ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

venerdì 29 settembre 2023

IDENTITÀ RESIANA - VERA E FALSA

Sentirsi parte di una comunità, di appartenere ad un determinato popolo e di poter condividere con altre persone la stessa memoria storica, gli stessi usi e costumi, la medesima lingua, questo si chiama, identità. Quindi possiamo dire che l’identità è quell’insieme di caratteristiche distinte che rendono l’individuo unico e caratteristico.

Ma oggi il “resiano”, che dovrebbe essere diverso, ha tutte queste caratteristiche per proclamare la sua reale identità?

La maggior parte sì, ma una porzione, minoritaria, si riconosce, si crede diversa pur essendo genomicamente appartenente allo stesso ceppo. La concomitante appartenenza nel dichiararsi di essere “resiano”, ma di aderire anche a qualcosa di più, cioè la pertinenza di essere quella diversità che va oltre alla autenticità della propria stirpe, quell’appartenenza che dovrebbe aggettare, cioè, sporgere come un davanzale dalla nostra differenza e dalla nostra identità, essere, senza essere, anche minoranza slovena a Resia.

Questa è al presente l’attuale realtà confusionaria resiana, e verso questo vivere che in essa si distingue per la complessità della sua esistenza.

Articolo di Franco Tosoni

martedì 8 agosto 2023

Chiesa di Coritis 1993 - 2023

30 anni dalla posa della prima Pietra PER NON DIMENTICARE
1885 ‐ 1892 (costruzione intero bene) Non ci è dato sapere se a Coritis esistesse una chiesetta prima dell'8 marzo 1885 ma si presume che almeno una cappella devozionale fosse presente sul territorio. La richiesta era stata fatta dal titolare della Pieve don Rucchini al vescovo di Udine nella quale chiedeva l'autorizzazione a erigere un Oratorio e anche l'invio di uno incaricato alla benedizione della prima pietra. La risposta era stata immediata e il 15 maggio dello stesso anno viene benedetta la prima pietra dell'Oratorio sotto il titolo di Madonna della Neve. Nulla si sa più fino a quando il 1° di agosto del 1888 il parroco Rucchini annota che: "a Coritis è in fabbrica un Oratorio e il di cui titolare non si conosce". Undici anni dopo, il 18 agosto 1899, lo stesso Rucchini scrive che "a Coritis vi è una chiesa eretta nell'anno 1889 ed ha un'altare sotto il titolo di S. Anna". Un documento del 5 luglio 1892 conferma che l'Abate di Moggio mons. Zucchiatti ha benedetto la chiesa il 2 di luglio. 1961 ‐ 1961 (dedicazione intero bene) I titolari di questa chiesa nel tempo sono diventati i Santi Simone, Giuda e Anna. Nel 1961 diventa parrocchia a sé stante e il 1° maggio del 1966 viene unita con quella di Oseacco. 1976 ‐ 1976 (distruzione intero bene) Il sisma del 15 settembre 1976 l'ha gravemente danneggiata e in seguito demolita. 1990 ‐ 1991 (riedificazione intero edificio) Nel 1990 si costituiva un Comitato per la sua ricostruzione con a capo il fabbriciere Fabrizio Di Lenardo; la chiesa con il campanile fu completata e benedetta domenica 4 agosto 1997 da mons Lorenzo Caucig delegato dall'arcivescovo Alfredo Battisti.

giovedì 15 giugno 2023

sabato 10 giugno 2023

Lingua Resiana: MA QUALE MINORANZA SLOVENA

Articolo a cura di Tosoni Franco

TRADIZIONE

“”Passaggio di un patrimonio culturale attraverso il tempo e le generazioni.””

Legge 23 febbraio 2001, n. 38 - "Norme per la tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli - Venezia Giulia"

Vorrei nuovamente fermare la mia attenzione sull’art. 4 - Legge 23 febbraio 2001, n. 38, e analizzare quel polpettone provocato per il fatto di aver aderito a quella legge ingannevole.

(Ambito territoriale di applicazione della legge)

1. Le misure di tutela della minoranza slovena previste dalla presente legge si applicano alle condizioni e con le modalità indicate nella legge stessa, nel territorio in cui la minoranza è tradizionalmente presente. In tale territorio sono considerati inclusi i comuni o le frazioni di essi indicati in una tabella predisposta, su richiesta di almeno il 15 per cento dei cittadini iscritti nelle liste elettorali o su proposta di un terzo dei consiglieri dei comuni interessati, dal Comitato entro diciotto mesi dalla sua costituzione, ed approvata con decreto del Presidente della Repubblica.

lunedì 5 giugno 2023

Lingua Resiana: USCIRE DALL' AMBIGUITA'

Articolo a cura di Franco Tosoni.
L’Unesco, con risoluzione del Parlamento europeo dell'11 settembre 2013 sulle lingue europee a rischio di estinzione e la diversità linguistica nell'Unione europea (2013/2007(INI), ha riconosciuto anche il “resiano”, come lingua in via di estinzione. L’UNESCO ….non scrive dialetto, ma LINGUA. Da questa premessa, inizia la mia analisi per trovare il motivo per cui siamo entrati e il sistema per uscire da questa ambiguità dal quadro in cui si è venuto a trovare “il resiano”. Colpe, ostruzionismo, confusione, falsità, diversità e finzione, “Chi più ne ha più ne metta”. Inizio dall’articolo 6 della Costituzione La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. L’articolo si pronuncia che la Repubblica italiana tutela, con apposite norme, le minoranze linguistiche. La lingua resiana, visto che viene parlata da un esiguo numero di persone, è meglio farla passare come dialetto della lingua dialettale slovena. Ma dove è quando la lingua resiana è stata fatta passare per dialetto, e da chi, e da come? In che modo allora si può venirne a capo, di una lingua che ha visto nascere la propria esistenza molti secoli precedenti a questo, nel tempo in cui nel proprio territorio, dal suo insediamento, la lingua resiana aveva e prolifera già da circa 1500 anni?