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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 2 gennaio 2024

Tradizione Resiana - Coscritti 1964

1 gennaio 2024

REGISTRAZIONI DELLE TRADIZIONI POPOLARI RESIANE “COPIA DEL MATERIALE DI PALAZZO VENEZIANO ORA ANCHE A RESIA”

Riporto il titolo di un articolo pubblicato nell’ultimo numero de: “Il Giornale di Resia”. Mi auguro che quanto letto si configuri nelle aspettative, cioè quello che tutto il materiale, seppur in copia, ritorni nella terra di origine. mi auguro e auspico non più etichettato con l’attuale dicitura: “Registrazioni delle tradizioni popolari degli sloveni in Italia”, di cui quelle registrazioni non hanno niente in comune e in comunione con gli sloveni e con la Slovenia, ma con la forma e la sostanza della sua proprietà e particolarità reale, vale a dire: “Registrazioni delle tradizioni popolari resiane”. Detto questo, fatte le mie considerazioni in merito al titolo dell’articolo, passo ad analizzare quanto in esso scritto, articolo non firmato. L’articolo riporta: “Nell’anno 1962, a seguito di un accordo tra un gruppo di ricercatori italiani del Centro Nazionale Italiano Studi di Musica Popolare S. Cecilia di Roma e sloveni del Glasbena narodopisni inštitut za slovensko narodopisje (ora riuniti sotto l’egida dell’Accademia Slovena di scienze e art di Lubiana), effettuarono una ricerca etno-musicologica sistematica a Resia e in altri comune del Tarvisiano e delle Valli del Natisone e del Torre.
Tali ricercatori raccolsero e registrarono numerose testimonianze, canti, racconti e musiche che oggi sono custoditi a Lubiana e, in parte, sono presenti in copia anche a Palazzo Veneziano di Malborghetto Valbruna”. Quanto su riportato, secondo il mio punto di vista, non è esatto, per questo motivo. Nell’anno 1962 e nell’anno 1963 la Rai di Trieste, di cui facevano parte le seguenti persone: Giorgio Nataletti, Valens Vadusek, Milko Maticetov, Uros Krek e Maria Sustar, registrò per conto dell’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, parecchio materiale culturale resiano, ora gestito presso la propria sede di Roma – Archivio di Etnomusicologia. Il materiale di cui sopra non è mai stato dato in uso a circoli o gruppi folcloristici italiani per farne un loro uso improprio.