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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

lunedì 20 agosto 2007

Si alla tutela della lingua e cultura Resiana

No all'imposizione della lingua slovena, che non appartiene a Resia e ai suoi abitanti. A sollevare il caso è il capogruppo Udc Roberto Molinaro dopo un incontro con il sindaco di Resia Barbarino. E il dibattito sulla tutela delle lingue minoritarie in Friuli V.G. prosegue. Anche l'Università di Udine -dice l'Udc- ha riconosciuto la peculiarità, non possiamo imporre lo studio dello sloveno. Il sindaco di Resia ha illustrato a Molinaro la forte preoccupazione di tutto il consiglio comunale circa il mantenimento della identità Resiana, in presenza di una imposizione della lingua slovena che non è parlata a livello locale. Gli esponenti dell'associazione Identità e Tutela Val Resia, che da tempo è impegnata ai diversi livelli per la ferma tutela della identità, dal canto loro, hanno ribadito la pecularietà del Resiano, lingua minoritaria diversa dallo sloveno, per la quale recentemente, l'Università degli studi di Udine ha rilasciato uno specifico attestato per l'insegnamento presso le scuole. Conseguentemente - spiega l'Udc - a loro avviso non può essere impartito da insegnanti di madre lingua slovena, come le norme in corso di approvazione imporrebbero. Gli esponenti dell'associazione , hanno annunciato il coinvolgimento delle altre comunità slavofone della provincia di Udine, interessate all'approvazione di una legge regionale coerente con la realtà dei parlanti la lingua minoritaria ed efficace in termini di tutela. Il capogruppo Udc Molinaro, ha assicurato la continuità di un impegno già da tempo assunto a fianco di quanti vogliono il mantenimento e la tutela di una identità linguistica e culturale, che riafferma il ruolo ed il protagonismo di una comunità locale ed il prularismo nel segno di concreta attuazione del principio di sussidiarietà, contro ogni imposizione esterna. Per questo ha  annunciato la presentazione di specifiche proposte emendative durante l'esame del progetto da parte del Consiglio Regionale, auspicando che l'amministrazione Comunale e le realtà associative  interessate sviluppino una ulteriore azione di sollecitazione nei confronti del Presidente della Regione e dei Gruppi Consiliari.


Udine 14 agosto 2007

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