ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 8 marzo 2015

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Potrebbe sembrare molto strano, eppure è così. Io, della lingua resiana scritta, sono un autodidatta, un dilettante, mi organizzo come posso solo perché non ho mai frequentato scuole per imparare la sua scrittura. Il  motivo è molto semplice, a Resia non ci sono mai state scuole in questo senso, dizionari o una disciplina, condivisa da tutti, e accettata dalla maggioranza, che disciplinasse l’insegnamento della sua ortografia. Per fare un esempio, chi, per intenderci,  scrive Rozajanski, chi invece scrive Rosajanski.

PICCOLE ANNOTAZIONI e GRANDI RIMOSTRANZE

Dopo aver evidenziato le difformità, le discordanze: dalle tabelle della segnaletica stradale, al museo, dal bunker “stella rossa”,  all'aglio di Resia, questa volta, dietro alcune segnalazioni e altrettante indicazioni, secondo la sensibilità di una attenta osservazione di alcune disarmonie che accompagnano la vita della nostra valle, riporto quanto è emerso da queste piccole o grandi annotazioni: le analisi, le  considerazioni e le  conclusioni.
Queste annotazioni hanno per oggetto, principalmente, il paese di Oseacco, una delle frazioni del nostro comune, con circa 200 abitanti.
Questo paese, che negli ultimi 50 anni, ha dato i natali a  tre corazzieri per il servizio al Quirinale: Giovanni Barbarino,  Antonio Di Lenardo e Francesco Madotto ed è  per questo motivo che il Comune di Resia ha deliberato di intitolare un viale,  viale dei Corazzieri, a Oseacco.
A seguire le altre segnalazioni, che comprendono:

domenica 22 febbraio 2015

B-24J 42-51778: DEDICATO A TOMMASO


Sito riguardante il tragico episodio verificatosi  nell'ottobre 1944 in Val Resia.

Clicca qui: B-24J 42-51778


Grazie al Resiano che mi ha informato della nascita di questo sito,che dedico completamente a Tommaso Zuzzi.

domenica 15 febbraio 2015

CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI DELLA MUSICA E DELLA DANZA RESIANE

Nel prendere in considerazione gli apprezzamenti e le valutazioni fatte da alcuni personaggi in tempi passati, ed in quelli attuali, pongo alla cortese attenzione quanto hanno valutato e scritto: i concetti, le osservazioni e le loro impressioni:
1) La Vita in Friuli
Valentino Ostermann, nel suo libro “La Vita in Friuli”, pubblicato nel 1894, così descrive la danza resiana: “Le feste da ballo cittadine odierne sono, su per giù, quelle di tutto il mondo. Nei villaggi si mantiene ancora del valzer e della polca, con l’intermezzo di qualche rara mazurca. Anticamente si ballava la Furlane, la Stiche, laMonfrine, la Ziguzaine o Stàjare (ossia “stiriana”), la Sclave, la Roseane (ossia “resiana”) e il ballo che in tedesco si chiama der Neubayrische; ma eccezione fatta della Sclave e della Stàjare, e a Resia del ballo nazionale, tutti questi balli sono caduti in disuso La Roseane è forse la danza più caratteristica di tutte. La musica è una strana nenia in tono minore a tempo di galoppo, suonata ordinatamente da due violini ed un contrabbasso. I due ballerini giocano di piedi senza toccarsi mai. La donna tiene tra le mani un fazzoletto, l’uomo, a sua volta, afferra  le estremità anteriori della giacca o della giubba; ogni qual tratto prendono la rincorsa, si passano vicino curvandosi, quasi volessero scambiarsi un inchino, un complimento, e tornano alle due estremità dell’agone a giocare di piedi, per ripassare poco dopo al lato opposto. A Resia, il giorno della sagra, e in occasione di matrimoni, ho veduto ballare sulla strada, senza tavolato, purché non vi sia ghiaia o il selciato non sia troppo sconnesso, ogni spazio è buono per ballare la Roseane. Il freddo soltanto obbliga d’inverno a ballare nelle case.”



2) O SIAMO TUTTI SLOVENI O TUTTI RESIANI!

venerdì 23 gennaio 2015

Addio al corazziere che scortò la Regina d'Inghilterra e Kennedy

Giovanni Barbarino si è spento a Roma a 82 anni. Al traforo del Bianco bloccò un uomo che puntava de Gaulle




Da addetto alla sistemazione degli ostacoli a Piazza di Siena a scorta della regina Elisabetta d’Inghilterra e di J.F.K. il salto fu rapido. Passando anche per un incarico a Milano con l’allora capitano Dalla Chiesa. Poi la carriera in mezzo a capi di Stato, sempre come corazziere, uno dei tre della “scuola resiana” composta anche dal Maresciallo di palazzo Francesco Madotto e da Antonio Di Lenardo.

«Odissea per l’ospedale? Bugia politica»

Il paziente di Resia a San Daniele. Serracchiani: strumentalizzazione. E l’assessore tuona: chiesto dalla famiglia


 L’odissea per un ricovero non è piaciuta a chi la sanità regionale l’ha riorganizzata. Che anzi la smentisce seccamente. Sulla vicenda capitata al paziente di Resia che non ha trovato posto all’ospedale di Tolmezzo ed è stato ricoverato a San Daniele, hanno subito replicato la presidente del Fvg e l’assessore alla Sanità.