Perchè slovenizzare la mia città
Appena tornata da una breve vacanza ho trovato, sul Messaggero Veneto, la lettera del signor Giustino Bisiach di Aiello, che mi coinvolge direttamente. Desidero chiarire al signor Bisiach alcune cose che mi riguardano. Il mio cognome? Non ho mai fatto ricerche sulle origini del mio cognome, ma posso affermare con certezza ( da documenti notarili ) che già mio bisnonno, nato all'inizio del 1800, aveva come cognome Specogna: quindi nessun cambiamenton "nazional patriottico"come lei crede e afferma. In secondo luogo, secondo il "Dizionario dei cognomi del Friuli" di Enos Costantini ( Messaggero Veneto 2002) si "tratterebbe di un Cognome derivato, col suffisso accrescitivo e/o peggiorativo - onja ( nella grafia italiana -ogna), dalla voce dialettale slovena spèh "lardo"che è un antico prestito tedesco", quindi origine tedesco-slava. Mi domando comunque cosa centri l'origine del cognome con il sentirsi "italiani"o "sloveno"? Secondo il suo ragionamento chi a Cividale del Friuli ha un cognome di origine slava dovrebbe sentirsi sloveno? Parrebbe di sì. Ma allora un illustre personaggio come Cavour, si sarebbe dovuto sentire francese, vista l'orgine del suo cognome, o il presidente francese Sarkosy dovrebbe sentirsi ungherese, dal momento che suo padre ( pensi suo padre, non i suoi antenati!) fuggì dall'Ungheria comunista poco più di sessant'anni fa e invece mi sembra che si senta molto francese! Sentimenti antisloveni? Non ne posseggo, ma mi sembra assolutamente disonesto modificare la storia a vantaggio di una minoranza tutta da verificare. Forse lei, signor Bisiach, non conosce la legge 38/2001 che favorisce in maniera incredibile una minoranza slovena che non vuole essere contata ( chissà perchè!), non solo economicamente parlando (milioni di euro l'anno solo per loro! E per il friulano?), ma anche modificando la "friulanità"di Cividale del Friuli, cioè "slovenizzandola", inventando una toponomastica slovena - nella mia città ( che dovrebbe diventare Cedad e non più Cividale!) non esistono nomi sloveni, perchè non è mai stata abitata, in tutta la sua storia, da sloveni-, esponendo la bandiera slovena sul palazzo municipale, assumendo interpreti ( per chi?) negli uffici pubblici, inserendo uno sloveno nella commissione comunale, e così via. In conclusione, quindi, posti riservati a sloveni e tanti,tanti soldi a pochi, pochi sloveni. E tutto questo solo per una minoranza slovena che dovrebbe essere "tradizionalmente presente" con una consistenza almeno del 15%, ma che non lo è sicuramente a Cividale del Friuli. Perchè, ripeto, questa minoranza non vuole essere censita? E intanto.... i friulani stanno zitti,zitti! I miei antenati ? I miei bisnonni ( a quanto mi raccontava mia nonna ) si sono sempre sentiti italiani, quindi non potevano "cancellare la loro identità che certamente era slovena, anzi,illirica (?)"come afferma lei, perchè la loro identità è sempre stata italiana, anche se in famiglia la lingua prevalentemente parlata era il "natisoniano" - parlata delle Valli del Natisone - che non è certo la lingua nazionale slovena. Un tanto per una giusta informazione e per correggere un'interpretazione personale e distorta delle mie affermazioni.
Piera Specogna
Cividale del Friuli
Nessun commento:
Posta un commento