ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 13 dicembre 2019

RESIANI: IL NOSTRO PERCORSO IDENTITARIO

IN TRE MOMENTI IMPORTANTI E FONDAMENTALI DELLA NOSTRA TERRA RESIANA – DUE COERENTI E UNO INCOMPATIBILE

Articolo di Franco Tosoni
IL PRIMO
Era l’anno 1866 e una data, 21 e 22 ottobre. In quel mese si svolse un plebiscito che portò all’annessione del Veneto all’Italia, al Regno d’Italia. Allora la provincia di Udine era compresa nella regione Veneto, di conseguenza, a seguito di tale plebiscito, questo fatto sancì la sua annessione allo Stato italiano. In quella data in cui si svolse:
così si espresse Resia
si 301 – no 0 – nulli 0
Resia, dunque, scelse il Regno d’Italia. Con quel voto decretò la sua scelta e lasciò così a noi quella adesione di appartenenza ad uno Stato che, a lungo andare, si dimostrò assente e lontano dalla nostra gente.

sabato 7 dicembre 2019

Sergo: “Su Resiano sanata una profonda ingiustizia”

ITVR - Identità e Tutela Val Resia riceve e volentieri pubblica:


Il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale hanno tenuto banco negli ultimi mesi, più precisamente dallo scorso 30 maggio, data in cui la Giunta Regionale su indicazione dell’assessore Roberti ha proposto l’istituzione di un Albo regionale, presso la Direzione centrale competente in materia di lingue minoritarie, delle organizzazioni che svolgono attività e iniziative in favore delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Il Disegno di Legge prevedeva nuove forme contributive per queste Associazioni e per i Comuni del territorio di riferimento per la tutela delle sole varianti parlate nelle citate Valli.
Mentre per la promozione delle attività e delle iniziative realizzate in favore del Resiano si prevedeva il finanziamento di programmi presentati dal solo Comune di Resia e non anche dalle associazioni culturali come Identità Tutela Val Resia che da anni si spende per valorizzare un Patrimonio riconosciuto anche dall'Unesco. 
Durante la discussione in aula avevamo già contestato la evidente disparità di trattamento tra le associazioni presenti nel Comune di Resia (escluse dai finanziamenti) e quelle dei Comuni delle tre Valli che invece non solo venivano riconosciute e inserite in un apposito bando ma a cui veniva concessa la possibilità di presentare specifici programmi per la tutela delle loro varianti.
Avevamo cercato di sistemare questa stortura, ma a seguito delle proteste della comunità slovena tutto fu archiviato. Contrari a questa proposta furono i presidenti delle organizzazioni di raccolta Sso e Skgz, Walter Bandelj e Ksenija Dobrila, i quali hanno scritto ai presidenti della Repubblica di Italia e Slovenia, Sergio Mattarella e Borut Pahor, ai rispettivi primi ministri, Giuseppe Conte e Marjan Šarec, nonché al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Da quanto si è appreso ci fu anche una telefonata a Roberti da parte del console generale di Slovenia, Vojko Volk.
Dopo questa sollevazione popolare ci fu un successivo incontro tra l’Assessore e la Commissione Consultiva per la minoranza linguistica slovena durante la quale Roberti propose una nuova versione del testo per tutelare il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli. Le parti concordarono con il nuovo testo e si arrivò alla presentazione all’aula di una nuova norma. Non appena letto il testo non credevamo ai nostri occhi e siamo subito intervenuti per ristabilire l’equità e la giustizia. Infatti anche questa nuova versione, concordata con la Commissione Consultiva, non permetteva alle associazioni del territorio resiano di poter accedere ai fondi per la tutela dell’idioma che la stessa Unesco riconosce tra le parlate in via d’estinzione. Questa possibilità veniva riconosciuta solo al Comune di Resia, mentre la stessa legge garantiva l’accesso ai fondi regionali agli enti e alle associazioni delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Una inutile quanto inaccettabile discriminazione e disparità di trattamento, a nostro avviso, cui abbiamo voluto porre rimedio. Abbiamo ritenuto strano che una Commissione Consultiva che dovrebbe tutelare la propria minoranza escludesse dall’accesso di fondi per tutelare la stessa alcune associazioni. Probabilmente si è trattato di una mera svista. Oppure c’era una precisa volontà politica di voler escludere alcune associazioni il cui unico errore sarebbe quello di vivere nella Val di Resia e di voler tutelare le tradizioni di quel territorio, mentre a quelle di altri territori veniva garantita questa possibilità. Ecco perché abbiamo proposto all’aula un emendamento per risolvere una evidente ingiustizia, allargando la platea dei beneficiari dei fondi di tutela e non restringendoli, ritenendo di poter intervenire in favore delle comunità linguistiche e non contro a qualcuno. Ringraziamo i consiglieri che hanno voluto appoggiare questa nostra iniziativa e che ne hanno ben capito lo spirito. Approvata la nostra norma adesso attendiamo che la Giunta Regionale stabilisca i criteri per erogare questi contributi. Continueremo a vigilare affinché il Resiano e le varianti linguistiche delle tre Valli continuino ad essere adeguatamente tutelate.

Consigliere Regionale Cristian Sergo Movimento 5 Stelle FVG

Il Direttivo di ITVR ringrazia il Consigliere Cristian Sergo per lo scritto a Noi inviato. 
Sarà anche nostro compito continuare a seguire l'Iter.
Ringraziamo anche tutti i Consiglieri Regionali che hanno votato a favore di questa modifica.
Sta sempre a Noi Resiani farci sentire e cercare in tutte le sedi di far valere le Nostre ragioni. 

Perchè Noi Resiani, SIAMO SEMPLICEMENTE RESIANI.

lunedì 11 novembre 2019

ITVR : Oseacco Commemorazione Caduti di tutte le Guerre


Anche quest’anno ci ritroviamo qui per commemorare i defunti civili e militari  di tutte le guerre.
Guerre combattute anche tra i nostri monti; battaglie che hanno colpito duramente la nostra popolazione friulana,  in questo periodo storico composta principalmente da donne, bambini e anziani che  durante il corso della prima guerra mondiale ad un certo momento furono costretti ad abbandonare le loro case per rifugiarsi in località più sicure nel resto della nostra penisola, non tutti però fecero poi ritorno alle loro case.
 Questa parte di popolazione fuggiva  senza l’aiuto degli uomini perché i  mariti e i figli  erano impegnati sul fronte a combattere una delle tante inutili guerre volute perlopiù dall’ambizione dei loro governanti  e dall’ignoranza dei loro graduati.

 Le donne ora devono procurare il necessario per il sostentamento delle loro famiglie. 
Meritano una nota particolare le “Portatrici Carniche” vere eroine della prima guerra ,orgoglio per gli abitanti di queste zone, purtroppo  troppo spesso dimenticate dalla storia. La loro storia inizia tra l’agosto del 1915 e l’ottobre del 1917 quando il fronte della Prima Guerra Mondiale correva dalle sorgenti del Piave a quelle del Natisone; donne che portavano il loro contributo a i vari reggimenti. Sono loro infatti  che percorrevano anche più di 1000 metri di dislivello  scalando i nostri monti portando sulle spalle gerle di 30–40 kg; donne  che avevano ereditato dal loro passato la fatica. 
Abituate da secoli all’estrema povertà di queste zone, a portare sulle loro spalle la "gerla" di casa che rappresenta da sempre il simbolo della donna carnica  ,  ora in  questo contesto storico la  gerla viene messa   al servizio del Paese in guerra, non  più quindi caricata  di granturco, fieno, legna, patate e tutto ciò che poteva servire alla casa e alla stalla, bensì  carica di  granate, cartucce, viveri e ogni  altro materiale che serviva ai nostri  soldati per la loro sopravvivenza. 
Ogni viaggio veniva loro pagato una lira e cinquanta centesimi,  oggi pari a tre euro e cinquanta centesimi . 

La loro età variava dai 15 ai 60 anni. Non vestivano una divisa, il loro equipaggiamento era scarno, costituito da cose  semplici, quanto fondamentali; oltre la gerla indossavano un braccialetto rosso recante il numero dell’unità militare d’assegnazione e un taccuino su cui venivano annotati i materiali trasportati e i viaggi giornalieri. Il loro motto era “Anin, senò chei biadaz a murin ancje di fan” (Andiamo, altrimenti quei poveretti muoiono anche di fame). Chissà quante delle nostre bisnonne della nostra amata Valle portavano soccorso nelle trincee costruite nel nostro territorio resiano e delle quali non ne conosciamo i nomi ma, a loro va la nostra riconoscenza.






Massimiliano Billiani

giovedì 31 ottobre 2019

ITVR informa: Commemorazione dei caduti

ITVR Identità e Tutela Val Resia organizza e informa:


Commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre si svolgerà SABATO 2 NOVEMBRE alle ore 15.30 nel Cimitero di Oseacco.

La Popolazione Tutta è invitata


mercoledì 30 ottobre 2019

ITVR INFORMA: Regione Friuli Venezia Giulia: Approvato emendamento M5S a favore del Resiano


30 Ottobre 2019
ore 15:00
Regione Friuli Venezia Giulia

Approvato dal Consiglio Regionale l'emendamento a firma del'intero gruppo M5S a favore delle Associazioni Resiane NON iscritte all'Albo (articolo 5 legge 26) delle Associazioni Slovene.

Sergo (M5s): «Sulla tutela del resiano abbiamo sanato una profonda ingiustizia»

“Con il nostro emendamento al disegno di legge per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia, abbiamo sanato una profonda ingiustizia relativa agli interventi relativi al Resiano“.
Lo sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Cristian Sergo, primo firmatario della proposta di modifica approvata dall’Assemblea.
Cristian Sergo
“Nel disegno di legge, così come approdato in Aula, era prevista la possibilità di finanziare attività e iniziative presentati dai Comuni, ma anche da enti e associazioni, per quanto riguarda le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale – spiega Sergo -. Per il Resiano, invece, la stessa previsione riguardava soltanto gli interventi presentati dal Comune di Resia.
“Già a luglio avevamo presentato lo stesso emendamento – ricorda l’esponente pentastellato -, ma questa volta non abbiamo accettato la richiesta di ritiro. Il nostro non è uno sgarbo nei confronti di nessuno, tanto meno della Commissione consultiva per la minoranza linguistica slovena, perché non andiamo a togliere nulla a chi vuole tutelare le lingue minoritarie; anzi, gli abbiamo garantito la possibilità di farlo quando altri avrebbero voluto negargliela. Semplicemente siamo intervenuti per evitare una disparità di trattamento che avrebbe impedito a enti o associazioni della Val Resia di ottenere finanziamenti per la tutela del Resiano”.

giovedì 17 ottobre 2019

Il passato non va mai dimenticato

Interessante questo articolo che ho pubblicato 10 anni fa. 



domenica 4 ottobre 2009

RESIANI: SEMPLICEMENTE RESIANI

Nel prossimo futuro dobbiamo rimanere uniti e vigili per appoggiare questo disegno di Legge.

DISEGNO DI LEGGE

d’iniziativa del senatore SARO

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 27 MAGGIO 2008

Modifica all’articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482,
in materia di tutela delle minoranze linguistiche



Onorevoli Senatori. – Come è noto la presenza della minoranza slovena nella regione Friuli-Venezia Giulia è stata riconosciuta dal Memorandum di Londra e relativo statuto speciale per Trieste sin dal 1954, ma solo nella provincia di Trieste prima e poi anche in quella di Gorizia. In provincia di Udine detta minoranza non è stata mai riconosciuta. La stessa regione Friuli-Venezia Giulia, con proprie leggi, prima la legge regionale 8 settembre 1981, n.  68, che all’articolo 25 tutela «lingue e culture locali di origine slovena» e poi la legge regionale 5 settembre 1991, n.  46, legge questa diretta a finanziare con fondi statali e in attesa dell’approvazione di una legge organica, iniziative della minoranza slovena, concedeva separatamente contributi a dodici comuni (Pulfero, San Pietro al Natisone, San Leonardo, Savogna, Stregna, Drenchia, Grimacco, Taipana, Lusevera, Resia, Malborghetto-Valbruna e Tarvisio) della provincia di Udine e precisamente delle valli del Natisone, del Torre, di Resia e della Val Canale, non già per la lingua slovena, bensì per iniziative culturali riguardanti la lingua, la cultura e le tradizioni locali, nel rispetto degli statuti comunali. Un chiaro riconoscimento quindi da parte della regione Friuli-Venezia Giulia della differenza esistente tra la minoranza nazionale slovena delle province di Trieste e Gorizia divenuta tale a seguito del Trattato di Rapallo del 1920, e le comunità linguistiche di origine slava della provincia di Udine, pacificamente inserite, a partire dal VII secolo, nei territori friulani e successivamente, con scelta plebiscitaria del 1866, entrati nel Regno d’Italia del quale hanno sempre fedelmente seguito le sorti, pur mantenendo alcune originarie proprie tradizioni e forme idiomatiche peculiari che tuttora utilizzano e chiedono oggi di poter continuare a conservare.

venerdì 4 ottobre 2019

Minoranze: Roberti, sì a ddl dalle Commissioni tedesca e slovena

Udine, 3 ott - La Commissione regionale per la minoranza di lingua tedesca e quella per la minoranza di lingua slovena hanno dato parere favorevole al disegno di legge, proposto dalla Giunta Fedriga, per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia.

È questo l'esito delle due riunioni che si sono susseguite oggi a Udine, durante le quali l'assessore Fvg alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha recepito le osservazioni delle Commissioni al testo che, pertanto, sarà approvato quanto prima dall'Esecutivo regionale.

giovedì 3 ottobre 2019

RESIA OGGI - Periodico Comunità Resiana -

Attenzione, il Periodico RESIA OGGI a breve sarà disponibile ONLINE con un nuovo numero.


Se vuoi essere sempre informato sulle Nostre iniziative e su ciò che succede a Resia, manda la tua MAIL con Nome e Cognome, Città, Stato e indirizzo a   resia.oggi@gmail.com 
Ogni numero del periodico Vi arriverà gratuitamente a casa tramite la Vostra mail.

mercoledì 14 agosto 2019

Ilaria Tuti ospite di ITVR in Val Resia

Venerdì sera 9 Agosto alle ore 20 all' Osteria alla Speranza di San Giorgio di Resia, è stato presentato il libro pubblicato dall'associazione ITVR Identità e Tutela Val Resia, dal titolo "Rosaijanska Dusa".

Per l'occasione era presente la scrittrice Ilaria Tuti autrice del romanzo storico "Ninfa Dormiente" che come sapete è ambientato a Resia.
che
Un vero successo di pubblico, oltre le aspettative.

Da parte nostra, a Voi tutti: GRAZIE




A breve vi farò un breve riassunto sul nostro Libro appena pubblicato,ma in questo articolo volevo segnalarvi una bella recensione sull'ultimo lavoro di Ilaria Tuti che ha come sfondo la Nostra Amata Val Resia, e che è stata pubblicata sul Piccolo di Trieste. 
Una vera chicca che voglio condividere con Voi.

Tratto dal Piccolo di Trieste del 26 maggio 2019

Dopo l’exploit dell’anno scorso con “Fiori sopra l’inferno”, giallo ambientato nell’immaginario paese di Travenì nelle Dolomiti friulane, l’attesa per il secondo mistero con protagonista l’ispettrice sessantenne Teresa Battaglia, è altissima e il numero di copie stampato dall’editore lo conferma.

martedì 30 luglio 2019

OSEACCO - CORSO DI RESIANO – AGOSTO 2019


KORS PO ROŚOANSKE - AVOŠTÄ 2019

CORSO DI RESIANO – AGOSTO 2019



Nei giorni 05, 06, 07, 08, 09, 12, 13, 14, 19, 20 agosto

tu-w ise dni pravawamö romonet po rośoanske

terrò un corso di resiano base (parlata di Oseacco)
per principianti e non

che si svolgerà in 10 lezioni a Oseacco, presso l’ex Bar da 

Tato, dalle ore 9.00 alle 10.00;

chi è interessato può mettersi in contatto a mezzo mail: identita.resi@libero.it oppure si presenti lunedì 05 agosto, alle ore 9.00

IL CORSO E’ GRATUITO – sa na plaćä

Nadia Clemente



RESIANI IN FESTA - AGOSTO 2019

 INIZIATIVE ITVR 
Identità e Tutela Val Resia

 FJËŠTÄ - 2019
FESTA RESIANA 2019


pwetäk, 09 dnuw avoštä - ta-për Ǧiǧino


Venerdì 9 agosto, alle ore 20.00
presso “Osteria alla Speranza” – San Giorgio


Incontro con l’autore Ilaria Tuti, scrittrice, che ha appena pubblicato il romanzo storico Ninfa dormiente, ambientato a Resia. 
Nel corso dell’incontro sarà presentato il nostro libro: Rośojanska düša – Mito e orgoglio dei Resiani; Il libro è stato pubblicato dalla famiglia in ricordo di Micelli Giovanni Zangarlin;
nu maju tympä śa lybrina …


w’nadëo, 11 dnuw avošta – ta-për Sanǧorǧina


Domenica 11 agosto, alle ore 20,00
a San Giorgio di Resia, c/o Associazione Sangiorgina

ci sarà un rinfresco al quale sono invitati tutti i soci e gli amici Resiani.
bo śa pet anu śa ëst …


Tu-w ise dni


Nei giorni 05, 06, 07, 08, 09, 12, 13, 14, 19, 20 agosto
corso di resiano per principianti e non


(parlata di Oseacco), tenuto dalla sottoscritta, che si svolgerà in 10 lezioni al mattino a Oseacco, dalle ore 9.00 alle 10.00, presso l’ex bar da Tato; 

(chi è interessato si metta in contatto a mezzo mail);

Pravawamö romonet po rośoanske (sa na plaćä)


Tu-w ise dni


Il lunedì 12, 19, 26 agosto
Laboratorio di resiano – Prave Prave Pravizo

presso la canonica di Oseacco, dalle ore 20.00.
Prave, prave pravizo, ka uk…..



Lepu stujte, Śbughan.


Il Presidente
Nadia Clemente




Aggiungi didascalia

sabato 20 luglio 2019

ITVR - Identità e Tutela Val Resia INFORMA

Identità e Tutela Val Resia
C.F.93016640307-C/CP 87264578–e mail: identita.resi@libero.it

Sede: - Via Poma n. 5 – 33010 Oseacco di Resia (Ud)











Ns. Prot. 08/2019 Resia, 17/07/2019



Oggetto: Riunione di Assemblea – 11 agosto 2019


     Vi informo che la riunione dell’Assemblea di Identità e Tutela Val Resia si terrà  

                                         Domenica 11 agosto 2019, alle ore 18,30
                                a San Giorgio di Resia, c/o Associazione Sangiorgina

per: Comunicazioni del Presidente.

Ha diritto a presenziare chi avrà regolarizzato l’iscrizione 2019 a I.T.V.R., versando la quota associativa. Dalle ore 18,00 la cassiera Sig.ra Renata Di Biasio sarà presente per ricevere la quota di rinnovo.

Dalle ore 20.00 si svolgerà un rinfresco, al quale inviteremo anche la neoSindaco Sig.ra Micelli Anna e il Vicario di Resia Don Alberto Zanier.

Il programma del mese di Agosto 2019 presenta attività interessanti:

Incontro con l’autore Ilaria Tuti, scrittrice, che ha appena pubblicato il romanzo storico Ninfa dormiente, ambientato a Resia. Nel corso dell’incontro sarà presentato il nostro libro: Rośojanska düša – Mito e orgoglio dei Resiani; venerdì 9 Agosto alle ore 20.00 presso “Osteria alla Speranza” – San Giorgio. Il libro è stato pubblicato dalla famiglia in ricordo di Micelli Giovanni Zangarlin;

Corso di resiano (parlata di Oseacco), rivolto a principianti e non, tenuto dalla sottoscritta, che si svolgerà in 10 lezioni al mattino a Oseacco, dalle ore 9.00 alle 10.00; nei seguenti giorni 05, 06, 07, 08, 09, 12, 13, 14, 19, 20;

Laboratorio di resiano – Prave Prave Pravizo, che si svolgerà in tre incontri, presso la canonica di Oseacco, dalle ore 20.00, il 12, il 19 e il 26 agosto p.v.

Vi invito caldamente a partecipare, a diffondere queste informazioni fra i nostri simpatizzanti e a restare in contatto anche via mail (mandateci il vostro account). Auspico ci sia interesse per il Corso di resiano, incentrato su lettura e traduzione di una praviza.


Arrivederci, Śbughan.
             Il Presidente
          Nadia Clemente

giovedì 27 giugno 2019

Lettera all'assessore Regionale Pierpaolo Roberti

27 giugno 2019 Il Friuli Orientale rende noto:




Minoranze Linguistiche


Critiche di Novelli (Forza Italia) al provvedimento FVG


Dal M.V. del 25 giugno 2019:
La tutela delle minoranze linguistiche della Regione FVG e’ importante e costituzionalmente riconosciuta ma, quello che sta accadendo ormai da troppo tempo, in particolare, nei territori delle Valli del Natisone è ingiusto e iniquo.La lingua, la storia, la cultura e l’ identità nazionale della popolazione SLAVA e NON nazionale SLOVENA delle Valli del Natisone, sta scomparendo anche a causa di un ormai, quasi riuscito, tentativo di omologare questo patrimonio alla lingua nazionale slovena. Dobbiamo difendere questo patrimonio storico, culturale e linguistico e la Regione FVG non si limiti a fare elemosine per tenere buone quelle associazioni locali che rivendicano la loro identità e che non vogliono scompaia. Le minoranze nazionali slovene siano tutelate ma non a discapito di chi si sente ed è qualcos’altro. Tuteliamo chi non si sente Sloveno 
Comunicato stampa completo:
Una colossale presa per i fondelli l’emendamento approvato nell’ ambito della legge omnibus che prevede “ nelle more di revisione delle norme relative alla tutela del Resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale” il contributo “elemosina” straordinario complessivo di 30.000 eu per il Comune di Resia e altre sei associazioni che difendono la loro identità nazionale, la loro lingua e cultura dal tentativo di omologazione alla lingua nazionale Slovena. Ormai la nostra Regione che fino a prova contraria appartiene, tutta, allo Stato Italiano, si genuflette allo Stato Sloveno. Siamo alla follia istituzionale, per discutere e trovare una soluzione ai sentimenti storici identitari e linguistici delle popolazioni slave e non slovene, in particolare delle Valli del Natisone, la Regione, questa settimana prevede un incontro con la presenza anche delle Istituzioni dello Stato Sloveno per un confronto finalizzato alla soluzione “ di un problema storico”, come dichiarato dall’ Assessore regionale Roberti. La nostra sovranità e i sentimenti di chi per storia, lingua e cultura non si sente minimamente di appartenere alla minoranza nazionale slovena, sono ancora una volta calpestati con una indebita influenza negli affari interni italiani da parte dello Stato Sloveno.Dobbiamo tutti difendere e sostenere il patrimonio linguistico e identitario di Resia, delle Valli del Natisone del Torre e della Val Canale, la minoranza nazionale slovena venga tutelata dove è realmente presente non dove non è mai esistita.



venerdì 21 giugno 2019

Minoranze Linguistiche - Regione Friuli V.G: Clamorosa vergognosa marcia indietro

Non si sa come,ma all'improvviso la Regione ha clamorosamente fatto marcia indietro. 

E pensare che la notizia era circolata tramite le fonti ufficiali.

Titoloni volti a far capire che l'aria era cambiata.

Vi ricordate sui giornali nei giorni scorsi?

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La regione riconosce la specificità linguistica del Friuli orientale. Dialetti slavi ma non sloveni

“Una riunione in un clima di piena collaborazione con alcune differenze di vedute dovute al compito di chi governa di mediare su posizioni opposte in seno alla comunità sul tema sulle espressioni linguistiche nelle Valli”.
Questo il giudizio dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti sulla riunione di insediamento della neocostituita Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena.
Roberti ha illustrato alla Commissione le ragioni che hanno suggerito all’Amministrazione regionale di prevedere, nell’ambito della revisione normativa omnibus, l’istituzione dell’Albo per le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, operando una modifica alla legge regionale 26/2007.
“Un aggiustamento – ha precisato Roberti – che non entra nel merito del dibattito linguistico-culturale ma mira soltanto a tutelare, dal punto di vista fattuale, le parlate delle Valli. In un’area che sta soffrendo fenomeni di spopolamento – ha aggiunto – non possiamo perdere tempo in ripicche e rivalità.
La misura di creare un Albo dà risposta alla confusione generata da una legge rivelatasi non in grado di trovare un compromesso efficace tra visioni antitetiche”.
Sulla proposta i commissari si sono pronunciati negativamente e Roberti si è riservato di operare eventuali ritocchi all’emendamento.
Tra gli altri punti della riunione odierna, la Commissione consultiva ha espresso parere favorevole ai criteri per la formazione del programma di ripartizione delle risorse del Fondo regionale per la minoranza slovena per l’esercizio 2019, che ammonta a 100mila euro, e ha fissato entro maggio del 2020 la celebrazione della Conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena che, per legge, va convocata entro
i primi due anni di ogni legislatura. I temi della Conferenza – è stato deciso – saranno definiti sulla scorta di una consultazione più approfondita.
La precedente Commissione consultiva, nominata a marzo del 2014, era rimasta in carica fino allo scorso 31 dicembre. L’organismo, che è previsto dalla legge 26, è composto da 20 membri. Ne fanno parte l’assessore regionale competente o un suo delegato; Ksenija Dobrila, Dorica Kresevic, Rudi Pavsic, Livio Semolic, Luigia Negro, Iole Namor, Maja Lapornik, Ivo Corva, Walter Bandelj, Julijan Cavdek, Ezio Gosgnach e Anna Wedam quali rappresentanti delle organizzazioni di riferimento della minoranza linguistica slovena (Skgz/Slovensko Kulturno Gospodarska Zveza – Unione Culturale Economica Slovena e Sso/Svet Slovenskih Organizacij – Confederazione delle Organizzazioni Slovene); Monica Hrovatin, Davide Stokovac-Stolli, Aldo Jarc, Erik Figelj, Stefano Predan e Alan Cecutti, nominati quali rappresentanti nella seduta del 23 novembre 2018 dall’Assemblea degli eletti di lingua slovena nei Consigli degli enti locali del territorio delle province di Trieste, Gorizia ed Udine; Elisabetta Kovic, nominata dalla Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena. Dei venti membri Cecutti verrà surrogato con una designazione suppletiva in quanto dimissionario.
L’assessore si è impegnato a riconvocare la Commissione consultiva entro la fine di giugno.
Tratto dal sito Il giornale di Udine

Ebbene oggi 21 giugno 2019, il patatrac.
Una clamorosa marcia indietro che fa discutere. Come mai,chi c'è dietro? 
Forse un'interferenza della Repubblica di Slovenia?
Sarebbe possibile che uno stato Straniero interferisca su leggi Regionali di uno stato sovrano come l'Italia?
E la Regione Friuli V.G. sta a guardare e soccombe senza battere ciglio?
Tanta delusione, ma soprattutto tanti punti di domanda che nei prossimi giorni cercheremo di approfondire.

Nel frattempo eccovi la notizia della clamorosa retromarcia, pubblicata sul sito della Regione Friuli V.G.

Minoranze linguistiche: Roberti, impegno concreto per Val Resia

"Abbiamo trovato un importante e per centri versi inedito punto di incontro tra le componenti della minoranza linguistica slovena iscritte all'albo delle associazioni slovene e quelle delle Valli del Natisone e della Val Resia che per scelta non lo sono e che fino adesso rimanevano penalizzate nei finanziamenti". 

Così l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, a commento dell'approvazione in Consiglio regionale della proposta presentata dalla Giunta e illustrata dall'assessore Roberti in base alla quale "nelle more di revisione delle norme relative alla tutela del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario di 30mila euro ai seguenti soggetti destinatari: Comune di Resia, Circo culturale Jacopo Stellini, Istituto Slavia Viva, Forum per la Slavia , Pro Loco Stregna, Associazione Slavia Friulana nel mondo e Circolo culturale e assistenziale "Valli San Leonardo".

Oltre all'impegno per lo stanziamento di 30mila euro, l'assessore ha sottolineato anche la parte dell'accordo che riguarda l'incontro previsto per la prossima settimana, con la presenza anche delle istituzioni dello Stato sloveno, per un confronto finalizzato alla soluzione "di un problema storico - ha detto Roberti - che riguarda la tutela di una lingua che è patrimonio del Friuli Venezia Giulia". 

Sempre in tema di tutela delle minoranze, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, riunitasi oggi a Trieste, ha approvato, su proposta dello stesso Roberti, i criteri per la formazione del programma di ripartizione delle risorse del Fondo regionale per la minoranza slovena che può contare a bilancio, per il 2019, di uno stanziamento di 100mila euro. 

In sostanza l'Esecutivo regionale ha scelto di concentrare le risorse del Fondo sulla categoria di intervento riservata alle istituzioni scolastiche, anche perché gli altri potenziali beneficiari (enti locali, organizzazioni attive per la tutela della minoranza) possono accedere con più facilità ad altre fonti di finanziamento previste dalla legge a tutela della stessa minoranza.

Il limite minimo di contribuzione per i programmi presentati da una singola istituzione è di 5mila euro, mentre quello massimo ammonta a 10mila euro. Nel caso di programmi di intervento frutto di un accordo di rete sottoscritto da più soggetti il limite massimo arriva a 20mila euro. Qualora invece, oltre a esserci la partnership tra più istituzioni, nel programma ci siano tutte le attività indicate nei criteri (iniziative integrative dell'insegnamento dello sloveno, interscambio studentesco e di docenti con la Slovenia e arricchimento offerta formativa con enti e organizzazioni della minoranza) il limite massimo si alza a 50mila euro. 


giovedì 20 giugno 2019

Il Po e le Alpi Giulie proclamati riserve mondiali Unesco

Il Consiglio internazionale del Programma Mab (Man and Biosphere) dell'Unesco ha proclamato due nuovi siti italiani riserve mondiali Unesco: la riserva "Po Grande" fra Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, e le Alpi Giulie, in Fvg. Lo rende noto il Ministero dell'Ambiente.
    L'area mediana del Po è stata perimetrata grazie a un'alleanza tra 85 Comuni, 3 Regioni e 8 Province, che hanno condiviso gli obiettivi del programma Mab. L'Unesco ha riconosciuto il rilievo di questo nuovo progetto di gestione integrata dell'acqua che si connette ai due già esistenti: Delta del Po e Collina Po.
    Per quanto riguarda le Alpi Giulie, il comitato Unesco ha messo in luce la sua specificità: una collocazione territoriale all'incrocio di tre zone biogeografiche e aree culturali, che ha prodotto una ricchissima biodiversità, e il mantenimento di tradizioni popolari, su cui la riserva intende fondare i propri percorsi di sviluppo sostenibile, anche in una logica transfrontaliera con la confinante e omonima riserva slovena.

Tratto dal sito Ansa.it

lunedì 10 giugno 2019

ITVR: PROGETTO PRESTITO LIBRI

PROGETTO PRESTITO LIBRI

Si rende noto che IDENTITA’ E TUTELA VAL RESIA istituisce un servizio di prestito libri. 

Chi è interessato potrà avere in prestito un libro a casa, per un massimo di 20 giorni.

Come inizio mettiamo a disposizione i seguenti titoli:

° Ninfa Dormiente – di Ilaria Tuti, Longanesi 2019 (romanzo, ambientato a Resia, periodo della     Resistenza; 
   “Nella distesa di nuvole terrene, il Wöda sembrava il corpo di un drago argenteo e affusolato,     che sinuoso si srotolava dalle grotte carsiche fino ai piani del fondovalle);

° Resia e i Resiani di Jan Baudouin de Courtenay, Comune di Resia, 2000;

° Resia Paesi e Località, di Aldo Madotto, Udine 1985;

° Pagine di storia Resoconti di vita resiana 1951-1960, di Aldo Madotto, Resia 1983;

° Trieste ’45, di Raoul Pupo, Laterza 2010;

° Friuli 1866, di Paolo Pastres, Udine 2017.

Chi è interessato può fare richiesta, inviando o una mail a identita.resi@libero.it  o mandando un messaggio su facebook a Franco Di Lenardo Turon. 

Si precisa che il prestito non potrà superare i 20 giorni.

Chi volesse partecipare ad ampliare l’offerta di libri in prestito, può mettere a disposizione i propri volumi, con una mail agli indirizzi sopra indicati.
Il Presidente
           Nadia Clemente