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Il Popolo Resiano, lotta contro l'imposizione all'appartenenza alla Minoranza Nazionale Slovena

mercoledì 3 febbraio 2010

RESIANI = SLOVENI? NO GRAZIE

Ho trovato questo articolo che penso Vi possa interessare. Dove si auspica l’insegnamento della lingua slovena nella scuola dell’obbligo in provincia di Udine, che, come purtroppo sappiamo, è previsto anche dalla legge di tutela.


L’ISTITUTO PER LA CULTURA SLOVENA, UN BILANCIO
Bruna Dorbolò confermata alla presidenza per i prossimi tre anni


È un bilancio positivo quello presentato lunedì, 25 gennaio presso il centro culturale sloveno a S. Pietro al Natisone nel corso dell'assemblea annuale dell'Istituto per la cultura slovena. In tre anni dalla sua fondazione ha sviluppato una grande mole di lavoro e molte iniziative significative, soprattutto per i giovani e con i giovani. Molti sono i progetti in programma quest’anno e tutti caratterizzati dalla volontà di crescere culturalmente, farci conoscere e contribuire a rinvigorire anche socialmente ed economicamente la nostra comunità di confine. Così si può sintetizzare il saluto della presidente Bruna Dorbolò che è stata riconfermata per il prossimo triennio alla guida dell’importante istituzione culturale che con la sua attività, com’è noto, copre tutta la fascia confinaria della provincia di Udine, dalla Val Canale alle Valli del Natisone.
Apprezzamento per l’Istituto è stato espresso anche dalla senatrice Tamara Bla­žina che ha assicurato il proprio appoggio alle iniziative in programma ed all’impegno che viene profuso per un’integrazione feconda tra Sloveni e Friulani.


Difendere e rivitalizzare la nostra lingua e cultura, farla conoscere ed apprezzare anche all’esterno della nostra comunità, ma anche creare uno spazio dove ritrovarsi e viaggiare, grazie alle nuove tecnologie, nella storia, nella tradizione della nostra comunità, sentirne i suoni e la musica, scoprire le bellezze e le particolarità del nostro territorio. Un centro che sia frequentato e vivo, come accade già oggi, e che accolga il visitatore curioso ed attento e dia inoltre lustro e visibilità alla nostra comunità. E poi intrecciare legami ancora più fertili con i nostri vicini della Valle dell’Isonzo e del resto della regione Friuli Venezia Giulia.
Queste sono le direttrici sulle quali si muove l’Istituto per la cultura slovena, così come sono state illustrate dalla presidente Bruna Dorbolò all’assemblea di lunedì scorso. Tra i nuovi progetti in via di realizzazione, o già avviati, c’è un circolo letterario transfrontaliero che riunisce quanti si dedicano alla scrittura ed alla lettertura su entrambi i versanti del confine, la realizzazione di trasmissioni radiofoniche su radio private in Friuli e in Slovenia e un progetto di incontri sloveno-friulani in campo teatrale, letterario e musicale.
L’Istituto dedica particolare attenzione anche grazie alla collaborazione con lo Slori alla lingua slovena, naturalmente, sia con corsi e laboratori per ragazzi ed adulti, sia tramite i corsi estivi di lingua che si tengono all’Università di Lubiana e per i quali c’è tra i ragazzi un grandissimo interesse. Sono cinque quest’anno gli studenti universitari delle valli del Natisone che hanno scelto di frequentare l’università a Lubiana.
La presidente Dorbolò, che ha sottolineato il successo degli incontri culturali Beneški kulturni dnevi, dedicati quest’anno alla storia, ha poi espresso l’auspicio che possa essere approvato e decollare in breve il progetto europeo Jezik – Lingua e che l’Istituto ottenga il riconoscimento regionale. 
Marina Cernetig, vera animatrice e motore dell’Istituto, ha poi illustrato nel dettaglio attività e bilanci. Nel corso del dibattito la presidente provinciale Luigia Negro ha sottolineato anche a nome del presidente Rudi Pavšič il pluriennale impegno della SKGZ a sostegno degli sloveni della provincia di Udine e l’appoggio all’Istituto ed ai suoi progetti. Un suo saluto l’ha fatto pervenire anche il presidente della SSO Drago Štoka. Giorgio Banchig si è poi soffermato sul significato del progetto europeo Jezik che consentirà un salto di qualità all’attività culturale degli sloveni della provincia di Udine, mentre  Iole Namor, Živa  Gruden e Igor Cerno si sono soffermati sul tema dell’insegnamento della lingua slovena nella scuola dell’obbligo in provincia di Udine, per il quale cresce l’interesse ed è previsto anche dalla legge di tutela.
Nella seconda parte dell’assemblea ci sono state le elezioni per il nuovo consiglio direttivo. È stato sostanzialmente confermato il gruppo che ha lavorato negli anni scorsi e che rappresenta tutto il territorio ed i diversi ambiti di attività. Sono risultati così eletti Giorgio Banchig, Rudi Bartaloth, Larissa Borghese, Luisa Cher, Bruna Dorbolò, Iole Namor e Luigia Negro, neoeletti sono Igor Cerno e Manuela Cicigoi.
Il consiglio direttivo, riunitosi subito dopo, ha confermato la sua fiducia alla presidente Bruna Dorbolò.

Tratto dal sito http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=952

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