lunedì 29 aprile 2024
Val Resia: Onoriamo i Nostri Antenati
venerdì 8 marzo 2024
LINGUA RESIANA: l'Associazione ITVR ricorre all'Onu contro l'Italia
(ANSA) - STRASBURGO, 08 MAR - L'associazione identità e tutela Val Resia è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, basato a Ginevra, contro le autorità italiane.
L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane, e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.
Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Sinora Roma non ha risposto.
Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.
Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo.
Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone, ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi. (ANSA).
ITVR INFORMA: «La nostra lingua non è riconosciuta»: l’ong della Val Resia ricorre all’Onu contro l’Italia
L'associazione “Identità e tutela Val Resia” è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani, che ha sede a Ginevra, contro le autorità italiane. L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.
Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Sinora Roma non ha risposto. Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.
Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo. Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi.
Tratto dal Messaggero Veneto dell'8 marzo 2024
martedì 27 febbraio 2024
Lingua Resiana: La mappa. Gobber: «L'Italia dei dialetti, ricchezza da tutelare»
sabato 10 febbraio 2024
martedì 6 febbraio 2024
Lingua Resiana: FESTIVAL LINGUE. CAPOZZI (M5S): IMPORTANTE PER LA NOSTRA SPECIALITÀ
Tratto dal sito REGIONE FVG
martedì 2 gennaio 2024
REGISTRAZIONI DELLE TRADIZIONI POPOLARI RESIANE “COPIA DEL MATERIALE DI PALAZZO VENEZIANO ORA ANCHE A RESIA”
giovedì 7 dicembre 2023
Tele Friuli - Val Resia
IL PUNTO DI ENZO CATTARUZZI CON IL SINDACO DI RESIA
Ho ascoltato l’intervista che il sindaco di Resia ha rilasciato all’emittente “TELEFRIULI” in data 01.12.2023, da tale intervista riprendo solo la prima parte, quella parte che mi ha lasciato qualche dubbio: sulle sue affermazioni, sulle sue delucidazioni e, in parte, osservazioni.
Il giornalista fa questa attestazione, o questa constatazione: “Allora la situazione generale di Resia, è un’enclave nella nostra Regione molto importante che ha derivazioni “russe”, se non sbaglio.
Il sindaco, dopo l’affermazione del giornalista, cautamente titubante e balbettando un po', risponde: “Non solo, diciamo così.”
mercoledì 6 dicembre 2023
Val Resia : GIOVANNI CLEMENTE “TOMAŽIĆ Classe 1886
Un po' di storia resiana GIOVANNI CLEMENTE “TOMAŽIĆ
Giovanni Clemente Tomažić nasce a Resia nel 1886 in una famiglia numerosa che comprendeva le due nonne Anna e Maria, dalla moglie Santina dai fratelli Eugenio e Pietro da uno zio Renato, dai figli Giovanni e Bruno e dalle sorelle Clelia e Maria.
Quando era ancora un ragazzino, non ebbe molto tempo per dedicarsi ai giochi con i coetanei. Fin da piccolo il padre lo portò a lavorate in Austria presso il suo negozio di commerciante di frutta e verdura.Frequentò le scuole del luogo dove imparò perfettamente la lingua scritta e parlata che, in seguito, gli fu molto utile.
Foto Scattata nel 1914 a Salisburgo
Foto sopra: Alpini Resiani guerra 1915-1918
A 29 anni fu chiamato militare nel 1915, col grado di sott'ufficiale degli Alpini. Dopo essere stato arruolato, fu mandato nella valle di Dogna con puntate anche sul Canin a salvaguardare i confini come guardia di frontiera. Si racconta che nel 1916 a Sella Somdogna nella notte di Natale le schermaglie da parte delle truppe italiane e da quelle austriache cessarono di combattere e, riuniti insieme attorno al fuoco, si scambiarono i doni. Scarseggiavano i viveri e bevande alcoliche dalla parte austriaca scambiate con tabacco da pipa e toscani che i nostri non avevano. Comandante di reparto in quel luogo era Giovanni Clemente che assecondò l'incontro.lunedì 27 novembre 2023
L’AUTENTICITA’ DELLA STORIA RESIANA – PERCHE’ INQUINARLA?
Franco Tosoni
mercoledì 15 novembre 2023
Gli antropologi russi pronti a studiare le origini dei resiani
PER NON DIMENTICARE: ARTICOLO ANNO 2017
Due professori dell’Accademia delle Scienze confronteranno i risultati genetici e le misure dei volti con quelle degli slavi antichi. Ripercorrono le orme degli slavi che si insediarono nella valle. Catalogheranno il materiale genetico e i resti ossei nel cimitero.
La parlata è simile al linguaggio di alcune zone della Russia, i tratti somatici degli abitanti della Val Resia si possono confondere con quelli delle genti della steppa e i documenti confermano la presenza delle popolazioni slavo-arcaiche ai piedi del Canin, dal 600 dopo Cristo.
Passano i millenni, ma la storia resta e due ricercatori dell’Istituto di etnologia e antropologia dell’Accademia delle scienze russe ripercorrono le strade che nell’antichità portarono gli slavi in quell’angolo di terra che custodisce paesaggi e tradizioni uniche. Giunti a Resia nei giorni scorsi, Stefania Zini e Nikita Khokhlov cercano le assonanze linguistiche, studiano i profili genetici e culturali dei resiani per confrontarli poi con quelle dei popoli russi. E se le origini dei resiani sono legate agli slavi antichi, l’obiettivo è capire da quale regione della Russia provenivano i loro avi. La ricerca partirà dal cimitero più antico della valle, quello della pieve di Prato di Resia. È lì che i ricercatori vorrebbero scavare per catalogare il materiale osseo.
giovedì 15 giugno 2023
Langues Balto-Slaves
Lingue balto-slave
In questa cartina la Lingua Resiana è menzionata e fa parte di tutte le Lingua Slave Riconosciute.
sabato 10 giugno 2023
Lingua Resiana: MA QUALE MINORANZA SLOVENA
Articolo a cura di Tosoni Franco
TRADIZIONE
“”Passaggio di un patrimonio culturale attraverso il tempo e le generazioni.””
Legge 23 febbraio 2001, n. 38 - "Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli - Venezia Giulia"
Vorrei nuovamente fermare la mia attenzione sull’art. 4 - Legge 23 febbraio 2001, n. 38, e analizzare quel polpettone provocato per il fatto di aver aderito a quella legge ingannevole.
(Ambito territoriale di applicazione della legge)
1. Le misure di tutela della minoranza slovena previste dalla presente legge si applicano alle condizioni e con le modalità indicate nella legge stessa, nel territorio in cui la minoranza è tradizionalmente presente. In tale territorio sono considerati inclusi i comuni o le frazioni di essi indicati in una tabella predisposta, su richiesta di almeno il 15 per cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o su proposta di un terzo dei consiglieri dei comuni interessati, dal Comitato entro diciotto mesi dalla sua costituzione, ed approvata con decreto del Presidente della Repubblica.
lunedì 5 giugno 2023
Lingua Resiana: USCIRE DALL' AMBIGUITA'
sabato 13 maggio 2023
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL SINDACO DEL COMUNE DI RESIA
Articolo di Franco Tosoni
Programmazione e Bilancio, Protezione Civile, Cultura, Ecomuseo, Rapporti con il personale, Rapporti con il Parco.Se non ho letto male, queste dovrebbero essere le competenze attualmente del Sindaco nella gestione amministrativa del Comune di Resia. Tralascio una buona parte delle sue competenze, ma mi voglio orientare (posizionare) principalmente sulla competenza riguardo la Cultura. Non so esattamente quello che sono oggi le priorità di questa Amministrazione, a me interessa sviluppare un discorso improntato proprio sulla competenza, Cultura. Vorrei soffermarmi soprattutto su due questioni; riguarda la nostra cultura e i nostri usi e costumi: folklore, danza e musica, favole, e registrazioni delle tradizioni popolari – impropriamente definite - degli sloveni in Italia. Sono anni ormai che io mi interesso della totale possibilità di sfruttamento che gli sloveni sono diventati, abusando della nostra disponibilità, padroni della nostra infinita documentazione culturale: musica, danza, canto, favole, usi e costumi e, in certe occasioni, fatti passare anche come cultura slovena. Per non parlare degli abusi che vengono concretizzati nei confronti della nostra danza e dei nostri canti. Copiati e taroccati durante infinite manifestazioni folcloristiche, nazionali e internazionali a cui partecipano gruppi folcloristici sloveni, frutto della nostra cultura, ma fatta passare per quella slovena. Quello che mi rincresce, di più, sempre di più, è la compiacenza e la freddezza, l’indifferenza della autoproclamata minoranza slovena a Resia, concepita senza fondamento e senza alcuna congiunzione o consanguineità, quel legame di parentela proprio delle persone aventi comuni genitori o avi nella propria discendenza. Fra i primi studiosi ad interessarsi di Resia, della sua lingua, dei suoi usi e costumi, delle sue tradizioni, certamente è stato il nobile Jan Potocki, studioso dell'antichità, archeologo e scrittore polacco, se non il primo, probabilmente fra i primi. Fu poi la volta di Sreznevskij Izmail Ivanovič. - Slavista professore nell'università di Pietroburgo. Si occupò soprattutto di lingua russa, della vecchia lingua russa. Segue poi il prof. Jan Baudouin de Courtenay, polacco di origine francese, membro dell’Accademia imperiale di Pietroburgo, docente universitario e celebre linguista e filologo, il più noto studioso della cultura resiana. Infine, la musicista e pianista, Ella von Schultz-Adaiewsky, di origine russa. Per citare solo alcuni fra i più conosciuti e famosi personaggi che si sono interessati del mondo slavo della Val Resia.
venerdì 21 aprile 2023
5 x 1000 : ITVR - IDENTITÀ E TUTELA VAL RESIA
AIUTA ITVR nelle sue iniziative.
Destina il tuo 5xmille a ITVR Identità e Tutela Val Resia CF 93016640307.È un gesto semplice che non costa nulla perché è una parte di contributi che lo Stato ha deciso di devolvere ad enti ed associazioni che si distinguono per il loro impegno.
Destinare il 5x1000 è facile e veloce: nel tuo modello per la dichiarazione dei redditi (CU, 730 o UNICO) troverai uno spazio dedicato alla “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL 5x1000 DELL’IRPEF”.
mercoledì 30 novembre 2022
Premi Nadal Furlan 2022
domenica 14 agosto 2022
RESISTENZA A OLTRANZA
La "Dittatura" Filo Slovena prosegue.
Sta a Noi "combatterla" fino alla VITTORIA
RESIANI SEMPLICEMENTE RESIANI