Di
Franco Tosoni
In occasione della festività della Segra a San Giorgio di Resia, venni e vidi questa locandina. Copia di tale locandina è apparsa in tutte le chiese principali della Valle. Fin qui niente di male, evidenziava ed evidenzia tuttora la MISSIONE POPOLARE PARROCCHIALE delle parrocchie di Pontebba, Dogna, Chiusaforte, Val Resia, Resiutta e Moggio – aprile-maggio 2014, ma la stranezza o la particolarità di questa locandina era ed è la scritta: ROZAJANSKA DULÏNA chiaramente riportata nella grafia slovena.
Ora la Val Resia, con tutte le sue frazione, mi pare che il suo territorio comunale non faccia parte della Republika Slovenija, quindi, questa scritta è impropria e provocatoria, perché doveva essere scritta nella grafia della lingua resiana. Non credo che il parroco l’abbia voluto scrivere in questo modo. Qui, chiaramente, c’è la mano, la lunga mano di chi si dichiara di appartenere, senza origine e ragione, alla minoranza slovena a Resia. Questa minoranza, come impropriamente si dichiara, si sta prendendo delle libertà che non gli competono, forse approfittando della pazienza altrui. In questo momento, in questo luogo, si cerca di manipolare le cose che dovrebbero essere di serenità e armonia per tutti.
Franco Tosoni