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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 18 novembre 2012

Novelli in guerra col Dom. E alla fine parte la querela

Il consigliere regionale indicato in un articolo quale responsabile di tagli ai fondi.
 Lui si difende: circostanza infondata, è noto a tutti il mio attaccamento alle Valli.
Il titolo con il quale è stato pubblicato il Dom Kulturno Verski List era lapidario e lasciava poco spazio ai dubbi. «Novelli fa togliere 160 mila euro ai Comuni» si leggeva sulla prima pagina del quindicinale pubblicato il 31 ottobre.
Parole pesanti che hanno provocato una serie di reazioni. La prima è scattata giovedì pomeriggio al Commissariato di Cividale dove il consigliere del Comune di Cividale, nonchè consigliere regionale si è presentato accompagnato dal suo avvocato di fiducia Guglielmo Pelizzo per formalizzare una querela nei confronti dell’estensore dell’articolo e del direttore del periodico Marino Qualizza. «Un articolo – rileva Roberto Novelli – diffamante la mia persona e l’attività che svolgo quotidianamente come consigliere regionale del Pdl riferendo una circostanza non solo non vera, né verosimile, ma a dir poco infondata e fuorviante, è noto infatti il mio attaccamento alle valli del Natisone in particolare e, accuse strumentali di aver fatto sottrarre soldi dello Stato a questi territori è falso e intollerabile».
Nell’articolo in questione, che evidenziava come nel decurtare i fondi 2012 per la minoranza slovena il governo Monti avesse avuto la mano pesante sul capitolo che sostiene lo sviluppo dei territori dei comuni in provincia di Udine nei quali vivono gli sloveni (tagliati del 31%) l’anonimo estensore chiamava in causa Novelli (“da anni conduce una battaglia a testa bassa contro i finanziamenti dello Stato alla minoranza slovena”).
Affermazioni che Novelli respinge con decisione. «Con una ricca quantità di atti consiliari e comunicazione – dichiara – ho sempre voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità e la necessità del riconoscimento e della valorizzazione dell’identità culturale e delle espressioni linguistiche della Val Resia e delle Valli del Torre e del Natisone, che sono, per molti abitanti di quelle valli cosa ben diversa dal sentirsi ed essere omologati alla minoranza nazionale e linguistica slovena. Lo stesso sull’opportunità e la necessità che siano accertati, anche attraverso la realizzazione di un apposito censimento, il numero di appartenenti alle minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale e riferibili alle tre comunità linguistiche del Friuli V.G.: friulana, slovena e tedesca. E poi anche sull’opportunità e la necessità – aggiunge – che le risorse economiche attribuite  attraverso le leggi statali e regionali di tutela della minoranza slovena agli appartenenti alle minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale vengano distribuite in modo tale da ovviare a eventuali discriminazioni»

Tratto dal Messaggero Veneto del 17 novembre 2012

3 commenti :

  1. Come al solito, gira e rigira si tenta sempre di attaccare la comunità slovena, per il semplice fatto di voler mantenere la propria identità culturale e linguistica.Non ci sono parole!

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    1. Assolutamente NO.Nessuno attacca la vera Comunità Slovena. Anzi,massimi diritti per costoro.
      Ma attenzione,in Provincia di Udine esiste questa Comunità?

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    2. La vera comunità slovena comprende anche le comunità slovenofone della provincia di Udine. Dire che non esiste, sarebbe come negare ogni altra comunità del Friuli. Si sta procedendo a piccoli passi con quest'attacco verso le minoranze, seguendo la regola ormai già ben conosciuta, che consiste nell'attaccare prima la parte più debole, per poi danneggiare anche la parte più solida. Resia avrà un sentimento di affinità verso queste realtà, finchè ci sarà una componente dei residenti che non si arrende alla politica assimilatrice, che ormai dalla venuta del Regno d'Italia tenta di frammentare queste popolazioni.

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