Udine, 3 ott - La Commissione regionale per la minoranza di lingua tedesca e quella per la minoranza di lingua slovena hanno dato parere favorevole al disegno di legge, proposto dalla Giunta Fedriga, per la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche del Friuli Venezia Giulia.
È questo l'esito delle due riunioni che si sono susseguite oggi a Udine, durante le quali l'assessore Fvg alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha recepito le osservazioni delle Commissioni al testo che, pertanto, sarà approvato quanto prima dall'Esecutivo regionale.
"Questo primo ddl - ha spiegato Roberti - fa ordine e introduce prevalentemente delle modifiche di carattere tecnico. L'obiettivo è arrivare a uniformare le normative sulle tre minoranze linguistiche negli aspetti procedurali".
Il testo, nello specifico, introduce la Conferenza della lingua minoritaria tedesca e prevede che la convocazione della stessa avvenga entro il primo semestre 2020, ovvero entro i 24 mesi dall'inizio della legislatura, coerentemente con i medesimi termini di convocazione della Conferenza slovena e friulana.
"In questo modo - ha precisato l'assessore - saremo in grado di raggiungere il vero obiettivo della norma che è l'avvio di un percorso partecipato per la stesura di un successivo testo di riforma complessivo per la tutela delle lingue minoritarie che - ha sottolineato - prenderà spunto proprio dalle risultanze delle tre Conferenze".
Per la Conferenza tedesca è già disponibile un finanziamento di 20mila euro. Gli ulteriori stanziamenti di risorse e i riparti, in virtù della nuova proposta di legge, potranno godere di una procedura accelerata con approvazione di una delibera di Giunta in sostituzione dell'inserimento di una specifica norma in assestamento di bilancio. "In questo modo - ha commentato Roberti - saremo in grado di procedere all'assegnazione delle risorse già all'inizio della primavera, senza dover attendere l'effettiva entrata in vigore dell'assestamento che, normalmente, avviene i primi giorni di agosto".
L'assessore si è inoltre reso disponibile a implementare e rendere maggiormente efficienti le risorse messe a disposizione degli istituti scolastici bilingue per ampliare l'utilizzo della lingua minoritaria anche agli atti amministrativi di derivazione statale che, attualmente, sono estesi esclusivamente in italiano. Su questo punto, Roberti ha assicurato l'avvio di un confronto con l'assessore regionale Alessia Rosolen, competente per l'Istruzione, con la quale ha già condiviso la possibilità di una revisione della norma inerente gli istituti scolastici.
Infine, viene risolta la querelle sulle modalità di erogazione dei contributi per interventi a favore del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, prevedendo che possano essere finanziati programmi di attività e iniziative presentate dai Comuni, nonché da enti e associazioni anche non iscritte all'Albo regionale delle organizzazioni della minoranza linguistica slovena aventi sede legale e operanti nei medesimi territori.
"Questa modifica alla legge regionale 26/2007 - ha evidenziato Roberti - è un punto di equilibrio che consente di porre fine a molte delle polemiche sorte nel corso dell'ultimo anno. Un risultato che ritengo possa soddisfare tutti, eliminando ogni possibile disparità di trattamento - ha concluso - tra chi pratica e tiene viva la lingua slovena nella nostra regione".
Tratto dal sito REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA del 3 ottobre 2019
È questo l'esito delle due riunioni che si sono susseguite oggi a Udine, durante le quali l'assessore Fvg alle Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha recepito le osservazioni delle Commissioni al testo che, pertanto, sarà approvato quanto prima dall'Esecutivo regionale.
"Questo primo ddl - ha spiegato Roberti - fa ordine e introduce prevalentemente delle modifiche di carattere tecnico. L'obiettivo è arrivare a uniformare le normative sulle tre minoranze linguistiche negli aspetti procedurali".
Il testo, nello specifico, introduce la Conferenza della lingua minoritaria tedesca e prevede che la convocazione della stessa avvenga entro il primo semestre 2020, ovvero entro i 24 mesi dall'inizio della legislatura, coerentemente con i medesimi termini di convocazione della Conferenza slovena e friulana.
"In questo modo - ha precisato l'assessore - saremo in grado di raggiungere il vero obiettivo della norma che è l'avvio di un percorso partecipato per la stesura di un successivo testo di riforma complessivo per la tutela delle lingue minoritarie che - ha sottolineato - prenderà spunto proprio dalle risultanze delle tre Conferenze".
Per la Conferenza tedesca è già disponibile un finanziamento di 20mila euro. Gli ulteriori stanziamenti di risorse e i riparti, in virtù della nuova proposta di legge, potranno godere di una procedura accelerata con approvazione di una delibera di Giunta in sostituzione dell'inserimento di una specifica norma in assestamento di bilancio. "In questo modo - ha commentato Roberti - saremo in grado di procedere all'assegnazione delle risorse già all'inizio della primavera, senza dover attendere l'effettiva entrata in vigore dell'assestamento che, normalmente, avviene i primi giorni di agosto".
L'assessore si è inoltre reso disponibile a implementare e rendere maggiormente efficienti le risorse messe a disposizione degli istituti scolastici bilingue per ampliare l'utilizzo della lingua minoritaria anche agli atti amministrativi di derivazione statale che, attualmente, sono estesi esclusivamente in italiano. Su questo punto, Roberti ha assicurato l'avvio di un confronto con l'assessore regionale Alessia Rosolen, competente per l'Istruzione, con la quale ha già condiviso la possibilità di una revisione della norma inerente gli istituti scolastici.
Infine, viene risolta la querelle sulle modalità di erogazione dei contributi per interventi a favore del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale, prevedendo che possano essere finanziati programmi di attività e iniziative presentate dai Comuni, nonché da enti e associazioni anche non iscritte all'Albo regionale delle organizzazioni della minoranza linguistica slovena aventi sede legale e operanti nei medesimi territori.
"Questa modifica alla legge regionale 26/2007 - ha evidenziato Roberti - è un punto di equilibrio che consente di porre fine a molte delle polemiche sorte nel corso dell'ultimo anno. Un risultato che ritengo possa soddisfare tutti, eliminando ogni possibile disparità di trattamento - ha concluso - tra chi pratica e tiene viva la lingua slovena nella nostra regione".
Tratto dal sito REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA del 3 ottobre 2019
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