Il 3 febbraio 2007 , alle ore 14,30 presso una sala dell'ex scuola elementare di San Giorgio di Resia , si riunisce il Comitato ristretto di " Identità e Tutela Val Resia " .
O. D.G. : incontro con l'on. Tondo.
Sono presenti : on . Tondo - Romanin - Chinese Sergio - Micelli Giovanni - Madotto Antonio - Naidon Pietro - Altomonte Carlo - Di Lenardo Franco e Manzini Alessandra.
Prende la parola Chinese che illustra ai 2 ospiti ( on. Tondo e Romanin ) i vari passaggi che hanno portato alla situazione attuale , cioè alla vigilia dell' approvazione della L. regionale n° 205 . Egli cita il trattato di Osimo , la " laboriosità " dell'università di Lubiana nel carpire la cultura Resiana , le " cellule " insediatesi verso gli anni '80 nei posti strategici del Comune di Resia, la nefasta legge 38 , la stesura di parti del Vangelo da parte di don Cramaro e la scelta da parte di un terzo dei consiglieri Comunali di far aderire il Comune di Resia alla minoranza linguistica slovena. Intervengono successivamente Naidon Pietro , il quale ricorda che l'attuale sindaco , prima delle nuove elezioni Comunali , aveva preso inpegni a favore della " resianità" ; Altomonte Carlo , il quale mostra all'on. Tondo il documento in cui , recentemente , il sindaco affermava che il 90% della popolazione Resiana è slovena !!! Infine Chinese consegna all'onorevole tutta la documentazione più significativa riguardante l'iter che ha portato a questo stato di cose. Interviene allora l'on. Tondo che dà ai presenti una serie di consigli per affrontare al meglio il pre e dopo audizione davanti alla VI ^ commissione regionale permanente.
"MINORANZE: FVG; BORGHESI(IDV), A RESIA SI
RispondiEliminaSVILISCE ITALIANO".
"A Resia, piccolo paese del Friuli al confine con la Slovenia, "da anni
è in
atto un tentativo di svilire l'identità della comunità di lingua
italiana".
Lo afferma Antonio Borghesi, deputato dell'Italia dei Valori. Secondo
Borghesi, "ai dipendenti pubblici si insegna solo lo sloveno, mentre
nulla
si fa per mantenere viva l'identità italiana del luogo. I pochi che si
oppongono a questo stato di cose - aggiunge Borghesi nella nota -
vengono
vessati, isolati, intimiditi e subiscono addirittura l'apertura della
posta
prima della consegna". Il deputato dell'Idv ha detto di essere
"allarmato
per questo stato di cose" e ha reso noto di aver presentato oggi
un'interrogazione ai ministri degli Esteri e dell'Interno a tale
proposito."
BORGHESI ( IDV ) !!!
RispondiEliminaA RESIA SI SVILISCE IL RESIANO.
A Resia , piccolo Comune del FRIULI al confine con la Slovenia , da anni è in atto un tentativo di svilire la lingua Resiana a favore della lingua slovena . Lo affermiamo noi di IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA . La verita' e che per avere dei contributi a sostegno dello sviluppo socio - economico l' attuale amministrazione si è adeguata a scelte prese dalle amministrazioni precedenti. E' per questo che tutti insieme seguendo la volontà popolare che non si identifica come popolazione slovena, chiederemo che la VAL RESIA sia inserita nel decreto legge 205 come " ENTITA' RESIANA A SE STANTE "
La lingua Italiana in questo caso non centra assolutamente niente . Invito l'On. Borghesi dell' ITALIA DEI VALORI a venire ,se puo', nella nostra Valle per un incontro con la nostra associazione.
Turan, mandi dut ben? O speri di sì.
RispondiEliminaO ai cjatât cheste letare:
DOMENICA, 18 FEBBRAIO 2007
Pagina 11 - Udine
LINGUA E CULTURA
Val di Resia slovenizzata
Tra pochi giorni la VI commissione permanente del consiglio regionale Friuli Venezia Giulia si riunirà per approvare le norme attuative della legge regionale numero 205 riguardante la tutela della minoranza linguistica slovena nelle Province di Trieste, Gorizia e Udine.
Ciò comporterà, soprattutto nella Provincia di Udine, la perdita dell’identità culturale dei paesi che si trovano lungo la fascia confinaria con la Slovenia.
In particolare una piccola e amena valle, la valle di Resia, detentrice da 1.400 anni di una cultura unica che si riflette nella lingua e nel ballo, rischia di essere slovenizzata da una legge che non rispetta l’identità culturale e soprattutto la volontà del popolo resiano, che non si sente sloveno e non comprende questa lingua.
Come siamo giunti negli anni a questo stato di cose?
Bisogna premettere che la prima legge di tutela della minoranza linguistica slovena risale al 1970. Da quell’anno la Jugoslavia di Tito, con l’aiuto dell’allora Partito comunista italiano, ha intessuto una rete “legalizzata” attraverso rappresentanti di minoranza linguistica slovena eletti nei consigli comunali della fascia confinaria suddetta e attraverso leggi nazionali come la numero 482 o la numero 38. E ora il disegno di legge regionale numero 205 ha raggiunto lo scopo, quello cioè di slovenizzare i territori.
Che cosa fare ora? A chi chiedere aiuto? Agli italiani? All’Italia? Ai politici regionali che nel 2008 alle elezioni regionali si “giocheranno” il governo del Friuli Venezia Giulia? Ai politici che siedono nel Parlamento italiano e che fra non molto dovranno approvare il nuovo statuto regionale di autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia?
Alessandra Manzini
segretaria di
Identità e tutela Val Resia
Pagnacco
BORGHESI ( IDV ) !!!
RispondiEliminaA RESIA SI SVILISCE IL RESIANO.
A Resia , piccolo Comune del FRIULI al confine con la Slovenia , da anni è in atto un tentativo di svilire la lingua Resiana a favore della lingua slovena . Lo affermiamo noi di IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA . La verita' e che per avere dei contributi a sostegno dello sviluppo socio - economico l' attuale amministrazione si è adeguata a scelte prese dalle amministrazioni precedenti. E' per questo che tutti insieme seguendo la volontà popolare che non si identifica come popolazione slovena, chiederemo che la VAL RESIA sia inserita nel decreto legge 205 come " ENTITA' RESIANA A SE STANTE "
La lingua Italiana in questo caso non centra assolutamente niente . Invito l'On. Borghesi dell' ITALIA DEI VALORI a venire ,se puo', nella nostra Valle per un incontro con la nostra associazione.
Questa nostra lettara è rivolta a voi , per far capire che qui per interessi di pochi , si vuole distruggere una lingua e una cultura unica. Vi invitiamo con tutto il cuore a prendere iniziative a difesa della nostra piccola comunità ( di circa 1200 persone ) , intervenendo direttamente al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sig. ILLY affinche blocchi la Sesta Commissione che a breve deciderà la slovenizzazione della nostra piccola Valle. Ricordo che la nostra lingua è uno slavo arcaico, alcune rassomiglianze si trovano in alcuni paesini della Germania confinanti con la Repubblica Ceca e Slovacchia , e in Ucraina. Fin da ora Vi ringraziamo , e con ansia aspettiamo una Vostra risposta e un Vostro interessamento