ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

sabato 15 marzo 2014

Scuole bilingui a Taipana e Lusevera e i genitori insorgono

Il futuro delle scuole di Lusevera e Taipana potrà essere bilingue: l’istituzione di percorsi italiano- sloveni è stata infatti accolta dalla Regione che, con una delibera del 27 dicembre scorso, ha dato il via libera al bilinguismo già a iniziare dal prossimo anno scolastico.
Una decisione che deriva dalle richieste presentate gli scorsi anni dai due Comuni per salvare le piccole scuole locali, sempre a rischio chiusura per mancanza dei numeri, ma che ora che è stata ufficializzata sta scatenando una reazione forse non prevista.

Di questo si parlerà martedì, con il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Beltrame; in tale riunione sarà presa in esame la proposta di trasformazione dei suddetti plessi in sezioni staccate dell’Istituto Comprensivo bilingue di San Pietro al Natisone, scuola ampiamente consolidata. 
La questione potrebbe poi ampliarsi e coinvolgere anche la secondaria di primo grado di Nimis dove si sta pensando a un eventuale percorso monolingue e bilingue per dare continuità a quanti lo desiderano. All’interno delle materne e delle primarie di Lusevera e Taipana, il percorso sarà dunque composto da programmi didattici in sloveno e in italiano.
Per valutare l’annessione delle future scuole bilingui all’istituto di San Pietro al Natisone o a quello di Tarcento (al cui istituto comprensivo afferiscono attualmente le scuole), la dirigente del comprensivo Annamaria Pertoldi ha convocato giovedì una riunione con i genitori dei bambini frequentanti le scuole ai quali si chiedeva a quale polo desiderassero aderire.
Davanti a tale richiesta, i genitori presenti hanno però manifestato fin da subito la loro contrarietà al passaggio al bilinguismo, come elemento estraneo alla comunità: pochissimi parlano sloveno in casa - è stato detto - per cui, per la maggior parte dei presenti, la scelta di stare sotto Tarcento o San Pietro è risultata irrilevante.
La questione è che i genitori - così hanno ribadito diversi dei presenti - non desiderano il passaggio al bilinguismo, dichiarato in passato come elemento indispensabile per garantire il mantenimento delle scuole visto il basso numero di alunni.
L’affermazione non sembra però corrispondere a realtà: da quanto riferito dalla Pertoldi, gli istituti scolastici appartenenti alla comunità montana come quelli in oggetto e le scuole bilingui godono degli stessi privilegi per quanto riguarda i numeri dei bambini all’interno della scuola come previsto dalla legge.
Da registrare poi un documento, firmato dai sindaci di quattro dei cinque comuni facenti parte del Comprensivo (Magnano, Tarcento, Taipana e Nimis) che chiedono l’istituzione dei corsi «ad assetti istituzionali immutati» respingendo l’ipotesi di un accorpamento dei plessi di Taipana e Vedronza/Lusevera al Bilingue di San Pietro al Natisone, ipotesi che invece proprio Lusevera vorrebbe vedere realizzata.

Tratto dal MESSAGGERO VENETO

53 commenti :

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La scuola bilingue offre al bambino la possibilità di conoscere due lingue, facilitandolo nella comprensione delle lingue in generale e aumentando le sue capacità intellettuali con capacità di adattamento maggiori rispetto ai bambini monolingue. Leggetevi questo: http://www.balcanicaucaso.org/Dossier/Dossier/Ho-iscritto-mio-figlio-alla-scuola-slovena-40736

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  2. In democrazia le scelte dovrebbero essere libere, popolari, seguendo le regole ed i principi della democrazia, ma in questo caso, come ormai sta succedendo da un po’ di tempo a questa parte, questa forma non fa più parte della nostra società, le nostre scelte e le nostre volontà non contano più niente. A questa forma democratica è subentrata una configurazione ed un comportamento assolutista, prepotente, che non tiene in considerazione il proposito ed il desiderio della volontà popolare. Una minoranza esigua di palese e manifesto proposito cerca di imporre il loro pensiero, deviato e alterato, con un indiscusso dispotismo tanto da rasentare una aggressività infettività. Ci vogliono imporre una lingua dialettale, quella slovena, dove non esiste alcuna minoranza slovena, dove la cultura tradizionale ha altri intendimenti e che non ha niente da spartire con quella slovena. Non ci si rende conto che imporre una situazione è come usare violenza, in un contesto, come in questo caso, dove verrà imposto un bilinguismo non sentito e non voluto perché inconcepibile ed inspiegabile, come chiaramente ha espresso Orsopiero al quale io gli esprimo, a lui e a tutti quelli che si trovano nelle sue stesse condizioni, la mia più completa solidarietà.
    Auguri e che la forza sia con te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fratoso lasciamo fuori l a politica dalla pedagogia perché con questo pretesto danneggiamo il futuro dei nostri figli. Quando potrebbero avere una possibilità in più, si continua con la solita cantilena nazionalista antislovena. Guardate l'esempio della scuola bilingue di Ronchi dei legionari, dove la maggior parte dei genitori a casa parla solo l'italiano, in quel caso non ci sono problemi legati alla lingua slovena e per di più nella zona lo sloveno è il dialetto po nasen e nn si usa lo sloveno ufficiale. Leggetevi questo articolo :http://www.balcanicaucaso.org/Dossier/Dossier/Ho-iscritto-mio-figlio-alla-scuola-slovena-40736

      Elimina
    2. Vedo che ha colto il problema...e' bello scegliere...sia anche il bilinguismo.

      Elimina
  3. è da chiedersi se la scuola di bilinguismo è richiesta dagli sloveni in italia o dagli sloveni della slovenia. Gli sloveni della slovenia potranno dire così che tutti sono sloveni,vorrei sapere se hanno già iniziato a prendersi gli usi,costumi e tradizioni. Voler imporre una lingua sconosciuta alla popolazione è la solita cantilena nazionalistica slovena propugnata da Andrea. Caro Orsopiero,suo figlio se andrà nella scuola bilingue, quando avrà finito gli studi andrà a londra o in qualche altro paese europeo a lavorare? mi sa che lo sloveno è sconosciuto. Naturalmente Andrea indica le letture favorevoli allo sloveno,ma non indica quelle contrarie. Orsopiero, faccia ciò che vuole, ma non si faccia imporre proprio niente da nessuno. E' meglio sbagliare da soli che sbagliare per conto terzi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. una scuola bilingue italo-slovena non ha nulla di nazionalistico, solo ad un nazionalista può dar fastidio un concetto che non sia monoligue.

      Elimina
    2. ma cosa centrano gli sloveni della Slovenia!!!
      Bilinguismo, un'arma in più "Il cervello è più reattivo" - Repubblica.it
      www.repubblica.it

      Elimina
  4. La scuola bilingue,per legge,è nata per favorire gli Sloveni residenti in Friuli Venezie Giulia per apprendere la LORO Lingua E CONOSCERE LA loro Cultura,le LORO usanze e le LORO tradizioni. Qui si vuole IMPORRE ai Comuni, dove sarebbe presente questa Comunità, UNA SCUOLA BILINGUE mettendo sul piatto il RICATTO: O SCUOLA BILINGUE O LA SCUOLA CHIUDE. Questo è stato fatto a Lusevera e a Taipana. La popolazione dinanzi a ciò ha abbassato le braghe e ha accettato il tutto. A Resia la Popolazione si è opposta e per i prossimi 3 anni la scuola non verrà toccata. Da ricordare che le insegnanti dovranno essere di MADRELINGUA SLOVENA. La politica Nazionalista Slovena di IMPORRE grazie a una Legge TRUFFA, queste scuole,viene camuffata con la possibilità di aiutare i bambini a conoscere e imparare più Lingue. O facendo presente che essendo vicini al confine,sapere lo Sloveno sarebbe ,in prospettiva anche lavorativa,molto importante. Tutto FALSO. Avete mai chiesto se anche al a Caporetto o zono limitrove della Slovenia esistono scuole Bilingue. La risposta è NO. Poichè,lo ripeto, la legge è rivolta agli Sloveni del Friuli V.G. Questa è una truffa colossale.

    Signor ORSOPIETRO se vuole mi può contattare via mail francodile@alice.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli unici che hanno abbassato le braghe sono quelli che hanno accettato l'arrivo del tricolore!

      Elimina
    2. La sua risposta dice tutto. La politica della Repubblica di Slovenia è una Politica Nazionalista, volta a Slovenizzare il Friuli Orientale. Senza la Vostra testardaggine Nazionalista, in tutte queste zone si viveva senza problemi e ognuno usava la propria Lingua senza vergogna. Oggi, con la Vostra Politica state distruggendo le Lingue locali con l'inganno e il ricatto.

      Elimina
    3. Non corrisponde alla realtà visto che le parlate locali non vengono assolutamente assorbite dalla lingua slovena, è sufficiente vedere alcuni esempi di insegnamento bilingue nelle province di Gorizia e Trieste, basta guardare dietro l'angolo, ma visto che bisogna difendere l'italianità e non la resianità, non si coglie questa occasione e si perde un'occasione di tutela e valorizzazione linguistica, per non parlare del fatto che l'Italia ha fatto di tutto per non evitare lo sviluppo delle vallate prealpine del Friuli orientale(spopolamento) che economicamente potrebbero essere forse meglio della Svizzera vista la laboriosità e l'onestà delle persone che vi abitano.

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    5. Signor Andrea ciò che scrive è inesatto. In Provincia di Gorizia e Trieste da sempre vive una comunità di Lingua Slovena,che ha il diritto di ricevere contributi per valorizzare la propria Cultura e Lingua. In Provincia di Udine vi sono zone dove le parlate locali sono di chiara origine Slava, ma non Slovena. A riguardo le voglio ricordare per l'ennesima volta, che il Resiano è stato riconosciuto dall'Unesco come Lingua. Dovete cercare di capire e raccogliere la verità e una volta recepito il messaggio lasciare che il Popolo Resiano lavori per difendere e sviluppare la Propria Cultura. Voi Sloveni siete pregati di difendere la Vostra senza appropiarvi di quella Resiana.

      ps.:contattate pure tutti coloro che sono in libro paga e invitateli a postare su questo blog.

      Elimina
    6. Lingua slava e non slovena!Ma la lingua slovena deriva dal gruppo delle lingue slave,questa affermazione è senza senso,perchè si tratta della stessa origine!

      Elimina
    7. Finché difenderete solo l'italianità di Resia non sarete credibili, perché bisogna difendere il Resiano e basta. Il Resiano è una lingua ma questo non significa che non possa convivere con lo Sloveno. Cosa è stato fatto in questi anni per tutelarlo? poco o niente, è normale quindi che gli sloveni d'Italia si sentano presi in causa per difendere una comunità che ha le stesse problematiche di sopravvivenza, che spaziano dall'istruzione alla cultura e alle tradizioni. Una volta durante la guerra fredda semplicemente si negava anche l'esistenza di queste comunità slovenofone o slavofone (per alcuni) pur di nascondere all'opinione pubblica che in queste terre ci sono solo italiani o al massimo friulani, adesso che questo non è più possibile a causa della caduta di alcune ideologie, si procede quindi con lo stratagemma della negazione, cioè si nega anche il più piccolo legame con i dialetti sloveni tentando di far passare queste parlate come parlate che non hanno nulla a che fare con la lingua Slovena, nulla di più falso! Non state facendo nulla contro l'italianizzazione del Resiano, anzi in un certo senso lo state alimentando, mettendo a serio rischio la sopravvivenza di tutte le parlate slovene non solo della provincia di Udine, ma anche in quelle di Gorizia e Trieste dove per decenni è stata vietato l'uso propria lingua madre! Una persona che ha vissuto col mito dell'Italia è normale che dopo una vita di credenza a essa si senta presa in causa, ma è ora di cambiare senza per questo dover rinunciare al proprio essere Resiano, anche perché che stato ha permesso lo spopolamento delle Valli e ha permesso questa crisi economica? qua non si parla di annessione ma di tutela giusta di una lingua. Leggetevi questo articolo: http://bardo-lusevera-news.blogspot.it/2014/03/il-bilinguismo-in-italia-e-le-credenze.html#.UybMkcGQw6A.facebook

      Elimina
    8. Andrea, ma cosa stai dicendo? Il resiano, come nativo, residente e originario della Val Resia, solo perché, secondo Andrea, difende solo l’italianità, e non difende il Resiano, o per meglio dire, lo Sloveno, non è credibile?. Secondo lui, di conseguenza, il resiano ha perso credibilità. Ma agli occhi di chi? A Resia è sorta ed è in essere, esiste, opera, agisce, lavora, una associazione denominata: “Identità Tutela Val Resia”, non credo che lo faccia per divertimento o per grattarsi i cosiddetti. Poi, dove vengono registrati anche i tuoi interventi, esiste, opera, agisce, lavora, il sito DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE – ed Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena, forse sarebbe stato meglio scrivere:”Lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Maggioranza Nazionale Italiana”?, chissà, forse, avremmo ritrovato la nostra attendibilità, la stima, il prestigio, ma da parte di chi? Ma dai perché continui sempre con la stessa cantilena. Sei tu a non essere più credibile. Sembri un politico, o forse lo sei, perché con i tuoi interventi scrivi il tutto ed il contrario di tutto. Sempre le stesse cose senza mai dirne una convincente. È come dire, un disco su un vecchio grammofono, questo si incanta e continua a ripetere lo stesso ritornello o la stessa tiritera.
      Esiste, ancora, un altro sito: Identità Resiana e questo sito dell'associazione Identità e Tutela della Val Resia si propone di diffondere la cultura Resiana con documentazioni di qualsiasi natura, video, audio e scritta. In questa area verranno anche documentate tutte le attività svolte dall'associazione per ottenerne il riconoscimento, il tutto per difendere e non per giustificare. Ti basta o devo continuare. Ci sarebbero altre cose da dire, mi riprometto in un prossimo futuro.

      Elimina
    9. E' proprio vero,con Voi c'è poco da discutere,volete avere sempre ragione. Se un Popolo, il Resiano, decide, in stramaggioranza, di difendere Lingua,Ballo, Musica e Cultura, Voi che fate? .........
      Sappiate che la Democrazia è altro.

      Per concludere Vi faccio alcune domanda:

      Ma la Legge è o non è rivolta alla Popolazione Slovena residente in Friuli V.G.?

      Le scuole,ad esempio, non sono rivolte alla Popolazione Slovena,che ha il sacrosanto diritto di coltivare e conoscere la Propria Lingua,la propria Storia e le proprie tradizione?

      I finanziamenti non sono erogati a favore dei Sloveni di questa Regione,compresi quelli per costruire Scuole di ogni ordine e grado?

      Elimina
    10. Da che pulpito, ma secondo voi è altrettanto democratico italianizzare lentamente nel tempo una comunità in origine slava? Dite sempre le stesse cose senza proporre nulla di convincente, negando l'esistenza della presenza slovena in FVG quando in regione ne abbiamo almeno 60.000 di slovenofoni, quindi italiani parlanti una variante dialettale e non, della lingua slovena... Continuate sempre con la solita cantilena... Resia-Italia, Italia-Resia ecc. Tricolori ovunque,poi i giovani che non lo parlano più il resiano, c'è lo spopolamento...ma che futuro proponete? Dall'altra parte del Canin non c'è più Stalin che vi minaccia con i soviet, siamo nel 2014! Che poi includere la lingua resiana nelle parentele più strette della lingua slovena non significa mica farlo estinguere, portate le prove che l'accostamento alla lingua slovena provoca assimilazione, giacché l'insegnamento non è già iniziato, mentre non si può negare l'assimilazione del resiano alla lingua italiana, e se volete questa assimilazione, ditelo apertamente senza giri di parole. E mi raccomando continuate a parlare in italiano tra di voi!

      Elimina
    11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    12. Non avete avuto ancora il coraggio di rispondere alle domande.

      Elimina
    13. la risposta è in parte affermativa però non nel senso nazionale, ma nel senso della salvaguardia linguistica delle parlate che vengono incluse nel gruppo delle parlate slave alpine, in poche parole tutte le varianti della lingua slovena. Questo non significa che bisogna sentirsi parte della Slovenia ma semplicemente si punta a salvare le parlate per intenderci "non neolatine" in questo caso, delle vallate prealpine del FVG. Una persona è liberissima di non sentirsi slovena e pesno che la maggioranza della comunità slovena del Friuli non si senta solo slovena ma in parte anche italiana, essendo legati anche alla vita culturale italiana, ma non per questo l'insegnamento deve subire un blocco. L'impressione che date è che mascherate una forte necessità di italianità con la lotta per la causa Resiana. Se ci fosse la certezza matematica che il Resiano non ha nulla ha che fare con delle parlate arcaiche slovene non ci sarebbero problemi penso, ma visto che le somiglianze ci sono sorge spesso e volentieri il dubbio. Bisogna ribadire quindi la netta separazione tra senso d'appartenenza vero e proprio alla nazione slovena e la pedagogia che si appoggia al rispetto delle differenze linguistiche e culturali di ogni territorio.

      Elimina
    14. Certamente che il tempo è prezioso, perché allora lo hai sprecato per arrivare alla conclusione, dopo tanta fatica e tutto quel tempo buttato al vento, che il tempo è prezioso? Potevi impiegarlo in modo più opportuno e confacente e non utilizzarlo con i sordi se sapevi già che non ti avrebbero sentito. Devi sapere che i Resiani non sono, né sordi, né stupidi. Si dice che la ragione è dei fessi, il torto dei cornuti, vedi un po’ tu cosa scegliere. Noi non chiediamo contrapposizioni, vogliamo solo risolvere i nostri problemi, amici che ci aiutino e non gente ostile solo perché vogliamo rivendicare la nostra identità e la nostra autonomia linguistica. Alla tua affermazione ti contrappongo la mia, ricordati che: “Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere”.

      Elimina
    15. Qualcuno sente comunque, e ascolterà sempre più, il tempo è prezioso e farà il suo corso, quindi non si mette in discussione una lingua, ma una mentalità; perché fin'ora si stavano perdendo le radici arcaiche slave di Resia. Probabilmente la storia farà da se spostando il baricentro dell'Europa a est, anzi lo sta già facendo...

      Elimina
    16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  5. O soi furlan! ma perchè non fare allora una scuola montessoriana o steineriana, oppure dove si implementa la matematica o le scienze motorie. solo se si studia lo sloveno o il po nassin mio figlio diventa più intelligente?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma perché tanto astio verso la lingua slovena? forse perché viene ritenuta"inferiore"? e in ogni caso non si è consapevoli dell'enorme facilità con cui gli sloveni imparano le lingue straniere, inclusa la lingua russa che grammaticalmente è estremamente simile allo sloveno!

      Elimina
    2. Amici di Tarcento e zone limitrofe,chiedete a costoro se è possibile fare una scuola bilingue ITALIANO - INGLESE con insegnanti madrelingua Inglese. Con una scuola del genere,sicuramente i vostri figli gireranno il mondo senza problemi,altro che imparare lo Sloveno. Vi diranno che non è possibile e allora abbiate la forza di chiedere il perchè non è possibile e appena riceverete la risposta pubblicatela qui.

      ps.: attenzione che vi diranno che ci saranno contributi a pioggia su tutti i fronti,volte a farvi cambiare idea.

      Elimina
    3. Amici di Tarcento e zone limitrofe sappiate che la scuola bilingue italiano-slovena comprende anche l'insegnamento della lingua inglese e tedesca a scelta. Con una scuola del genere si permette al bambino di comprendere fin da piccoli la grammatica slava che aumenta l'elasticità mentale per apprendere moltissime altre lingue, per non parlare del grande vantaggio che hanno gli sloveni e gli slavi in generale nell'apprendere la lingua russa, nuovo futuro baricentro dell'economia mondiale in special modo per le nostre terre che vantano il made in Italy. Non ascoltate vecchi slogan politicizzati da guerra fredda, il mondo cambia molto più velocemente di quanto possa cambiare la mentalità di una persona, bisogna essere elastici!

      Elimina
    4. Purtroppo,lei sa che contributi a pioggia,con la crisi in atto non esiste e non ci sono mai stati!Questi contributi sono erogati dallo Stato italiano e regione FVG.

      Elimina
    5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  6. No!, Andrea, non ci siamo, affatto, questo è chiaramente una imposizione politica, per compiacere. Non credo che i nostri figli avrebbero una possibilità in più conoscendo la lingua dialettale slovena, una lingua semisconosciuta agli addetti ai lavori. Conoscendo questa lingua dialettale non credo che potrebbero avere un futuro assicurato, avrebbero soltanto sprecato del tempo a studiarla e senza prospettive future. Ma forse io non ho la stessa visione di Andrea, lui probabilmente, abbagliato dal nazionalismo sloveno, vede molto più lontano dal mio punto di vista. A Orsopiero avevo espresso la mia solidarietà della sua preoccupazione per la scuola bilingue e non avevo preso in considerazione la sua confusione in proposito. Devo constatare che dopo vari interventi è prevalsa la sua confusione nell’esporre questo problema tanto è vero che ha tolto da questo blog il suo primo intervento. Perché? Io questo intervento, avendolo copiato, lo ripropongo, anche per dar modo ad altri di capire il problema e di rispondere.

    1. orsopiero16 marzo 2014 08:03
    “Sono un genitore della scuola dell infanzia di Vedronza, residente a Tarcento. Dal prossimo anno la nostra scuola diventerà bilingue sloveno italiano e potrebbe essere inserita nell IC di San Pietro al Natisone. Io e altri genitori siamo preoccupati e confusi, perché nessuno di noi parla lo sloveno in casa e ci risulta che il ponasen ossia il dialetto della Val del Torre non sia sloveno...chiedo la solidarietà e l opinione di una comunità come la vostra che ha a lungo fatto sentire la sua voce per proteggere la propria tradizione e lingua. Ringrazio e' saluto Monica Buttolo”

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi era sfuggito il fatto che la Signora Buttolo (di chiare origine Resiane) abbia cancellato il commento.
      Signora,non bisogna aver paura di scrivere su questo argomento.Sappia che a Resia stiamo combattendo da anni contro questa Politica che tutti noi definiamo NAZIONALISTA. Volta a far scomparire la nostra Lingua che pur riconosciuta dall'Unesco, viene beffeggiata dalle organizzazioni Slovene. Si ricordi che la verità fa male a coloro che la infangano. Viva la sincerità e l'onestà.

      Elimina
    2. Si ho tolto il post perché sono giorni che mi sento dire che sono chiusa retrograda che non mi occupo del bene dei miei figli togliendo loro opportunità...mi trovo dall altra parte degli interlocutori che non comprendono che io da tarcento mandavo ogni giorno mia figlia a vedronza in un ambiente positivo con maestre meravigliose e delle attività scolastiche svolte con professionalità. Dall oggi al domani mi cambiano,le carte in tavola: via le maestre, entreremo forse a far parte dell IC di San Pietro al Natisone, non sappiamo bene come si attuerà il bilinguismo...e alcuni compagni mia figlia non se li troverà più perché se ne andranno. Ho insegnato a Resia alcuni anni fa, sono venuta in contatto con la vostra problematica e ho cercato di capire l opinione di chi aveva rifiutato lo sloveno...mi sono scoraggiata nel trovare anche qui i soliti che ripetono la solfa che una nuova lingua apre la mente e appoggiano un sistema che mi impone un tipo di scuola che non ho chiesto!

      Elimina
    3. Il tempo per imparare una lingua comunitaria,anche se purtroppo da alcuni bistrattata,non è mai sprecato,sarà piuttosto sprecato per un dialetto locale,che dà poche opportunità.La scuola bilingue di san Pietro è una scuola che funziona egregiamente,anzi ogni anno le iscrizioni aumentano.Pochissimi alunni che la frequentano parlano sloveno in casa.

      Elimina
    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  7. Cara insegnante,l'hanno male informata,perchè lo sloveno che alcuni erroneamente chiamano po nasem (alla nostra maniera) è un dialetto di chiare origini slovene,come del resto lo stesso resiano.Non lo dico io ,che tra l'altro sono stata insegnante come lei,ma gli studiosi,non solo sloveni,anche italiani,tedeschi,russi e polacchi ecc.
    Mi meraviglia il fatto che lei ,quale insegnante afferma ,...mi sono scoraggiata nel trovare anche qui i soliti che ripetono la solfa che una nuova lingua apre la mente e appoggiano un sistema che mi impone un tipo di scuola che non ho chiesto!
    Lei sa che non è obbligata ,se non lo desidera,può sempre cambiare scuola.Una insegnante italiana che conosce la Val Torre e le sue problematiche linguistiche da lunga data.Ora aspetto la risposta di Turan, che sostiene sempre questa tesi con monotonia ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ebbene,posso capire ora come mai Lei, Signora Olgica T,difenda a spada tratta l'essere Slovena. Probabilmente difende il suo lavoro? Mi viene il dubbio leggendo QUESTO articolo.

      Elimina
    2. E Lei Turan cosa difende la teoria turanica che sostiene che i Resiani sono parenti dei Turchi??? Tra un pò pur di nn ammettere le somiglianze con gli sloveni vi convertirete all'Islam forse? Aleikum salam!

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Signor Andrea, Turan a resia e in Lingua Resiana,ha un'altro significato. Mi dispiace per Lei.

      ps.:dovrebbe saperlo cosa vuol dire Turan,già che dice che il Resiano è un dialetto Sloveno

      Elimina
    5. in val Torre vorrebbe dire campanile e in resiano?

      Elimina
    6. stelladellest. di quale est?il suo blog non mi pare particolarmente visitato,senza offesa. a Turan vorrei ricordare che non sapendo lo sloveno,la sua mente non è aperta e l'elasticità mentale non funziona. io sono nelle stesse condizione ma ad aprirmi la mente è stato Andrea che mi ha esplicitato,tra l'altro, che la russia è tra l'asia e l'europa,tralascio il resto. Vede Turan che non sapendo lo sloveno si fanno delle figuracce tremende, ma abbiamo la sig.ra Olgica T che probabilmente seguendo le indicazioni di Andrea ha google a disposizione per i dubbi del vantaggio del bilinguismo,ma questo lo sa anche Andrea,relativamente al suo cognome,ma fa lo gnorri,aiutato prontamente dalla stelladellest.

      Elimina
    7. Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. Sentendo l'esilarante umorismo di Camin e l'incremento dell'insegnamento bilingue siamo a buon punto.

      Elimina
    8. Andrea, non ci siamo. Su questo blog vedi di comportarti diversamente. Sei ospite, come lo sono io e tutti gli altri. Vuoi avere sempre l'ultima parola, vuoi avere sempre ragione, senza tener conto dek pensiero e delle ragioni degli altri. Il cuc di Resie cantava, adesso non canta più, vedi di adeguarti e di essere in linea educativa confacente, con i tempi e con le modalità delle persone rispettabili. Resia, come località, come gente che la abita è unica, quindi cerca di trattarla con i dovuti modi.

      Elimina
    9. per Andrea.
      Quieta non movere.
      Ab uno disce omnis.
      Auctor opus laudat.
      Con i migliori saluti per il bilinguismo, naturalmente Resiano-Italiano

      Elimina
    10. Mi scuso, non intendevo mancare di rispetto alla causa Resiana, al contrario di alcune persone che lottano per l'italianizzazione della lingua Resiana, camuffandola in vari modi. Le porgo le mie scuse Fratoso e spero che anche altri possano scusarsi riguardo ai toni di alcuni commenti "esilaranti", ricordando che la comunità slovena in Italia (non la Slovenia) ha delle problematiche del tutto simili a Resia, volevo solo trovare un punto d'incontro e di dialogo, che pochi purtroppo vogliono.

      Elimina
    11. Andrea, non richiedevo così tanto, le tue scuse sono gradite e accettate, e questo ti fa onore, ti ringrazio.

      Elimina
  8. finalmente mi si è aperta la mente. mi è bastato pensare ""imparo lo sloveno"" e subito si è aperta la mente. ho imparato che tutti i dialetti di altre nazioni che confinano con la slovenia, sono di chiare origini slovene. vale il detto ""dove c'è un serbo li è serbia"". lo dicono gli studiosi. quali? quelli della famosa università che lo scorso anno scrissero che i Resiani sono....."" rileggersi il blog."" il tempo per imparare una lingua comunitaria,anche se bistrattata,non è mai sprecato,sarà piuttosto sprecato per un dialetto locale."" quale sarebbe iil dialetto? """ la scuola bilingue di San Pietro è una scuola che funziona egregiamente,anzi ogni anno le iscrizioni aumentano"". Quando mi si è aperta la mente ho capito perché ogni anno aumentano le iscrizioni a San Pietro, è lapalissiano. Chiudete le scuole, vedi Lusevera e Taipana, e fate iscrivere i ragazzi a San Pietro. ""la scuola bilingue italiano slovena permette ai bambini,fin da piccoli,la grammatica slava che aumenta l'elasticità mentale per apprendere moltissime lingue,per non parlare del grande vantaggio che hanno gli sloveni e gli slavi in generale nell'apprendere la lingua russa,nuovo futuro baricentro dell'economia in special modo per le nostre terre che vantano il made in italy"". """gli unici che hanno abbassato le braghe sono quelli che hanno accettato l'arrivo del tricolore"". Andrea scrive tutto e il contrario di tutto. La russia non è sicuramente il futuro baricentro dell'economia che al momento sono in forte espansione quasi tutti i popoli asiatici. vorrei ricordare ad Andrea che tutti i popoli slavi e non solo gli sloveni imparano con facilità le lingue straniere. Particolarmente i Resiani sono ancora più facilitati degli sloveni perché hanno accenti di diverse lingue. Lo scorso anno,vedi il solito blog, erano dichiarati 300.000 sloveni in friuli. quest'anno sono passati, a 60.000. dove sono finiti gli altri? Andrea insiste,non so con quale referendum,che parecchi Resiani a casa loro parlano italiano. Intanto a lui non gliene deve fregare di meno e poi potrebbe essere che a forza di voler far passare Resia come slovena, si sono stancati e in caso di vero referendum, di dichiareranno solo italiani.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è semplicemente una sua opinione, non è detto che sia così, si tranquillizzi, è la sua visione del mondo, potrebbe anche essere che si stia sbagliando forse. Potrebbe essere che la sua convinzione morale e politica le stia imponendo una visione distorta della realtà, chi lo sa. Tra l'Asia e l'Europa le ricordo che c'è la Russia e se solo si riuscisse a collegare queste due parti del mondo via terra si potrebbe riaprire il florido periodo della via della seta, tagliando fuori le vie marittime controllate dagli anglosassoni per esempio. Per i dubbi riguardanti il vantaggio del bilinguismo ha google a disposizione e se vuole può verificarlo prendendo in considerazione le molte realtà pedagogiche in lingua slovena, dove nel territorio non è diffusa la lingua ufficiale ma la parlata autoctona, tra l'altro abbastanza differente dallo sloveno standard.Queste realtà sono diffuse in tutta la fascia confinaria della regione FVG, nn è obbligato comunque, può anche non farlo e continuare a vederla come una cosa del tutto negativa.

      Elimina
  9. ho un blog FAMOSO grazie per la pubblicità!

    RispondiElimina