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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 31 maggio 2015

IL PROBLEMA ETNICO DI RESIA


6 commenti :

  1. Sergio Gervasutti, non ha centrato l’obiettivo e come risposta alla lettera di Antonio Longhino, in considerazione del servizio televisivo attinente al ballo resiano, classificato come cultura degli sloveni della Provincia di Udine, scrive: “non ne farei una questione fondamentale”. Grazie per le sue diligenze nei confronti dei resiani ma caro signore deve sapere che per i resiani di questo problema non se fanno solo una questione fondamentale ma anche, e soprattutto, una questione di principio per la scorrettezza in cui si è maliziosamente e tendenziosamente fatta questa allusione. Noi potremmo essere valutati o calcolati per altre questioni, ma mai considerati ed inclusi come cultura slovena a Resia, perché non è vero e perché la nostra cultura non ha mai avuto e mai avrà alcuna attinenza con quella slovena. Deve sapere, caro signore, che gli sloveni sono molto poveri di questo tipo di cultura. I loro balli e la loro musica sono stati tutti importati o taroccati, come fanno, da un po’ di anni a questa parte con il ballo e la musica resiana, facendola poi passare come loro cultura. I resiani sono e rimarranno unicamente resiani, senza alcun altro legame con gli sloveni se non per il solo fatto che tutte e due appartengono allo stesso ceppo slavo. Di questo problema, giustamente, la popolazione intera se la dovrebbe prendere unicamente, e non solo, con quei quattro sprovveduti consiglieri comunali, ma purtroppo, allora, la loro valutazione non fu solamente di trasferire all'entità slovena il solido pacchetto culturale della comunità resiana: lingua, cultura, tradizioni, usi e costumi, ma come lei ha giustamente scritto, - “bensì di aspirazioni a un appagante riconoscimento”. Questo tipo di aspirazioni a un appagante riconoscimento, sono certo, è il desiderio anche di quei pochissimi resiani filo sloveni, a dirla con tutta franchezza.

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    1. Visto il madornale errore del cronista dovrebbero ritirare il video perché non si tratta di "verba volant " ma di documentazione errata che resta negli archivi. Stessa cosa dovrebbe fare il Novi Matajur che con solerzia mette insieme informazioni che di comune hanno ben poco.
      P.S. Con gli sloveni non abbiamo in comune nemmeno lo stesso ceppo slavo. Buona serata!

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    3. ""chi lo dice che non sono dello stesso ceppo?"". Lo dicono i medici ignoranti che hanno estratto il DNA dei Resiani e lo hanno confrontato con quello degli sloveni.
      ""siamo liberi di sentirci anche "non solamente italiani" o resiani come lo vogliono gli altri?"" Ognuno è libero di sentirsi come vuole,anche un cammello. Tra l'essere ed il sentirsi c'è una differenza enorme. Io sono Resiano perché ho avuto la fortuna di essere nato in tale luogo. Se io andassi ad abitare a Tolmezzo,dopo 50 anni mi sentirei tolmezzino a pieno titolo,ma per i tolmezzini io sarei uno di loro dopo 50 anni? sarei,per loro, comunque forestiero.
      Il Resiano parla una lingua slava. Solo gli ignoranti (dal verbo ignorare) dicono che lingua slava vuol dire slovena. Sarà opportuno ripassare il vocabolario.
      Il Resiano può scegliersi l'etnia slava con la quale meglio si sente, non certamente con l'etnia slovena con la quale nulla lo lega. solo una legge iniqua,al momento,fa sembrava che i Resiani non siano Resiani.

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  2. Lo dice il Dna dei Resiani. Il sentirsi ......poi, è un'altra cosa. Anch'io mi sento inglese quando insegno inglese o americana quando condivido certe idee. Il sangue però non mente o è re siano o non lo è. Buona serata

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  3. “… non ne farei una questione fondamentale, considerando che "verba volant" e della trasmissione "incriminata" pochi se ne ricordano ancora.” Questa è la essenziale risposta per far capire che le “parole volano” e che per chi ha sollevato questo problema non è una questione fondamentale. In poche parole per dire: “Resiani, va bene che l'incaricato del servizio televisivo è incorso in questo involontario errore, ma non ne farei una questione fondamentale perché le parole volano e nel tempo il tutto tornerà nel modo in cui è iniziato, cioè nel dimenticatoio.
    Pur tenendo in considerazione questa affermazione, che le “parole volano”, abbia un presupposto da parte di chi non vede la profondità e la giusta realtà di questa discordanza, ma gli “scritti rimangono” - “scripta manent”, e sarebbe stato giusto aver sottolineato questo problema, invece, pur considerando l’orientamento editoriale di questo giornale, sarebbe stato più opportuno e onesto dare una risposta e una presa di posizione più netta è incisiva.
    Al contrario ha voluto sottolineare che nella valle esiste sì un problema, che ha definito etnico, e che da sempre “c’è chi si sente italiano e chi sloveno”, ma ha dimenticato, a parte i sentimenti e le simpatie soggettive, tutti, senza esclusione di nessuno, principalmente e nel modo indissolubile si sentono soprattutto resiani, perché appartenenti ad un popolo, il popolo resiano. Per la questione di bottega si può intendere che è tutta una questione di debolezza e di opportunità per avere quelle “aspirazioni a un appagante riconoscimento.”

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