ROSAJANSKI MUSEUM Raccolta museale – Sprävjane stäre rëči
Spero, a seguito di quanto io avevo già segnalato, che nel frattempo, chi di dovere, abbia avuto la decenza e la correttezza di rimuovere il vecchio cartello, o di aver provveduto ad apportare le necessarie correzioni a quello inizialmente collocato. Motivo? Quel cartello indicava, o al presente indica ancora, la sede del piccolo museo resiano in lingua dialettale slovena. In questo stato di cose, io ripropongo il cartello con la dicitura più confacente, per meglio dire, più appropriata alla realtà resiana, con quella concretezza che rende giustizia alla reale, pura e credibile resianità.
Non so chi abbia avuto, in passato, la brillante idea di preparare e rendere il determinato precedente cartello con quella scrittura; chi lo ha fatto abbia almeno il pudore di riconoscere la gravità del suo errore, quello di aver scambiato la realtà con la fantasia, in oltraggio ed a una provocatoria offesa alla cultura ed alle tradizioni resiane. A quanto pare, chiaro ed indubbia evidenza, tutto il materiale raccolto e conservato in questo piccolo museo è di palese ed indiscusso frutto della terra resiana, la conseguenza del lavoro, della genialità e della creatività della nostra gente. Legittimo, quindi, nel rispetto di tali valori, cancellare quel insulto e dare lustro e merito al proprio territorio, al proprio paese, alla propria terra, con una nostra ed inequivocabile particolarità. Non siamo sloveni, siamo resiani.
Franco Tosoni
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