Ricevo e volentieri pubblico.
Articolo di Franco Tosoni:
Ci siete mai chiesti? Ci siamo mai chiesti? Perchè, a parte il nome San Giorgio, in italiano, il paese si chiama Bilä, in resiano? Bilä, in resiano, vuol dire bianca, ma questo nome Bilä, ha qualche attinenza con il bianco?
Ho provato a risolvere questo mistero, ma non ci sono riuscito. Perché proprio questo nome, Bilä, non poteva chiamarsi semplicemente, San Giorgio in italiano, ed il corrispondente SinCjuri in resiano, così come viene ricordato in lingua resiana nel giorno della festa del santo patrono? Il fatto più curioso, se così si può chiamare, è quando un abitante di altre frazioni, quando deve dire che andrà a San Giorgio, dice: Gren dou Bilӧ, ma non dice Bilä, perché? Forse perché in lingua resiana, a differenza della lingua italiana, quando si nomina il nome di quel paese, in resiano, si dice Bilä, mentre per dire, andare in quel paese (?), si dice dӧu Bilӧ. La parte più curiosa, se così si vuol dire e chiamarla, riguarda anche il paese di Resiutta. Cosa centra, in questo caso, il paese Resiutta? Centra, centra, perché quando si dice, in resiano, vado a Resiutta, si dice: Gren dӧnä Bilӧ. Oppure, per dire, quando si è visto una persona conosciuta a Resiutta, uomo o donna si dice: Si gä vidël, uo si jo vidël. tänä Bilï. Quando si arriva, invece, da Resiutta, si dice: si päscïl sis Bilë gӧrǒ. Mentre in italiano il nome della località rimane sempre invariata, in resiano cambia la vocale finale a seconda di cosa si intende, capire e interpretare. Si potrebbe pensare alla stranezza della lingua resiana, ma non è così, perché la lingua resiana è molto precisa quando si vuole indicare una azione. Dopo questa breve parentesi sul paese Bilä, giusto per avere una spiegazione e una divagazione, chiedo scusa per questo apprendista stregone sull’interpretazione della lingua resiana, anche se alla fine quello che vale è farsi capire.
Franco Tosoni