ROSAJANSKI DOLUNO - Dulïna se nalaža tu-w Reġuni Friuli-Venezia Giulia. Göra Ćanïnawa na dilä di mërä ta-mi to Laško anu to Buško nazijun.


IL SITO DEDICATO A TUTTO IL POPOLO RESIANO CHE TENACEMENTE CONTINUA A DIFENDERE LINGUA,CULTURA E TRADIZIONE


Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

giovedì 4 febbraio 2010

DICIAMO BASTA ALLE PRESE IN GIRO

Rispondo al sig. Nevio Madotto che, nella lettera apparsa sul Messaggero Veneto domenica 31 gennaio, mi attacca più sul piano personale che sulla questione della “minoranza slovena” a Resia, in merito alla quale gli avevo posto dei quesiti a cui non ha dato risposta.

mercoledì 3 febbraio 2010

RESIANI = SLOVENI? NO GRAZIE

Ho trovato questo articolo che penso Vi possa interessare. Dove si auspica l’insegnamento della lingua slovena nella scuola dell’obbligo in provincia di Udine, che, come purtroppo sappiamo, è previsto anche dalla legge di tutela.

lunedì 1 febbraio 2010

RESIA Vivere la valle

Con la presente rispondo alla lettera apparsa sul Messaggero Veneto, il 17 gennaio scorso, a firma della signora Alessandra Manzini di Pagnacco, che commentava l’articolo apparso, sempre sul quotidiano che gentilmente mi ospita, in data 5 gennaio, dove era trattata la vicenda della centralina sul torrente Resia. Con questa mia, vorrei poter chiarire alcune cose.

RESIA No alle altre tre centraline

Ora che sulla centralina che si vorrebbe attivare sul torrente Resia, in località “Ponte Rop”, è calata l’opposizione, oltreché dell’opinione pubblica e del Comitato contrario, anche del consiglio comunale di Resia, ne rimangono altre tre in progetto a Zamlin, Uccea e Resiutta. Il Resia è ancora un gioiello ecologico, che i pescatori, locali e foranei, ben conoscono e che a centraline funzionanti non sarà più lo stesso.

domenica 31 gennaio 2010

VAL RESIA - RESIJE

31-1-2007---31-1-2010


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NASVIDENJE

Oggi ho avuto occasione di ascoltare la trasmissione su radio4  Rai, dove dalle 12 alle 12,30 c'è la trasmissione in Resiano. E' stato un caso, poichè di solito a quell'ora lavoro. Ho ascoltato volentieri i vari interventi, tra cui un Resiano, credo di Stolvizza, che, se non erro, abita in Svizzera. Parlava correttamente e con senso di appartenenza, mi piaceva ascoltare le sue parole, anche perchè raccomandava a tutti di partecipare alla vita del propio paese anche se residenti fuori Resia. Una bella (veramente) intervista. Alla fine, chi lo ha intervistato, salutava i radio ascoltatori, come sempre in perfetto Resiano. Ma ad un certo punto l'intervistato salutando disse:


NASVIDENJE , che in Sloveno vuol dire ARRIVEDERCI.


Devo dirvi che ho spento la radio e sono ritornato mesto mesto al lavoro.


Che delusione.


venerdì 29 gennaio 2010

Il presidente di Lubiana invita l'Italia a "maggiore tutela"

Danilo Türk


 Il presidente della Slovenia Danilo Türk ha invitato l'Italia a migliorare il suo rapporto verso la minoranza slovena e a rispettare gli accordi e gli impegni presi per la sua tutela e finanziamento.

«Nell'Europa unita esistono ancora barriere mentali e pregiudizi, per quanto non ci sia ragione per la loro persistenza dato che l'Europa è volta a costruire uno spazio culturale comune», ha detto Türk domenica sera a Caporetto, intervenendo a un tradizionale incontro annuale tra le comunità slovene che vivono sulle due sponde dell'Isonzo, in Italia e in Slovenia.

Il presidente sloveno ha criticato la mancanza della toponomastica slovena nella Val Resia

VISITA DEL CONSOLE SLOVENO A RESIA

Il nuovo Console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste, signora Vlasta Valencic Pelikan, oggi 28 gennaio 2010 ha visitato la nostra Amata Val Resia. Ha chiesto ( sembrerebbe ) un incontro col nostro Sindaco Sergio Chinese. Mi è stato detto che è una visita privata e non pubblica, ma sinceramente io non ci credo. Mi dovrebbe spiegare perchè ha fatto richiesta (sembrerebbe) di un incontro con il nostro Sindaco se la visita era privata. Ma andiamo, lo sanno anche i muri che questa era una visita per testare con mano i loro territori. Una piccola puntatina ( forse ) a Stolvizza, dove lavorano 1 o 2 dipendenti SKGZ ( Organizzazione Slovena ) l'avrà pur fatta, o no.


Come sempre certe notizie le tengono nascoste e vengono fuori sempre all'ultimo momento per evitare che la gente comune sappia, veda, e abbia la possibilità di intervenire. Sarei curioso di sapere com'è andato l'incontro, sempre che ci sia stato. La bandiera Slovena al suo arrivo è stata esposta, come la Legge impone? Si, perchè la Legge che qualche "Resiano" ha contribuito a far approvare anche qui, prevede l'esposizione permanente della bandiera di appartenenza in Municipio, in questo caso di quella Slovena. Che bello, vero? Molta gente fa finta di non vedere, di non sentire. Eppure ci stanno "marciando" sopra, piano piano, facendo uno alla volta il "lavaggio del cervello" ( per modo di dire), spiegando che senza questa legge le scuole sarebbero andate a Moggio Udinese, che grazie a questa Legge ci saranno più opportunità di lavoro per tutti. Vai con i finanziamenti a pioggia a nome della Slovenità.


E pensare che i nostri vecchi hanno sudato una vita per poi veder distruggere la nostra identità da parte di certi Nipoti, che senza un briciolo di CUORE non ci hanno pensato due volte, e, abbagliati da facili guadagni, hanno "TRADITO".

mercoledì 27 gennaio 2010

RENZO TONDO:

PER NON DIMENTICARE


Dal Messaggero Veneto del 02 ottobre 2007


Ciani (An): diritti calpestati. Tondo (Fi): li tutelerò in Parlamento


«Nella discussione in Consiglio regionale della legge di tutela della minoranza slovena si è calpestato il diritto sacrosanto di non essere incluse nella minoranza slovena le aree della provincia di Udine che mai per cultura, tradizione e lingua sono assimilabili a quella minoranza - dichiara il consigliere regionale di An Paolo Ciani (nella foto) -; infatti tanto la Val Resia quanto le Valli del Natisone e del Torre nulla hanno a che vedere con la minoranza slovena,

lunedì 25 gennaio 2010

OSEACCO DI RESIA




Anno scolastico 1956-57 a Oseacco con la Maestra Di Lenardo Sabina



Foto concessa da Di Lenardo Lina Clucaz