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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 10 febbraio 2025

FOIBE - ESODO GIULIANO DALMATA

Il Giorno del ricordo 10 febbraio 2025

Massacri delle foibe e l'esodo Giuliano Dalmata

PER NON DIMENTICARE

Video di Tommaso Cerno Direttore del quotidiano "Il Tempo"

martedì 4 febbraio 2025

Ottant’anni dall’eccidio di Porzûs: nei nuovi documenti le responsabilità del comando della Garibaldi Natisone

La vicenda è stata ricostruita da Tommaso Piffer, storico dell’Università di Udine. Le uccisioni dei partigiani della Osoppo da parte dei Gap comunisti furono il più grande scontro interno al movimento resistenziale

Foto sopra: Il Comando della divisione Garibaldi Natisone con alcuni componenti della missione sovietica e del IX Corpo sloveno (Archivio Osoppo della Resistenza in Friuli- Aorf. Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Udine) Ottant’anni fa, il 7 febbraio del 1945, alle malghe di Porzûs sopra Udine, ebbe luogo il più grave scontro interno al movimento resistenziale. Una spedizione dei GAP comunisti uccise diciotto partigiani della brigata Osoppo: quattro sul posto, gli altri, tra cui Guido, il fratello minore di Pier Paolo Pasolini, nei giorni seguenti, nei pressi di Cividale del Friuli.

A dispetto della sua importanza storica e delle polemiche che ha sollevato, l’eccidio di Porzûs ha tuttavia raccolto un numero limitato di ricerche storiche originali. Se i principali esecutori materiali dell’eccidio vennero subito individuati e condannati, primo fra tutti il comandante della spedizione, il gappista Mario Toffanin, si discute, invece, ancora su chi siano stati i mandanti e ancor più i responsabili politici e morali delle uccisioni.