ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 29 giugno 2010

I.T.V.R. NOTIZIE

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA


BOLLETTINO GIUGNO 2010


bollettino resia    giugno 2010

PD:Marsilio, Della Mea, Gabrovec, carta d'identità in Resia

I consiglieri regionali del PD Enzo Marsilio, Sandro Della Mea e Igor Gabrovec hanno presentato un'interrogazione in merito alla vicenda del mancato rilascio della carta d'identità bilingue (italiano-sloveno) da parte del Comune di Resia a un cittadino che ne ha fatto richiesta.

I consiglieri evidenziano che, lo scorso febbraio, sulla questione è arrivata anche la risposta del ministero dell'Interno, con la quale si confermava al richiedente il diritto di ricevere dal Comune la carta d'identità cartacea in forma bilingue italiano-sloveno, come del resto previsto dalla legge nazionale n.38 del 2001 (in particolare art. 4 e art. 8) di tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli Venezia Giulia.

Pdl: Baritussio, raggiunta l'intesa sulle scuole di montagna

"C'è un'intesa sul tema delle scuole di montagna che sarà oggetto del primo punto all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio regionale di martedì prossimo".

sabato 26 giugno 2010

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO "PARCO GENETICO DEL FRIULI - V.G.

La presentazione del progetto “Parco Genetico del Friuli Venezia Giulia” avverrà giovedì 1° luglio 2010 alle ore 17.00 presso l'Auditorium del palazzo della Regione Friuli-Venezia Giulia in via Sabbadini 31 a Udine.

Il progetto ha previsto lo studio genetico degli abitanti di sei paesi della regione, rimasti isolati per molto tempo per motivi geografici, storici e/o linguistico-culturali.


Vi aspettiamo.

GNIVA DI RESIA: KRISS DI S. GIOVANNI, SS. PIETRO E PAOLO

OGGI, SABATO 26 GIUGNO 2010 A GNIVA  ORE 21.00


Accensione del Falò come da antica Tradizione con lancio delle " CIDULE"


Tutti i presenti si potranno mettere  alla prova lanciando le "cidule" con una modica offerta che verrà poi devoluta in beneficenza.


Alle ore 20.00 Pastasciutta per tutti.


Vi aspettiamo.

RESIA L’associazione e la tutela

Stupisce il richiamo del signor Pierpaolo Lupieri di Tolmezzo agli organi di stampa regionali della minoranza slovena “Novi Matajur” e “Slovit” che, a parer suo, sono incapaci di far valere le loro ragioni verso la comunità resiana. Non capiamo con quali presupposti egli si arroghi il diritto di intervenire in merito dato che non è resiano, non ha parenti resiani e non ha nessun altro titolo per metterci bocca. Bene hanno fatto i responsabili delle suddette testate a rispettare l’esternazione della comunità resiana perché non si può predicare bene e razzolare male e cioè pretendere la salvaguardia della Costituzione e dei dettami europei per i propri diritti e poi negare quelli degli altri.

venerdì 25 giugno 2010

QUESTIONARI BILINGUI

L'11 giugno 2010, il presidente della SKGZ-Unione Culturale Economica Slovena Rudi Pavšič ha inviato al presidente Istat Enrico Giovannini, al Ministero dell'Interno, al Ministero dell'Economia e delle Finanze, al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Presidente della Regione FVG Renzo Tondo ed al Presidente del Consiglio Regionale FVG Edouard Ballaman una lettera in merito al 6° censimento dell'agricoltura (previsto per l'ottobre di quest'anno) e del 15° censimento della popolazione e delle abitazioni (il prossimo anno), in cui chiede in rispetto alla normativa vigente la predisposizione dei questionari bilingui in modo da garantire ai cittadini italiani di lingua slovena residenti nella regione Friuli Venezia Giulia di esprimersi e compilare i questionari nella propria lingua.


Tratto dal sito http://www.skgz.org/tisk/ita/95

SLOMEDIA: IL PORTALE DEGLI SLOVENI IN ITALIA

SloMedia è il portale degli Sloveni in Italia. Per capire meglio:


Questo è il loro sito:  http://www.slomedia.it/


Osserva queste foto: http://www.slomedia.it/?mod=gallery

Udine: le minoranze linguistiche incontrano i rappresentanti della UE

Ieri a Udine al Palazzo della Provincia si è tenuto un incontro con una delegazione Europea. A questo incontro ha partecipato anche il Presidente di I.T.V.R. Alberto Siega. Da segnalare, che ieri a Trieste, la stessa delegazione, ha incontrato le associazioni Slovene del Friuli-V.G.. All'incontro era presente una rappresentante degli "Sloveni" della Val Resia (?).

mercoledì 23 giugno 2010

Comitato minoranze Consiglio d'Europa in Consiglio regionale

La delegazione del Comitato consultivo della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali del Consiglio d'Europa ha visitato il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Il presidente Rainer Hofmann, insieme a Lidija Basta Rainer e al segretario generale del Comitato Artemisia Tatiana Chisca, si sono incontrati con i vicepresidenti del Consiglio, Maurizio Salvador e Annamaria Menosso, e con i rappresentanti della VI Commissione consiliare, competente per le identità linguistiche e culturali.


"Non ci sono lingue minori - ha detto il vicepresidente Salvador, dopo un'approfondita panoramica delle leggi regionali in materia di minoranze e dialetti -, molto è stato fatto di cui andare fieri e molto c'è ancora da fare. Con questa consapevolezza ha operato il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia producendo incisive misure di tutela delle proprie minoranze linguistiche".

martedì 22 giugno 2010

L'ACQUA NON SI VENDE

Questa è senz'altro una lotta che io approvo. L'acqua è un bene comune.


Notizia tratta dal sito http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php


Un milione. Abbiamo raccolto un milione di firme e siamo nella storia di questo paese. Visti i dati che ci arrivano da tutta Italia possiamo dire con certezza che ieri è stata apposta la milionesima firma per i 3 referendum contro la mercificazione dell'acqua. Manca ancora un mese alla cosegna delle firme in Cassazione, e questo numero impressionante potrebbe diventare ancora più grande. L'obiettivo è oggi quello di portare almeno 25 milioni di italiani alle urne nella primavera 2011. Con questo entusiasmo, con questa partecipazione, con questa voglia di bene comune ce la possiamo fare, tutti insieme. Un milione di grazie ai tutti i cittadini che hanno firmato. Si scrive acqua, si legge democrazia.

SLAVIA FRIULANA

Mai stata contrapposizione Riflessioni di un valligiano doc. L’autore di una lettera al vostro giornale “assoda” che i dialetti slavi delle Valli del Natisone, del Torre e di Resia appartengono alla giovane (di nascita) lingua slovena. Le nostre parlate, anche se tramandate oralmente, hanno resistito per secoli senza dover essere supportate da alcuno al di fuori dei patri confini. A quel signore che crede di avere scoperto a che gioco sto giocando dico che non ho alcuna difficoltà a riconoscere come sloveni in Italia o in Austria le persone che vivono nelle province di Gorizia e Trieste, e appunto in Austria; ma mai gli slavi che vivono in provincia di Udine potranno essere qualificati sloveni anche se una legge mendace, senza alcuna verifica fra i diretti interessati sul territorio, emanata come ultimo colpo di coda di una bestia morente (il governo Prodi), ha voluto codificare a beneficio di una ben conosciuta ideologia che, quando colta in fallo, non esita a qualificare come fascisti o nazionalisti tutti quelli che non ne seguono la dottrina e le direttive.

LINGUE MINORITARIE

Accoppiamenti innaturali Continuano a divampare le questioni sulla difesa dei codici linguistici da promuovere sul territorio delle tre province storiche del Friuli. Sarebbe opportuno dibattere a fondo un tema già sfiorato, tempo addietro, su questa pagina: è giusto che sulle comunità locali prevalga un binomio condominiale formato da due parlate, ufficiali ma certamente non rappresentative, quali il friulano di Lamuela e lo sloveno della Carniola inferiore? Quale possibilità di sviluppo, quale ruolo istituzionale può avere la cultura del negletto micro-territorio? La questione, purtroppo, è in mano al mondo partitico-amministrativo e a questo livello le cose non sono favorevoli alla cultura spontanea. Non vanno bene soprattutto per il friulano che, lingua debole di per sé, politicamente non conta quasi niente.

venerdì 18 giugno 2010

IDENTITA FRIULANA E COMUNITA’ RESIANA

Epolis/Dalla parte del Friuli


Giovedì 17 giugno 2010


 


L’identità friulana è formata dall’esistenza di più culture lingue e comunità che da secoli vivono pacificamente nel territorio compreso tra le Alpi e il mare, in uno spirito di pacifica convivenza. Una di queste è costituita dalla comunità resiana che da millecinquecento anni vive in una bellissima valle, provenendo come tutte le comunità slave dall’Europa orientale. Nei secoli ha elaborato una sua cultura e una sua lingua e un insieme di legami che si rivolgono soprattutto verso la Canale del Ferro e la pianura friulana. Essa si sente solo resiana, rifiutando di essere assimilata alle comunità slovene che si sono raccolte intorno a Lubiana prima, e nell’ambito della Repubblica slovena dopo.


Dal punto di vista linguistico ha conservato i tratti delle antiche parlate slave che si parlavano prima della formazione delle moderne lingua slave meridionali (sloveno, croato, serbo) e occidentali (ceco, polacco, slovacco). Dal punto di vista delle origini, la storia dimostra che quella valle era abitata da tribù celtiche (come dimostra la toponomastica, vedasi Oseacco) e recentissime ricerche scientifiche dimostrano l’assoluta originalità del patrimonio genetico della popolazione resiana, il che dimostra come le tribù slave che l’anno occupata circa millecinquecento anni fa si sono soprapposte a più antichi gruppi etnici di sconosciuta origine.


Ma quale che sia l’originalità del patrimonio linguistico, culturale e genetico della popolazione resiana, ciò che importa è quanto la gente pensa e sente. La stragrande maggioranza dei resiani si sente sì slava, ma non slovena. Ritiene di appartenere alla comunità friulana, di cui quasi tutti parlano o capiscono la lingua, pur rimanendo fedeli alla propria espressione linguistica. Non intende farsi omologare con la comunità nazionale slovena. Vanno pertanto respinti i tentativi delle organizzazioni slovene italiane di considerare sloveni i resiani, vanno rifiutati gli sforzi sostenuti da una notevole dovizia di risorse finanziarie di origine statale, regionale e slovena per giungere alla slovenizzazione della Valle di Resia. I resiani intendono rimanere tali, e non si faranno influenzare dagli attacchi che l’integralismo sloveno lancia periodicamente contro i resiani e i loro rappresentanti. La recente elezione a sindaco di un convinto sostenitore dell’autonomia e dell’identità resiana come Sergio Chinese, attaccato proprio in questi giorni dagli integralisti sloveni, lo dimostra.


 


 Alberto  Siega


Consigliere dell’Associazione per l’Autonomia del Friuli “Identità e Innovazione”


 


 

OSEACCO: FESTA DELL'ESTATE

domenica 20 giugno 2010 a Oseacco invia Provalo


"GLI AMICI DEL BAR DA TATO" & "LE FIGONZOLE DI VIA PROVALO" presentano la 2^ FESTA DELL ESTATE!!!!!

Programma:

ore 15.00 Esibizione " PICCOLO CORO MONTE CANIN"
ore 16.00 Caccia al tesoro dei bambini
ore 17.00 Caccia al tesoro degli adulti
ore 18.30 Premiazione caccia al tesoro
ore 19.00 Zitira
ore 20.00 Inizio tornei di cricca e di calcetto (iscrizioni dalle ora 18.00)
ore 21.30 Karaoke

PASTASCIUTTA E FAGIOLATA CON MUSICA AD OLTRANZA!!!!!!

giovedì 17 giugno 2010

Duri attacchi a Chinese per la razza resiana

Alla stampa slovena del Friuli Venezia Giulia non sono piaciute le dichiarazioni del sindaco di Resia Sergio Chinese, il quale ha rivendicato l’unicità della “razza resiana”, dopo aver appreso i risultati della mappatura genetica del Centro di Biomedicina molecolare di Trieste. Il primo cittadino infatti, ha subìto un attacco frontale da parte della stampa della minoranza slovena. Addirittura il Primorski ha paragonato le dichiarazioni di Chinese ad alcuni stralci del Mein Kampf di Adolf Hitler. In un fondo pubblicato il 12 maggio sul Primorski, che tradotto letteralmente significa: «Da anni diciamo che abbiamo una razza speciale, ma ora abbiamo le prove. Questo non è un estratto dal libro "Mein Kampf", ma una dichiarazione dei sindaco resiano Sergio Chinese, che ha commentato euforico i risultati dell'indagine sulle caratteristiche genetiche della popolazione di Resia». Parole che non sono andate giù al sindaco Chinese, che interpreta la presa di posizione slovena come un segnale di disappunto per la dimostrazione scientifica che non esiste un legame genetico tra Resia e la Slovenia. Anche il Dom, nell’edizione del 31 maggio, non ha risparmiato critiche a Chinese, definendo le dichiarazioni dell’«ineffabile primo cittadino» come un tentativo di «alimentare una distorsione di tipo ideologico, confondendo volutamente il piano biologico con quello socio-culturale, nella fattispecie etnico e linguistico». Rammaricato il commento del sindaco di Resia: «C’è da meravigliarsi che, invece di affrontare l’argomento con soddisfazione, serietà e interesse, tenendo conto delle importanti risultanze scientifiche dello studio del parco genetico del Friuli Venezia Giulia, si dia sfogo soltanto a un’inutile ironia attraverso la quale si vuole gettare discredito, estrapolando parole e periodi da un intero contesto su un sindaco e un’amministrazione comunale, liberamente eletti, che intendono solamente affermare l’identità etnica della popolazione resiana. Evidentemente - ha aggiunto Chinese - il fatto che Resia, anche geneticamente, rappresenti un unicum, dà fastidio. Io accetto le posizioni e le affermazioni fatte da persone che non la pensano come me, ma ci deve essere il rispetto per le prese di posizione altrui». All'origine del contendere, il fatto che dalla mappatura genetica del Friuli Venezia Giulia è emersa l’unicità della popolazione resiana. Non solo non ci sarebbero corrispondenze con le altre comunità della regione, ma fino ad ora non è stata individuata alcuna corrispondenza nemmeno con altre popolazioni europee ed extraeuropee.


Tratto dal Messaggero Veneto del 16 giugno 2010, a firma del giornalista Alessandro Cesare

La Stampa Slovena attacca il Sindaco di Resia

Come si legge negli ultimi numeri della stampa slovena regionale, le ricerche genetiche commissionate dalla Regione Friuli Venezia Giulia al Centro di biologia molecolare di Trieste e ad altri importanti istituti hanno creato evidente trambusto e notevoli difficoltà interpretative nel mondo sloveno regionale che, dopo un iniziale silenzio, si è scagliato nei confronti del sindaco di Resia, che pure rappresenta la popolazione della valle. C’è da meravigliarsi che, invece di affrontare l’argomento con soddisfazione, serietà e interesse, tenendo conto delle importanti risultanze scientifiche dello studio del parco genetico del Friuli Venezia Giulia, si dia sfogo soltanto a un’inutile ironia attraverso la quale si vuole gettare discredito, estrapolando parole e periodi da un intero contesto su un sindaco e un’amministrazione comunale, liberamente eletti, che intendono solamente affermare l’identità etnica della popolazione resiana.


Sergio Chinese


sindaco/sndik Resia


Tratto dal Messaggero Veneto dell'11 giugno 2010 

lunedì 14 giugno 2010

RESIANI = SLOVENI? MAI

La situazione degli sloveni.


Quando, infatti, gli sloveni della provincia di Udine si sono resi conto di poter usufruire di determinati diritti per tutelare la propria identità, hanno iniziato a rivendicarli in modo pacifico. Avevano fiducia nella Costituzione, nelle leggi, nella buona fede delle autorità… sono rimasti cittadini italiani bravi e fedeli, ma chiedevano che la loro specificità fosse riconosciuta. Non hanno messo ordigni esplosivi sotto gli elettrodotti, non hanno rinnegato le autorità e la bandiera italiane e non hanno mai preso in considerazione di potersi separare dall’Italia. Dio ce ne scampi! Hanno sempre pagato le tasse, servito la «patria» Italia tra gli alpini, combattuto con coraggio sui fronti contro il nemico. Chiedevano solamente che i diritti fossero loro riconosciuti. E che cosa hanno ottenuto in cambio? I sacerdoti e gli intellettuali sloveni furono perseguitati e minacciati di confino. i baldi giovani e i padri di famiglia venivano mandati a lavorare nelle miniere in Belgio; i paesi sloveni vennero svuotati e gli abitanti sparsi nei cinque continenti. Solo dopo 135 anni di cittadinanza italiana sono stati riconosciuti come sloveni, ciò che sono ed hanno desiderato essere. Tratto dal sito http://www.slov.it/?section=articles&journal=80&article=633

A SCUOLA DI ZITERA E BUNCULA

Il Maestro Micelli Giovanni e i suoi Alunni, mi hanno spedito questa foto pregandomi di pubblicarla in ricordo della loro partecipazione a questi corsi 2009 / 2010 di Musica Resiana svolti nella loro bellissima Scuola di Prato di Resia. Con piacere la pubblico, ricordando a loro tutti che la vita, grazie alla musica, sarà come un fiore accarezzato da un raggio di sole. Splendida gioiosa e solare.


sabato 12 giugno 2010

UCCEA 2010

FESTEGGIAMENTI DI SANT'ANTONIO


DIVERTIRSI CON L'ANIMO DI UNA VOLTA


Sabato 12 e domenica 13 giugno grande Festa a Uccea, piccola frazione di Resia.


Sabato apertura chioschi ore 16, dalle 18 intrattenimento musicale.


Domenica ore 11 Santa Messa, ore 14 esibizione del Piccolo Coro Monte Canin, ore 16 esibizione del Gruppo Folkloristico Val Resia


I valligiani Resiani di Uccea Vi aspettano

mercoledì 9 giugno 2010

SLAVIA FRIULANA

Solidarietà fra italiani


Premetto che non sono un esperto circa le questioni di Resia e della Slavia friulana, ma, leggendo le numerose lettere inviate al Messaggero Veneto dai cittadini direttamente interessati, mi sono fatto un’opinione in merito e vorrei esprimerla. Mi ha impressionato soprattutto il contributo (pubblicato il 28 maggio scorso) del signor Alberto Siega il quale, dopo aver ripercorso la millenaria storia italiana della popolazione di Resia, esprime tutto il suo sconforto per le pretese avanzate dallo Stato sloveno sui territori in questione e per la mancata presa di posizione della Regione e dello Stato centrale. Capisco la sua amarezza. Come si fa a considerare «comunità nazionale slovena» un popolo che da più di mille anni vive in Italia, la cui lingua di cultura è l’italiano e che più volte (plebiscito del 1866 e dimostrazione popolare del 1946) ha palesato la chiara volontà di essere italiano? Dovremmo dunque negare anche l’appartenenza all’Italia di Cividale, che oltre a conservare il toponimo di origine latina (Civitas) ha dato il nome a tutto il Friuli (Forum Iulii)? Spero vivamente che sia Roma che la Regione diano ascolto alla voglia di appartenere alla nazione italiana di queste popolazioni. Non so quanto possa valere, tuttavia vorrei esprimere la mia solidarietà ai fratelli italiani di Resia e della Slavia friulana: voi resterete sempre italiani e nessuno mai potrà privarvi di quell’italianità che tanto orgogliosamente rivendicate.


Davide Meo


Gonars


Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 giugno 2010

Circoli sloveni in letargo

Ci risiamo, Alberto Siega, presidente dell’associazione Identità e tutela val Resia, pubblica, con nomi e cognomi, tra i quali due ex sindaci, la lista dei proscritti cioè quella dei suoi concittadini resiani che scientemente o ingenuamente avrebbero favorito l’insediarsi in valle di una sorta di quinta colonna slovena. Essi sarebbero colpevoli di avere, attraverso la famigerata legge di tutela, permesso a Resia e alla sua comunità di accedere ai benefici previsti dalla suddetta normativa, prima di tutto il mantenimento del plesso scolastico in loco. La questione è nota, quello che sorprende non sono il movimentismo e il reducismo dei patrioti italiani, ma il fragoroso silenzio dei circoli sloveni che pure a Resia nei primi anni 90 avevano determinato le condizioni di una vera e propria primavera resiana con la riscoperta linguistica e identitaria e con la tenuta di convegni sulla questione dell’idioma che avevano suscitato interesse internazionale. Paiono annichiliti e rinchiusi nei loro santuari: Novi Matajur e Slovid, incapaci di riarticolare le loro ragioni davanti alla comunità resiana. Sembrano irrimediabilmente in declino e subire l’aggressività culturale e ambientale dei gruppi nazionalistici italofili della Benecia. Sarebbe interessante capire se intendano o meno uscire dal letargo in cui si sono piegati.


Pierpaolo Lupieri


Tolmezzo


Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 giugno 2010

SLAVIA FRIULANA

Interventi organici


Chiamato indirettamente in causa dal signor Onesti di San Pietro degli slavi o al Natisone penso di dovergli rispondere quanto segue: la sua e altre lettere di slavi in Friuli che si dichiarano offesi di essere qualificati sloveni hanno finalmente scoperto a che gioco giocano. Assodato che i loro dialetti appartengono alla lingua slovena, che però la loro storia si accompagna a quella di una parte del Friuli (Veneto), concesso che un tempo gli sloveni austriaci diedero a quelli veneti il titolo dispregiativo di “benesciani”, posto fine a queste artefatte contrapposizioni, i fratelli prima nemici non sono più da rimettere l’uno contro l’altro. Se vogliamo attenerci a un clima di collaborazione e di amicizia con la vicina repubblica di Slovenia dobbiamo riconoscere che agli sloveni del Friuli non va tolto o negato il diritto di imparare la lingua slovena nelle scuole dell’obbligo,

SLAVIA FRIULANA

Hanno tradito le aspettative


Ho davanti una delle tantissime lettere inviate al Messaggero Veneto dagli abitanti delle valli del Natisone, del Torre e di Resia impegnati da anni a difendersi contro la forzata inclusione dei loro territori nell’ambito di tutela della minoranza slovena. Mi ha colpito in particolare quella del signor Renzo Onesti che descrive alla perfezione l’attuale situazione nella quale ci troviamo a vivere visto che la legge 38-2001 istituita in quell’anno ci include d’ufficio nei Comuni dove la suddetta legge è applicata. A niente sono valse le raccolte di firme organizzate da semplici cittadini per cercare di avere attenzione dalla politica che ha istituito questa forzosa applicazione territoriale nella provincia di Udine, non sono servite le richieste di istituire un referendum che desse voce alle popolazioni interessate,

sabato 5 giugno 2010

DA SAPERE

http://www.slomedia.it/?mod=aktualno&action=viewOne&ID=6674

BILINGUISMO Un documento sconcertante

Sconcertante. Mai nella mia vita avrei pensato di trovare scritto, sui giornali di oggi, ciò che ho letto solo nei libri di scuola o nelle carte degli archivi storici. Mi sembra di leggere un documento del più pericoloso fascismo, quello che attenta all’istruzione (per ridurre la conoscenza che è alla base di qualsiasi coscienza) e sobilla il popolo sventolando la bandiera nera della paura. Mi dispiace scrivere questa lettera, ma proprio non posso starmene in silenzio.

Estremamente Parco: 112 chilometri nelle Prealpi Giulie

Saranno in 35 a “inaugurare” la prima edizione della corsa estrema che si disputa fra le vette del Parco delle Prealpi Giulie da domani a domenica. La corsa, adatta a atleti in piena vigoria fisica ed anche esperti del percorrere i sentieri di montagna, è stata ideata dall’appassionato di sport estremi John Martina di Chiusaforte che sull’iniziativa ha trovato il pieno appoggio dell’Ente Parco. “Estremamente Parco” è itinerario trekking da svolgersi entro le 48 ore; la prova di abilità si effettuerà su 112 chilometri che che presenta un dislivello in positivo di circa 8 mila metri.

Sabato l esercitazione di antincendio boschivo con la Forestale e la squadra di Protezione civile

La squadra di Protezione civile e antincendio boschivo del Comune di Resia, unitamente alla locale Stazione Forestale, all’Ispettorato dipartimentale Foreste di Tolmezzo e al Parco delle Prealpi Giulie, ha programmato un’esercitazione di antincendio boschivo per sabato (oggi), a partire dalle 9.30.

venerdì 4 giugno 2010

Slovenski Ljudski Plesi, Rezija (dicono loro)

RTV Ljubljana 1988


http://www.youtube.com/watch?v=sHBqu4YiHMc&feature=related  ( Parte prima )


http://www.youtube.com/watch?v=hNLrkTrqJJE  ( Parte seconda )


Ecco per voi un'altra chicca datata 1988.Se qualcuno di voi ha la possibilità di salvare nel propio Pc questo documento,lo faccia,e in fretta. Perchè?


Vi ricordate quel video della TV Slovena1 che ritraeva un gruppo Folk Sloveno che suonava e ballava la nostra Amata Zitera e la faceva passare come musica e ballo Sloveno? Ebbene il video è stato oscurato su tutti i canali di YouTube. Ecco il messaggio che mi era stato recapitato il 18 aprile  2010.


 Abbiamo ricevuto uno o più reclami di violazione del copyright riguardanti il materiale che hai pubblicato. Esamina le seguenti informazioni:



  • da RTV SLO su VIDEO TVSLO1,RITRAE IL TAROCCO DEI TAROCCHI. LA NOSTRA AMATA ZITERA -MADE IN SLOVENIA- VERGOGNA. - Turan1964
    ID video: TDJ3EXGc-uA


Naturalmente è legittimo il reclamo da parte di RTV SLO e io ne ho preso subito atto. Quindi,prima che RTV SLO intervenga per violazone di copyright, salvatevi questi due video.


Concludendo vi posso dire che questi  sono veramente due bellissimi  video della nostra Amata Val Resia.