MINORANZE E POLEMICHE
E' risaputo da tutti che nelle Valli del Natisone vive una popolazione di antiche origine slave che ancora parla la originaria Lingua slava tramandata oralmente fino ai giorni nostri di generazione in generazione. E' questa la Lingua materna dei nostri Avi e non quella slovena che Vera Iussa ha esposto nella lettera di ieri. Lettera che fa riferimento agli emigranti e alle guerre, all'evidente scopo di sensibilizzare sul piano morale il lettore. In realtà l'immigrazione ha interessato tutta la montagna e anche gli sloveni dell'attuale Slovenia, mentre le guerre non hanno modificato gli originali confini nazionali della Provincia di Udine, anche grazie all'estremo sacrificio di molti soldati Italiani. Circa l'uso della Lingua Slovena in Chiesa, è da dire che anche oggi in nessuna Chiesa viene celebrata la Messa in tale Lingua. Risulta, poi, che nel 1976 la Messa in Lingua Slovena che il Monsignor Battisti aveva autorizzato fu addirittura respinta. Comunque è per difendere la Lingua dei propi Avi, cioè quella materna storicamente presente nelle Valli del Natisone, che oggi la popolazione originaria, che non si riconosce nella minoranza slovena, rifiuta il bilinguismo Italiano -Sloveno previsto dalle Leggi di tutela degli sloveni. Quindi nessun ripudio della Lingua degli Avi da parte degli autoctoni. Invece chi oggi l'utilizza per fare apparire slovene le citate Valli lo fa ingiustamente e senz'alcun sostegno storico e della popolazione interessata.
Sara Chiacig di San Pietro al Natisone
Tratto dal Messaggero Veneto di mercoledì 12 Agosto 2009
Da che pulpito!L'autore di questo articolo potrebbe dirmi cosa sono realmente i "natisoniani" secondo lui.Continuate così mi raccomando,poi non riesco a capire questa ostilità verso una legge che non fa altro che tutelare quel poco che vi è rimasto!
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