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martedì 6 ottobre 2015

Associazione carabinieri, raduno in Val Resia

La Grande Uniforme di Corazziere, donata al luogotenente dei carabinieri Francesco Madotto, maresciallo di Palazzo nella residenza del presidente della Repubblica fino al 2 giugno del 2004  fa ora bella mostra nella sede Municipale di Prato di Resia. Per sottolineare l'evento, s'è svolto in Val Resia il raduno regionale dell'associazione dei carabinieri.








La grande uniforme di corazziere, donata al comune da Francesco Madotto, per 25 anni maresciallo di Palazzo nella residenza del Presidente della Repubblica (dove ha trascorso gran parte dei 45 anni di servizio), “assisterà” d’ora in poi ad ogni attività amministrativa che si svolgerà nella sala consigliare di Resia.
«Siamo orgogliosi e felici per questo dono, che evidenzia anche gli alti valori di fedeltà alla Patria delle genti della valle - ha affermato il sindaco Sergio Chinese -. Evidenzia soprattutto gli ideali di solidarietà e democrazia che tengono viva e vitale la Nazione e i valori della Costituzione italiana».
Chinese ha aggiunto anche che «oggi, la nostra comunità rende anche un caloroso omaggio all’arma dei carabinieri e del reggimento dei corazzieri, un reparto del quale hanno fatto parte tre figli della valle, tutti di Oseacco: Giovanni Barbarino (purtroppo scomparso), Antonio Di Lenardo e il lugotenente Francesco Madotto». Alle parole del sindaco sono seguiti gli apprezzati interventi del presidente della Provincia Fontanini, del generale Flavio Garello, comandante della Legione dei carabinieri, e del generale Michele Ladislao, presidente dell'associazione regionale di carabinieri, che a loro volta si sono soffermati sugli alti valori che hanno sostenuto l'operato, al servizio dello Stato di Francesco Madotto, commendatore della Repubblica e figura storica dei corazzieri, come di tutti i carabinieri impegnati quotidianamente al servizio della popolazione.
Alle tante attestazioni di stima ha risposto, con non poca commozione, Francesco Madotto che ha avuto il grande piacere di vedere presenti alla cerimonia tre corazzieri in divisa e tanti altri colleghi arrivati da diverse regioni. Per i presenti, è stato un bell’ascoltare gli aneddoti della sua esperienza al servizio di ben otto Presidenti, l'ultimo dei quali, Ciampi, nel 2004 gli aveva fatto dono dell'uniforme.
Indubbiamente, una giornata da incorniciare per la Val Resia. Era cominciata con il raduno di centinaia di carabinieri, che poi, hanno affollato la parrocchiale di Prato per assistere alla messa. E un altro momento di riflessione era stata anche la cerimonia in onore dei caduti.


1 commento :

  1. Mi ero sognato, come fece Renato Rascel in un suo film, di indossare la Grande Uniforme di Corazziere ma, visto la mia modesta statura, mi son dovuto accontentare di vestire una più modesta ma sicuramente più gloriosa e antica, quella del Corpo della Guardia di Finanza. Penso di averla portata con la stessa dignità e con la stessa dedizione e austerità di un corazziere, forse con situazioni meno visibili e percepibili, visto che non ha avuto la stessa rappresentatività di rilievo del militare che ne indossa una per fare da cornice e di rappresentanza nei vari palazzi di una Roma repubblicana, forse con la stessa percezione nel modo in cui accompagni una bella donna. La mia divisa, come quella di altri resiani che hanno indossato quelle di altre forze di polizia meriterebbero la stessa rispettabilità e la stessa onorabilità e rappresentanza, ma queste divise, o per meglio dire uniformi, non hanno gli stessi lustrini che attraggono e meravigliano quelle persone che le osservano, e non onorano direttamente il Presidente della Repubblica. Allora, giustamente, visto questo grande evento per la Val Resia, e l’occasione per sottolineare anche il raduno regionale dell'associazione dei carabinieri, mi associo nella rispettabilità di questa donazione che farà ora una bella mostra nella sede Municipale di Prato di Resia.
    Franco Tosoni

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