martedì 3 luglio 2007

Perchè Stregna non deve rientrare tra i comuni sloveni

Gazzettino     Mercoledì 20 giugno 2007


Chi vi scrive è un consigliere di Stregna, primo firmatario della richiesta di cancellazione del propio Comune dall'elenco di quelli ammessi alla tutela della minoranza linguistica slovena. Questa, a Stregna, non è mai esistita. Esiste invece una comunità linguistica di antico insediamento ( da 1400 anni ), riconosciuta a tutela come tale da leggi Regionali, che la nostra lista "Per il nostro futuro", continua a difendere nel rispetto delle aspirazioni più volte palesate dalla popolazione locale. E' per ribadire la difesa detta millenaria realtà linguistica locale che il nostro gruppo consiliare ha chiesto al comitato paritetico di Trieste di non includere il comune di Stregna tra quelli che si riconoscono nella minoranza slovena inesistente su questo territorio. Richiesta che vorrebbe anche porre fine alle infinite diatribe fraticida, speculazioni politiche e falsità da troppo tempo presenti sul territorio. Un atto democratico liberamente sottoscritto dai consiglieri come contributo per una seria riflessione sulla realtà storica comunale che deve essere tutelata nel rispetto della Costituzione Italiana. Quindi nessuna grave responsabilità nei confronti degli sloveni che hanno giustamente diritto a essere tutelati, come tutti, dove sono presenti. Nessun intendimento di arrecare danno economico al Comune. Non siamo dei masochisti, tutt'altro. Siamo i primi a rivendicare i fondi diretti a sostenere la realtà e i problemi locali. Riteniamo però, e lo diciamo a costo di essere ripetitivi, che tali fondi devono essere spesi solo per la tutela della nostra identità e non per tradurre gli atti comunali in lingua slovena. Infine contestiamo i riferimenti del tutto dispregiativi riportati nell'articolo nei confronti dei vari circoli culturali. Cito: redivivo circolo Jacopo Stellini, fantomatici Valli San Leonardo e Castagno di Cravero, Salviamo Resia, Po-Nasem Lusevera, Lega della Slavia Friulana. Ricordiamo che questi circoli ed associazioni sparsi in diversi comuni valligiani sono nati spontaneamente per volontà della nostra gente che ha anche sottoscritto petizioni a difesa della propia storia, cultura, lingua e tradizioni, e che soppratutto non ricevono nè fondi nè ordini nè spinte da nessuno e tanto meno dall'esterno. Si autofinanziano, non hanno idee impositive e nulla vogliono boicottare. Sono apartitici, aperti a tutti e lavorano alla luce del sole ascoltando semplicemente la gente del luogo. Meritano il massimo rispetto perchè l'unico loro scopo è quello più volte dichiarato di restare nella storia per quello che sono sempre stati. Con queste finalità riferite alla storia locale e non altre, è stato chiesto al Comitato di non considerare, senza il coinvolgimento della popolazione, la comunità linguistica storica di Stregna minoranza linguistica slovena come quella di Trieste e Gorizia.


Augusto Crisetig


Consigliere comunale - già sindaco di Stregna

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