieri e oggi”


Vedi --->Locandina_DEF

mercoledì 18 novembre 2009

NO ALLA CENTRALE RESIA 2

E' questo il titolo della riunione che si svolgerà venerdì 20 novembre a San Giorgio di Resia presso il salone del'Associazione Sangiorgina. E' probabile che si possa organizzare una petizione contro tale opera. La centrale dovrebbe nascere in località PONTE ROP( sotto il Ponte che porta a Prato).


Per ulteriori informazioni http://lexview-int.regione.fvg.it/serviziovia/dettaglio.asp?IDDOM=33736&SubFolder=F:ServizioVIAVIA377documentazione


Voglio anche ricordare che questa è una notizia che circolava già da più di un anno. Anzi vi posso assicurare che altri due siti sembrerebbero  stati visionati da tecnici negli anni precedenti, uno sotto Coritis e l'altro  in localita Rio Nero.


Io personalmente sono contro questi provvedimenti che hanno, sempre secondo un mio punto di vista, solo lo scopo di arricchire pochi, a discapito, in questo caso, del Popolo Resiano, senza che  la stessa popolazione sia stata quantomeno informata. L'impatto Ambientale sarà molto forte. Credo che sia un dovere da parte di tutti i Resiani  intervenire alla riunione per esporre opinione e magari proposte utili ad affrontare questa situazione.


Non dimentichiamoci il passato:


Per colpa di pochi, è stata fatta richiesta di far parte della Minoranza Nazionale Slovena. La Popolazione in quell'occasione non fu informata, e oggi ne stiamo pagando le conseguenze. Che non si ripeta.


 RESIANI SVEGLIAMOCI


lunedì 16 novembre 2009

Il Parco delle Prealpi Giulie su Geo & Geo su Rai.tv

Ecco il servizio della rai del 12/11 sul Parco delle Prealpi Giulie



Il Parco delle Prealpi Giulie 

TERREMOTI: LIEVE SCOSSA (2,4 RICHTER) IN FVG

15-NOV-09 14:54


Una lieve scossa di terremoto del grado 2,4 Richter è stata registrata oggi, intorno alle ore13.46, nella zona del Monte Canin, in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia. Lo rende noto la Protezione civile regionale, in seguito alle rilevazioni della rete sismica elaborate dell'Istituto dioceanografia e geofisica sperimentale di Trieste e dal Dipartimento di ricerche sismologiche di Udine. Non sono segnalati problemi o danneggiamenti a persone o cose.

domenica 15 novembre 2009

SLAVIA FRIULANA: Una questione internazionale ?

I giornali di oggi riportano la notizia della partecipazione del nostro ministro degli esteri Franco Frattini alla riunione in corso a Lubiana del Comitato di coordinamento dei progetti di interesse comune nell’ambito della cooperazione tra Italia e Slovenia.


Tra gli argomenti all’ordine del giorno risulta “anche la questione delle minoranze”. Poichè tale “questione” è stata più volte sollevata dalla Slovenia lamentando la mancata applicazione delle leggi di tutela degli sloveni in Friuli Venezia Giulia, si ritiene opportuno precisare che per quanto riguarda la provincia di Udine e in particolare i 16 comuni delle Valli del Natisone, del Torre e di Resia, la mancata applicazione della tutela degli sloveni non è dovuta alla mancanza di volontà politica, ma esclusivamente al fatto che detta minoranza, come è storicamente acquisito, non è presente sul territorio e che di conseguenza  le rispettive amministrazioni comunali non ritengono più conveniente, visti anche i risultati elettorali, tutelare una minoranza inesistente. Perciò non è una questione internazionale di mancata applicazione delle leggi di tutela, ma semplicemente il rispetto delle leggi stesse e delle aspirazioni delle storiche comunità linguistiche da 14 secoli presenti in detti comuni, mai state slovene. La legge invece tutela la minoranza slovena solo dove è “tradizionalmente presente”.


 


                                                              Sergio Mattelig


                                                Presidente Lega della Slavia Friulana


San Pietro al Natisone

giovedì 12 novembre 2009

Turismo: nasce polo sci senza confini italo-sloveno

UDINE, 12 NOV - Partira' il prossimo 5 dicembre, nelle Alpi Orientali, il primo polo sciistico transfrontaliero fra Italia e Slovenia. Un solo skipass - ha reso noto Turismo FVG - consentira' di sciare nel comprensorio di Sella Nevea (Udine) e in quello sloveno di Bovec, che cosi' daranno vita a un'unica stazione sciistica nel cuore delle Alpi. A disposizione dei turisti ci saranno nuovi impianti di risalita, fra i quali una funivia che raggiungera' i 2.133 metri di quota di Sella Golovec, e 30 km di piste. L'impianto e' puo' portare in quota fino a duecento sciatori alla volta, che potranno scegliere se scendere con gli sci fino a Sella Prevala, sul confine tra Italia e Slovenia, e da qui prendere la funivia slovena per le piste dell'area di Bovec, oppure percorrere la nuova pista di 1,5 km realizzata in territorio italiano.


Tratto dal sito http://www.regione.fvg.it/rafvg/welcome.act?dir=/rafvg/cms/RAFVG/

venerdì 6 novembre 2009

SLAVIA FRIULANA Plebiscito del 1866, scelta lungimirante

Il Il 21 e 22 ottobre ricorre il 143° anniversario del  plebiscito con il quale nel  1866, gli abitanti delle Valli del Natisone, del Torre e di Resia, come quelli del Veneto e del Friuli, potevano scegliere se restare con l’Austria o passare all’Italia. Votarono tutti per l’Italia. Logicamente gli Slavi del Natisone anche perché, avevando vissuto una millenaria storia autonoma, non  ambivano l’integrazione con gli Sloveni dai quali allora si distaccarono definitivamente. Solo dopo la prima Guerra mondiale una piccola parte della minoranza slovena del Carso Goriziano, trovatasi in Italia a seguito del Trattato di pace, iniziò a coinvolgere nel suo stato minoritario la Slavia friulana ancora oggi contesa. Un coinvolgimento che persiste con l’aiuto di applicazioni non corrette della legge che li tutela. Un coinvolgimento forzato, sempre respinto da evidenti dati di fatto quali le elezioni comunali prive anche oggi di qualsiasi candidato sloveno e dalla locale assenza storica di associazioni di minoranza slovena.


Anche la scrivente Lega della Slavia friulana sostiene, come è noto, tale respingimento, nel rispetto della propria millenaria storia aquileiese e veneta e della lungimirante scelta fatta dai propri antenati143 anni fa.




Sergio Mattelig


                                                                        Presidente Lega della Slavia Friulana


                                                                                 San Pietro al Natisone


domenica 1 novembre 2009

LA VAL RESIA VISTA DAL MONTE CANIN


Foto concessa da Madotto Elena

VAL RESIA 2009


Foto concessa da Madotto Elena

PRATO DI RESIA ESTATE 2009


Foto concessa da Madotto Elena

PRATO DI RESIA 1869


Foto dal libro: La società alpina friulana e le Alpi Friulane


Angelo Arboit (studioso) descrive così le vesti delle donne resiane nel 1869.


“…Il ciamïòt delle resiane è una tunica larghissima senza maniche, raccolta da un cinto nero intorno la vita, e scendente sin presso le caviglie. L’apertura della tunica sul davanti va allargandosi all’in su in modo da lasciar vedere un corsaletto a colori che s’abbottona fin sotto la pozzetta del collo, e il più delle volte questo è anche coperto da una giubba a maniche, di stoffa nera, che esce dai due buchi laterali dal ciamïòt e s’innalza a sbuffi sull’estremità delle due spalle in modo curioso. Questa giubba (juppe) trent’anni fa era lunga come i moderni soprabiti degli uomini. Portano pure le camicie da uomo con collare largo, ripiegato sopra il corsaletto, o la giubba. La testa coprono con un fazzoletto sino alle sopraciglie, ravvolgendovi spesso anche il mento fino alla bocca. Il qual costume è identico di quello delle donne della Sardegna centrale nelle parti di Nuoro ed Orune. Alle quali si rassomigliano pure in un’altra particolarità che è quella di lasciar cadere più basso le gonne di sotto, in modo che la eccedenza sporgente è assai considerevole. Le calze hanno bianche, per lo più ricamate, le scarpe basse con tomaia a punta verso il collo del piede. Costume severo, specialmente pel color della clamide ch’è sempre scuro.
Osservando bene il costume delle donne resiane, mi persuasi che questa colonia alpina dev’essere provenuta da un paese nord-orientale. I meridionali di qualunque paese amano i colori vivi e varii, sopra tutto il rosso ed il bianco, come si vede nella Spagna, nella Sardegna, nella Sicilia, in Grecia, nell’Africa e nell’Africa australe.
Al nord invece si prediligono colori bruni ed una forma di vestire severa. E’ il caso dunque delle resiane. E dico delle resiane, perché gli uomini in generale mutano foggie col mutar di paese.
Sulla provenienza della colonia resiana ho letto e sentito molti discordi opinioni; ma che giova il discutere? Stando ai fatti, il suo tipo è antico e nordico-orientale, e finché con altre prove reali non mi si dimostri il contrario, lo riterrò sempre per tale….”
Angelo Arboit: "Resia", Giornale di Udine 4/213, 1869, pp. 1-2; 4/214, 1869, pp. 1-2