Resia, medie salve grazie agli sloveni
Articolo tratto dal Dom/Slovit del 19 gennaio 2016 a firma di Sandro Quaglia
Lunedì 11 gennaio, nel tardo pomeriggio, presso la scuola secondaria di primo grado di Resia, facente parte dell’istituto comprensivo di Trasaghis, è stata convocata un’assemblea alla quale sono stati invitati i genitori degli alunni frequentanti la classe quinta della scuola primaria che il prossimo anno inizieranno il percorso formativo nella scuola media. L’incontro, condotto da due insegnanti della locale scuola, ha avuto lo scopo di presentare il modello orario attualmente in vigore e le proposte didattiche e organizzative della sede di Resia. Ormai da diversi anni, visto l’esiguo numero di bambini in età scolare presenti nel comune, questo appuntamento è atteso con una certa apprensione. Infatti già da tempo si prospetta il rischio di una possibile chiusura delle scuole. Anche quest’anno, come il precedente, i bambini residenti nel comune che dovrebbero frequentare la classe prima media sono 3 e con tali numeri, viste le normative in vigore, i timori sono più che fondati. Durante la riunione è emerso che fortunatamente, anche per l’anno scolastico 2016/2017, a Resia non ci saranno variazioni sostanziali e l’organico rimarrà invariato. Questa favorevole situazione non è dovuta a buonismo nei confronti della nostra comunità, ma come sottolineato anche dall’insegnante referente, è una positiva conseguenza dell’applicazione delle normative di tutela della minoranza linguistica slovena nella quale il comune di Resia
Lunedì 11 gennaio, nel tardo pomeriggio, presso la scuola secondaria di primo grado di Resia, facente parte dell’istituto comprensivo di Trasaghis, è stata convocata un’assemblea alla quale sono stati invitati i genitori degli alunni frequentanti la classe quinta della scuola primaria che il prossimo anno inizieranno il percorso formativo nella scuola media. L’incontro, condotto da due insegnanti della locale scuola, ha avuto lo scopo di presentare il modello orario attualmente in vigore e le proposte didattiche e organizzative della sede di Resia. Ormai da diversi anni, visto l’esiguo numero di bambini in età scolare presenti nel comune, questo appuntamento è atteso con una certa apprensione. Infatti già da tempo si prospetta il rischio di una possibile chiusura delle scuole. Anche quest’anno, come il precedente, i bambini residenti nel comune che dovrebbero frequentare la classe prima media sono 3 e con tali numeri, viste le normative in vigore, i timori sono più che fondati. Durante la riunione è emerso che fortunatamente, anche per l’anno scolastico 2016/2017, a Resia non ci saranno variazioni sostanziali e l’organico rimarrà invariato. Questa favorevole situazione non è dovuta a buonismo nei confronti della nostra comunità, ma come sottolineato anche dall’insegnante referente, è una positiva conseguenza dell’applicazione delle normative di tutela della minoranza linguistica slovena nella quale il comune di Resia