IL GAZZETTINO VENERDI' 13 LUGLIO 2007
Il Friuli ha diritto a una sua televisione in marilenghe perché «non possiamo accettare un livello di tutela inferiore a quello degli sloveni». Ne è convinto Marzio Strassoldo, il presidente della Provincia di Udine che ha salutato con grande soddisfazione la pronuncia del comitato di garanzia della presidenza del Consiglio, ovvero la bocciatura del contratto di servizio tra Rai e Stato proprio per l'omessa tutela del friulano e di altre lingue minoritarie.
«Anche se il comitato non ha potere di interdizione - spiega Strassoldo - politicamente si tratta di un atto di enorme importanza, perché erano tutti d'accordo nel bocciare il contratto di servizio, esclusa la Rai. Del resto quel contratto scontentava tutte le minoranze».
Sulla spinta di questo invito a riscrivere entro agosto il contratto di servizio, si aprono davvero le porte al friulano televisivo e radiofonico: «Sì, ora sono ottimista - conferma Strassoldo - Anche lo studio presentato di recente dall'Università dimostra che i giovani hanno ormai una forte consapevolezza dell'importanza di parlare la marilenghe». E il fatto che fosse il sindaco di Udine Sergio Cecotti a rappresentare il Friuli nel comitato che potrebbe spianare la strada al friulano in Rai, non turba affatto il presidente: «Su questi temi siamo in sintonia e lui si muove con efficacia».
Ma quale dei tre livelli di tutela citati dalla Carta europea delle lingue andrebbe applicato al Friuli? Strassoldo non ha dubbi: il primo e più perentorio, che prevede di "assicurare la creazione di almeno una stazione radio e di un canale televisivo nelle lingue regionali o minoritarie". «È realistico richiederlo - assicura il presidente della Provincia - Tra le minoranze italiane, i friulani sono oggi quelli con il più alto livello di autocoscienza, più dei sardi che pure sono in numero maggiore rispetto a noi. Questo primato è stato riconosciuto anche dal senatore Cossiga». Anche perché, conclude il ragionamento Strassoldo, «così come i sardi, siamo nazioni senza Stato, mentre invece sloveni e tedeschi dell'Alto Adige hanno uno Stato di riferimento vicino, e dunque dispongono di mezzi maggiori». I 600mila parlanti friulano, tra l'altro, non sono molti di meno rispetto ai baschi e ai gallesi che si esprimono nella loro lingua madre.
Francesco Antonini
Leggete bene l'articolo, Strassoldo Presidente della Provincia di Udine dice:
RispondiElimina«così come i sardi, siamo nazioni senza Stato, mentre invece sloveni e tedeschi dell'Alto Adige hanno uno Stato di riferimento vicino, e dunque dispongono di mezzi maggiori». I 600mila parlanti friulano, tra l'altro, non sono molti di meno rispetto ai baschi e ai gallesi che si esprimono nella loro lingua madre.
Ebbene lottare per la RESIANITA' è un obbligo morale per tutti noi RESIANI. Parlatene con i vostri Amici e Parenti Resiani di quello che Noi stiamo facendo, contro la slovenizzazione della nostra Amata Terra. Sbuhan