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domenica 17 settembre 2017

NEGATO L’UTILIZZO DI UN BENE COMUNE - MALAFEDE

Articolo a cura di Franco Tosoni

Ritorno sull’argomento perché i presupposti me lo consentono. 
La negazione per l’utilizzo di un bene comune, anche se la gestione permette di avere un ampio potere discrezionale, si riconosce l’abuso nel momento di applicare questo potere.
Nel respingere l’utilizzo della sala della Casa della Cultura, chiamata comunemente Bunker, dato il suo aspetto architettonico che la stessa richiama, per cui l’Identità e Tutela Val Resia aveva regolarmente fatto richiesta per avere la sua disponibilità nella ricorrenza della sua 7° Festa Resiana, il presidente del Gruppo Folkloristico ha commesso due grossolani errori, penso intenzionalmente voluti, non per le motivazioni con cui ha abbondantemente documentato questa negazione, ma per una giustificazione che non trova spiegazione se non per un atto palese di rifiuto. 
E spiego il perché.

 1° - Le motivazioni rilasciate, adducendo che ITVR persegue fini di propaganda politica, è una grande invenzione a dimostrazione che, invece di documentarsi in certe circostanze, volutamente, si cerca di trovare scusanti puerili e ingenue. 
Tutto questo per non dire, chiaramente e in faccia, che per ITVR, fin tanto ché il Gruppo Folkloristico l’avrà in gestione, la Casa della Cultura sarà interdetta.
Lo statuto di ITVR parla chiaro, a conferma del motivo per cui è stato costituito. L’art. 3 dello statuto dell’associazione è  scritto chiaramente che: “L’associazione, apartitica (estranea ai partiti politici), si prefigge la tutela e sviluppo e tutela della comunità Resiana, ecc.

2° - La seconda motivazione, quella ancora più ingenua della prima, da non concepire l’errore, spiega che la mancata concessione è dipesa dalla circostanza per cui l’immobile sarebbe stato utilizzato per una mostra stabile in preparazione ai festeggiamenti per i 180 anni di attività del Gruppo Folkloristico. 
Ora, leggendo la locandina, con cui si annuncia l’apertura mostra: Aspettando il 180°, da venerdì 11 a domenica 20 agosto 2017,, mi domando, ma il giorno 09 agosto 2017 il Centro Culturale da chi e da che cosa era occupato? 
Non credo che per tre ore, il tempo massimo, quanto sarebbe servito per la nostra manifestazione, avrebbe portato via tempo e disponibilità, visto che la mostra è stata aperta due giorni dopo.
Non c’era la volontà per concederlo, punto  e basta.
Quanto su esposto, per far sapere alla maggioranza dei resiani, l’ostruzionismo, se così si può chiamare, la negazione di un  bene che dovrebbe essere a disposizione di tutta la comunità resiana, senza avere la minima ragione per negarlo, tutto questo  grazie alla lungimiranza e la saggezza del presidente del Gruppo Folkloristico Val Resia nel negare questo bene all’associazione di Identità e Tutela Val Resia.

Voglio ricordare, per chi non è ancora sufficientemente a conoscenza, che il contratto per la gestione del Centro Culturale (Bunker) scade il 31 dicembre 2018, pertanto  Identità e Tutela Val Resia, al momento della stipula di un nuovo contratto, sarà ancora una volta presente per partecipare al conferimento per una nuova assegnazione.

Franco Tosoni

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