ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

martedì 25 gennaio 2011

IDENTITA' E TUTELA VAL RESIA INFORMA



Ottima riuscita dell'incontro svoltasi a Prato di Resia tra simpatizzanti dell'Associazione di I.T.V.R.
Da segnalare l'intervento del Sindaco di Resia Chinese Sergio, dell'Assessore Altomonte Carlo, di rappresentanti di Cividale del Friuli, delle Valli del Natisone e della Val del Torre.
L'incontro ci ha permesso di poter saldare contatti che in prospettiva potranno dare solo buoni frutti.
A breve vi inserirò video inerenti all'incontro.

domenica 23 gennaio 2011

OSEACCO DI RESIA



CHIESA VECCHIA DI OSEACCO, DEMOLITA DOPO IL TERREMOTO DEL 6 MAGGIO 1976 E MAI PIU' RICOSTRUITA.
Era ubicata nei pressi del vecchio campanile.Oggi una tabella ricorda quest'opera che fu completamente demolita.

venerdì 21 gennaio 2011

Lettera agli «affossatori» della Lingua Resiana


Alla fine della Via Crucis di Prato, sorge il nostro
Camposanto, dal quale ammiriamo il bellissimo Canin, il
Musi, la Sgarbina, la nostra Val Resia insomma, per cui
abbiamo vissuto, guerreggiato e amato.
Siamo scioccati che i sostenitori(trici) di un dialetto prosloveno
continuino a imporre la loro ideologia, col pretesto
che i “loro” studi sono il risultato di ricerche accertate,
basate pero’ unicamente sui loro “desiderata”. La loro paranoia
si esprime in certe pubblicazioni, libri e articoli giornalistici,
giustificando cosi’ la loro posizione intellettuale
insostenibile.
Es: Contestazione dei risultati sul DNA dei Resiani.
Questi sostenitori (trici) vendono la loro anima al Diavolo,
rinunciando alla loro Identità, alla loro Storia, alle loro
Usanze, alla loro Lingua, in cambio di vantaggi......travestiti
dietro un paravento cosidetto culturale.
Eminenti linguisti e slavisti di fama internazionale hanno
riconosciuto che il Resiano é una lingua slava arcaica e
atipica. I linguisti che contestano questa argomentazione
sono sloveni o formati a Lubiana, di cui si dà atto.
Chi mai oserebbe negare l’identità dei propri avi?
Coloro che dovrebbero riposare in pace.

(p.o. Anna e Jean Clemente Tomasig)

Tratto da: Voce della Val Resia -gennaio 2011-

Türk alla vigilia della visita di Stato in Italia: “Guardiamo con favore alla creazione di una regione Adriatico-Jonica”


”La Slovenia e l’Italia fanno parte dell’Unione europea. Tutti e due vogliamo un’Europa più attiva e coesa e crediamo che abbia bisogno di una politica estera chiara, così come crediamo nella priorità di una Ostpolitik comune”: lo afferma il presidente sloveno Danilo Türk, in un’intervista rilasciata alla Rai del Friuli Venezia Giulia, di cui è stata data anticipazione.

mercoledì 19 gennaio 2011

SLOVENI IN FESTA


Sabato 22 gennaio al Kulturni Dom di Bovec (Plezzo), si svolgerà il 41. incontro degli Sloveni della Provincia di Udine e dell'alta Val Isonzo. (41.NOVOLETNO SREČANJE SLOVENCEV VIDEMSKE POKRAJINE IN POSOČJA).

http://www.kdbovec.si/prireditev/39-ostali-dogodki/154-41-novoletno-sreanje-slovencev-videmske-pokrajine-in-posoja

Le Amministrazioni dei Comuni del Friuli Orientali, tra cui anche Resia, facenti parte della Minoranza Nazionale Slovena sono stati invitati all'evento.

http://www.novimatajur.it/pages/articolo_stampabile.php?id=1381 .

All manifestazione sarà presente il Presidente dell'Assemblea Nazionale della Repubblica di Slovenia, Pavel Gantar.

lunedì 17 gennaio 2011

SLAVIA: Parlate locali e Lingua Slovena

Dalla loro fondazione e sovvenzionamento da parte italiana, i circoli culturali (o politici?) sloveni asserivano che attraverso l’insegnamento della lingua grammaticale slovena si sarebbe salvata la secolare lingua slava locale. Se, dal principio, questi “disinteressati” circoli culturali avessero dedicato le proprie energie a valorizzare la parlata locale con studi e ricerche mirate, cercando di coinvolgere in tal senso la classe politica e l’opinione pubblica, certamente i risultati oggi si vedrebbero: lo slavo locale e il resiano non correrebbero il rischio di estinzione.