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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 19 maggio 2015

Gruppo Folkloristico Val Resia: DA CHE PARTE STATE?

2 commenti :

  1. La chiarezza, a momenti, sembra che non faccia più parte di questa tormentata vicenda resiana. Quando fa comodo, sei resiano e, quando la questione investe l’interesse, sei sloveno. Quindi, cercare la chiarezza è diventato, ormai, palesemente ed indiscutibilmente, un sogno, per meglio dire, una illusione. Cerchiamo invece di essere realisti e tentare di trovare una soluzione per buttare giù quel castello cui si regge la questione e la gestione di questo gruppo. Sarebbe ora di ridimensionare il suo incontrollato sistema di gestione e di riportarlo nella sua reale e concreta dimensione. Sembra, per come si comporta, che ormai non faccia più parte della comunità resiana e che, a questo punto, sia già un frammento di un’altra estensione, protetto, cioè, e gestito come fosse sotto l’ala della gallina d’oro slovena. Forse, sicuramente, è proprio così. A questo punto, di conseguenza, è inutile chiedere chiarezza, a te, singolarmente, non lo faranno mai perché a te, a noi, probabilmente non sono tenuti e, in conclusione, non devono rendere, di questo ambiguo e sfuggente comportamento, conto di niente e a nessuno. Oggi si dichiarano resiani/sloveni, domani sloveni/resiani, approssimativamente l’andamento della questione è questo, non ci sarà mai chiarezza. La chiarezza sarebbe quella di formare ed istituire un altro gruppo folcloristico, “resiano”, in contrapposizione a quello che oggi, presumibilmente, non parla più resiano e, di conseguenza, non si identifica, grosso modo, nella reale e concreta rappresentazione resiana.

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  2. Riprendo il discorso sulla chiarezza. Si chiede chiarezza, come ho fatto io per tante questioni, ma non si ottiene mai una risposta. Mi chiedo se nessuno legge, o se nessuno sa mai interpretare quello che uno ha inteso chiedere. La questione del Gruppo Folkloristico Val Resia, ormai alla deriva e senza sponde su cui approdare, sembra una scheggia impazzita, quasi, se non del tutto, fuori, a questo punto, dalla sfera resiana. Si autogestisce senza mai rendere conto ad alcuno del suo operato. Da qualche tempo si crede di essere diventato una stella del firmamento della notorietà e della celebrità. Dire, o dichiararsi resiano, forse, o per meglio dire, di certo, non basta più. E’ troppo limitativo, meglio associarlo alla parola sloveno, molto più risonante, e l’impatto è più forte ed esaltante. Vorrei sapere, in definitiva, chi ha mai permesso che si arrivasse a questo punto. Il nostro ballo, la nostra musica, non più genuinamente ed esclusivamente resiani, ma come sembrerebbe, e viene riportato da qualche parte slovena, che: “Il quinto dialetto sloveno musicale si trova nella valle di Resia”, quindi, senza ombre di smentite, il nostro Gruppo Folkloristico è diventato, non più resiano ma Sloveno. Mi chiedo se la decenza di questi ballerini, che dovrebbero rappresentare Resia ed il suo folklore, non raffigura una provocazione ed un insulto al popolo di Resia. Tutto ha un limite, oppure chi dirige tutta questa baracca ha una tale e smisurata faccia tosta che, forse, non si rende perfettamente conto dell’enorme danno che sta provocando alla nostra immagine.

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