ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

giovedì 7 giugno 2012

IL GOVERNO SLOVENO INTERVIENE A DIFESA DEGLI SLOVENI DELLA PROVINCIA DI UDINE

Ebbene eccoci qui a parlare della visita di esponenti del Governo Sloveno, giunti nel Friuli Orientale per cercare di aiutare in qualche modo gli Sloveni delle Nostre Valli (ps.: sono tutti di Minoranza Nazionale Slovena gli alunni della Scuola di San Pietro?).
Ci hanno detto per Anni, che si trattava di una semplice Legge per la valorizzazione della Nostra Identità Linguistica e Culturale.
Ci raccontavano che erano tutte BALLE quelle che Noi raccontavamo.
Vi raccontavano, probabilmente, che Noi eravamo dei bugiardi, magari di estrema Destra. Senza sale nella zucca.
Ebbene, potrei anche sbagliare,ma mi sembra che ci hanno preso per il Culo per anni.
Piano piano hanno abbagliato la brava e povera gente, illuminandoli di facili guadagni a fronte di papabili contributi a pioggia.
Ma il loro intento era un'altro?
Ebbene Noi avevamo e abbiamo ragione.
Secondo questa Legge Noi siamo Sloveni in Italia, così come  in Istria e Dalmazia ci sono gli Italiani.
Dobbiamo LOTTARE cari Resiani, a difesa della nostra Identità, della Nostra Lingua (riconosciuta dall'UNESCO) e delle Nostre Tradizioni.
Non dobbiamo aver paura.

Conponenti del Governo Sloveno accompagnato dal Console Sloveno di Trieste hanno valutato se la popolazione facente parte della Minoranza Nazionale Slovena sia tutelata correttamente dal Governo Italiano.
Il Governo Sloveno interviene e controlla.


Eccovi l'articolo inerente pubblicato dal Messaggero Veneto del 6 giugno 2012


Scuola bilingue, più iscritti gli spazi non bastano

San Pietro al Natisone: il ministro sloveno Turk incontrerà il collega Profumo.
Due milioni stanziati per il nuovo edificio, insufficienti per accogliere tutti

Il copione è sempre lo stesso, di anno in anno, con lievi varianti: la saga della scuola bilingue di San Pietro al Natisone, che nella primavera 2010 fu costretta ad abbandonare la propria sede per gravi problemi di staticità dell’immobile, continua – arricchendosi di due nuovi “casi” – e si troverà presto al centro di un confronto tra i ministri sloveno e italiano all’istruzione, Žiga Turk e Francesco Profumo. La promessa è arrivata dallo stesso Turk, che ha colto l’occasione della propria visita a Cividale (per la cerimonia Unesco, lunedì) per una “deviazione” nel capoluogo valligiano, al fine di appurare di persona la situazione: accompagnato da una delegazione istituzionale che includeva il console sloveno a Trieste e il referente delle scuole slovene operative sul territorio regionale, il ministro ha incontrato i vertici della Bilingue e ha visitato i locali che accolgono l’istituto in via provvisoria. Due, dicevamo, le questioni del giorno. Numero uno: come già verificatosi in passato (eccoci al copione che si ripete), per il 2012/13 si pone il problema della mancanza di un’aula per la classe prima delle primarie. Il numero di iscritti, 24 – cifra cresciuta, rispetto allo scorso anno, di diverse unità; il totale degli allievi è così arrivato a quota 230 –, è infatti tale da richiedere una stanza di una certa ampiezza. Secondo: i calcoli eseguiti dal professionista incaricato di redigere il progetto di ristrutturazione e riedificazione dell’immobile della Bilingue, in viale Azzida, hanno evidenziato che la somma disponibile (due milioni di euro, stanziati dal Cipe, dalla Regione e dalla Comunità montana) non è sufficiente per ricostruire il fabbricato con la stessa cubatura del precedente. A lavori ultimati vi sarebbero, insomma, spazi più contenuti, ed è evidente che ciò – per una realtà che, come accennato sopra, sta registrando una crescita progressiva – risulta un problema di non poco conto. In definitiva: servirebbero altri fondi. Da Turk massima disponibilità: «Ci ha assicurato – confermano dal consiglio d’istituto – che contatterà il ministro Profumo». Nel mentre, il Comune ha varato il progetto – sostenuto dalla Regione con un contributo straordinario di 275 mila euro – di adeguamento di un’ala delle medie Dante Alighieri: l’intervento è finalizzato ad accogliere (sempre temporaneamente) le medie bilingui, ora sistemate nella sede della Comunità montana. «E’ un investimento per il futuro, al di là dell’“emergenza” scuola bilingue – commenta il capogruppo dell’opposizione consiliare, Simone Bordon –. I lavori di ristrutturazione sono necessari».

ps.: Oggi vanno a San Pietro, e un domani dove andranno? A Resia?
Meditate Resiani MEDITATE




Nessun commento :

Posta un commento