ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

giovedì 31 marzo 2011

Un difensore della particolarità

A un anno dalla scomparsa del carissimo e stimatissimo cavalier Sergio Mattelig resta ancora forte il richiamo alla tutela delle lingue autoctone della Slavia friulana e di Resia. Però, purtroppo, non si è ancora giunti a una posizione di concreta difesa di dette parlate slave che, come tutto il mondo sa, rappresentano patrimonio storico e linguistico amorevolmente conservato e tramandato dai nostri avi. --br-Il forte richiamo lanciato a tutti i politici per una valida e positiva risoluzione del problema ha avuto riscontro (per noi ovviamente negativo) solamente nella parte politica di centro-sinistra (Pd), la quale ha preso sotto le proprie "benevole" ali la questione slovena, assicurandosi così il bacino elettorale e contributivo delle Valli con la piena disponibilità e il pieno sostegno di Lubiana. L'altra parte, il centro-destra tutto, ha mostrato indisponibilità e insofferenza anche per la semplice presa di posizione verso il proprio elettorato, che nell'ultima consultazione elettorale ha decisamente contribuito alla sua affermazione: le sue promesse pre-elettorali sono letteralmente andate "a farsi benedire" (vedi Tondo) e nulla si è fatto per risolvere la questione e per ridare dignità alle popolazioni che da oltre 14 secoli conservano e tramandano la loro lingua e la loro cultura, uniche e da non confondersi con nessun'altra. Resta vano, quindi, il grido lanciato ai politici dal cavalier Mattelig in quanto gli stessi, anziché attivarsi per una soluzione del problema, tendono, ahimè, ad assopire qualsiasi iniziativa proposta al riguardo («un giro di valzer, passamano e via»). Ma il suo appello non cadrà inascoltato: lo sentiremo sempre più forte e ci adopereremo con tutte le nostre forze per giungere al riconoscimento ufficiale della nostra identità, libera da vincoli e da imposizioni. Ciao, Sergio, amico e maestro, fiero combattente difensore della particolarità della tua terra. Cogliamo l'occasione per ricordare anche don Jaculin, scomparso circa un anno fa, promotore della stampa del libro "Gli Slavi del Natisone", riguardante le parlate autoctone delle Valli e forte sostenitore della nostra causa.
Alberto Siega
presidente di Identità e tutela Val Resia

Tratto dal Messaggero Veneto del 30 marzo 2011

CANTO TIPICO RESIANO





Ta lipa me Je woda
Lischiazze anno 1960 - 1962
Cantano Luigia Di Floriano e Anna Di Floriano

giovedì 24 marzo 2011

Resia, il gruppo folcloristico aiuta i terremotati giapponesi

Si sono esibiti in Giappone lo scorso agosto, partecipando al Festival mondiale della musica e della danza. Ora hanno avviato una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate. Sono i componenti del Gruppo folkloristico "Val Resia", promotori del progetto "Aiutaci ad aiutare: il Gruppo folkloristico Val Resia per il Giappone". «Il ricavato - rende noto la presidente del sodalizio, Pamela Pielich - servirà a ricostruire asili, scuole e case di riposo, luoghi dove ci siamo esibiti in occasione del festival». E' attivo anche il conto corrente bancario del Gruppo folkloristico (filiale CrediFriuli di Resia, Iban IT79J0708577460030030001179).

Per ulteriori informazioni
http://www.folklorica.it/cms/index.php?id=33,239,0,0,1,0

domenica 20 marzo 2011

Minoranza resiana, per riconoscerla l’unica via d’uscita è cambiare la legge

La scappatoia per evitare che Resia sia considerata un territorio a minoranza slovena, può arrivare dalla stessa legge che oggi è contestata dalla comunità locale: la 38 del 2001. A sostenerlo è il consigliere regionale Franco Baritussio, che dopo aver promosso una norma di tutela per le minoranze germanofone dell’Alto Friuli, prende a cuore anche la specificità resiana.

Resia in festa per l’Italia: «Non siamo sloveni»

Nel giorno in cui tutta Italia ha festeggiato i 150 anni dell’Unità, la gente di Resia è scesa in piazza per denunciare l’abbandono della Madrepatria. Perché in questa valle, per secoli rimasta isolata dal resto del Mondo, si è sviluppata una cultura ed una lingua uniche, che alcune leggi nazionali e regionali tendono a svilire inglobandole nella minoranza slovena. Per questo la comunità di Resia si sta ribellando, gridando a voce alta la propria identità resiana e italiana. Erano un centinaio le persone che ieri hanno percorso le vie del capoluogo con i Tricolori listati a lutto: per loro la festa per i 150 anni dell’Unità è stata vissuta come il tradimento e l’abbandono dello Stato italiano e della Regione Friuli Venezia Giulia nei loro confronti. «La Val Resia – si leggeva in uno dei tanti volantini distribuiti dai manifestanti – piange per la sua nazione Italia. Le becere leggi l’hanno dichiarata comunità nazionale slovena, “sloveni in Italia”, svilendo la sua identità e offendendo il sacrificio dei nostri padri, quasi tutti alpini della Julia».

giovedì 17 marzo 2011

SOLIDARIETA' CON IL POPOLO GIAPPONESE

Ho aspettato qualche giorno prima di postare questa notizia. Pensavo che qualche componente del Gruppo Folkloristico Resiano prendesse una propia iniziativa tramite il loro sito o tramite Facebook a sostegno dei cittadini d Hokodate, colpiti profondamente sia dal terremoto, ma sopprattutto dal Tsunami. Cittadini conosciuti ad Agosto nella loro trasferta Giapponese.
Quindi, a questo punto, mi permetto di postare in segno di solidarietà a nome di tutti i Resiani queste poche parole.
Solidarietà da parte nostra, un abbracio a Voi tutti.


martedì 15 marzo 2011

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA INFORMA

GIOVEDI'  17 MARZO TUTTI A  PRATO  DI  RESIA

ORE 15.00

MANIFESTAZIONE  CON  BANDIERE  LISTATE A  LUTTO  PER  L'UNITA'  D'ITALIA
Lo stato Italiano, che considera i Resiani Sloveni in Italia.
Questa è una vergogna storica.
Più rispetto per coloro che con la vita hanno difeso il confine orientale e la Patria tutta.


bandiera-a-lutto200.jpg


sabato 12 marzo 2011

VAL RESIA

Il nostro futuro poggia sul nostro passato.
Le lettere al Presidente della Repubblica
Nella mia ultima visita a Resia ho avuto modo di scambiare qualche parola con amici e conoscenti sulle ormai note vicende legate alla controversa questione della nostra reale e minacciata identità. Tutto questo anche per rendermi conto delle novità, delle particolarità e degli sviluppi legati all’attuale problema. Quando si è lontani dalla realtà quotidiana i fatti, indubbiamente, ti rendono alquanto curioso. Con questo non voglio dire che io sia del tutto carente di notizie, ma era soprattutto rilevante trovare ed avere a portata di mano quelle fonti più fresche, più tangibili e più palpabili.

giovedì 3 marzo 2011

mercoledì 2 marzo 2011

Pdl: Baritussio, riconoscimento identità comunità resiana

Il plurilinguismo è per il Friuli Venezia Giulia una ricchezza. Le identità e le peculiarità all'interno dello stesso rappresentano, tuttavia, altrettanta ricchezza che non deve essere né compressa, né demolita".


Così il vicepresidente del Gruppo Pdl in Consiglio regionale Franco Baritussio commenta la risposta dell'assessore regionale Elio De Anna alla sua interrogazione sul riconoscimento della lingua resiana.

martedì 1 marzo 2011

Protesta a Trieste per uscire dalla tutela dello sloveno

Continua la mobilitazione di Resia per ottenere l’uscita del comune dai territori compresi dalla legge 38 riservata alla minoranza slovena. Nei giorni scorsi un gruppo di cittadini resiani si è recato a Trieste a bordo di un bus messo a disposizione dell’associazione “Identità e Tutela Val Resia”. Obiettivo della trasferta, manifestare davanti al palazzo della Regione, dove si stava svolgendo una riunione della Commissione Paritetica. «Non vogliamo – afferma il presidente del sodalizio Alberto Siega – che Resia resti compresa tra quei comuni dove si attuerà il bilinguismo (italiano-sloveno), a tutela della minoranza slovena che non è e non è mai stata presente nel comune di Resia.

Tratto dal Messaggero Veneto del 27 febbraio 2011