ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 19 agosto 2016

Figli e Figliastri - Gilberto Barbarino

Ricevo e volentieri pubblico:

Articolo di Gilberto Barbarino

FIGLI E FIGLIASTRI di Gilberto Barbarino Siamo proprio contenti per la massiccia partecipazione alle nostre iniziative della popolazione resiana. Abbiamo raccolto molto di più di quanto ci aspettavamo alla vigilia, nonostante il brutto tempo in cui abbiamo operato e le poche ore a disposizione.
                                                              Grazie Resia!

E’ evidente che la nostra gente sente il problema della sua vera identità e vuole giustizia per i Resiani. Però, alcuni di coloro che si sono astenuti hanno palesato scarsissima conoscenza di come stanno veramente le cose in Valle.


L’oro di Resia, o quasi, lo Strok

Ricevo e volentieri pubblico:

Articolo di Franco Tosoni

Cambiano le abitudini nel tempo, specialmente quando ci sono degli interessi di mezzo. Un tempo lo strok era considerato alla stessa misura che oggi si considera la patata oppure il fagiolo. Ogni famiglia lo coltivava in funzione del proprio fabbisogno domestico ed era considerato un elemento utile per integrare e dare un senso a certe pietanze, come viene fatto oggi, forse con un po’ più di originalità. Poi si è scoperto che aveva delle proprietà che, coltivato in altri luoghi, non aveva: la sua tipicità, il suo profumo e la sua dolcezza nel rendere più gustoso il cibo.

giovedì 4 agosto 2016

Comune di Resia: Bando di un progetto di ricerca

Bando a sostegno di un progetto di ricerca archivistica rivolta agli studenti frequentanti la Scuola Secondaria di 2° grado nell'anno scolastico 2015/2016

“Dietro la linea del fronte" di Marco Pascoli

L’Amministrazione Comunale è lieta di invitarvi alla presentazione del libro “Dietro la linea del fronte. Storia militare di una retrovia, la Val Resia dal 1914 a Caporetto” che si terrà mercoledì 10 agosto alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Municipio di Resia.   Sarà presente l’autore il dott. Marco Pascoli.
Dopo aver ricevuto l’incarico di scrivere “La battaglia dimenticata della Val Resia, consultando principalmente l’archivio storico del Comune, l’autore ha scoperto una gran mole di documentazione territoriale e antropologica-culturale.
L’Amministrazione comunale è grata, quindi, all’autore per aver correttamente reso omaggio, con scritti e interventi basati su documentazione certa e testimonianze d’archivio, alla Val Resia e a tutta una generazione dei suoi abitanti che, per come ha affrontato e superato quei drammatici momenti, si può definire “eroica”.

Con questo quarto volume, cui seguirà l’ultimo, dopo le guide sui percorsi valligiani della prima guerra mondiale, credo si sia fatta doverosa luce su un capitolo di storia resiana oscurato per troppo tempo o comunque mai analizzato in profondità. L’opera presenta fatti accaduti in Val Resia dalla vigilia degli avvenimenti bellici a quella della ritirata di Caporetto, aprendo nuove finestre sul nostro territorio.

ORA SI INVENTANO GLI "ALPINI SLAVI".

Su Dom Slovit del 29 luglio 2016 dal titolo legami tra resiani e carinziani a firma R.U. ho trovato un interessante articolo che mi ha fatto sganasciare dalle risate.

Articolo tratto dal Dom/SLOVIT del 29 luglio 2016

Mercoledì 10 agosto, nell’ambito della tradizionale escursione notturna sul percorsoTa lipa Pot, dalle ore 17.00 a Stolvizza/Solbica (ritrovo in Piazza dell’Arrotino) si potrà partecipare a un’escursione per le vie del paese, guidata da Sandro Quaglia, con rievocazione storica e animazione sull’insediamento in Val Resia degli slavi alpini, antenati di tutti gli attuali sloveni.

mercoledì 13 luglio 2016

Resia, dalla “zitira” all’heavy metal

È stata coronata dal successo di partecipazione giovanile anche la quarta edizione di "eResia metalfest" che si è tenuta venerdì e sabato scorsi. Quasi nata per caso logisticamente, in una baracca prestata dalla nonna, dallo spirito di iniziativa di un gruppo di giovani locali, l’evento musical canoro si avvia a diventare un “must” del metal estremo nella nostra regione con complessi provenienti da molte parti d’Italia e anche internazionali. Anche quest’anno ha portato più di 600 persone appassionate metallare "Al Ranch" di Zamlin, alle pendici del Canin. Fatto curioso, il gruppo dei giovani resiani “HellMetAll” (nella foto) che organizza l’evento suona pure con la classica zitira e canta in lingua madre, dialetto antico o parlata arcaica slava, che trova origine nella notte dei tempi. Le tematiche adattate alla musica metal sono quelle molto semplici del vivere quotidiano, la bellezza della valle, ma pure della vita e delle difficoltà durante i conflitti. Seppur realtà diciamo anomala nel classico secolare contesto culturale resiano, questa gioventù ha saputo farsi apprezzare per l’ordine e la pulizia con cui organizza la manifestazione.
Tratto dal Messaggero Veneto del 9 luglio 2016

Foto concessa da
Micelli Daniele e Dri Massimo Metal Photographer

lunedì 11 luglio 2016

LONTANI NEL PENSIERO E NELLA REALTA’

Articolo di Franco Tosoni

Secondo Novi Matajur Resia non è un paese russo dItalia. E vero? Forse, chissà! Può darsi che da quel pulpito un annuncio, in tal senso, potrebbe anche essere vero!
Da Stolvizza, estremo lembo abitato della terra resiana, località della Valle di Resia più vicina al confinante suolo sloveno, dove viene confezionato e sostenuto lestremo e ripetuto tentativo, con tenacia e perseveranza, non da tutti, per fortuna, di mantenere viva la teorica e dottrinale opinione, seguendo quello che, secondo la commissione scientifica che cura la redazione dellAtlante delle lingue slave (OLA), si continua a sostenere che il resiano è collocato allinterno del contesto linguistico sloveno. Figurarsi lopposto, che non sia mai detto. Larticolo apparso sul settimanale Novi Matajur, con tanto di fotografia paesaggistica del paese di Stolvizza,

venerdì 24 giugno 2016

La vera storia del gemellaggio Resia – Fryazino ( 2 )

Viste le dichiarazioni del Sindaco su “”Sei di Resia se…”” in merito al gemellaggio Resia – Fryazino, è opportuno far sapere a tutti:
Legge 131/2003 detta legge La Loggia. Questa Associazione conosce esattamente tale Legge tanto è vero che nella precedente lettera si ringraziava lo Stato, la Regione e il Comune. La  Legge dice in pratica che sono i Comuni che devono fare il gemellaggio ed impone diverse cose per L’Amministrazione comunale. Il sindaco, ha sentito parlare del gemellaggio per la prima volta  in data 18.08.2015 quando presso il Municipio si presentò una delegazione composta dall’Associazione I.T.V.R. e l’Associazione Centro per lo Sviluppo Trasnazionale tra l’Italia e la Russia, chiedendo se fosse possibile fare un gemellaggio con un comune russo. Fu fatta foto ricordo con nove persone. Il Sindaco senti nuovamente parlare di gemellaggio in Pordenone il 22.09.2015 in occasione dell’inaugurazione del monumento a Gagarin, fu li che conobbe il Console Onorario di Udine Carlo Dall’Ava. Quindi da quanto sopra il gemellaggio non è stata una idea dell’Amministrazione Comunale, né del sindaco. Si sono limitati a fare quanto prevede la Legge e che noi ancora ringraziamo per aver accettato quanto richiesto. La citazione latina fatta dal sindaco, Jus prime noctis, non centra niente con questa Associazione in primo luogo perché non vi sono preti, in secondo luogo perché probabilmente il sindaco non sa il significato di tale frase perché essa dava un diritto che non può avere il sindaco nell’avere la primogenitura di una cosa che ha saputo dopo circa un anno dall’inizio dei contatti .