ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena
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martedì 14 luglio 2020

Alla cortese attenzione della Sig.ra Tiziana GIBELLI Assessore alla Cultura e Sport della Regione F.V.G. – Trieste e, per conoscenza, a Pierpaolo ROBERTI Assessore alle autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza, politiche dell'immigrazione, corregionali all'estero e lingue minoritarie

Articolo di Franco Tosoni

LA VERA RAGIONE PER CUI SONO QUI

Ritengo giusto e doveroso che ogni resiano, almeno nei confronti di quelli che io considero ancora sufficientemente interessati, provi a valutare attentamente il grave problema che preme sulla nostra identità, già fin troppo compromessa, che io cerco assiduamente e costantemente di tenere viva l’attenzione. Io porto sempre a conoscenza quanto ritengo ingiusto, come in questa occasione, che spero abbia suscitato, ai destinatari, un certo interesse, un senso di giustizia, e che abbiano, reputo, sufficientemente autorità e coraggio a considerare ingiusto e illegittimo un trattamento così maligno nei confronti della nostra comunità, del nostro popolo. Non è possibile che tutti i beni immateriali che abbiamo ereditato, gelosamente conservato e pazientemente tramandato, musica, danza, canti e racconti, per non parlare della nostra lingua – irregolarmente considerata dialetto della lingua slovena -, vengano considerati: ””REGISTRAZIONI DELLE TRADIZIONI POPOLARI DEGLI SLOVENI IN ITALIA.““, sloveni che potrebbero trovarsi ovunque, ma non a Resia. Circa l’80% di quelle registrazioni, depositate presso il Museo Etnografico di Malborghetto,
sono resiane, quindi, quella dicitura, quella breve scritta con cui si dà un'informazione inesatta e scorretta, implora: rivendichiamo i nostri diritti, la nostra identità, la tutela della nostra autentica resianità. Forse tutto questo non produrrà molti frutti, forse non si arriverà subito alla conclusione dei nostri diritti, forse non produrrà utili alla nostra causa, ma almeno vorrà dire, testardamente e caparbiamente, ci abbiamo provato e continueremo a provarci. Lo scritto che segue, inviato ai due assessori della Regione Friuli-Venezia Giulia, in data 08 maggio 2020, è frutto di una mia personale iniziativa, quindi escludo qualsiasi pressione esterna o sollecito di qualsivoglia Ente o Associazione.
Grazie dell’attenzione

domenica 28 giugno 2020

Lingua Resiana - Resian Language: per non dimenticare

Language and history of Resian Valley

The regional law 38/01 and the amendment of L.R. 26/07 aim to protect the Slovenian minority in the Friuli Venezia-Giulia region but the Resian people has been included in it despite the proven and documented fact that in the Valley of Resia the Slovene minority does not exist and has never existed.
As a matter of fact, Resian people have never shared with Slovenia anything such as their territory, history, traditions or tongue
Recent genetic tests (made within the regional  “Genetic park of Friuli VG” project) have revealed without doubt that Resians have a unique genome in Europe and, therefore, they are not even distant relatives of Slovenes.Famous worldwide linguists (prof. Hamp, and others) claim the resian language to be a very interesting Slavic archaic language and that it can not be a dialect of Slovenia since its origin is independent from the development of the Slovenian language. The resian language is recognized as a Slavic archaic language by UNESCO which has inserted it into the  Atlas of Languages in danger of extinction 

venerdì 24 aprile 2020

Caratterizzazione genetica degli isolati della popolazione italiana nord-orientale nel contesto di una più ampia diversità genetica europea

Astratto

Gli studi genetici sulla popolazione europea hanno evidenziato l'Italia come una delle regioni geneticamente più diverse. Ciò è probabilmente dovuto alla complessa storia demografica del paese e alla grande variabilità del terreno su tutto il territorio. Questo è il motivo per cui l'Italia è arricchita per gli isolati della popolazione, la Sardegna è l'esempio più noto. Poiché gli isolati della popolazione hanno un grande potenziale nell'identificazione delle varianti genetiche che causano malattie, abbiamo mirato a caratterizzare geneticamente una regione dell'Italia nord-orientale, nota per le comunità isolate. 

venerdì 13 dicembre 2019

RESIANI: IL NOSTRO PERCORSO IDENTITARIO

IN TRE MOMENTI IMPORTANTI E FONDAMENTALI DELLA NOSTRA TERRA RESIANA – DUE COERENTI E UNO INCOMPATIBILE

Articolo di Franco Tosoni
IL PRIMO
Era l’anno 1866 e una data, 21 e 22 ottobre. In quel mese si svolse un plebiscito che portò all’annessione del Veneto all’Italia, al Regno d’Italia. Allora la provincia di Udine era compresa nella regione Veneto, di conseguenza, a seguito di tale plebiscito, questo fatto sancì la sua annessione allo Stato italiano. In quella data in cui si svolse:
così si espresse Resia
si 301 – no 0 – nulli 0
Resia, dunque, scelse il Regno d’Italia. Con quel voto decretò la sua scelta e lasciò così a noi quella adesione di appartenenza ad uno Stato che, a lungo andare, si dimostrò assente e lontano dalla nostra gente.

sabato 7 dicembre 2019

Sergo: “Su Resiano sanata una profonda ingiustizia”

ITVR - Identità e Tutela Val Resia riceve e volentieri pubblica:


Il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale hanno tenuto banco negli ultimi mesi, più precisamente dallo scorso 30 maggio, data in cui la Giunta Regionale su indicazione dell’assessore Roberti ha proposto l’istituzione di un Albo regionale, presso la Direzione centrale competente in materia di lingue minoritarie, delle organizzazioni che svolgono attività e iniziative in favore delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Il Disegno di Legge prevedeva nuove forme contributive per queste Associazioni e per i Comuni del territorio di riferimento per la tutela delle sole varianti parlate nelle citate Valli.
Mentre per la promozione delle attività e delle iniziative realizzate in favore del Resiano si prevedeva il finanziamento di programmi presentati dal solo Comune di Resia e non anche dalle associazioni culturali come Identità Tutela Val Resia che da anni si spende per valorizzare un Patrimonio riconosciuto anche dall'Unesco. 
Durante la discussione in aula avevamo già contestato la evidente disparità di trattamento tra le associazioni presenti nel Comune di Resia (escluse dai finanziamenti) e quelle dei Comuni delle tre Valli che invece non solo venivano riconosciute e inserite in un apposito bando ma a cui veniva concessa la possibilità di presentare specifici programmi per la tutela delle loro varianti.
Avevamo cercato di sistemare questa stortura, ma a seguito delle proteste della comunità slovena tutto fu archiviato. Contrari a questa proposta furono i presidenti delle organizzazioni di raccolta Sso e Skgz, Walter Bandelj e Ksenija Dobrila, i quali hanno scritto ai presidenti della Repubblica di Italia e Slovenia, Sergio Mattarella e Borut Pahor, ai rispettivi primi ministri, Giuseppe Conte e Marjan Šarec, nonché al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Da quanto si è appreso ci fu anche una telefonata a Roberti da parte del console generale di Slovenia, Vojko Volk.
Dopo questa sollevazione popolare ci fu un successivo incontro tra l’Assessore e la Commissione Consultiva per la minoranza linguistica slovena durante la quale Roberti propose una nuova versione del testo per tutelare il Resiano e le varianti linguistiche delle Valli. Le parti concordarono con il nuovo testo e si arrivò alla presentazione all’aula di una nuova norma. Non appena letto il testo non credevamo ai nostri occhi e siamo subito intervenuti per ristabilire l’equità e la giustizia. Infatti anche questa nuova versione, concordata con la Commissione Consultiva, non permetteva alle associazioni del territorio resiano di poter accedere ai fondi per la tutela dell’idioma che la stessa Unesco riconosce tra le parlate in via d’estinzione. Questa possibilità veniva riconosciuta solo al Comune di Resia, mentre la stessa legge garantiva l’accesso ai fondi regionali agli enti e alle associazioni delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. Una inutile quanto inaccettabile discriminazione e disparità di trattamento, a nostro avviso, cui abbiamo voluto porre rimedio. Abbiamo ritenuto strano che una Commissione Consultiva che dovrebbe tutelare la propria minoranza escludesse dall’accesso di fondi per tutelare la stessa alcune associazioni. Probabilmente si è trattato di una mera svista. Oppure c’era una precisa volontà politica di voler escludere alcune associazioni il cui unico errore sarebbe quello di vivere nella Val di Resia e di voler tutelare le tradizioni di quel territorio, mentre a quelle di altri territori veniva garantita questa possibilità. Ecco perché abbiamo proposto all’aula un emendamento per risolvere una evidente ingiustizia, allargando la platea dei beneficiari dei fondi di tutela e non restringendoli, ritenendo di poter intervenire in favore delle comunità linguistiche e non contro a qualcuno. Ringraziamo i consiglieri che hanno voluto appoggiare questa nostra iniziativa e che ne hanno ben capito lo spirito. Approvata la nostra norma adesso attendiamo che la Giunta Regionale stabilisca i criteri per erogare questi contributi. Continueremo a vigilare affinché il Resiano e le varianti linguistiche delle tre Valli continuino ad essere adeguatamente tutelate.

Consigliere Regionale Cristian Sergo Movimento 5 Stelle FVG

Il Direttivo di ITVR ringrazia il Consigliere Cristian Sergo per lo scritto a Noi inviato. 
Sarà anche nostro compito continuare a seguire l'Iter.
Ringraziamo anche tutti i Consiglieri Regionali che hanno votato a favore di questa modifica.
Sta sempre a Noi Resiani farci sentire e cercare in tutte le sedi di far valere le Nostre ragioni. 

Perchè Noi Resiani, SIAMO SEMPLICEMENTE RESIANI.

venerdì 21 giugno 2019

Minoranze Linguistiche - Regione Friuli V.G: Clamorosa vergognosa marcia indietro

Non si sa come,ma all'improvviso la Regione ha clamorosamente fatto marcia indietro. 

E pensare che la notizia era circolata tramite le fonti ufficiali.

Titoloni volti a far capire che l'aria era cambiata.

Vi ricordate sui giornali nei giorni scorsi?

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La regione riconosce la specificità linguistica del Friuli orientale. Dialetti slavi ma non sloveni

“Una riunione in un clima di piena collaborazione con alcune differenze di vedute dovute al compito di chi governa di mediare su posizioni opposte in seno alla comunità sul tema sulle espressioni linguistiche nelle Valli”.
Questo il giudizio dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti sulla riunione di insediamento della neocostituita Commissione regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena.
Roberti ha illustrato alla Commissione le ragioni che hanno suggerito all’Amministrazione regionale di prevedere, nell’ambito della revisione normativa omnibus, l’istituzione dell’Albo per le varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, operando una modifica alla legge regionale 26/2007.
“Un aggiustamento – ha precisato Roberti – che non entra nel merito del dibattito linguistico-culturale ma mira soltanto a tutelare, dal punto di vista fattuale, le parlate delle Valli. In un’area che sta soffrendo fenomeni di spopolamento – ha aggiunto – non possiamo perdere tempo in ripicche e rivalità.
La misura di creare un Albo dà risposta alla confusione generata da una legge rivelatasi non in grado di trovare un compromesso efficace tra visioni antitetiche”.
Sulla proposta i commissari si sono pronunciati negativamente e Roberti si è riservato di operare eventuali ritocchi all’emendamento.
Tra gli altri punti della riunione odierna, la Commissione consultiva ha espresso parere favorevole ai criteri per la formazione del programma di ripartizione delle risorse del Fondo regionale per la minoranza slovena per l’esercizio 2019, che ammonta a 100mila euro, e ha fissato entro maggio del 2020 la celebrazione della Conferenza regionale sulla tutela della minoranza linguistica slovena che, per legge, va convocata entro
i primi due anni di ogni legislatura. I temi della Conferenza – è stato deciso – saranno definiti sulla scorta di una consultazione più approfondita.
La precedente Commissione consultiva, nominata a marzo del 2014, era rimasta in carica fino allo scorso 31 dicembre. L’organismo, che è previsto dalla legge 26, è composto da 20 membri. Ne fanno parte l’assessore regionale competente o un suo delegato; Ksenija Dobrila, Dorica Kresevic, Rudi Pavsic, Livio Semolic, Luigia Negro, Iole Namor, Maja Lapornik, Ivo Corva, Walter Bandelj, Julijan Cavdek, Ezio Gosgnach e Anna Wedam quali rappresentanti delle organizzazioni di riferimento della minoranza linguistica slovena (Skgz/Slovensko Kulturno Gospodarska Zveza – Unione Culturale Economica Slovena e Sso/Svet Slovenskih Organizacij – Confederazione delle Organizzazioni Slovene); Monica Hrovatin, Davide Stokovac-Stolli, Aldo Jarc, Erik Figelj, Stefano Predan e Alan Cecutti, nominati quali rappresentanti nella seduta del 23 novembre 2018 dall’Assemblea degli eletti di lingua slovena nei Consigli degli enti locali del territorio delle province di Trieste, Gorizia ed Udine; Elisabetta Kovic, nominata dalla Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena. Dei venti membri Cecutti verrà surrogato con una designazione suppletiva in quanto dimissionario.
L’assessore si è impegnato a riconvocare la Commissione consultiva entro la fine di giugno.
Tratto dal sito Il giornale di Udine

Ebbene oggi 21 giugno 2019, il patatrac.
Una clamorosa marcia indietro che fa discutere. Come mai,chi c'è dietro? 
Forse un'interferenza della Repubblica di Slovenia?
Sarebbe possibile che uno stato Straniero interferisca su leggi Regionali di uno stato sovrano come l'Italia?
E la Regione Friuli V.G. sta a guardare e soccombe senza battere ciglio?
Tanta delusione, ma soprattutto tanti punti di domanda che nei prossimi giorni cercheremo di approfondire.

Nel frattempo eccovi la notizia della clamorosa retromarcia, pubblicata sul sito della Regione Friuli V.G.

Minoranze linguistiche: Roberti, impegno concreto per Val Resia

"Abbiamo trovato un importante e per centri versi inedito punto di incontro tra le componenti della minoranza linguistica slovena iscritte all'albo delle associazioni slovene e quelle delle Valli del Natisone e della Val Resia che per scelta non lo sono e che fino adesso rimanevano penalizzate nei finanziamenti". 

Così l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, a commento dell'approvazione in Consiglio regionale della proposta presentata dalla Giunta e illustrata dall'assessore Roberti in base alla quale "nelle more di revisione delle norme relative alla tutela del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario di 30mila euro ai seguenti soggetti destinatari: Comune di Resia, Circo culturale Jacopo Stellini, Istituto Slavia Viva, Forum per la Slavia , Pro Loco Stregna, Associazione Slavia Friulana nel mondo e Circolo culturale e assistenziale "Valli San Leonardo".

Oltre all'impegno per lo stanziamento di 30mila euro, l'assessore ha sottolineato anche la parte dell'accordo che riguarda l'incontro previsto per la prossima settimana, con la presenza anche delle istituzioni dello Stato sloveno, per un confronto finalizzato alla soluzione "di un problema storico - ha detto Roberti - che riguarda la tutela di una lingua che è patrimonio del Friuli Venezia Giulia". 

Sempre in tema di tutela delle minoranze, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, riunitasi oggi a Trieste, ha approvato, su proposta dello stesso Roberti, i criteri per la formazione del programma di ripartizione delle risorse del Fondo regionale per la minoranza slovena che può contare a bilancio, per il 2019, di uno stanziamento di 100mila euro. 

In sostanza l'Esecutivo regionale ha scelto di concentrare le risorse del Fondo sulla categoria di intervento riservata alle istituzioni scolastiche, anche perché gli altri potenziali beneficiari (enti locali, organizzazioni attive per la tutela della minoranza) possono accedere con più facilità ad altre fonti di finanziamento previste dalla legge a tutela della stessa minoranza.

Il limite minimo di contribuzione per i programmi presentati da una singola istituzione è di 5mila euro, mentre quello massimo ammonta a 10mila euro. Nel caso di programmi di intervento frutto di un accordo di rete sottoscritto da più soggetti il limite massimo arriva a 20mila euro. Qualora invece, oltre a esserci la partnership tra più istituzioni, nel programma ci siano tutte le attività indicate nei criteri (iniziative integrative dell'insegnamento dello sloveno, interscambio studentesco e di docenti con la Slovenia e arricchimento offerta formativa con enti e organizzazioni della minoranza) il limite massimo si alza a 50mila euro. 


giovedì 21 marzo 2019

FINALMENTE SANTUARIO

I fedeli della Val Resia hanno appreso dalla cancelleria della Curia arcivescovile di Udine che è stato firmato il decreto con cui viene riconosciuto alla Chiesa di Prato di Resia il titolo di Santuario.
Martedì 19 marzo, data in cui è entrato in vigore il decreto, alle ore 18,00 l’arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato ha celebrato una Santa Messa Solenne nella Chiesa di Prato, durante la quale è stato ufficializzato il riconoscimento alla Chiesa Madre della Valle.
Durante la celebrazione è stata benedetta anche la rinnovata statua di San Giuseppe, restaurata anche con il contributo di quanti hanno voluto “adottarla” a suffragio dei defunti padri ed esposta la reliquia del Pallio di San GiuseppeFacebook




sabato 23 febbraio 2019

I.T.V.R Informa: Ci ha lasciato Prof. Dr. Eric P. Hamp

Il 17 febbraio 2019 a 99 anni, è volato in cielo il Prof. Dr. Eric P. Hamp. Era nato il 16 novembre 1920.

Con profonda tristezza ci uniamo, noi tutti Resiani, al dolore della famiglia per la scomparsa del carissimo prof. Eric P. Hamp.
Per i Resiani resterà sempre uno dei massimi studiosi ed estimatori della nostra lingua, a favore della quale si è adoperato in tutte le sedi più autorevoli per un riconoscimento ufficiale e la giusta collocazione nel panorama linguistico slavo.
In coloro che lo conobbero resterà il ricordo di una persona affabile, competente, cordiale e lungimirante. Con profondo dolore per la perdita del loro caro, porgiamo alla famiglia le nostre più sentite condoglianze.





Grazie a Lui, la Lingua Resiana è stata riconosciuta all'Unesco come Lingua in pericolo.



venerdì 22 febbraio 2019

Resiani e la RSI: 1943 nascita della Repubblica di Salò

Dopo la giornata del ricordo delle Foibe,mi sono messo a "navigare" tramite pc,alla volta di notizie per capire meglio quegli anni. Mi sono imbattuto in molti documenti, ma ad un certo punto un elenco di Caduti della RSI, mi ha fatto pensare e riflettere.
Nel senso,che sapevo,per sentito dire e racconti vari,di ciò che successe a Resia e non solo,a riguardo della seconda guerra mondiale,dei partigiani,dei tedeschi,dei titini ecc... 
Ma dei Resiani che aderirono alla RSI,sinceramente, non ne avevo mai sentito parlare. 

Forse, coloro che continuarono a lottare e a morire per un ideale,che tutti noi, oggi, possiamo pensare che sia stato giusto o sbagliato, debbano essere dimenticati?

Ricordando la storia, forse, possiamo capire i momenti,dei tanti soldati Italiani, tra cui alcuni Resiani, che scelsero di continuare a combattere a fianco di Mussolini,aderendo alla RSI, fino alla fine.

Infatti nella notte fra il 24 e il 25 luglio 1943 il gran consiglio fascista approva un ordine del giorno che destituisce Mussolini da ogni incarico e affida al re Vittorio Emanuele III il comando delle Forze armate. Lo stesso giorno Mussolini viene arrestato e mandato al confino prima a Ponza, poi in Sardegna alla Maddalena e infine a Campo Imperatore sul Gran Sasso.
Il maresciallo Badoglio riceve dal re tutte le cariche del duce e il 27 luglio il "Popolo d'Italia'' massimo organo di stampa fascista annuncia al paese che "La guerra continua. L'Italia mantiene fede alla parola data''.

L'8 settembre '43 il re e Badoglio annunciano l'armistizio con gli alleati anglo-americani e fuggono da Roma per Brindisi consegnando l'Italia in mano ai tedeschi che occupano militarmente il Paese e danno inizio a una serie infinita di saccheggi, distruzioni e efferati eccidi.
Il 12 settembre del '43 i paracadutisti nazisti aiutati da alcuni ufficiali fascisti dei carabinieri riescono a liberare con un blitz Mussolini.


Il 15 settembre 1943 la radio comunica che "Benito Mussolini ha ripreso oggi la suprema direzione del fascismo in Italia", mentre viene dato ordine a tutte le organizzazioni del partito di appoggiare attivamente l’esercito germanico. Tre giorni dopo in un discorso radiofonico da Monaco, lo stesso Mussolini, annunciando la rinascita di uno stato fascista, indica il compito di riprendere le armi al fianco della Germania e del Giappone.
Il 23 settembre si costituisce ufficialmente il governo della Rsi con sede nel comune di Salò (Brescia) e Mussolini, rientrato nel frattempo in Italia, si sistema alla Rocca delle Caminate, e si autoproclama capo dello Stato, del governo e duce del nuovo partito fascista repubblicano.



Alessandro Pavolini è nominato segretario del neocostituito partito fascista. Durante il suo discorso introduttivo al congresso di Verona del 14 novembre '43 rispolvera e rilancia in grande stile lo squadrismo fascista degli anni '20 e esorta i repubblichini a obbedire ai tedeschi e a non avere pietà dei partigiani. "Lo squadrismo - conclude Pavolini - è stato la primavera della nostra vita, e chi è stato squadrista una volta lo è per sempre''.
Al generale Rodolfo Graziani viene affidato il compito di riorganizzare l'esercito con armi e istruttori tedeschi.









Di seguito vi inserisco alcuni nomi di caduti della RSI, e il link,dove leggere con calma il tutto.

Madio Salvatore, Madoglio Angelo, Madoglio Mario Angelo, Madonna Francesco, Madotto Adamo, Madre Giuseppe, Madrigali Primo, Maè Armando, Maestrami Tito, Maestrelli Giuseppe

Di Lauro Francesco, Di Lauro Vincenzo Pietro, Di Lena Bruno, Di Lena Gregorio, Di Lena Longino, Di Lena Orlando, Di Lenardo Antonio, Di Lenardo Antonio, Di Lenardo Giovanni Battista, Di Leo Alessandro, Di Leo Armando, Di Leo Giovanni, Di Leo Giuseppe, Di Leo Nicandro

Buttignol Luigi, Buttini Remigio, Buttironi Antonio, Buttolo Ernesto, Buttolo Stefano, Butturini Gino Giuseppe, Buvoli Alessandro, Buy Ugo, Buzio Sergio,Buziol Umberto,

ecc....

giovedì 31 gennaio 2019

L’Unesco inaugura l’Anno delle Lingue Autoctone

Trecentosettanta milioni di esseri umani nel mondo parlano lingue tramandate da generazioni nei luoghi spesso impervi e difficilmente accessibili in cui si sono stabilite le tribù dei loro antenati. Queste popolazioni rischiano di perdere il proprio patrimonio culturale e sono escluse dal progresso, che con le nuove tecnologie impone una lingua universale. L’Unesco ha lanciato l’Anno Internazionale delle Lingue Autoctone, d’intesa con l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La comunicazione è alla base della pace.
“Ogni due giorni una lingua autoctona sparisce. La diffusione della tecnologia nelle lingue dominanti influenza la ricerca scientifica e l’accesso al progresso”, ha sottolineato la direttrice generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, in apertura della cerimonia nella sede dell’Unesco, a cui sono stati invitati i rappresentanti delle culture indigene. Azoulay ha inoltre confermato l’attenzione internazionale nel percorso di sostegno intrapreso nel 2006 con la Dichiarazione dell’Onu sui Diritti dei Popoli Indigeni, che recepiva le conclusioni della Convenzione dei Popoli Indigeni e Tribali nel 1989 e della Conferenza mondiale dei Popoli Indigeni, svoltasi nel 2014, ponendo il tema tra le priorità dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile entro il 2030. Il piano di interventi fornirà informazioni su clima, ambiente (una delle priorità congiunte con l’Onu è combattere il surriscaldamento della Terra, attraverso l’adozione di comportamenti responsabili), medicina, e moda, inclusa nel patrimonio immateriale dell’umanità.

giovedì 29 novembre 2018

VAL RESIA: Signor Sindaco Chinese Sergio, per piacere, SMENTISCA IMMEDIATAMENTE e prenda provvedimenti subito.Grazie

28 NOVEMBRE 2018 / 28. NOVEMBER 2018

Ne prezrite v Domu 30. novembra
Ecco il Dom del 30 novembre

Enajndvajseta letošnja številka Doma postavlja v ospredje naslednjo reformo lokalnih uprav. »Furlanija Julijska krajina je avtonomna dežela zaradi prisotnosti jezikovnih manjšin, zato bo naslednja reforma lokalnih uprav upoštevala to bogastvo. Ne bomo ponovili napake, ki je bila storjena, ko so vsilili sedanje medobčinske zveze.« Tako je povedal pristojni deželni odbornik Pierpaolo Roberti na občnem zboru SSO v Špietru. Pri nekaterih županih smo se pozanimali, kakšne povezave med občinami si želijo. Občnemu zboru SSO, ki je potekal v Špietru, Dom posveča šesto stran in uvodnik, v katerem se bere: “Parsotnost ministra za Slovence v zamejstvu in po svetu Petra Jožefa Česnika, regionalnega ašešorja Pierpaola Robertija, treh italijanskih in slovenskih parlamentarcu, štier regionalnih konsiljerju Furlanije Julijske krajine, deset šindiku (vsieh domačih iz Nediških dolin) in številnih drugih lokalnih administratorju, med katerimi tudi konsiljerja na videnskim kamunu, predstavniki Furlanu in Italijanu v Sloveniji, puna sala delegatu … Kongres Sveta slovenskih organizacij (SSO) v Špietru 16. novemberja je biu zaries velik dogodek za Benečijo in je jasno pokazu, kakuo je tela krovna organizacija ratala močna in dobro diela v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini. V svojim govoru je predsednik SSO Walter Bandelj poviedu, de je trieba puno skarbieti za Benečijo in Reziijo, ki imata velike probleme, saj je nimar manj ljudi in te mladi na morejo ušafati diela doma, zatuo muorajo s trebuham za kruham.” Pred vrati je adventni čas. “Advent nam priča, de je Buog blizu našemu svetu in našemu življenju. Blizu pomeni, de je z nami, z nami diela in nam pomaga, de bo življenje buj lepuo in veselo, zatuo ki, če je Buog z nami, vse se more prenesti in potarpieti s troštam, de ‘an dan bo kraljevalo samuo Božje veselje. Advent je cajt liepih tradicij za te male in za te velike. Liepi navadi sta adventni krancilj in adventni koledar, ki se vse buj šierita po družinah. Advent pomeni tudi skupno parčakovanje Božiča. V Benečiji tuole ponuja Devetica božična. Od 15. do 23. dičemberja podoba Svete Družine ruoma od hiše do hiše (v zadnjih od vasi do vasi, saj je nimar vič hiš praznih) med ponavljanjam starih besedil, s katerimi gaspodinje pozdravljajo podobo Matere Božje, med molitvijo rožarja, med pietjam Lavretanskih litanij in božičnih piesmi,” beremo na drugi strani. Letos bo v Benečiji in Kanalski dolini kar osem adventnih in božičnih koncertov pevskih zborov. Novost so trije koncerti v Tipani, Subidu in Porčinju, ki jih prijeja združenje Blankin. Na 9. strani Dom obljavlja reportažo o vasi Čarnjeja (občina Neme), v kateri se govorijo slovensko narečje. Žabniški zbor “Tantum Ergo” je pa nastopil v baziliki Svetega Petra v Rimu in zapel tudi v slovenščini. Na zadnji strani je napoved najzanimivejših dogodkov, ki bodo potekali v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini v prvi polovici decembra. Kot priloga Domu je izšla tretja letošnja številka versko-kulturnega biltena “Sveta Marija iz Porčinja”, ki poroča o romarskem letu 2018 in napoveduje romarsko leto 2019.
Il ventunesimo numero 2019 del quindicinale Dom pone in primo piano la nuova riforma delle autonomie locali in Friuli Venezia Giulia. L’assessore regionale Pierpaolo Roberti, a San Pietro al Natisone, in occasione della 14ª assemblea della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, ha precisato che «la specialità del Friuli Venezia Giulia è dovuta alla presenza delle minoranze linguistiche nella nostra regione: la prossima riforma degli enti locali terrà conto della ricchezza delle identità di questi territori così come non è stato garantito con la riforma delle Uti». Si prospettano quindi nuovi cambiamenti per le amministrazioni locali e nuove modifiche legislative. Roberti ha più volte assicurato di voler scrivere la riforma ascoltando attentamente le esigenze del territorio. Noi abbiamo chiesto a sei sindaci delle Valli del Natisone e del Torre di anticiparci i propri orientamenti. All’assemblea della SSO sono intervenuti numerosi e autorevoli ospiti, come il ministro per gli Sloveni nel mondo, Peter Jožef Česnik, la presidente della commissione del parlamento sloveno per le relazioni con gli sloveni nel mondo, Ljudmila Novak, il deputato della comunità italiana, Felice Žiža, e la senatrice Tatjana Rojc. Il presidente regionale Sso, Walter Bandelj, nella sua relazione ha evidenziato come la legislazione di tutela abbia bisogno di un’accelerazione nell’applicazione del diritto dell’uso della lingua slovena nei rapporti con le istituzioni pubbliche e nelle pubbliche insegne. «Si tratta anche di un cambiamento dell’approccio in quanto non dobbiamo più pensare alla tutela come a un privilegio per alcuni, ma come risorsa per l’intera comunità regionale», ha evidenziato Bandelj. E dall’assemblea degli eletti di lingua slovena, per l’elezione di tre membri della Commissione consultiva per la minoranza linguistica slovena sono emersi tre importanti elementi di novità per quanto riguarda Benecia, Resia e Valcanale. Nel dettaglio sono la presenza di esponenti di centrodestra, la partecipazione di un consigliere della città di Udine e il fatto che il sindaco di Resia si sia dichiarato “eletto di lingua slovena”.

venerdì 16 novembre 2018

RESIANI, Per non dimenticare: "Rosso Istria", un film ricorda le vittime della follia titina

Ci sono voluti più di settant’anni per ricordare con un’opera cinematografica cruda e reale la "martire" della violenza anti italiana dei partigiani di Tito

“Red land, rosso Istria” è un film dalla parte di Norma Cossetto e di tutte le vittime delle foibe, che ti colpisce al cuore.

Ci sono voluti più di settant’anni per ricordare con un’opera cinematografica cruda e reale la “martire” della violenza anti italiana dei partigiani di Tito. Norma era una giovane studentessa universitaria, che non aveva mai fatto del male ad una mosca, “colpevole”, però, di essere la figlia di un podestà nel cuore dell’Istria. Gli aguzzini con la stella rossa l’hanno arrestata, poi interrogata e stuprata ripetutamente per scaraventarla alla fine in una foiba durante la prima ondata di vendette e pulizia etnica in seguito al vuoto di potere dell’8 settembre 1943




Il film è stato presentato sabato scorso nello spazio della regione Veneto alla Mostra del cinema di Venezia, che ovviamente l’ha snobbato. Selene Gandini interpreta in maniera radiosa la giovane Norma amante della vita e della sua terra, rossa come il sangue. “La tragedia dell’esodo e delle foibe la conosco da sempre - racconta l’attrice - Mia nonna che purtroppo non c’è più, dalmata d’origine, aveva una taglia dei titini sulla testa perchè scriveva “Viva l’Italia” sui muri di Gorizia”. Il film si apre e chiude con la drammatica immagine delle mani di Norma legate con il filo di ferro e insanguinate, che sembrano cercare la luce nel buio della foiba.

“È un film necessario oggi più che mai. Non si possono ignorare della pagine strappate della nostra storia così drammatiche” spiega Vincenzo Bocciarelli, uno degli attori. “Dopo tanti anni è venuto il momento di alzare il sipario e svelare, per la prima volta al cinema, la tragedia delle foibe a lungo volutamente dimenticata” aggiunge il giovane regista Maximiliano Hernando Bruno

La fotografia e le riprese non hanno niente da invidiare ai film blasonati. Geraldine Chaplin dà il via alla storia di Norma, amica d’infanzia. La figlia del grande Charlie Chaplin è la nonna, che ai giorni nostri porta la nipote al Magazzino 18 del porto di Trieste, dove sono custodite le masserizie degli esuli. Franco Nero è magistrale quando viene trascinato nella cantina delle torture davanti al comandate partigiano che ha occupato Visinada. Veterano della prima guerra mondiale ed influente professore di italiano nel piccolo borgo istriano di Norma non ha paura degli schizzi di sangue sulla parete delle vittime dei partigiani. Anzi sfida gli aguzzini cercando di riportarli alla realtà: “Fascisti, comunisti? Siamo tutti noi”.
Un attore sloveno veste i panni di Mate, il boia titino. Non è facile interpretare i cattivi, senza ridurli a macchietta, ma Romeo Grebensek ci riesce perfettamente.

Il film prodotto da Venice film verrà proiettato in anteprima il 6 novembre a Roma con tutto il cast. Pochi i contributi pubblici giunti solo dal Veneto e dalle associazioni degli esuli, ma “i privati si sono mobilitati, da imprenditori a professionisti, acquistando quote dei diritti in tutta Italia” spiega il produttore Alessandro Centenaro. Rai cinema dovrebbe mandarlo in onda il 10 febbraio 2019, giorno del ricordo dell’esodo e delle foibe
Dopo anni di vulgata resistenziale il primo film dalla parte di Norma Cossetto, medaglia d’oro della Repubblica italiana, scatenerà i negazionisti orfani di Tito. Antonio Ballarin, presidente della Federazione degli esuli è convinto che “Norma per il nostro mondo equivale ad Anna Frank per la Shoah. Ad oltre 70 anni di distanza questo film racconta una tragedia dimenticata con un solo obiettivo: che non succeda mai più”.


Il Film esce oggi 15 novembre nelle sale cinematografiche 
Da segnalare la difficoltà di trovare sale dove questo film viene proposto.
Qui in Friuli,lo potete andare a vedere nei seguenti Cinema:
Gorizia: Kinemax
Villesse: Uci Cinemas Villesse
Pordenone: Uci Cinemas Fiume Veneto
Maniago: Manzoni
Trieste: The Space Cinema Trieste e al Nazionale
Udine: The Space Cinema Pradamano

giovedì 21 giugno 2018

ITVR: Lingua Resiana

Sabato, 23/06, in Municipio a Prato di Resia, alle ore 17.00
Presentazione del Libro:
SAGGIO DI FONETICA DELLA PARLATE RESIANE 
di Baudouin de Courtenay
a cura di Nadia Clemente


Vi aspettiamo numerosi



giovedì 10 maggio 2018

Riflessioni sulle Elezioni Regionali Friuli V.G. 2018

Elezioni Regionali FVG 2018
Slovenska Skupnost
Risultati nei 18 Comuni della Provincia di Udine soggetti alla L.38/01
                                                                                                                                                                            2008                                                               2018            2018                              2013
   
    Voti S.S.                                                       Votanti         Voti alla S.S.                 Voti S.S.               

Cividale del Friuli                                                 4.404               11                                 23                                 29
Drenchia                                                                      56               6                                  12                              13
Grimacco                                                                  152                 7                                    6                              15
Lusevera                                                                   222                12                                   3                                3
Malborghetto/Valbruna                                            457                 32                                 39                                  -
Prepotto                                                                   293                   1                                   4                                4
Pulfero                                                                      309                   6                                  10                             18
Resia                                                                          465                 33                                 26                               -
S. Leonardo                                                              529                 16                                  11                             44
S. Pietro al Natisone                                                 932                 30                                  34                              66
Savogna                                                                    149                  4                                     6                                7
Stregna                                                                      150                  2                                    3                               10
Taipana                                                                     241                 13                                    0                                 3
Tarvisio                                                                    1. 855               27                                 24                                 -
Torreano                                                                    985                 3                                     6                                 3
Attimis                                                                       747                 4                                     0                                 7
Faedis                                                                      1.283                  5                                    1                                 9
Nimis                                                                        1.017                 2                                    2                                 2
                                                                                                                                             
 Totali    …233………                                             14.066             214                               210                             
                                                                                                                                     
2018 = Percentuale pro S.S. = 1,5 %
 ============================
 – Voti per la S.S. in FVG :     
                                                    2018                         2013                     2008
            Trieste                          2.884
            Gorizia                          1.299
            Udine                               395
            Pordenone                      158
            Tolmezzo                        144   
                                                ---------
                     Totale ……            4.880                        5.648                    7.001   
                                                   ======                      =====                    =====   
(Calo 2008-2018 = 2.121)

Osservazioni
Come si evince dai dati riportati sopra, i voti per la Slovenska Skupnost sono calati di ben 2.121 tra il 2008 e il 2018 (- 30%). Ciò va a significare che gli appartenenti effettivi alla Minoranza Slovena del FVG si aggirano sulle 4.000 unità. Ad esse vanno aggiunte migliaia di filosloveni promossi d’ufficio ad appartenenti alla predetta minoranza e tra essi i 233 operanti nei 18 Comuni della provincia di Udine inseriti di forza e con l’inganno nella L.38/01.
In detti Comuni vi è stato un generale calo di voti per la S. S.; nel Comune di Resia, però, vi è stato un aumento di adesioni di 7 unità : merito soprattutto della Kmetka che ha concesso elargizioni sottobanco, così come accaduto a Taipana.
Particolare considerazione merita il dato riferentesi a Cividale : dai 29 voti per la S.S. conseguiti nel 2008 si è passati agli 11 ottenuti nel 2018 : segnale inequivocabile per coloro che volevano inserire nella carta d’identità la scritta Cedad accanto a Cividale del Friuli. Sull’argomento, si veda l’articolo a firma Lidio Buttolo apparso sul Messaggero Veneto del 5.5.2018 pag. 43, dov’è mossa giusta critica alla Serracchiani per aver stigmatizzato il comportamento dell’on. Roberto Novelli, il quale era opportunamente intervenuto presso il Ministero dell’Interno per riportare nella legalità la normativa, nel rispetto della Città e della popolazione di Cividale del Friuli – Forum Iulii.
Dobbiamo purtroppo ancora una volta evidenziare che 200 filosloveni riescono da decenni a tenere in iscacco tutto il territorio della Slavia Friulana : ventimila persone occupanti i 18 Comuni della provincia di Udine inseriti di forza e con l’inganno nella famigerata L.38/01 sono completamente in balia di pochi sostenitori del progetto di slovenizzazione delle Valli orientali del Friuli.
Un’esagerazione che grida vendetta al cospetto di Dio, è rappresentata dal cospicuo capitale (oltre 25 milioni di euro ogni anno) che il prodigo Governo Italiano mette a disposizione della Minoranza Slovena del FVG (circa 4.000 persone, come detto) per la qual cosa vi è stato un disinteresse generale da parte di politici e amministratori circa la necessità di riportare nella giusta misura la situazione.

Gilberto Barbarino

venerdì 27 aprile 2018

Elezioni Regionali Friuli V.G. 2018: Circoscrizione di Udine

1000 PREFERENZE COME OBBIETTIVO

Amici Resiani, ovunque Voi siate, siamo alla conclusione della campagna elettorale da Me supportata a favore del Resiano Carlo Altomonte che si presenta nella Circoscrizione di Udine ,nella lista Progetto FVG-Fedriga Presidente.

Molti di Voi ,in questi giorni,hanno ricevuto visita per far conosce la motivazione della sua scesa in campo.
Abbiamo cercato di contattare il maggior numero di Resiani residente nei Comuni interessati, per invogliarli a collaborare a questo progetto.
Un progetto che ha come scopo mandare un Resiano in Consiglio Regionale a Difendere gli interessi di Resia,del suo Popolo compresi la sua Cultura sotto tutti i punti di vista.
Compresa l'uscita dalla Legge che ci considera Sloveni. A Voi tutti faccio un ultimo appello.
Contattate tutti i vostri parenti e amici e cercate di convincerli a votare e a dare la preferenza al Resiano Altomonte, con un voto e la preferenza .

Il Nostro obbiettivo è raggiungere le 1000 preferenze.
Confidiamo in tutti Voi.

Eccovi l'elenco dei Comuni che fanno parte della circoscrizione di Udine:

Aiello del Friuli  - Aquileia  - Attimis  - Bagnaria Arsa  - Basiliano  - Bertiolo  - Bicinicco  - Buttrio  - Camino al Tagliamento  - Campoformido  - Campolongo Tapogliano  - Carlino  - Cassacco  - Castions di Strada  - Cervignano del Friuli  - Chiopris Viscone  - Cividale del Friuli  - Codroipo  - Colloredo di Monte Albano  - Corno di Rosazzo  - Coseano  - Dignano  - Drenchia  - Faedis  - Fagagna  - Fiumicello  - Flaibano  - Forgaria nel Friuli  - Gonars  - Grimacco  - Latisana  - Lestizza  - Lignano Sabbiadoro  - Lusevera  - Magnano in Riviera  - Majano  - Manzano  - Marano Lagunare  - Martignacco  - Mereto di Tomba  - Moimacco  - Mortegliano  - Moruzzo  - Muzzana del Turgnano  - Nimis  - Pagnacco  - Palazzolo dello Stella  - Palmanova  - Pasian di Prato  - Pavia di Udine  - Pocenia  - Porpetto  - Povoletto  - Pozzuolo del Friuli  - Pradamano  - Precenicco  - Premariacco  - Prepotto  - Pulfero - Ragogna  - Reana del Rojale  - Remanzacco  - Rive d`Arcano  - Rivignano  - Ronchis  - Ruda  - San Daniele del Friuli  - San Giorgio di Nogaro  - San Giovanni al Natisone  - San Leonardo  - San Pietro al Natisone  - San Vito al Torre  - San Vito di Fagagna  - Santa Maria la Longa  - Savogna  - Sedegliano  - Stregna  - Taipana  - Talmassons  - Tarcento  - Tavagnacco  - Teor  - Terzo di Aquileia  - Torreano  - Torviscosa  - Treppo Grande  - Tricesimo  - Trivignano Udinese  - Udine  - Varmo  - Villa Vicentina  - Visco.

Fin da ora Vi ringrazio
Franco Di Lenardo Turan