Ricevo e Volentieri pubblico.
Articolo redatto da Franco Tosoni
Articolo redatto da Franco Tosoni
A chi non vede, a chi non sente, a chi non parla, ma anche a chi non crede, a chi non ha memoria, a chi ha trascorso quei momenti difficili, ai giovani di oggi, lancio un segnale per cercare di salvare e di salvaguardare la nostra reale identità, conseguentemente faccio questo appello: Riprendiamoci Resia e i nostri valori. Per quale motivo? Bisogna ricordare che nella primavera del 1946 la situazione della Val Resia era molto seria, bisognava decidere, o rimanere con l’Italia oppure scegliere la Jugoslavia. Con una sollevazione popolare e con la presenza compatta della gente resiana, tutti uniti e concordi quel giorno, 1° aprile 1946, di fronte alla Commissione interalleata, che doveva decidere le sorti della nostra Valle, arrivata in Val Resia per verificare: i sentimenti, la coscienza, lo spirito della gente, la verità, la consapevolezza e la determinazione della collocazione da prendere, la gente di Resia scelse l’Italia.
Alla fine questa Commissione, al cospetto di questa manifestazione imponente, piena e solida della gente resiana, compatta e determinata, ha accertato, ha constatato, quindi si è dovuta rendere conto che Resia, alla dimostrazione di italianità verificata, non voleva assolutamente diventare una appendice della Repubblica della Jugoslavia, come qualcuno pensava, sperava e già auspicava. A conferma che Resia è sempre stata dei resiani, del suo popolo, e così per sempre resiana, che per sua scelta e determinazione Resia doveva rimanere italiana (ta laska), come già deliberato con plebiscito nel 1866, ma mai ta buska. Un popolo, quello resiano, che ha saputo e voluto scegliere il proprio destino. Passata la deriva in cui era caduta, confortata e incoraggiata da questa parentesi amara e nello stesso tempo gioiosa, la vita in Val Resia ha continuato il suo percorso con la sua normale quotidianità e serenità, a parte le questioni di lavoro ed emigrazioni stagionali tra vari Paesi europei. Orgogliosa nel riprendere forza e vigore per questa sua scelta, per questo NO deciso, per questo atto volontario e per questa preferenza motivata, quella generazione di resiani poteva dirsi, quindi, fiera della propria determinazione e della propria soluzione.