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martedì 1 dicembre 2015

L’Artigiano in Fiera: 3 mila stand per cercare il regalo giusto. Anche la Val Resia sarà presente.

Si rinnova l'appuntamento con la fiera dell'artigianato che accoglie, da 20 anni, oltre un milione di visitatori. Quest'anno poi nasce anche la piattaforma e-commerce per dare ulteriore visibilità agli artigiani ospiti

  La 20a edizione de L’Artigiano in Fiera, che si tiene in Fiera Milano dal 5 al 13 dicembre, ha un significato particolare: rappresenta la continuità degli impegni presi da Expo2015 nei passati sei mesi. «L’Expo è un evento che tocca un continente ogni dieci anni, noi siamo sul territorio da 20 anni – spiega il presidente di Antonio Intiglietta, presidente di Gefi spa, l’ente organizzatore dell’evento – Ci siamo dati il compito di far vedere i volti e far conoscere le storie degli artigiani che sostengono l’economia in tutto il mondo. Nella nostra storia abbiamo avuto oltre 17 mila artigiani da 147 paesi differenti. Ecco il punto d’incontro con l’evento appena concluso».

L’evento, nato nel 1996 per promuovere i prodotti dell’artigianato italiano e mondiale, quest’anno dà ospitalità a 3.250 espositori provenienti da 115 Paesi che espongono, e vendono, oltre 150 mila prodotti. Nel solco della tradizione che ha decretato il successo fin qui, ma anche dell’innovazione: «dopo un periodo di rodaggio lanciamo Artimondo – prosegue il presidente – una piattaforma di commercio elettronico che consente di ampliare il business degli artigiani al mercato globale pur continuando a operare all’interno delle proprie botteghe. Diamo di fatto continuità a quello che i visitatori possono trovare in Fiera, senza perdere l’idea di fondo: accanto ai prodotti raccontiamo le storie di questi uomini e donne. Poniamo sempre le persone al centro della nostra iniziativa».
Nove padiglioni, divisi per aree geografiche, che per nove giorni accolgono i due milioni circa di visitatori attesi con numerosi appuntamenti: danze ed esibizioni canore da tutto il mondo animano la kermesse. Artisti provenienti dal Vietnam, dall’India, dal Tibet, dalla Cina, dal Messico, dall’Argentina, da Cuba, dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Ungheria, dal Portogallo, dall’Irlanda, dalla Spagna, dalla Germania, dalla Francia e dalla Grecia si alternano a momenti in cui vanno in scena balli tipici della tradizione siciliana, pugliese, sarda, campana e i canti folk della Val Resia. (Il programma è disponibile sul portale della manifestazione).
In linea con l’eredità culinaria di Expo, 69 ristoranti costellano i padiglioni. La tradizione italiana è ben rappresentata da Nord a Sud grazie alla cucina veneta, mantovana, altoatesina, lomellina, bergamasca, comasca, romagnola, ligure, valtellinese, ossolana, trentina, toscana, romana, cucina napoletana, calabrese, sarda, lucana, siciliana e pugliese. L’offerta è ampliata dalla tradizione culinaria europea, africana, sudamericana, asiatica e mediorientale. Non mancherà, infine, un punto ristoro dedicato ai vegetariani e ai vegani: basato su ricette asiatiche, proporrà piatti preparati con ingredienti biologici.
Un appuntamento che è stato reso adatto anche ai bambini grazie a Magica Compagnia presente (si trova alla reception dei padiglioni 5-7) con iniziative pensate ad hoc per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. Tutti i giorni dalle 10 alle 22. «Educatori qualificati – conclude Intiglietta – si occupano dei più piccoli (dai 4 ai 10 anni) coinvolgendoli in attività, laboratori creativi e giochi organizzati nello spazio custodito di 600 metri quadri. Abbiamo previsto anche un’area nursery, che offre uno spazio riservato a tutte le mamme e ai loro bambini».

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