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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 22 ottobre 2012

UN CANTO RESIANO FIGURATO SLOVENO

“Questo video dimostra come alcuni gruppi Musicali Sloveni fanno passare la nostra musica come musica Slovena. Da notare il passaggio di due figuranti con Costumi Sloveni e non Resiani. Meditate.”
Caricato da Turan1964 in data 14/apr/2009

Così Franco Turan, circa tre anni fa, faceva notare come un gruppo musicale sloveno aveva rappresentato un canto resiano facendolo passare per sloveno. Dopo un periodo assai lungo, io torno su questo argomento perché ritengo doveroso sottolineare alcuni aspetti frutto di commenti resi da diverse persone a riguardo di questo tarocco.

Propongo alcuni di questi commenti:
“Anche se la Resia appartiene al tuo stato nel senso geografico e politico. però'  molto anni fa questa regione apparteneva a Slovenia. vorrei aggiungere solo questo: gli sloveni non si appropriano della musica resiana nel senso politico che questa appartiene a Slovenia come la vera proprietà'. no, solamente gli sloveni affermano che la musica resiana ha le sue origini nella musica slovena. solamente e esclusivamente questo”
 “Ti sbagli su tutto. La val Resia NON è MAI e poi MAI appartenuta alla Slovenia. Solo durante il breve periodo del regno lombardo-veneto la Val Resia è appartenuta all'Austria-Ungheria, mantenendo però le istituzioni napoleoniche e l'unità amministrativa con il Friuli”
 “Ma non è solo questo il tuo errore: molto piu grande è affermare che la musica resiana derivi dalla musica slovena: è una sciocchezza bella e buona, dal momento che la musica resiana ha le sue peculiarità ed i suoi arcaismi (medievali) che la rendono specifica e autonoma. Idem per la lingua (o dialetto) resiano, che sono molto più arcaici dei dialetti sloveni vicini anche se probabilmente condividono in buona parte la stessa origine (nello slavo-alpino).”
 “Dovresti studiare un po’ di più! Il resiano nonostante l'isolamento che lo rende molto più conservativo dello sloveno, contiene molte parole di origine latina, mutuate dal friulano, che gli altri dialetti sloveni non possiedono. Tu parli addirittura di "italiano", questo dimostra i tuoi preconcetti nazionalistici. La musica resiana NON appartiene nemmeno un po’ alla musica slovena, ma questo lo dico su basi musicologiche e non nazionalistiche.”
“Si, appartiene alla musica slovena. tu sei troppo ignorante, tu dovresti studiare la storia un po' più'.”
“E' il vero fatto che la musica resiana deriva dalla musica slovena. Il dialetto resiano ha i suoi origini nella lingua italiana, E' uno dei dialetti sloveni nazionali sei veramente ignorante, mi dispiace. la Resia e' la parte dove vive la minoranza slovena. se questo ti piace o no.”
“ufficialmente non e' mai appartenuta, ma era sotto l'Austria-Ungheria, questo sì' l'importante e' che la Resia fu la patria per un braccio degli sloveni. dal dialetto resiano si può riconoscere la lingua slovena. sfortunatamente tu non conosci sloveno e così' non puoi giustificare quale versione e' corretta. sfortunatamente, i propri resiani non riconoscono più' che il suo legame con la lingua slovena e' molto forte. questo e' a causa dell'isolamento da tanti anni.”
devi stare veramente confuso se non capisci che ti ho scritto :). e' importante sapere che il dialetto resiano e' la parte dei dialetti sloveni, perche, conseguentemente, la musica resiana ha i suoi radici nella musica slovena. dunque, se la musica resiana viene fatta passare per la musica slovena, non e' una vergogna, e' la verità. alla fine, si' in Slo. abbiamo musica tradizionale. veramente, che non sai nulla di noi!”
Come si può ben comprendere ed interpretare, sulla questione che riguarda in generale il panorama resiano, mi sembra che la confusione regni sovrana. E’ comprensibile alle persone esterne vedere lucciole per lanterne, però fino ad un certo punto perché basterebbe poco ad interessarsi ed a documentarsi, almeno per le cose più elementari. Noi forse siamo considerati quello che altri ci vorrebbero giudicare e collocare, senza alcuna base valutativa e conoscitiva. Non è così, perché la nostra storia parla un’altra lingua, un linguaggio che tanti lo vorrebbero elaborare e riscrivere diversamente. In nessun modo si cerca il rispetto delle cose altrui, poi si pretende che chi è stato calpestato nei suoi diritti chieda ancora scusa. Se ci fossero meno contrasti in seno alla nostra comunità e se ci fosse una linea unitaria per proseguire lungo la strada della nostra storia, ci sarebbero meno incomprensioni e si viaggerebbe più spediti verso la nostra reale identità e uniformità.
Franco Tosoni

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