sabato 5 agosto 2017
mercoledì 19 luglio 2017
Resiani Aprite gli Occhi e Riflettete.
Questo Articolo che ho trovato, lo dedico a coloro che a Resia lavorano direttamente o indirettamente a favore della Minoranza Slovena a Resia.
Spero che possiate capire che il Vostro lavoro ci sta portando a essere assimilati agli Sloveni,senza una via di scampo.
Grazie al Vostro lavoro, la Nostra Cultura ( Ballo Canto e Musica), vengono con calma,assimilati alla Loro Cultura.
Come sapete,stiamo trovando Video di Gruppi Sloveni di alto livello (Stato Sloveno), che presentano i Nostri Balli e le Nostre Tradizioni, Come Cultura Slovena.
Invito tutti Voi, a una riflessione.
Nella Vita,tutti possiamo sbagliare.
Quindi spetta a Voi, Pensare, Capire e Agire a difesa della Vera Resianità.
Se Vi sentite nel Cuore Resiani, agite da RESIANI.
Fermatevi e fate un passo indietro.
Intervista tratta dal Novimataju del 19 luglio 2017
Ministro Žmavc: "Benecia ( Valli del Natisone) sarà data maggiore enfasi, con incontri tematici"
Gorazd Žmavc è un avvocato con l'educazione. scuola primaria e secondaria ha frequentato a Ptuj. Dopo aver studiato legge a Maribor ha continuato la sua carriera in posizioni di responsabilità nell'economia. Febbraio 2014 ha assunto la carica di ministro per gli sloveni all'estero, il governo Alenke Bratušek nel settembre dello stesso anno, la continua funzione di governo Mira Cerarja.
Nella sua ultima visita in Benecia , abbiamo parlato con lui circa la situazione degli sloveni che vivono fuori dai confini, e in particolare sul funzionamento delle organizzazioni slovene in Benecia e lo stato attuale di questa parte della minoranza slovena nei campi culturale, educativo ed economico.
Signor Ministro, al di fuori dei confini della Slovenia vive di mezzo milione di sloveni, un quarto di coloro che vivono in patria. All'inizio del primo mandato nel 2014, lei ha detto che gli sloveni sono al di fuori dei confini della responsabilità del governo sloveno, ma anche un'occasione persa. Siete tre anni ancora di questo parere?
Il fatto è che i nostri connazionali al di fuori della Slovenia abbiamo perso opportunità, dal momento che sono gli ambasciatori della nostra cultura, la lingua, l'identità e non ultimo il capitale intellettuale ed economico. Nel suo mandato, l'Ufficio per gli Sloveni all'estero, mi è stato particolarmente impegnati in questo, di massimizzare le opportunità che ci offre così ampio soggiorno comunità slovena di fuori della Slovenia ed è pronto a mantenere ed estendere sloveno identità, lingua e cultura e di contribuire al progresso e la prosperità della Slovenia. Se ora reso alcuna valutazione, non sarebbe obiettivo, perché dopo tanti anni di intenso lavoro sulle relazioni della Repubblica di Slovenia con gli sloveni all'estero, imparare cose nuove e avere l'opportunità di acquisire conoscenze approfondite in argomenti specifici, vedere sempre nuovo e porte aggiuntive, che potrebbero essere aperte, e il cui numero a partire dall'inizio della durata del mandato è in aumento ogni anno.
Spero che possiate capire che il Vostro lavoro ci sta portando a essere assimilati agli Sloveni,senza una via di scampo.
Grazie al Vostro lavoro, la Nostra Cultura ( Ballo Canto e Musica), vengono con calma,assimilati alla Loro Cultura.
Come sapete,stiamo trovando Video di Gruppi Sloveni di alto livello (Stato Sloveno), che presentano i Nostri Balli e le Nostre Tradizioni, Come Cultura Slovena.
Invito tutti Voi, a una riflessione.
Nella Vita,tutti possiamo sbagliare.
Quindi spetta a Voi, Pensare, Capire e Agire a difesa della Vera Resianità.
Se Vi sentite nel Cuore Resiani, agite da RESIANI.
Fermatevi e fate un passo indietro.
Intervista tratta dal Novimataju del 19 luglio 2017
Ministro Žmavc: "Benecia ( Valli del Natisone) sarà data maggiore enfasi, con incontri tematici"
Gorazd Žmavc è un avvocato con l'educazione. scuola primaria e secondaria ha frequentato a Ptuj. Dopo aver studiato legge a Maribor ha continuato la sua carriera in posizioni di responsabilità nell'economia. Febbraio 2014 ha assunto la carica di ministro per gli sloveni all'estero, il governo Alenke Bratušek nel settembre dello stesso anno, la continua funzione di governo Mira Cerarja.
Nella sua ultima visita in Benecia , abbiamo parlato con lui circa la situazione degli sloveni che vivono fuori dai confini, e in particolare sul funzionamento delle organizzazioni slovene in Benecia e lo stato attuale di questa parte della minoranza slovena nei campi culturale, educativo ed economico.
Signor Ministro, al di fuori dei confini della Slovenia vive di mezzo milione di sloveni, un quarto di coloro che vivono in patria. All'inizio del primo mandato nel 2014, lei ha detto che gli sloveni sono al di fuori dei confini della responsabilità del governo sloveno, ma anche un'occasione persa. Siete tre anni ancora di questo parere?
Il fatto è che i nostri connazionali al di fuori della Slovenia abbiamo perso opportunità, dal momento che sono gli ambasciatori della nostra cultura, la lingua, l'identità e non ultimo il capitale intellettuale ed economico. Nel suo mandato, l'Ufficio per gli Sloveni all'estero, mi è stato particolarmente impegnati in questo, di massimizzare le opportunità che ci offre così ampio soggiorno comunità slovena di fuori della Slovenia ed è pronto a mantenere ed estendere sloveno identità, lingua e cultura e di contribuire al progresso e la prosperità della Slovenia. Se ora reso alcuna valutazione, non sarebbe obiettivo, perché dopo tanti anni di intenso lavoro sulle relazioni della Repubblica di Slovenia con gli sloveni all'estero, imparare cose nuove e avere l'opportunità di acquisire conoscenze approfondite in argomenti specifici, vedere sempre nuovo e porte aggiuntive, che potrebbero essere aperte, e il cui numero a partire dall'inizio della durata del mandato è in aumento ogni anno.
giovedì 29 giugno 2017
MINORANZA RESIANA IN AMBITO REGIONALE E NAZIONALE - PER LA SUA AUTONOMIA LINGUISTICA SOCIO-CULTURALE -
Articolo redatto da Franco Tosoni
Ritengo
sia arrivato il momento di esaminare, dibattere e interrogarci sul
problema che interessa la tutela dei diritti delle minoranze,
principalmente quella relativa alla nostra situazione resiana. Ho
scritto ritengo perché presumo, come la situazione attuale lo
richiede, che noi siamo in presenza di una fase di completa
confusione e di disorientamento, e spiego il perché. Il concetto di
minoranza, inteso come aggregazione in un contesto che si distingue
per qualche aspetto, o vari aspetti, da tutti gli altri, a Resia, da
quando ho memoria, siamo sempre stati considerati una aggregazione,
in primo luogo nell’ambito del territorio friulano, sia per lingua,
per usi e costumi, per danza, per musica, e anche per sembianze
morfologiche. Una etnia che si distingueva e si distingue dal
contesto confinante e non solo, una minoranza dalle caratteristiche
particolari, all’interno del territorio italiano, di ceppo slavo e
non sloveno (rosaijanski nõ tï buski).
Ora a Resia è presente un genere di persone resiane che si vuole diametralmente distinguere. Quel genere si è dichiarato minoranza nazionale slovena, non credo per diversità ma, principalmente, per opportunità. Per essere valutati e considerati una minoranza in ambito di un territorio, non perché uno conosce, oltre il resiano, sua madre lingua, imparata oralmente all’interno della propria famiglia, la lingua italiana, per la frequenza obbligatoria perché di nazionalità italiana e, per la particolarità di aver imparato anche la lingua slovena, non puoi, come è stato dichiarato, dico dichiarato e non formalizzato, decidere di appartenere ad una minoranza nazionale, in questo caso, slovena, così di punto in bianco. Lo puoi fare se hai dei requisiti validi e legittimi, in regola con la tua vera identità, discendenza generazionale e caratteristica, quindi se ti mancano questi presupposti, importanti e determinanti, per considerarti tale, come fai a dichiararti di appartenere ad una minoranza con una falsa identità? Una falsa identità dettata particolarmente da una comoda e reale opportunità. O possiamo classificare tale identificazione a problematiche di tipo socio-politico ed economico?
sabato 17 giugno 2017
IL BUNKER NEGATO
Articolo di Franco Tosoni
Queste anomalie, purtroppo, succedono anche a Resia. Una piccola comunità, che invece di agevolare la pacifica convivenza fra la gente, guarda caso succede, come in questo caso, soprattutto da parte di chi, invece di ragionare, si eleva a chissà quali autorità e supremazia nei confronti, come nel caso dell’associazione Identità e Tutela Val Resia, pur facendo la sua brava domandina per poter usufruire di un bene comune, e celebrare la propria festa nel bunker, un bene di tutta la comunità e dato in gestione dal comune di Resia al Gruppo Folkloristico Val Resia, il molto dottor Tiziano Moznich, attuale presidente pro tempore del Gruppo, chiaramente nuovo di nomina ma certamente già indottrinato al momento della sua investitura, forte della sua prerogativa autoritaria, adducendo delle puerili giustificazioni, come quella di: “Un tanto risulta evidente se si considera che negli anni scorsi diversi esponenti politici hanno partecipato attivamente alle assemblee associative, discutendo di argomenti di natura strettamente politica e propagandistica, e che la pubblicazione di riviste dell’associazione e di volantini manifesta chiaramente la persecuzione di tali scopi e la propaganda di idee e contenuti strettamente politici riconducibili, peraltro, a specifiche posizione partitiche.”, dimenticando, o forse non era al corrente, che presso questo Centro transitano attivamente politici sloveni, forse perché ritengono un loro diritto visto che è un dono della ex Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, quindi da queste forti e illuminanti giustificazioni si è permesso di negare all’ITVR l’uso di questo Centro. Molto bene illustre dottor Tiziano Moznick, a buon rendere, ma ricordati che esiste un domani. Spero che questa mia sia un insegnamento più che sufficiente per farti capire che hai sbagliato, sia come referente, così come resiano, anche perché potevi trovare altro motivo per giustificare questa negazione, più voluta che giustificata. Riguardo i festeggiamenti per i 180 anni di attività del Gruppo Folkloristico devi aspettare il prossimo anno perché per adesso sono solo 179 anni.
A seguire, lettera a firma del Dott. Tiziano Moznick:
prima parte:
seconda parte:
Risposta di Alberto Siega, Presidente di Identità e Tutela Val Resia:
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lunedì 12 giugno 2017
I° Anniversario della stipula dell'Accordo di Gemellaggio tra Naykograd Fryazino e Resia (Resoconto)
11 giugno 2017
Prato di Resia - Ravanza
Resoconto Incontro Culturale Resia - Russia
Grande successo della Festa ieri al Centro Culturale Resiano.
Tanti Resiani, hanno aderito all'invito di partecipare a questo evento.
Un Grande successo per Noi di I.T.V.R. Identità e Tutela Val Resia, che siamo stati i promotori di questo Gemellaggio e che grazie al coinvolgimento del Comune,che come Istituzione sta facendo la sua parte, la manifestazione ha avuto un seguito fuori da ogni aspettativa.
Il Centro Culturale Resiano, era stracolmo.
Un sentito Grazie, lo porgiamo a Voi tutti.
Da segnalare che da parte dell'Amministrazione di Fryazino è stato consegnato un riconoscimento a Identità e Tutela Val Resia, firmato dal Sindaco Igor Mikhailovic Sergeev, volto a ringraziare il lavoro fatto dalla Nostra Associazione.
Prato di Resia - Ravanza
Resoconto Incontro Culturale Resia - Russia
Grande successo della Festa ieri al Centro Culturale Resiano.
Tanti Resiani, hanno aderito all'invito di partecipare a questo evento.
Un Grande successo per Noi di I.T.V.R. Identità e Tutela Val Resia, che siamo stati i promotori di questo Gemellaggio e che grazie al coinvolgimento del Comune,che come Istituzione sta facendo la sua parte, la manifestazione ha avuto un seguito fuori da ogni aspettativa.
Il Centro Culturale Resiano, era stracolmo.
Un sentito Grazie, lo porgiamo a Voi tutti.
Da segnalare che da parte dell'Amministrazione di Fryazino è stato consegnato un riconoscimento a Identità e Tutela Val Resia, firmato dal Sindaco Igor Mikhailovic Sergeev, volto a ringraziare il lavoro fatto dalla Nostra Associazione.
mercoledì 7 giugno 2017
VAL RESIA: Incontro Internazionale Italia-Russia
Resia - 11 giugno 2017 ore 18:00
Programma del concerto nell'ambito dedicato alla Giornata della Russia e al I° Anniversario della stipula
dell'Accordo di Gemellaggio tra Naykograd Fryazino e Resia
Domenica
11 giugno 2017 – ore 18.00
CASA DELLA CULTURA
Prato di Resia, Friuli
Venezia Giulia, Provincia di Udine
Con il Patrocinio e Sostegno del
Console Onorario Federazione Russa in Udine e Agenzia Promozione del Turismo
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Coro
Folcloristico del canto russo “Rabeschi di Moscovia”
Direttrice
artistica – Lubov’ Gribova , Accompagnatore – Alessander Gorbylyov
Gruppo Folkloristico
Val Resia
Il coro folcloristico del canto russo “Rabeschi di Moscovia”
«Ohi tu, Russia»
«Katjuša»
«Ohi,
dalla sera, dalla mezzanotte»
Solista - Yury Kondrashov «Ti amo, Russia»
Il coro folcloristico del canto
russo “Rabeschi di Moscovia”
«Nottata nei prati»
«Cosacco ardito»
«Spasimante»
Danze Resiane
Gruppo Folkloristico Val Resia
Solista - Ekaterina
Kondrashova «Fisarmonica mia»
Il Coro Folcloristico
del canto russo “Rabeschi di Moscovia”
«Da pineta-pineta»
«Il padre mi vuole maritare»
«La gru
siberiana»
Solisti - Yury Kondrashov, Alexander Gorbylyov «Pizzicati di Saratov»
Il Coro
Folcloristico del canto russo “Rabeschi
di Moscovia”
«La steppa»
«Pensieri»
«Lungo la strada ampia»
Danze Resiane
Gruppo Folkloristico Val Resia
Il coro folcloristico del canto russo
“Rabeschi di Moscovia” (Узоры Московии) promuove
attivamente i migliori esempi del patrimonio
culturale russo tradizionale sin dal 1984.
L’attività
creativa del Gruppo è basata sulle migliori
tradizioni folcloristiche dei regioni di
tutta la Grande Madre Russia, quando il canto è strettamente legato
all’interpretazione, al girotondo e alla danza in combinazione con le idee
sceniche originali e contemporanei. Ma in primo luogo sempre e comunque salvaguardare le radici folcloristiche e le
tradizioni popolari.
I concerti del Gruppo immancabilmente hanno un indiscusso successo. Il coro è stato in
passato vincitore dei Gran Premi di numerosi Festival
e Concorsi
panrussi e internazionali, partecipa regolarmente nei programmi degli Eventi
importanti su piattaformi principali in città di Mosca e nella Regione omonima.
Nel
2014 il Gruppo è stato inserito nella prima Enciclopedia dei Gruppi principali artistici
di Russia – “Patrimonio Russo”.
Nel 2015 ha avuto il merito di aprire a Fryazino il Festival Internazionale “Pallio Corale” fra cori e gruppi artistici di persone di terza età. «Rabeschi di Moscovia” ha valorizzato con la sua esibizione la ricchezza culturale del Paese.
L’amore per il canto folcloristico russo, la ricchezza della cultura vocale e scenica e l’individualità
del coro continuano ad attirare numerosi fans e loro attenzione e simpatia sinceri e meritati.
lunedì 5 giugno 2017
Condoglianze Sabina
Con una tristezza immensa, il Presidente, il Direttivo tutto,e i Soci di Identità e Tutela Val Resia esprimono sentite condoglianze alla Segretaria di I.T.V.R., Madotto Sabina, per la prematura scomparsa del Suo Amato Marito, Signor Orlando Soncin.
Un forte abbraccio,a Lei e a tutta la Sua Famiglia.
I.T.V.R.
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lunedì 29 maggio 2017
Resia 11 giugno 2017 : Il Coro Folcloristico del canto Russo “Rabeschi di Moscovia” si esibisce a Resia
Resia
11 giugno 2017
Centro Culturale Resiano ore 18:00
Coro Folcloristico del Canto Russo “Rabeschi di Moscovia”
Direttrice artistica – Lubov’ Semyonovna Gribova
Accompagnatore – Alessandro Nikolaevič Gorbilyov
11 giugno 2017
Centro Culturale Resiano ore 18:00
Coro Folcloristico del Canto Russo “Rabeschi di Moscovia”
Direttrice artistica – Lubov’ Semyonovna Gribova
Accompagnatore – Alessandro Nikolaevič Gorbilyov
Il coro folcloristico del canto russo “Rabeschi di Moscovia” promuove attivamente i migliori esempi del patrimonio russo tradizionale in Russia dal 1984.
L’attività creativa del collettivo è basata sulle migliori tradizioni folcloristiche della Russia, quando il canto è strettamente collegato all’interpretazione, al girotondo e alla danza in combinazione con le idee sceniche originali che corrispondono all’attualità.
L’attività creativa del collettivo è basata sulle migliori tradizioni folcloristiche della Russia, quando il canto è strettamente collegato all’interpretazione, al girotondo e alla danza in combinazione con le idee sceniche originali che corrispondono all’attualità.
Ma in primo luogo sempre vengono le radici folcloristiche e le tradizioni russe.
I concerti del collettivo immancabilmente hanno successo.
Il coro è vincitore dei Gran premi di molti festival e concorsi panrussi e internazionali, partecipante regolare dei programmi di concerti su piattaforme principali di Mosca e regione di Mosca.
I concerti del collettivo immancabilmente hanno successo.
Il coro è vincitore dei Gran premi di molti festival e concorsi panrussi e internazionali, partecipante regolare dei programmi di concerti su piattaforme principali di Mosca e regione di Mosca.
Nel 2014 il coro è stato iscritto nella prima enciclopedia dei collettivi artistici di Russia – “Patrimonio russo”.
Nel 2015 è stato il coro di Fryazino a meritare la fiducia d’aprire il Festival internazionale “Scontro tra cori” fra collettivi artistici di persone di età avanzata. Il collettivo avrebbe manifestato con la sua esibizione la vastezza del paese natale.
L’amore del canto russo, la ricchezza della cultura vocale e scenica e l’individualità del coro continua a attirare durante molti anni l'attenzione e l’amore meritato di spettatori.
Tratto dal sito FB
Tratto dal sito FB
mercoledì 17 maggio 2017
Gli antropologi russi pronti a studiare le origini dei resiani
Due professori dell’Accademia delle Scienze confronteranno i risultati genetici e le misure dei volti con quelle degli slavi antichi. Ripercorrono le orme degli slavi che si insediarono nella valle. Catalogheranno il materiale genetico e i resti ossei nel cimitero.
La parlata è simile al linguaggio di alcune zone della Russia, i tratti somatici degli abitanti della Val Resia si possono confondere con quelli delle genti della steppa e i documenti confermano la presenza delle popolazioni slavo-arcaiche ai piedi del Canin, dal 600 dopo Cristo.
Passano i millenni, ma la storia resta e due ricercatori dell’Istituto di etnologia e antropologia dell’Accademia delle scienze russe ripercorrono le strade che nell’antichità portarono gli slavi in quell’angolo di terra che custodisce paesaggi e tradizioni uniche. Giunti a Resia nei giorni scorsi, Stefania Zini e Nikita Khokhlov cercano le assonanze linguistiche, studiano i profili genetici e culturali dei resiani per confrontarli poi con quelle dei popoli russi. E se le origini dei resiani sono legate agli slavi antichi, l’obiettivo è capire da quale regione della Russia provenivano i loro avi. La ricerca partirà dal cimitero più antico della valle, quello della pieve di Prato di Resia. È lì che i ricercatori vorrebbero scavare per catalogare il materiale osseo.
sabato 13 maggio 2017
Incontro delegazione russa
Giovedì
11 maggio alla presenza del Sindaco Sergio Chinese, vicesindaco Cristina Buttolo e all'assessore Francesca Beltrame si è tenuto nel Municipio di Resia un incontro con una delegazione Russa,tra cui un'antropologa.
All’incontro ha partecipazione una delegazione di ITVR, il Presidente Alberto Siega, Dino Di Lenardo e Carlo Altomonte.
Presente
anche la giornalista del Messaggero Veneto dott.ssa Giacomina
Pellizzari.
Il
Sindaco Chinese ha illustrato ampiamente la specificità Resiana,
relativamente al Patrimonio Storico, Culturale e Linguistico,
evidenziando l'imposizione della minoranza slovena.
Nel
proseguo dell’incontro il Sindaco
ha evidenziano l'iniziativa
dell'Associazione ITVR per il gemellaggio con Fryazino, Città Russa,
esprimendo l'interesse di coronare un dialogo di amicizia e di
collaborazione fra i due paesi gemellati.
Altro
argomento di grande interesse è stato il progetto di una ricerca
storica a Resia, che ha suscitato
l’attenzione
dell'antropologa e la
conseguente sua adesione all'iniziativa, che presenta però le usuali
difficoltà dovute alla burocrazia e alla necessità di reperire
finanziamenti per la buona riuscita (si spera in finanziamenti nazionali ma anche privati).
All’incontro con la delegazione Russa, ha fatto seguito un brindisi di benvenuto presso
l'Albergo alle Alpi, seguita da una cena privata col sindaco.
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