Ma oggi il “resiano”, che dovrebbe essere diverso, ha tutte queste caratteristiche per proclamare la sua reale identità?
La maggior parte sì, ma una porzione, minoritaria, si riconosce, si crede diversa pur essendo genomicamente appartenente allo stesso ceppo. La concomitante appartenenza nel dichiararsi di essere “resiano”, ma di aderire anche a qualcosa di più, cioè la pertinenza di essere quella diversità che va oltre alla autenticità della propria stirpe, quell’appartenenza che dovrebbe aggettare, cioè, sporgere come un davanzale dalla nostra differenza e dalla nostra identità, essere, senza essere, anche minoranza slovena a Resia.Questa è al presente l’attuale realtà confusionaria resiana, e verso questo vivere che in essa si distingue per la complessità della sua esistenza.
Articolo di Franco Tosoni
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