tag:blogger.com,1999:blog-6212507038111375822.post7141450791805954151..comments2023-11-16T13:34:10.486+01:00Comments on <p align="center">VAL RESIA - RESIJE</p>: Guardia alta contro il nazionalismo - ki nacionalizem? Za mir in sožitje med narodi - Per la pace e l'armonia tra i popolituran1964http://www.blogger.com/profile/15998380472674895030noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-6212507038111375822.post-25401456201353025102015-11-30T11:12:49.986+01:002015-11-30T11:12:49.986+01:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6212507038111375822.post-8086600139917088032015-11-30T11:11:59.896+01:002015-11-30T11:11:59.896+01:00Visto e letto quanto ha scritto Sandro Quaglia, re...Visto e letto quanto ha scritto Sandro Quaglia, resiano del pic, sul giornaletto quindicinale Dom, espressione della comunità slovena della Provincia di Udine, presumo corrispondente della confraternita immaginaria slovena a Resia, dilettante senza conoscenze storiche reali successe a Resia durante il secondo conflitto mondiale, se non per sentito raccontare, forse da fonti avverse alla concretezza dei fatti, devo desumere, visto e letto anche i due commenti, a seguito di quanto da me riportato, che queste testimonianze rendono giustizia agli evidenti fatti realmente accaduti, che il Quaglia abbia scritto quell’articolo più per compiacere che per piacere e per interessare.<br />Scrive che: “Oseacco fu il centro della Resistenza resiana contro l’occupatore.”, mentre si dimentica di scrivere, al contrario che , come scrive Franco Turan, “furono le Donne di Oseacco che presero bastoni e forche e si recarono nei pressi della vecchia latteria di Oseacco dove costoro avevano una base d'appoggio.E con grande veemenza riuscirono nel loro intento. Far andare via i partigiani Titini dal Paese.” E riporto la testimonianza di Canin, il quale scrive: .”I partigiani sloveni non furono invitati da nessuno a Resia, ma si presentarono con prepotenza, ma non a difesa dei Resiani, ma solo per i propri interessi.” Quindi, e deduco, che l’occupatore non era quello che il Quaglia ci vuole far credere, ma al contrario, erano proprio i partigiani titini. Se questi sono i fatti tangibili, cosa viene tanto a commemorare a Resia quella nutrita delegazione slovena, soprattutto dalla valle dell’Isonzo? Per interesse? Per occupare? Come fecero i loro predecessori? <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6212507038111375822.post-62817141745741915752015-11-29T20:28:28.832+01:002015-11-29T20:28:28.832+01:00Su questo articolo,voglio ricordare le parole che ...Su questo articolo,voglio ricordare le parole che mia nonna Madotto Severina Rep mi disse più volte a riguardo di quegli eventi di allora.<br />Spesso mi raccontava della sua vita passata,compreso quel fatto. <br />Lei mi raccontò che tutta la Popolazione,che allora era formata per la maggioranza da Donne ,Vecchi e bambini (gli uomini erano in guerra),si ribellò della presenza di quei partigiani che di notte si rifugiavano a Oseacco. Mi disse che le Donne presero bastoni e forche e si recarono nei pressi della vecchia latteria di Oseacco dove costoro avevano una base d'appoggio.E con grande veemenza riuscirono nel loro intendo.Far andare via i partigiani Titini dal Paese. Anche mio Padre mi racconto alcuni fatti ,tra cui quello che lui e altri bambini sia di Oseacco che di Gniva,facevano le vedette a favore degli Alpini. Alcuni dei quali trucidati in un'inboscata in zona Potok dietro Oseacco.turan1964https://www.blogger.com/profile/15998380472674895030noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6212507038111375822.post-36553035331887921162015-11-29T18:52:34.196+01:002015-11-29T18:52:34.196+01:00In Resia / Resija si è svolta la commemorazione de...In Resia / Resija si è svolta la commemorazione dei Caduti,come ogni anno. Il Sandro Quaglia ricorda tra l'altro, che il 14 gennaio 1945 la frazione di Oseacco/Osoane fu circondata dai tedeschi e fascisti per una grande offensiva. La grande offensiva,non certamente con i numeri indicati, era per mettere a fuoco la frazione, perché egregio Quaglia, bisogna anche ricordare perché fu fatta l'operazione. Oseacco non fu bruciata per l'intervento di un vero Resiano a nome Clemente Giovanni ""Tomasig"" che da ragazzo era stato garzone presso un negozio di frutta e verdura in Salisburgo ed egli portava la merce presso la famiglia di colui che nel 1945 era diventato comandante dei tedeschi, che riconosciutolo dopo qualche tentennamento rinunciò a dare fuoco al paese. I partigiani sloveni non furono invitati da nessuno a Resia, ma si presentarono con prepotenza, ma non a difesa dei Resiani,ma solo per i propri interessi. Sarebbe bene ricordare alcune dichiarazioni di partigiani in Resia ma non Resiani (vedi All'Ombra del Canin), specificatamente, mi pare bellunesi. E' anche utile ricordare che il Fronte di Liberazione e l'Esercito di liberazione Nazionale erano Italiani e non jugoslavi. Certamente concordo pienamente con quanto riportato da Franco Tosoni. Sono contento che a Prato / Ravanza abbiano avuto un momento conviviale. Personalmente non festeggio i partigiani jugoslavi che erano intervenuti a Resia con prepotenza e con lo scopo di farla diventare jugoslava. Ringrazio invece sentitamente tutti i partigiani e coloro che li sostennero con sacrifici e senza interessi ma determinati a far rimanere Resia in Italia.Caninhttps://www.blogger.com/profile/17792643775337667413noreply@blogger.com