Ricevo e volentieri pubblico
Articolo a firma di Franco Tosoni
“Rezija ma, ti si makoj ma” - 6 febbraio 1982
Non mi rendo ancora perfettamente conto se il titolo ha rispecchiato, in quella occasione, siamo precisamente il 6 febbraio 1982, esattamente il pensiero di ogni resiano o se era una presa per i fondelli per alcuni e la verità per altri, o era un appiglio per prendere in giro tutta la valle. Era inutile, penso, manifestare con questo titolo se poi si è dichiarato: “….Resia è solo nostra, è vero, ma non dobbiamo tenerla tutta per noi. La nostra cultura deve essere conosciuta, vista e sentita. Questa cultura non deve conoscere confini, deve spaziare da est a ovest, da nord a sud….” Io aggiungo, soprattutto a est, e adesso si vedono i risultati e le conseguenze. “Rezija ma, ti si makoj ma”, doveva essere il tema della manifestazione, organizzato per far conoscere ai resiani (?) poesie e canti composti negli ultimi tre anni da alcuni autori resiani, ma non è stato così perché con la presenza sostanziale slovena si è voluto liberamente e intenzionalmente favorire più gli ospiti che i locali, come volevasi dimostrare, appresso, con la manifestazione ripetuta il giorno dopo a Trieste presso il Teatro sloveno.
Articolo a firma di Franco Tosoni
“Rezija ma, ti si makoj ma” - 6 febbraio 1982
Non mi rendo ancora perfettamente conto se il titolo ha rispecchiato, in quella occasione, siamo precisamente il 6 febbraio 1982, esattamente il pensiero di ogni resiano o se era una presa per i fondelli per alcuni e la verità per altri, o era un appiglio per prendere in giro tutta la valle. Era inutile, penso, manifestare con questo titolo se poi si è dichiarato: “….Resia è solo nostra, è vero, ma non dobbiamo tenerla tutta per noi. La nostra cultura deve essere conosciuta, vista e sentita. Questa cultura non deve conoscere confini, deve spaziare da est a ovest, da nord a sud….” Io aggiungo, soprattutto a est, e adesso si vedono i risultati e le conseguenze. “Rezija ma, ti si makoj ma”, doveva essere il tema della manifestazione, organizzato per far conoscere ai resiani (?) poesie e canti composti negli ultimi tre anni da alcuni autori resiani, ma non è stato così perché con la presenza sostanziale slovena si è voluto liberamente e intenzionalmente favorire più gli ospiti che i locali, come volevasi dimostrare, appresso, con la manifestazione ripetuta il giorno dopo a Trieste presso il Teatro sloveno.
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