ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

domenica 8 marzo 2015

Vento a Rigolato e in val Resia alberi sulle strade e disagi

Il forte vento ha causato, nella notte fra giovedì e venerdì, la caduta di alcuni alberi che hanno ostruito il passaggio delle automobili sulla strada regionale 355 e sulla strada intercomunale che da Valpicetto porta alla frazione di Calgaretto di Comeglians. L’allarme alla Protezione civile e ai vigili del fuoco

Conca Prevala: Chinese preme per un accordo con la Slovenia

 La settimana scorsa, l’amministrazione comunale di Resia, rappresentata dal sindaco Sergio Chinese, ha rinnovato la concessione in uso all’agenzia regionale Promotur (presente il direttore Chiarini), per la durata di cinque anni, dell’area sita in località “Conca Prevala”, per una superficie complessiva di 41.000 metri quadrati, dove insistono la pista di sci di discesa denominata Prevala, comprese le infrastrutture dell’innevamento, la viabilità di servizio, le opere para massi, para valanghe e quelle a protezione dello skiweg nel vallone di Prevala, sito nel comune e adiacente la frazione di Sella Nevea, del comune di Chiusaforte.

DILETTANTI ALLO SBARAGLIO

Potrebbe sembrare molto strano, eppure è così. Io, della lingua resiana scritta, sono un autodidatta, un dilettante, mi organizzo come posso solo perché non ho mai frequentato scuole per imparare la sua scrittura. Il  motivo è molto semplice, a Resia non ci sono mai state scuole in questo senso, dizionari o una disciplina, condivisa da tutti, e accettata dalla maggioranza, che disciplinasse l’insegnamento della sua ortografia. Per fare un esempio, chi, per intenderci,  scrive Rozajanski, chi invece scrive Rosajanski.

PICCOLE ANNOTAZIONI e GRANDI RIMOSTRANZE

Dopo aver evidenziato le difformità, le discordanze: dalle tabelle della segnaletica stradale, al museo, dal bunker “stella rossa”,  all'aglio di Resia, questa volta, dietro alcune segnalazioni e altrettante indicazioni, secondo la sensibilità di una attenta osservazione di alcune disarmonie che accompagnano la vita della nostra valle, riporto quanto è emerso da queste piccole o grandi annotazioni: le analisi, le  considerazioni e le  conclusioni.
Queste annotazioni hanno per oggetto, principalmente, il paese di Oseacco, una delle frazioni del nostro comune, con circa 200 abitanti.
Questo paese, che negli ultimi 50 anni, ha dato i natali a  tre corazzieri per il servizio al Quirinale: Giovanni Barbarino,  Antonio Di Lenardo e Francesco Madotto ed è  per questo motivo che il Comune di Resia ha deliberato di intitolare un viale,  viale dei Corazzieri, a Oseacco.
A seguire le altre segnalazioni, che comprendono:

domenica 22 febbraio 2015

B-24J 42-51778: DEDICATO A TOMMASO


Sito riguardante il tragico episodio verificatosi  nell'ottobre 1944 in Val Resia.

Clicca qui: B-24J 42-51778


Grazie al Resiano che mi ha informato della nascita di questo sito,che dedico completamente a Tommaso Zuzzi.

domenica 15 febbraio 2015

CONSIDERAZIONI E VALUTAZIONI DELLA MUSICA E DELLA DANZA RESIANE

Nel prendere in considerazione gli apprezzamenti e le valutazioni fatte da alcuni personaggi in tempi passati, ed in quelli attuali, pongo alla cortese attenzione quanto hanno valutato e scritto: i concetti, le osservazioni e le loro impressioni:
1) La Vita in Friuli
Valentino Ostermann, nel suo libro “La Vita in Friuli”, pubblicato nel 1894, così descrive la danza resiana: “Le feste da ballo cittadine odierne sono, su per giù, quelle di tutto il mondo. Nei villaggi si mantiene ancora del valzer e della polca, con l’intermezzo di qualche rara mazurca. Anticamente si ballava la Furlane, la Stiche, laMonfrine, la Ziguzaine o Stàjare (ossia “stiriana”), la Sclave, la Roseane (ossia “resiana”) e il ballo che in tedesco si chiama der Neubayrische; ma eccezione fatta della Sclave e della Stàjare, e a Resia del ballo nazionale, tutti questi balli sono caduti in disuso La Roseane è forse la danza più caratteristica di tutte. La musica è una strana nenia in tono minore a tempo di galoppo, suonata ordinatamente da due violini ed un contrabbasso. I due ballerini giocano di piedi senza toccarsi mai. La donna tiene tra le mani un fazzoletto, l’uomo, a sua volta, afferra  le estremità anteriori della giacca o della giubba; ogni qual tratto prendono la rincorsa, si passano vicino curvandosi, quasi volessero scambiarsi un inchino, un complimento, e tornano alle due estremità dell’agone a giocare di piedi, per ripassare poco dopo al lato opposto. A Resia, il giorno della sagra, e in occasione di matrimoni, ho veduto ballare sulla strada, senza tavolato, purché non vi sia ghiaia o il selciato non sia troppo sconnesso, ogni spazio è buono per ballare la Roseane. Il freddo soltanto obbliga d’inverno a ballare nelle case.”



2) O SIAMO TUTTI SLOVENI O TUTTI RESIANI!