domenica 30 marzo 2025
Cosa sono gli hotspot linguistici?
domenica 23 marzo 2025
Unione degli Istriani - Resiani
Cari Amici,
dopo diversi anni, abbiamo ripreso le relazioni con l’Associazione Identità e Tutela Val Resia, una delle realtà più combattive della splendida valle situata ai piedi del Monte Canin, nelle Prealpi Giulie, che da molti anni lotta strenuamente contro le imposizioni della minoranza slovena che non riconosce la peculiarità linguistica degli abitanti che con lo sloveno, con il culturame sloveno, e con le barbarie commesse da parte slovena durante e dopo il secondo conflitto mondiale non hanno nulla a che fare!
Pochi di voi conoscono questo microcosmo, del quale oltre cinquanta studiosi nel mondo si sono interessati e si occupano tuttora: le varie teorie concordano sul fatto che si tratta di un linguaggio paleoslavo sviluppatosi indipendentemente rispetto agli altri dialetti sloveni. Ma occorre ancora far luce sul mistero della provenienza dei Resiani: c'è chi sostiene che appartengono ad una stirpe slava a sé stante e lo studioso e scrittore resiano Sergio Chinese, un amico dell’Unione degli Istriani, ricorda la leggenda sulla provenienza russa del popolo resiano, radicatasi soprattutto perché "a causa dell'unicità della propria parlata, i Resiani sono sempre stati tenuti a distanza, guardati con sospetto e trattati con diffidenza dalle popolazioni contermini".
Gilberto Barberino, il massimo intellettuale della Val Resia, che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Trieste nella sede di Palazzo Tonello, ha ben chiarito la situazione:
"Con la Slovenia non abbiamo nulla in comune ... e nei tanti secoli trascorsi non abbiamo vissuto neanche un attimo di storia insieme, uniti, anzi ci siamo trovati gli uni contro gli altri in diverse occasioni. ... nel 1500, durante la guerra tra Austria e Venezia, gli Sloveni si sono schierati con l'imperatore, mentre i Resiani sono rimasti fedeli alla Serenissima; nella guerra 1915/18 Resiani e Sloveni si sono sparati contro lungo tutta la linea del fronte dal Brennero fino al Carso, i Resiani come fedeli soldati italiani, gli Sloveni come nemici".
E per quanto riguarda la seconda guerra mondiale: "Non possiamo non dire che che ci sono state delle fucilazioni ingiuste e crudeli e che anche Resia ha avuto i suoi infoibati. Non c'è mai stata convivenza, insomma, né qualsivoglia interagire per mezzo del linguaggio. E questo perché l'uno non ha mai capito quello che diceva l'altro".
Il peggioramento della situazione, si è avuto in tempi più recenti anche con una azione di propaganda dei media della minoranza slovena in Italia, dal “Novi Matajur” al “Primorski dnevnik” che svolgono una azione disinformante e falsificatrice della realtà.
Ma, tenacemente, i Resiani continuano a difendere le proprie peculiarità, contro la forzata appartenenza alla minoranza slovena in Italia, che, imposta contro la volontà della popolazione, tende a distruggere, giorno dopo giorno, la millenaria storia di questa comunità.
“Non ci faremo abbagliare da facili promesse di posti di lavoro, o di finanziamenti. No! Perchè noi non ci sentiamo sloveni, non lo siamo mai stati. Nei nostri cuori e nel nostro spirito ci identifichiamo semplicemente come Resiani, con la nostra lingua, la nostra cultura e le nostre tradizioni, e legati all’Italia per la quale abbiamo lealmente versato, nei momenti più difficili, il nostro sangue.”
Forza, Resiani, siamo al vostro fianco contro l’arroganza slovena che ben conosciamo, avendola sperimentata anche noi!
lunedì 10 febbraio 2025
FOIBE - ESODO GIULIANO DALMATA
Massacri delle foibe e l'esodo Giuliano Dalmata
PER NON DIMENTICARE
Video di Tommaso Cerno Direttore del quotidiano "Il Tempo"
martedì 4 febbraio 2025
Ottant’anni dall’eccidio di Porzûs: nei nuovi documenti le responsabilità del comando della Garibaldi Natisone
lunedì 11 novembre 2024
Le peculiarità dei Resiani
venerdì 25 ottobre 2024
LA VAL RESIA NON È IN "BENECIA"
Da quando in qua la Val Resia fa parte della BENECIA?
( Le continue bugie della propaganda Slovena)
giovedì 24 ottobre 2024
NINFA DORMIENTE: Com'è nato questo Libro
Per l'occasione era presente la scrittrice Ilaria Tuti autrice del romanzo storico "Ninfa Dormiente" che come sapete è ambientato a Resia.
In quell'occasione ha spiegato come è nato il romanzo "Ninfa Dormiente".Eccovi il video dove la stessa Ilaria Tuti spiega passo dopo passo il tutto.
mercoledì 23 ottobre 2024
TERESA BATTAGLIA - "NINFA DORMIENTE"
Il commissario Teresa Battaglia ancora sulla scena del delitto. Sullo sfondo di un omicidio camuffato da suicidio, le montagne friulane della Val Resia.
Lunedì 28 ottobre torna in prima serata su Rai 1 la serie “I casi di Teresa Battaglia”, interpretata da Elena Sofia Ricci, diretta da Kiko Rosati e tratta dai romanzi di Ilaria Tuti.
martedì 15 ottobre 2024
Il Resiano è una Lingua riconosciuta dall'UNESCO come Lingua in pericolo
Gli interessi finanziari, vedesi foto, "abbagliano" le Nostre Istituzioni?
Da sapere:
Oggi a San Pietro al Natisone la Presidente della Repubblica di Slovenia Nataša Pirc Musar di fronte ai sindaci del Friuli Orientale ha sottolineato che “il bilinguismo è una ricchezza straordinaria”.
Alla Scuola Bilingue, rivolgendosi agli studenti, insegnanti, genitori e alle autorità presenti, tra cui il sindaco di Resia, in occasione del 40 esimo anniversario dell’istituto, Pirc Musar ha ribadito che “Gli sloveni della Slavia veneta hanno preservato la cultura, la lingua e l'identita'.
giovedì 3 ottobre 2024
Per un futuro della Lingua Resiana
martedì 6 agosto 2024
NINFA DORMIENTE SU RAI 1
Come accennato, questa stagione è il proseguimento di Fiori sopra l’inferno.
È un nuovo capitolo della serie che ha per protagonista il commissario Teresa Battaglia. Questo secondo atto è tratto dall’omonimo romanzo di Ilaria Tuti ambientato in Val Resia.
mercoledì 24 luglio 2024
15 giugno 2024 - Rapporto alla Convenzione Quadro per la protezione delle Minoranze Nazionali
STEPHANOS STAVROS
HUMAN RIGHTS LAWYER
STRASBOURG - ATHENS
lunedì 29 aprile 2024
Val Resia: Onoriamo i Nostri Antenati
venerdì 8 marzo 2024
LINGUA RESIANA: l'Associazione ITVR ricorre all'Onu contro l'Italia
(ANSA) - STRASBURGO, 08 MAR - L'associazione identità e tutela Val Resia è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, basato a Ginevra, contro le autorità italiane.
L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane, e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.
Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Sinora Roma non ha risposto.
Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.
Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo.
Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone, ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi. (ANSA).
ITVR INFORMA: «La nostra lingua non è riconosciuta»: l’ong della Val Resia ricorre all’Onu contro l’Italia
L'associazione “Identità e tutela Val Resia” è ricorsa all'alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani, che ha sede a Ginevra, contro le autorità italiane. L'ong sostiene che lo Stato sta violando i diritti degli abitanti di questa zona del Friuli Venezia Giulia perché non riconosce e protegge l'identità e la lingua resiane e le mette in pericolo con le misure prese per promuovere la cultura e lingua slovene.
Ginevra ha già inviato una lettera al Governo chiedendo informazioni, soprattutto sulle ragioni per cui la cultura e la lingua resiane non sono mai state inserite tra quelle difese dalla legge 482 del 1999 che contiene le norme sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Sinora Roma non ha risposto. Nel ricorso l'associazione spiega che la sua battaglia non è contro la cultura e la lingua slovena, che la maggior parte degli abitanti della Valle non riconoscono come proprie, ma ha invece lo scopo di ottenere un riconoscimento dell'identità e della lingua resiane pari a quello che hanno quelle slovene.
Nella documentazione inviata a Ginevra si evidenzia che la Valle ha una storia e cultura distinte da quelle delle zone limitrofe anche perché è stata per lungo tempo isolata dal resto del mondo. Oggi il resiano è parlato da circa mille-duemila persone ed è stato inserito dall'Unesco tra le lingue che rischiano si estinguersi.
martedì 27 febbraio 2024
Lingua Resiana: La mappa. Gobber: «L'Italia dei dialetti, ricchezza da tutelare»
sabato 10 febbraio 2024
martedì 6 febbraio 2024
Lingua Resiana: FESTIVAL LINGUE. CAPOZZI (M5S): IMPORTANTE PER LA NOSTRA SPECIALITÀ
Tratto dal sito REGIONE FVG
martedì 2 gennaio 2024
REGISTRAZIONI DELLE TRADIZIONI POPOLARI RESIANE “COPIA DEL MATERIALE DI PALAZZO VENEZIANO ORA ANCHE A RESIA”
giovedì 7 dicembre 2023
Tele Friuli - Val Resia
IL PUNTO DI ENZO CATTARUZZI CON IL SINDACO DI RESIA
Ho ascoltato l’intervista che il sindaco di Resia ha rilasciato all’emittente “TELEFRIULI” in data 01.12.2023, da tale intervista riprendo solo la prima parte, quella parte che mi ha lasciato qualche dubbio: sulle sue affermazioni, sulle sue delucidazioni e, in parte, osservazioni.
Il giornalista fa questa attestazione, o questa constatazione: “Allora la situazione generale di Resia, è un’enclave nella nostra Regione molto importante che ha derivazioni “russe”, se non sbaglio.
Il sindaco, dopo l’affermazione del giornalista, cautamente titubante e balbettando un po', risponde: “Non solo, diciamo così.”