ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

sabato 28 marzo 2020

Una vita al servizio dei bergamaschi: la Questura piange l'ex commissario Madotto



Carissimo Remigio, abbiamo passato parte della nostra gioventù correndo nei prati a Stolvizza divertendoci ma anche lavorando trasportando ghiaia e legna. Uno dei ricordi indelebili è quando giocavamo a guardia e ladri, e tu predilegevi il ruolo di guardia e quando ti capitava quel ruolo a chi toccava essere ladro non aveva scampo e il gioco durava troppo poco. Una volta toccò a te il ruolo di ladro. Cominciasti a correre e noi gruppetto di guardie provammo a correrti dietro e ricordo che ti inseguimmo fino al ponte per andare in Cernapenç ma tu nel frattempo arrivasti su a Cernapenç. Il gioco era finito, noi tornammo mesti alla base e con il cuore in gola dalla fatica della corsa. Tu rientrasti più tardi con il sorriso sulle labbra compiaciuto di averla fatta franca. Come potevamo noi, più piccoli seppur di solo 2 o 3 anni ma anche fisicamente. Tu per noi eri il nostro gigante che ci dava protezione e in borgo ladina eravamo certi che nessuno ci sarebbe venuto a importunare.
Poi la, scelta di entrare in polizia e nei tuoi primi rientri per ferie tutti noi, presi dalla curiosità, quando eravamo in compagnia, volevamo sapere del tuo lavoro e allora tu ci raccontavi di inseguimenti, arresti e posti di controllo. E noi, fieri di essere dei nostri, ci appropriavamo dei tuoi meriti orgogliosi di avere un protettore Resiano.
Remigio, il Dio in cui hai creduto ti ha accolto tra le sue braccia troppo prematuramente. Ti volevamo con noi ancora per tanto tempo.
Seguici ora dall'alto. E noi ti ricorderemo nelle nostre preghiere.
Un fortissimo abbraccio e augurio a tua moglie e ai figli, al fratello Claudio e sorella Mirta e famiglia, alla mamma Maria tutti certamente distrutti dal dolore.
Possiamo solo stringerci in un abbraccio forte a loro sperando che possa alleviare questo immenso dolore.
Riposa in pace carissimo amico.

Tiziano Quaglia 


Polmonite, con febbre e difficoltà respiratorie: i sintomi ormai noti del Coronavirus, poi confermato dal tampone a cui era stato sottoposto.
Per quasi quarant’anni Remigio Madotto era stato una colonna portante della Digos di Bergamo.
È morto a Bergamo un poliziotto in pensione, il terzo in una settimana, Remigio Madotto era stato una colonna portante della Digos di Bergamo. In pensione dal 2012 con il grado di sostituto commissario, si è spento lunedì pomeriggio a 67 anni all’ospedale Bolognini di Seriate, dove era ricoverato dopo la positività al Covid 19. Friulano d’origine, educato e benvoluto da tutti in via Noli, dove era stato solo poche settimane per un saluto ai vecchi colleghi, Madotto era arrivato a Bergamo alla fine degli anni settanta e fin da subito era stato destinato al reparto Digos che nasceva proprio in quel periodo. Fu tra i fondatori del sindacato di categoria Siulp (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), dove ricoprì il ruolo di segretario provinciale fino alla pensione. Inutile aggiungere che lascia un grande vuoto, non solo in famiglia, che abbraccio forte, ma a tutta la comunità bergamasca. Ciao Remigio


sabato 14 marzo 2020

RESIA : Coronavirus Covid-19. Un appello a tutti i Resiani: “Restate a casa”

Dopo due mesi di isolamento e contrasto, la Cina sta registrando per la prima volta un importante contenimento del contagio anche se il bilancio degli infettati e dei decessi è da “bollettino da guerra”.
Un appello a Voi tutti: “rimanete in casa! Non viaggiate! Non festeggiate! Non organizzate cene di gruppo. Il nuovo coronavirus è altamente contagioso e l’isolamento è l’unico modo per vincere questa battaglia"

Sarà una battaglia lunga,forse mesi.
Per la prima volta, prendo in mano il Mio Blog con Animo triste.
Non mi sarei Mai aspettato di dover pubblicare questo articolo, che sicuramente,purtroppo, sarà seguito da altri.
Un invito a seguire i nostri anziani,con particolare pensiero a coloro che sono soli ,senza un famigliare che li possa seguire.
State vicino a loro, se lo meritano dopo i tanti sacrifici fatti.
Il Popolo Resiano ne ha passati di tutti i colori nella sua storia, e anche in questo momento è sicuramente pronto a rimboccarsi le maniche.
Un pensiero ai tanti Resiani residenti in Lombardia,Emilia Romagna e Veneto. Le regioni più colpite dalle infezioni.
Da parte nostra un saluto caloroso e un ABBRACCIO virtuale a tutti.
Forza 
Uniti non ci sentiremo MAI SOLI e vinceremo anche questa battaglia.

martedì 14 gennaio 2020

ITVR INFORMA: Giornata del Dialetto e delle Lingue locali: gli eventi dell’ottava edizione 2020

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA ha aderito al progetto nazionale indetto da Unione Nazionale Pro Loco d'Italia per la Giornata del dialetto e delle lingue locali.


Ci troviamo VENERDI' 17 gennaio p.v. alle ore 15,00, a San Giorgio di Resia presso l'Osteria Alla Speranza, per raccontarci favole in Lingua Resiana.

Entrata libera. 
Wäs čakämö.

Nadia Clemente Ber



                                                
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venerdì 13 dicembre 2019

RESIANI: IL NOSTRO PERCORSO IDENTITARIO

IN TRE MOMENTI IMPORTANTI E FONDAMENTALI DELLA NOSTRA TERRA RESIANA – DUE COERENTI E UNO INCOMPATIBILE

Articolo di Franco Tosoni
IL PRIMO
Era l’anno 1866 e una data, 21 e 22 ottobre. In quel mese si svolse un plebiscito che portò all’annessione del Veneto all’Italia, al Regno d’Italia. Allora la provincia di Udine era compresa nella regione Veneto, di conseguenza, a seguito di tale plebiscito, questo fatto sancì la sua annessione allo Stato italiano. In quella data in cui si svolse:
così si espresse Resia
si 301 – no 0 – nulli 0
Resia, dunque, scelse il Regno d’Italia. Con quel voto decretò la sua scelta e lasciò così a noi quella adesione di appartenenza ad uno Stato che, a lungo andare, si dimostrò assente e lontano dalla nostra gente.

sabato 7 dicembre 2019

Sergo: “Su Resiano sanata una profonda ingiustizia”

ITVR - Identità e Tutela Val Resia riceve e volentieri pubblica:


Il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale hanno tenuto banco negli ultimi mesi, più precisamente dallo scorso 30 maggio, data in cui la Giunta Regionale su indicazione dell’assessore Roberti ha proposto l’istituzione di un Albo regionale, presso la Direzione centrale competente in materia di lingue minoritarie, delle organizzazioni che svolgono attività e iniziative in favore delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Il Disegno di Legge prevedeva nuove forme contributive per queste Associazioni e per i Comuni del territorio di riferimento per la tutela delle sole varianti parlate nelle citate Valli.
Mentre per la promozione delle attività e delle iniziative realizzate in favore del Resiano si prevedeva il finanziamento di programmi presentati dal solo Comune di Resia e non anche dalle associazioni culturali come Identità Tutela Val Resia che da anni si spende per valorizzare un Patrimonio riconosciuto anche dall'Unesco. 
Durante la discussione in aula avevamo già contestato la evidente disparità di trattamento tra le associazioni presenti nel Comune di Resia (escluse dai finanziamenti) e quelle dei Comuni delle tre Valli che invece non solo venivano riconosciute e inserite in un apposito bando ma a cui veniva concessa la possibilità di presentare specifici programmi per la tutela delle loro varianti.
Avevamo cercato di sistemare questa stortura, ma a seguito delle proteste della comunità slovena tutto fu archiviato. Contrari a questa proposta furono i presidenti delle organizzazioni di raccolta Sso e Skgz, Walter Bandelj e Ksenija Dobrila, i quali hanno scritto ai presidenti della Repubblica di Italia e Slovenia, Sergio Mattarella e Borut Pahor, ai rispettivi primi ministri, Giuseppe Conte e Marjan Šarec, nonché al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Da quanto si è appreso ci fu anche una telefonata a Roberti da parte del console generale di Slovenia, Vojko Volk.
Dopo questa sollevazione popolare ci fu un successivo incontro tra l’Assessore e la Commissione Consultiva per la minoranza linguistica slovena durante la quale Roberti propose una nuova versione del testo per tutelare il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli. Le parti concordarono con il nuovo testo e si arrivò alla presentazione all’aula di una nuova norma. Non appena letto il testo non credevamo ai nostri occhi e siamo subito intervenuti per ristabilire l’equità e la giustizia. Infatti anche questa nuova versione, concordata con la Commissione Consultiva, non permetteva alle associazioni del territorio resiano di poter accedere ai fondi per la tutela dell’idioma che la stessa Unesco riconosce tra le parlate in via d’estinzione. Questa possibilità veniva riconosciuta solo al Comune di Resia, mentre la stessa legge garantiva l’accesso ai fondi regionali agli enti e alle associazioni delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Una inutile quanto inaccettabile discriminazione e disparità di trattamento, a nostro avviso, cui abbiamo voluto porre rimedio. Abbiamo ritenuto strano che una Commissione Consultiva che dovrebbe tutelare la propria minoranza escludesse dall’accesso di fondi per tutelare la stessa alcune associazioni. Probabilmente si è trattato di una mera svista. Oppure c’era una precisa volontà politica di voler escludere alcune associazioni il cui unico errore sarebbe quello di vivere nella Val di Resia e di voler tutelare le tradizioni di quel territorio, mentre a quelle di altri territori veniva garantita questa possibilità. Ecco perché abbiamo proposto all’aula un emendamento per risolvere una evidente ingiustizia, allargando la platea dei beneficiari dei fondi di tutela e non restringendoli, ritenendo di poter intervenire in favore delle comunità linguistiche e non contro a qualcuno. Ringraziamo i consiglieri che hanno voluto appoggiare questa nostra iniziativa e che ne hanno ben capito lo spirito. Approvata la nostra norma adesso attendiamo che la Giunta Regionale stabilisca i criteri per erogare questi contributi. Continueremo a vigilare affinché il Resiano e le varianti linguistiche delle tre Valli continuino ad essere adeguatamente tutelate.

Consigliere Regionale Cristian Sergo Movimento 5 Stelle FVG

Il Direttivo di ITVR ringrazia il Consigliere Cristian Sergo per lo scritto a Noi inviato. 
Sarà anche nostro compito continuare a seguire l'Iter.
Ringraziamo anche tutti i Consiglieri Regionali che hanno votato a favore di questa modifica.
Sta sempre a Noi Resiani farci sentire e cercare in tutte le sedi di far valere le Nostre ragioni. 

Perchè Noi Resiani, SIAMO SEMPLICEMENTE RESIANI.